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International Coffee Tasting - Centro Studi Assaggiatori

International Coffee Tasting - Centro Studi Assaggiatori

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CAFFE’<br />

<strong>International</strong><br />

<strong>Coffee</strong> <strong>Tasting</strong><br />

la prima edizione<br />

orrendi senza che vi sia distinzione.<br />

I gourmand hanno<br />

in qualche modo aiutato<br />

alcune curiosità a diventare<br />

famose: non ci riferiamo solamente<br />

al Giamaica Blue<br />

Mountain, ma anche al Kopi<br />

Luwak, venduto in alcune<br />

gastronomie a 480 euro a<br />

chilo, un prezzo non molto<br />

distante da quello del tartufo.<br />

Ha davvero la capacità di<br />

mandare in estasi il suo fruitore?<br />

Pensiamo di no. Ma<br />

non è questo il problema più<br />

grave. La vera tortura è passare<br />

da un bar all’altro per<br />

uscirne con la bocca cattiva,<br />

vittime di una catena di speculatori<br />

e di circuiti commerciali<br />

viziati che, avvantaggiati<br />

dalla legge economica<br />

che dichiara vincitrice la<br />

moneta cattiva su quella<br />

buona, inquinano il mercato<br />

con caffè di pessima qualità.<br />

E che dire quando si va al supermercato<br />

e ci si porta a casa<br />

una mattonella imbevibile?<br />

Pensate, 50 caffè pessimi:<br />

o si è masochisti o prevale la<br />

pattumiera sulla regola appresa<br />

fin da piccoli di evitare<br />

gli sprechi.<br />

Il caffè come il vino? Non<br />

più un caffè per tenersi svegli<br />

– oggi sempre più assunto<br />

con ampio consenso da parte<br />

dei medici – ma sorsi di<br />

puro edonismo da assumere<br />

con sapienza e saggezza? Pare<br />

proprio di sì, ma se così<br />

deve essere, come fare a sapere<br />

quali caffè offrono un<br />

alto livello di edonismo? La<br />

prova di persona è sempre la<br />

migliore, ma non bisogna<br />

farsi illusioni: le delusioni<br />

possono essere molte, gli investimenti<br />

cospicui e le conoscenze<br />

necessarie abbastanza<br />

elevate.<br />

Il caffè infatti proviene da<br />

tutta la fascia tropicale del<br />

globo, in molte zone rappresenta<br />

la risorsa principale di<br />

una nazione, ma non per<br />

questo al suo frutto vengono<br />

sempre dedicate le attenzioni<br />

di cui necessita. Quindi<br />

sul mercato circolano prodotti<br />

eccezionali e prodotti<br />

La nascita<br />

del primo concorso<br />

mondiale di caffè<br />

Su queste considerazioni di<br />

base il consiglio dell’Istituto<br />

Internazionale <strong>Assaggiatori</strong><br />

Caffè, nell’agosto del 2005,<br />

ha bandito l’<strong>International</strong><br />

<strong>Coffee</strong> <strong>Tasting</strong>, la prima<br />

competizione mondiale tra<br />

caffè valutati secondo le regole<br />

dell’analisi sensoriale.<br />

Lanciato nella manifestazione<br />

Tea & <strong>Coffee</strong> ad Amburgo,<br />

a settembre dello scorso<br />

anno, e promosso in tutte le<br />

manifestazioni che si sono<br />

svolte durante i passati dodici<br />

mesi, oggetto di una comunicazione<br />

mirata e molte<br />

volte eseguita di persona, ha<br />

51


CAFFE’<br />

Sergio Cantoni<br />

o la qualità,<br />

o il declino inarrestabile<br />

Il presidente<br />

dell’Istituto Internazionale<br />

<strong>Assaggiatori</strong><br />

Caffè, nel cenno<br />

di saluto<br />

agli intervenuti<br />

alla cena di<br />

chiusura dell’<strong>International</strong><br />

<strong>Coffee</strong> <strong>Tasting</strong>,<br />

tracciando un significativo parallelo<br />

con il mondo del enologico,<br />

ha lanciato un messaggio di<br />

estrema chiarezza: se è vero che<br />

si beve molto più caffè che vino,<br />

è altrettanto vero che la cultura<br />

con la quale si consumano i due<br />

prodotti è nettamente a favore<br />

del secondo. Il merito è l’aver<br />

puntato alla qualità, unendo in<br />

modo mirabile il sapore con il sapere,<br />

il piacere sensoriale con<br />

quello rituale. Per questo nel settore<br />

enologico sono nate gerarchie<br />

che spiegano la diversità di<br />

prezzo e nessuno si meraviglia<br />

se una bottiglia costa due euro e<br />

un’altra di pari capacità ne costa<br />

centocinquanta. Il concorso bandito<br />

dallo Iiac è sicuramente una<br />

grande provocazione verso il<br />

mondo dei torrefattori che ha come<br />

obiettivo di indurli a mettersi<br />

in gioco, a uscire dalle logiche di<br />

mercato strettamente legate alla<br />

parte finanziaria. Finora l’Istituto<br />

ha svolto un’enorme attività didattica<br />

portando sui banchi di<br />

scuola oltre cinquemila persone,<br />

per la maggior parte operatori. In<br />

futuro continuerà in questa direzione,<br />

ma sarà sempre più presente<br />

anche nella critica e in ogni<br />

azione tendente a discriminare i<br />

caffè secondo la loro qualità sensoriale.<br />

registrato una partecipazione<br />

superiore alle nostre attese.<br />

Come ogni gara anche<br />

questa ha un suo traguardo<br />

ben preciso, ma va al di là<br />

delle medaglie che sono state<br />

assegnate e punta direttamente<br />

al cuore di una delle<br />

questioni oggi più sentite nel<br />

mondo del caffè: innalzare e<br />

premiare la qualità. Infatti<br />

questa competizione tra caffè<br />

provenienti da tutto il<br />

mondo nasce proprio con<br />

l’idea di mettere in risalto il<br />

livello edonico dei prodotti<br />

migliori e segnalarli con la<br />

maggiore enfasi possibile al<br />

grande pubblico. Quindi un<br />

concorso che guarda ai produttori<br />

per rendere fondamentalmente<br />

un servizio ai<br />

consumatori: segnalare le<br />

produzioni di pregio.<br />

I caffè in gara sono stati suddivisi<br />

in cinque categorie:<br />

– monorigini o miscele in<br />

polvere per la preparazione<br />

con filtro, inclusa la caffettiera<br />

napoletana;<br />

– monorigini o miscele in<br />

polvere per la preparazione<br />

con moka;<br />

– monorigini o miscele in<br />

grani per la preparazione<br />

con macchine automatiche<br />

non professionali;<br />

– monorogini o miscele confezionate<br />

in monodosi:<br />

– miscele italiane in grani per<br />

la preparazione di espresso.<br />

Lo svolgimento<br />

delle valutazioni<br />

Ventitrè assaggiatori Iiac<br />

provenienti da tutta Italia<br />

sono stati in conclave per<br />

quasi due giorni nel prestigioso<br />

e tradizionale complesso<br />

Ca’ Nöa di Brescia e,<br />

riuniti in tre commissioni<br />

composte bilanciando i giudici<br />

per sesso, attività (operatori<br />

dei pubblici esercizi,<br />

torrefattori, assaggiatori di<br />

lungo corso) e area geografica<br />

di provenienza, hanno<br />

operato con una scheda particolare<br />

valutando via via le<br />

diverse categorie di caffè. All’inizio<br />

di ogni mezza giornata<br />

di valutazione i giudici<br />

hanno eseguito una taratura<br />

attraverso un campione rappresentativo<br />

della categoria<br />

che dovevano analizzare e,<br />

quando le commissioni avevano<br />

la medesima tipologia<br />

di caffè, la taratura è stata<br />

fatta anche intercommissione,<br />

per evitare le classiche<br />

distorsioni dovute a panel<br />

minimalisti o massimalisti.<br />

Nei concorsi infatti, essendo<br />

le classifiche generali per categoria,<br />

si corre sempre il rischio<br />

che intere serie di campioni<br />

siano penalizzate perché<br />

valutate da commissioni<br />

di manica stretta, e altre premiate<br />

perché analizzate da<br />

gruppi di manica larga. I dati,<br />

caricati con lettura ottica<br />

quasi in tempo reale, hanno<br />

consentito una veloce elaborazione<br />

che ha portato a:<br />

– valutare i commissari in<br />

base alla loro capacità di<br />

assegnare valori analoghi<br />

al campione e alla sua replica<br />

(un caffè era sempre<br />

52 L’ASSAGGIO 16 - INVERNO 2006


CAFFE’<br />

assaggiato due volte, in alcuni<br />

casi lo stesso caffè è<br />

stato sottoposto a valutazione<br />

da tutte e tre le commissioni),<br />

la collimazione<br />

e la capacità di discriminazione.<br />

Questo, oltre a confortare<br />

sul piano dell’attendibilità,<br />

è stato di estrema<br />

utilità per correggere i<br />

giudici in corso d’opera,<br />

anche chiarendo meglio i<br />

descrittori;<br />

– verificare l’attendibilità dei<br />

valori ottenuti, vale a dire<br />

stimare in quale misura, ripetendo<br />

il test, si sarebbe<br />

ottenuto un valore analogo;<br />

– individuare i fattori che<br />

generano la qualità sensoriale<br />

nel caffè.<br />

Su queste cose torneremo<br />

ancora, perché il concorso si<br />

è rivelato anche una formidabile<br />

palestra per gli assaggiatori,<br />

oltre a fornire indicazioni<br />

molto interessanti<br />

sullo scenario dei prodotti<br />

presenti in commercio. Tutto<br />

ciò ha naturalmente richiesto<br />

piani sperimentali<br />

molto complessi e una macchina<br />

organizzativa decisamente<br />

più onerosa di quanto<br />

non necessiti per un concorso<br />

di vino, di grappa, di olio<br />

o di aceto balsamico.<br />

Se ventitrè erano i giudici,<br />

ben diciotto persone sono<br />

state impegnate a vario titolo.<br />

I caffè filtro sono stati<br />

preparati con macchina Wega<br />

Queen M2, i moka con<br />

Bialetti da tre tazze, le cialde<br />

trattate in macchina Wega,<br />

gli espresso casa in grani su<br />

Saeco Incanto, mentre gli<br />

espresso bar (che hanno richiesto<br />

un’intera giornata<br />

per le valutazioni) con macinadosatori<br />

Compak, Casadio<br />

e Conti e macchine Wega,<br />

Nuova Simonelli e Cimbali.<br />

Tutte le attrezzature utilizzate<br />

per l’espresso erano<br />

qualificate dall’Inei per<br />

Espresso Italiano Certificato.<br />

L’ambiente<br />

Un grande e storico tempio<br />

dell’ospitalità bresciana (il<br />

complesso Ca’ Nöa) dove i<br />

giudici potevano operare,<br />

nutrirsi, riposarsi e persino<br />

godere di momenti di alto<br />

Luigi Odello<br />

rifiutare<br />

il caffè cattivo<br />

Il segretario generale<br />

dello Iiac non ha<br />

mezzi termini in merito:<br />

il caffè che non<br />

soddisfa sensorialmente<br />

genera un<br />

circolo vizioso che<br />

porta gli utenti finali<br />

a ridurre il loro consumo<br />

di caffè. Il peggiore concorrente<br />

del caffè è quello viziato<br />

da una materia prima cattiva<br />

e da scarsa maestria nella lavorazione,<br />

somministrato da baristi<br />

incompetenti e disattenti nel<br />

compiere una missione di grande<br />

valore sociale.<br />

È inutile che i bar lamentino un<br />

calo nelle vendite di caffè (valutabile<br />

di anno in anno dal due al<br />

quattro per cento) se offrono un<br />

espresso peggiore di quello che<br />

qualsiasi consumatore può prepararsi<br />

a casa o in ufficio. Per<br />

non parlare poi della distribuzione<br />

automatica, dove non di rado<br />

non è sufficiente tapparsi il naso<br />

per poter deglutire pochi millilitri<br />

di un’infusione che del caffè ha<br />

solo il nome.<br />

L’aroma del caffè è in testa alle<br />

classifiche di gradevolezza in alcune<br />

nazioni, quindi la bevanda<br />

ha una capacità intrinseca di attrazione<br />

che va sfruttata mediante<br />

la scelta di miscele potenti<br />

nell’espressione, profonde<br />

nell’articolazione e perfette nella<br />

fisionomia. Non c’è alcun<br />

buon motivo per bere un caffè<br />

cattivo: perché non impariamo a<br />

rifiutarlo come si fa con un vino<br />

che sa di tappo?<br />

L’ASSAGGIO 16 - INVERNO 2006 53


CAFFE’<br />

Marco Paladini<br />

Federico Pellini<br />

Gualtiero Marchesi<br />

Iginio Massari<br />

l’omaggio al concorso<br />

di quattro persone<br />

che contano<br />

La cena che ha concluso l’<strong>International</strong><br />

<strong>Coffee</strong> <strong>Tasting</strong> ha ricevuto<br />

l’omaggio di importanti personalità<br />

del mondo del caffè e<br />

dell’ospitalità. Il primo a portare il<br />

saluto è stato Marco Paladini,<br />

presidente dell’Istituto Nazionale Espresso<br />

italiano, che non ha mancato di rilevare come<br />

solo la qualità possa garantire al settore<br />

un futuro di successo,e non ha perso l’occasione<br />

per sottolineare come giusto l’Inei abbia<br />

creduto alla sensorialità procedendo alla<br />

certificazione dell’Espresso Italiano in tazza<br />

per garantire il piacere al consumatore.<br />

Gli ha fatto eco Federico Pellini<br />

in qualità di presidente dell’Comitato<br />

Italiano Caffè, il più rappresentativo<br />

organismo del<br />

comparto. Pellini ha messo in<br />

evidenza come le attuali posizioni<br />

mediche favorevoli alla<br />

nervina bevanda siano molto importanti ma<br />

non sufficienti per garantirne il successo: è<br />

il piacere che dona l’atto di consumo il miglior<br />

promotore che si possa avere.<br />

Sull’edonismo è andato diretto<br />

Gualtiero Marchesi, il più celebre<br />

cuoco italiano, nonché rettore<br />

di Alma, la Scuola Internazionale<br />

di Cucina Italiana. Nel<br />

presentare il suo libro appena licenziato<br />

alle stampe, il Codice<br />

Marchesi, ha messo in evidenza<br />

il grande potenziale della qualità<br />

modernamente intesa. Ha così<br />

spianato la strada all’intervento<br />

di Iginio Massari, fondatore dell’Accademia<br />

dei Maestri Pasticceri<br />

e vera autorità nel campo<br />

del mangiare dolce che,sulla soddisfazione<br />

del consumatore, ha fondato un successo<br />

che oggi non conosce confini.<br />

edonismo dividendosi a seconda<br />

dei gusti tra pasticceria,<br />

birreria ed enoteca. E in<br />

questo ambito una grande sala<br />

a illuminazione mista (luce<br />

solare e artificiale leggermente<br />

fredda) e a temperatura costante<br />

intorno ai 23°C nella<br />

quale erano stati ricavati tre<br />

spazi distinti e riservati: uno<br />

per la preparazione dei campioni,<br />

uno per il caricamento<br />

delle schede e l’elaborazione<br />

dei dati,uno per il lavoro delle<br />

commissioni e i membri del<br />

presidium.<br />

Ogni giudice aveva una postazione<br />

isolata su un tavolo<br />

quadrato da 70 centimetri<br />

preparato con identificazione<br />

del commissario e relativo codice,<br />

schede per l’assaggio,<br />

penna, scheda della serie dei<br />

campioni, cracker e bottiglia<br />

di acqua minerale con relativo<br />

bicchiere.<br />

Le commissioni erano disposte<br />

parallele, su file da otto, in<br />

modo che i giudici affiancati<br />

non avessero lo stesso campione<br />

da valutare.<br />

Il servizio<br />

Ogni commissione era servita<br />

da persone competenti in<br />

analisi sensoriale in modo<br />

che il caffè giungesse alla<br />

temperatura ideale e anche<br />

che i commissari potessero<br />

trovare rapida ed esaustiva<br />

risposta a ogni loro necessità.<br />

Le schede compilate erano<br />

raccolte in continuazione<br />

per evitare il più possibile<br />

giudizi comparativi e non<br />

assoluti da parte del commissario.<br />

Ogni caffè è stato<br />

servito nella Tazzina dell’Assaggiatore,<br />

la tazzina tecnica<br />

per l’analisi sensoriale creata<br />

da Iiac e <strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong> <strong>Assaggiatori</strong>,<br />

prontamente ritirata<br />

e rigovernata con detersivi<br />

Il significato di un grembiule<br />

In uno dei suoi interventi alle commissioni<br />

il segretario generale dello Iiac si è<br />

presentato in sala con un grembiule<br />

nuovo fiammante fatto realizzare per<br />

l’occasione con il logo dell’associazione.<br />

Non un cambio di missione dell’Istituto<br />

– ha spiegato Luigi Odello – ma un<br />

invito a tutti gli assaggiatori a compendiare<br />

l’arte dell’assaggio con una sperimentazione<br />

personale nella preparazione<br />

del caffè nelle differenti declinazioni<br />

per acquisire una preparazione più profonda<br />

su quanto influiscono le variabili<br />

di filiera sul profilo sensoriale della bevanda<br />

pronta per il consumo.<br />

non profumati ed esenti da<br />

tensioattivi al termine della<br />

valutazione.<br />

Le serie<br />

Le serie di caffè sono state<br />

predisposte per omogeneità<br />

di categoria, partendo dalla<br />

categoria con minore estrazione<br />

per giungere alla preparazione<br />

espresso, sicuramente<br />

la più impegnativa per aspetti<br />

da valutare e per la presenza<br />

di crema, corpo e aroma abbondanti.<br />

Le serie erano di 7-<br />

8 caffè e dopo la valutazione<br />

di ognuna c’era l’interruzione<br />

della sessione con congrua<br />

pausa per evitare la stanchezza<br />

dei commissari.<br />

La scheda: la prima<br />

per i concorsi<br />

internazionali sul caffè<br />

Per l’occasione, in collaborazione<br />

con il <strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong> As-<br />

54 L’ASSAGGIO 16 - INVERNO 2006


CAFFE’<br />

saggiatori, è stata messa<br />

a punto una scheda che<br />

oltre a essere caricabile<br />

con sistema ottico e poter<br />

essere elaborata con<br />

il nuovo Big Sensory<br />

Soft, ha condensato le<br />

conoscenze di questi 13<br />

anni di attività dello<br />

Iiac per consentire di<br />

creare una gerarchia tra<br />

i campioni in gara, ma<br />

anche per acquisire dati<br />

importanti sulle caratteristiche<br />

sensoriali che<br />

generano la qualità.<br />

I risultati<br />

L’<strong>International</strong> <strong>Coffee</strong> <strong>Tasting</strong><br />

ha attribuito 25 distinzioni,<br />

delle quali sei medaglie<br />

di argento e diciannove<br />

di oro, ventiquattro a caffè<br />

italiani e una a un caffè giapponese.<br />

Volendo entrare nel<br />

merito delle categorie, quindici<br />

diplomi sono stati assegnati<br />

alle miscele italiane in<br />

grani per espresso, quattro<br />

alle miscele e monorigini per<br />

moka, quattro alle miscele o<br />

monorigine in polvere per<br />

espresso monodose, uno alle<br />

miscele italiane in grani per<br />

macchine automatiche casa<br />

e uno alle miscele in grani<br />

per filtro. Nelle pagine che<br />

seguono sono riportati tutti i<br />

caffè vincenti.<br />

Garanzie e garanti<br />

Non soltanto i caffè sono stati<br />

valutati in modo rigorosamente<br />

anonimo ma, come<br />

previsto dal regolamento, è<br />

stata mantenuta la più assoluta<br />

riservatezza sui campioni<br />

partecipanti, mettendo in<br />

evidenza solo i campioni che<br />

si sono qualificati in area<br />

medaglia.<br />

E, a certificare la regolarità<br />

delle operazioni, la riservatezza,<br />

la qualità dei piani di<br />

assaggio, la validità del metodo<br />

e le soglie di ingresso<br />

nell’area di qualificazione,<br />

sono intervenuti, oltre al<br />

personale tecnico del <strong>Centro</strong><br />

<strong>Studi</strong> <strong>Assaggiatori</strong>, tre accademici<br />

di rango:<br />

Mario Fregoni – che del pre-<br />

La tazzina<br />

dell’<strong>International</strong> <strong>Coffee</strong> <strong>Tasting</strong><br />

Per celebrare l’evento l’Istituto Internazionale <strong>Assaggiatori</strong><br />

Caffè ha fatto decorare la Tazzina dell’Assaggiatore<br />

con il logo del concorso: soli cento<br />

esemplari, donati ai commissari che hanno<br />

partecipato alle selezioni, ai giornalisti<br />

e agli ospiti che hanno onorato la cena<br />

conclusiva.<br />

Fatto, assaggiato!<br />

I giornalisti<br />

i primi<br />

con il grembiule<br />

Da come si muove un barista<br />

intorno a un macinadosatore<br />

e a una macchina<br />

per espresso, un assaggiatore<br />

competente si può fare<br />

un’idea di come sarà l’espresso<br />

che riceverà, fatta<br />

eccezione per i caratteri<br />

intrinseci della miscela.<br />

Con questa convinzione,<br />

considerato il peso che<br />

hanno i giornalisti nel<br />

motivare i pubblici esercizi<br />

ad abbracciare la filosofia<br />

della qualità, a margine<br />

della prima edizione dell’<strong>International</strong><br />

<strong>Coffee</strong> <strong>Tasting</strong>,<br />

è stata organizzato<br />

un educational che, gestito<br />

da Carlo Odello e Alberto<br />

Ugolini, ha visto<br />

operatori della comunicazione<br />

indossare il grembiule<br />

dello Iiac e cimentarsi<br />

nella preparazione dell’esperto.<br />

Se hanno imparato<br />

la sottile arte del barista<br />

ancora non lo sappiamo,<br />

ma di certo si sono divertiti<br />

molto e, quasi sicuramente,<br />

il mondo dell’Espresso<br />

Italiano Certificato<br />

da domani può contare<br />

su un nugolo di opinion<br />

leader di alta efficacia.<br />

L’ASSAGGIO 16 - INVERNO 2006 55


CAFFE’<br />

Perché<br />

la Ca’ Nöa<br />

Perché alla Ca’ Nöa c’è<br />

Roberto Ceretti, si potrebbe<br />

semplicemente dire.<br />

Ma i più non capirebbero.<br />

La Ca’ Nöa è nata come<br />

piccola trattoria fuori porta<br />

più di un secolo fa, prima<br />

che l’ateneo di Brescia insediasse<br />

la facoltà di ingegneria<br />

proprio intorno, prima<br />

che la città si espandesse<br />

fino ad abbracciarla.<br />

Oggi è un complesso<br />

dell’ospitalità tra i più famosi<br />

e articolati in cui si<br />

può trovare tutto e di più,<br />

in ambienti che cambiano<br />

quasi precipitosamente<br />

dall’eleganza all’informalità,<br />

dalla ristorazione alla<br />

discoteca, dalla pizzeria<br />

all’hotel. Creatore di questo<br />

impero è Roberto Ceretti,<br />

personaggio unico<br />

nel suo genere, dotato di<br />

genio e di sregolatezza<br />

(ancora oggi il suo regno è<br />

la cucina e il suo relax un<br />

giro sulla motoscopa per<br />

pulire i viali della residenza),<br />

ma anche di una generosità<br />

e di un’umanità<br />

assai rare. Non solo il patron<br />

della Ca’ Nöa è lievito<br />

per il mondo dell’ospitalità<br />

bresciana, ma anche ospite<br />

aperto di ogni organizzazione<br />

che nasceva con il<br />

compito di tutelare e promuovere<br />

la qualità. Così<br />

fece anche per l’Istituto Internazionale<br />

<strong>Assaggiatori</strong><br />

Caffè, ospitando i fondatori<br />

a pranzo nel giorno della<br />

costituzione, e anche il primo<br />

corso di assaggio, nell’ormai<br />

lontano 1993.<br />

Diplomi di medaglia<br />

e attestati<br />

Le insegne per i vincitori dell’<strong>International</strong><br />

<strong>Coffee</strong> <strong>Tasting</strong> sono costituite<br />

da un da un diploma di medaglia<br />

d’oro e di medaglia d’argento di grande<br />

formato stampato su carta particolare.<br />

Un attestato di pari grandezza è<br />

anche stato rilasciato ai commissari e agli<br />

assistenti tecnici per l’opera prestata.<br />

sidium è stato presidente – è<br />

ordinario all’Università Cattolica<br />

del Sacro Cuore di Piacenza,<br />

è presidente dell’<strong>International</strong><br />

Academy of Sensory<br />

Analysis, past president<br />

e attualmente presidente<br />

onorario dell’Organizzazione<br />

Internazionale della Vite<br />

e del Vino, in sigla Oiv, l’organismo<br />

intergovernativo<br />

che riunisce 43 paesi del pianeta;<br />

Roberto Zironi, ordinario all’Università<br />

di Udine, è direttore<br />

del Dipartimento di<br />

Medaglia d’Argento<br />

Brescia, 17 novembre 2006<br />

Scienze degli Alimenti, responsabile<br />

assicurazione qualità<br />

dell’Istituto Nazionale<br />

Espresso Italiano e presidente<br />

del comitato scientifico dell’Istituto<br />

Internazionale <strong>Assaggiatori</strong><br />

Caffè;<br />

Eugenio Brentari,ordinario all’Università<br />

di Brescia,è lo statistico<br />

che più di ogni altro ha lavorato<br />

sul trattamento dei numeri<br />

di analisi sensoriale collaborando<br />

alla messa a punto di<br />

metodi che si stanno rivelando<br />

di grande utilità nell’industria<br />

alimentare e non solo.<br />

Il presidente dell’Istituto Internazionale <strong>Assaggiatori</strong><br />

Caffè<br />

Si attesta che il Signor<br />

ha partecipato in qualità di Commissario<br />

Una conclusione<br />

alla grande<br />

Le selezioni dell’<strong>International</strong> <strong>Coffee</strong><br />

<strong>Tasting</strong> hanno costituito motivo<br />

per riunire intorno allo Iiac<br />

amici vecchi e nuovi, autorità e<br />

giornalisti. Così, al momento della<br />

proclamazione dei vincitori, eseguita<br />

con solennità accademica dal<br />

professor Roberto Zironi, la grande<br />

sala del camino della Ca’ Nöa,<br />

era sede di un convivio con più di<br />

cento persone, tra le quali alcuni<br />

soci storici dell’Istituto che sono<br />

stati particolarmente significativi<br />

per il suo decollo: vogliamo ricordare<br />

Giovanni Bacchiega e Pierdomenico<br />

Morini.<br />

Il menu è stato imperniato su<br />

piatti tipicamente bresciani,<br />

mentre i vini erano bergamaschi,<br />

per la precisione Valcalepio Doc,<br />

in onore al presidente dello Iiac<br />

Sergio Cantoni che del consorzio<br />

di tutela della celebre denominazione<br />

è direttore.<br />

Prima della chiusura, lasciata alla<br />

torta del maestro Massari e a<br />

una selezione di 21 grappe eccellenti<br />

selezionate dal <strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong><br />

<strong>Assaggiatori</strong>, gli ospiti sono<br />

stati intrattenuti dal cabarettista<br />

di Zelig Alfredo Minutoli.<br />

Il presidente del <strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong> <strong>Assaggiatori</strong><br />

Luigi Odello<br />

56 L’ASSAGGIO 16 - INVERNO 2006


CAFFE’<br />

<strong>International</strong> <strong>Coffee</strong> <strong>Tasting</strong>:<br />

il protagonista, il partner tecnico, il patrocinatore<br />

Istituto Internazionale<br />

<strong>Assaggiatori</strong> Caffè<br />

Dal 1993 è l’associazione indipendente<br />

e scientifica per l’assaggio<br />

del caffè. L’Istituto Internazionale<br />

<strong>Assaggiatori</strong> Caffè<br />

è un’associazione senza fini di<br />

lucro che vive delle sole quote<br />

sociali. È stato fondato nel<br />

1993 con l’obiettivo di mettere a punto e diffondere<br />

un metodo scientifico per l’assaggio del<br />

caffè. Sin dall’inizio la sua attenzione si è rivolta<br />

immediatamente all’espresso, simbolo del made<br />

in Italy, mettendo a punto un metodo per<br />

l’assaggio. Dalla sua fondazione lo Iiac ha svolto<br />

centinaia di corsi di patente ai quali hanno partecipato<br />

operatori e amatori di tutto il mondo:<br />

giapponesi, spagnoli, statunitensi, australiani e<br />

tedeschi. Sempre nell’ambito della formazione,<br />

nel 1999 lo Iiac ha messo a punto il corso<br />

Espresso Italiano Specialist per l’abilitazione<br />

degli operatori dei bar che offrono l’Espresso<br />

Italiano Certificato. Nel corso di quest’anno ha<br />

raggiunto i 5.000 iscritti a libro matricola e, tra<br />

le operazioni più importanti, è da annoverare la<br />

missione in Giappone durante la quale ha formato<br />

all’assaggio dell’espresso cinquecento<br />

operatori dell’ospitalità.<br />

<strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong><br />

<strong>Assaggiatori</strong><br />

L’<strong>International</strong> <strong>Coffee</strong> <strong>Tasting</strong><br />

porta la firma scientifica e tecnica<br />

del <strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong> <strong>Assaggiatori</strong>.<br />

Questa cooperativa<br />

nata nel 1990 ha promosso la<br />

fondazione dello Iiac, ha contribuito<br />

in modo determinante<br />

a mettere a punto la metodologia sull’assaggio<br />

del caffè e ne ha seguito l’evoluzione, ha partecipato<br />

all’enorme sperimentazione svolta intorno<br />

al caffè negli ultimi lustri che ha portato alla nascita<br />

dell’Espresso Italiano certificato e ha messo<br />

a disposizione dello Iiac il know-how che gli deriva<br />

dall’esperienza dei concorsi internazionali<br />

sui vini (nel solo 2006 ne ha seguiti cinque).<br />

Il <strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong> <strong>Assaggiatori</strong> è l’unità di ricerca<br />

sull’analisi sensoriale più avanzata e completa<br />

in Italia. Ogni anno compie migliaia di test sui<br />

consumatori per verificare la qualità percepita<br />

di prodotti e servizi. Solo negli ultimi otto anni<br />

sono passati nel laboratorio di analisi sensoriale<br />

del <strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong> <strong>Assaggiatori</strong> più di 1.000<br />

prodotti e ognuno è stato profilato, creando<br />

così un archivio storico tra i più grandi in Italia,<br />

specchio fedele dei cambiamenti di gusto e<br />

di tendenza. Il <strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong> <strong>Assaggiatori</strong> collabora<br />

nella ricerca con numerose università italiane<br />

e straniere ed è partner nell’organizzazione<br />

del master universitario in Scienze dell’Analisi<br />

sensoriale. Con i seminari di analisi sensoriale<br />

il <strong>Centro</strong> <strong>Studi</strong> <strong>Assaggiatori</strong> ha fornito le<br />

conoscenze di base a più di 250 nuovi sensorialisti.<br />

Per aziende ed enti ha formato quasi 600<br />

tra panel leader, giudici specializzati, giudici<br />

qualificati e giudici addestrati.<br />

<strong>International</strong> Academy<br />

of Sensory Analysis<br />

Iasa ha dato il proprio patrocinio all’<strong>International</strong><br />

<strong>Coffee</strong> <strong>Tasting</strong>.<br />

L’<strong>International</strong> Academy<br />

of Sensory<br />

Analysis (IASA) è nata<br />

il 23 settembre<br />

2005. Il suo obiettivo<br />

è riunire sotto un unico tetto i sensorialisti<br />

che in Italia e all’estero si dedicano alla disciplina,<br />

favorendo lo scambio di conoscenze tra<br />

loro e arrivando così a formare una comunità<br />

scientifica internazionale specifica per la disciplina.<br />

Per questo l’attività della IASA si articola<br />

principalmente su due direttrici: da una<br />

parte favorire il contatto tra soci per lo scambio<br />

di know-how e di opportunità, dall’altra<br />

divulgare l’analisi sensoriale al pubblico dei<br />

non addetti ai lavori.<br />

L’ASSAGGIO 16 - INVERNO 2006 57


CAFFE’<br />

Inte rna tio n a l<br />

<strong>Coffee</strong> <strong>Tasting</strong><br />

2006<br />

I vincitori<br />

Medaglia d’oro<br />

Bar<br />

Caffen<br />

Via Nuova Poggioreale 158/B<br />

80143 Napoli<br />

www.caffen.it<br />

Categoria Caffè espresso<br />

Extra Bar<br />

Caffè Roen<br />

Via Marconi 20<br />

37010 Affi (VR)<br />

www.cafferoen.com<br />

Categoria Caffè espresso<br />

Caffè d’Elite<br />

Selezione Bar<br />

Corsino Corsini<br />

Via del Semolino 62/64<br />

62041 Badia al Pino (AR)<br />

www.caffecorsini.it<br />

Categoria Caffè espresso<br />

Master Club <strong>Coffee</strong><br />

Costadoro<br />

Lungo Dora Colletta 113/6<br />

10156 Torino<br />

www.costadoro.it<br />

Categoria Caffè espresso<br />

Caffè Mingo<br />

F.lli Magnelli<br />

Via del Bagnone 24<br />

50032 Borgo San Lorenzo (FI)<br />

www.caffemingo.com<br />

Categoria Caffè espresso<br />

Maxima<br />

Caffen<br />

Via Nuova Poggioreale 158/B<br />

80143 Napoli<br />

www.caffen.it<br />

Categoria Caffè espresso<br />

Espresso Pellini Top<br />

Pellini Caffè<br />

Via 1° Maggio 8<br />

37012 Bussolengo (VR)<br />

e.viola@pellinicaffe.it<br />

Categoria Caffè espresso<br />

Miscela Cinquestelle<br />

Caffè Cartapani<br />

Via Faustino Bocchi 20<br />

25124 Brescia<br />

www.cartapani.it<br />

Categoria Caffè espresso<br />

58 L’ASSAGGIO 16 - INVERNO 2006


Inte rna tio n a l<br />

<strong>Coffee</strong> <strong>Tasting</strong><br />

2006<br />

I vincitori<br />

CAFFE’<br />

Miscela oro Certificata<br />

90% Arabica<br />

Caffè Morandini<br />

Via Ruc 1, 25040 Plemo di Esine (BS)<br />

www.paginegialle.it/morandini_01<br />

Categoria Caffè espresso<br />

Monorigine<br />

Ethiopia Sidamo<br />

Caffè Milani<br />

Via Provinciale 811<br />

22030 Lipomo (CO)<br />

www.caffemilani.it<br />

Categoria Monodosi<br />

Mokarico<br />

Caffè Mokarico<br />

Via del Bagnone 22<br />

50032 Borgo San Lorenzo (FI)<br />

www.mokarico.com<br />

Categoria Caffè espresso<br />

Bristot cialde<br />

Procaffè<br />

Via Tiziano Vecellio<br />

32100 Belluno<br />

www.procaffe.com<br />

Categoria Monodosi<br />

Salimbene “Superbar”<br />

Espresso.It<br />

Viale Umberto Maddalena 340<br />

80144 Napoli<br />

www.e-spresso.it<br />

Categoria Caffè espresso<br />

Monorigine<br />

Jamaica Blue Mountain<br />

Caffè Milani<br />

Via Provinciale 811<br />

22030 Lipomo (CO)<br />

www.caffemilani.it<br />

Categoria Monodosi<br />

Monorigine<br />

Brasile Santos<br />

Caffè Milani<br />

Via Provinciale 811<br />

22030 Lipomo (CO)<br />

www.caffemilani.It<br />

Categoria Monodosi<br />

Caffè Pellini Top<br />

Pellini Caffè<br />

Via 1° Maggio 8<br />

37012 Bussolengo (VR)<br />

e.viola@pellinicaffe.it<br />

Categoria Caffè moka<br />

L’ASSAGGIO 16 - INVERNO 2006 59


CAFFE’<br />

Calipso<br />

Giuseppe De Pisapia<br />

Piazza Roma 1<br />

84013 Cava de’ Tirreni (SA)<br />

www.caffedepisapia.it<br />

Categoria Caffè moka<br />

I vincitori<br />

Kenya Caffè<br />

“AA” Washed Intenso<br />

Corsino Corsini<br />

Via del Semolino 62/64<br />

62041 Badia al Pino (AR)<br />

www.caffecorsini.it<br />

Categoria Caffè moka<br />

Inte rna tio n a l<br />

<strong>Coffee</strong> <strong>Tasting</strong><br />

2006<br />

Eventi<br />

Caffen<br />

Via Nuova Poggioreale 158/B<br />

80143 Napoli<br />

www.caffen.it<br />

Categoria Caffè moka<br />

Medaglia d’argento<br />

Bar Extra 100% Arabica<br />

Caffè Agust<br />

Via Allegri 127 - 25124 Brescia<br />

www.caffeagust.it<br />

Categoria Caffè espresso<br />

Caffè<br />

Bendinelli “Armonioso”<br />

Caffè Roen<br />

Via Marconi 20<br />

37010 Affi (VR)<br />

www.cafferoen.com<br />

Categoria Caffè espresso<br />

Super Oro<br />

“Alta Pressione”<br />

Caffè Cagliari<br />

Via Emilia Est 1124<br />

41100 Modena<br />

www.caffecagliari.it<br />

Categoria Caffè espresso<br />

Columbia<br />

Caffè Mokarico<br />

Via del Bagnone 22<br />

50032 Borgo San Lorenzo (FI)<br />

www.mokarico.com<br />

Categoria Macchine automatiche casa<br />

Natura Equa<br />

100% Arabica<br />

Caffè Agust<br />

Via Allegri 127 - 25124 Brescia<br />

www.caffeagust.it<br />

Categoria Caffè espresso<br />

Bird Friendly Blend<br />

Ogawa<br />

75 Kitashosakai-machi, Nishi-kyogoku<br />

Ukyo-ku, Kyoto (Giappone)<br />

www.oc-ogawa.co.jp<br />

Categoria Filtro<br />

60 L’ASSAGGIO 16 - INVERNO 2006

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