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10/12/2007 Campionato 16a Giornata - serie d news

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Domenica 9 Dicembre <strong>2007</strong><br />

La gioia del match winner:<br />

«Una vittoria che vale doppio»<br />

FANO – Se il Fano gioca la peggior partita dell’ultimo mese e mezzo ed è questa anche<br />

l’unica che si porta a casa, il calcio, nella sua imprevedibilità, è evidentemente salvo. Un<br />

bene comunque che la logica del risultato continui a non inquinare il giudizio, stavolta<br />

come anche quando la squadra di Manuelli si era vista riconoscere, a fine gara, solo una<br />

parte infinitesimale dei propri meriti. «Non c’è razionalità in questo sport e forse questo<br />

resta il suo bello - esordisce il presidente Caverni – Abbiamo offerto prestazioni molto<br />

migliori ma la vittoria è venuta solo in questa occasione. Al di là dei meriti dell’avversario,<br />

credo che nel secondo tempo l’ansia che ci portiamo addosso per questa situazione di<br />

classifica ci abbia penalizzato». L’unica recriminazione, dopo una partita così, è per<br />

l’espulsione di Bellocchi. «Ha una mano rovinata dalla pedata di un avversario e<br />

l’espulsione l’ha rimediata lui». Il Fano perde così chi ha molto contribuito a che la barca<br />

non affondasse del tutto, in quel secondo tempo in cui è riuscito poco.<br />

«Con queste condizioni ambientali la forza fisica diventa un’arma determinante. Noi<br />

purtroppo eravamo molto più leggeri di loro e questo spiega molto della nostra sofferenza»<br />

fa Manuelli, che sottolinea però anche le qualità del Castellana. «Per quello che ho visto<br />

da quando alleno il Fano, la squadra più forte che abbiamo incontrato. Specie nel secondo<br />

tempo, non siamo stati in grado di sviluppare il nostro gioco palla a terra e quando il<br />

confronto si sposta su altri piani, per noi si fa dura». E con la paura di vincere, che per una<br />

squadra capace di riuscirci una sola volta al "Mancini" quest’anno non deve essere poca<br />

cosa, come la mettiamo? «Ci sta ovviamente anche quella. Chiaro che se avessimo avuto<br />

una <strong>serie</strong> positiva alle spalle, non avremmo corso certo rischi». Ora la classifica riacquista<br />

respiro e quindi anche l’inerzia psicologica dovrebbe cambiare un po’. «Personalmente<br />

continuo a non guardarla più di tanto, anche se capisco benissimo l’impazienza dei tifosi e<br />

di chi ci sta intorno. Però credo in questi giocatori e nel mio lavoro».<br />

Bartolini non usa giri di parole: «Questa è una vittoria che di punti ne vale sei. Sarà<br />

un’ovvietà ma a questo gioco vince chi la butta dentro. Noi ci siamo riusciti, loro no. Il<br />

Castellana ha dimostrato di essere una squadra validissima e di attraversare un periodo<br />

buono, ma questo semmai dà ulteriore importanza al nostro risultato». Tanta pioggia, tanto<br />

fango, più in una metà campo che nell’altra. Quando si tratta di analizzare il disagio del<br />

secondo tempo, Bartolini lo fa notare. «Per noi attaccanti era di fatto impossibile tenere<br />

palla. Dalla nostra parte si era ai limiti dell’impraticabilità». E il gol? «Fondamentale per me<br />

e per la squadra. Era da un po’ che non la mettevo dentro e si sa che se gli attaccanti non<br />

segnano, difficilmente una squadra riesce a fare risultato».<br />

A.A.

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