17/12/2007 Campionato 17a Giornata: Girone F - serie d news

IL CENTRO 

SE 

LUNEDÌ 

SPORT 39 

17 dicembre 2007 

CALCIO C2 - IL CASO 

Valle del Giovenco, viaggio a vuoto con beffa 

A Gela gara rinviata per pioggia ma l’ex Filippi accusa: «Si poteva giocare» 

GELA. Il Gela e la capolista Valle del 

Giovenco si fanno gli auguri di Natale 

senza sporcarsi le scarpette. 

Al Presti non si può giocare, malgrado 

la capolista sia tornata a casa con l’amaro 

in bocca per un rinvio che li costringerà 

a tornare in Sicilia nel 2008. A Gela 

piove da due giorni, e il già precario 

manto erboso è diventato una sorta di 

terreno argilloso. 

Il direttore di gara, Manna di Isernia, 

ha effettuato il primo sopralluogo con i 

rispettivi capitani Berti e De Angelis alle 

ore 13,30. Ampie pozzanghere e zone 

in cui la palla non rimbalzava, non lasciavano 

presagire l’avvio del match. Alle 

14,30 Manna e i due capitani sono tornati 

in campo. 

La Valle del Giovenco voleva giocare. 

E obiettivamente le condizioni per poter 

quantomeno avviar la partita c’erano. 

Ma è altrettanto vero che non sarebbe 

stata partita vera. Anzi, i 22 in campo 

avrebbero soltanto rischiato di farsi del 

male. Ed allora, pochi minuti dopo il secondo 

tentativo il direttore di gara ha dichiarato 

chiusa la partita. Difficile adesso 

stabilire la data di rinvio. Due le date 

possibili. Una porta al 6 gennaio (il torneo 

riprenderà il 13), l’altra al 3 febbraio 

(è prevista la sosta). Il Gela gradirebbe 

la seconda ipotesi, la Valle del Giovenco 

non si sbilancia. Quando l’autobus degli 

abruzzesi riparte, i musi sono lunghi. 

In sala stampa si respira un’atmosfera 

natalizia. Si sorride quando nel televideo 

Rai ci si accorge che il rinvio sarebbe 

avvenuto per neve. In una città di mare, 

sembra paradossale. «Ma anche il rinvio 

per pioggia», dice Giacomo Filippi, 

centrale difensivo della Valle del Giovenco, 

ex di turno, «è da scrivere negli annali. 

Noi volevamo giocare la partita, anche 

se il Gela non era dello stesso avviso. 

Anche l’arbitro non era intenzionato 

a farla giocare, si è visto chiaramente 

che andava alla ricerca della pozzanghera». 

L’ex del Gela ha rivelato che la scorsa 

estate aveva raggiunto l’accordo con 

la società biancazzurra. «La mia parola 

è come una firma sul contratto», asserisce, 

«quella di qualcun altro no. Qualche 

tifoso mi ha accusato di essere mercenario, 

voglio ricordare che due anni fa a 

Gela ho perso 30 mila euro». 

I riflettori si spostano su Stefano Sanderra, 

l’allenatore del Gela. «Rispettiamo 

la decisione del direttore di gara. Se 

ha deciso in quel modo», ammette il tecnico 

laziale, «vuol dire che è stato giusto 

così». Sanderra aveva schierato una 

formazione a trazione anteriore, inserendo 

tra i titolari i tre attaccanti, Franciel, 

Omolade e Falconieri. Quest’ultimo al 

posto di Ike, poco adatto in un terreno di 

gioco ridotto ad un vero e proprio pantano. 

Il patron della società biancazzurra, 

Angelo Tuccio, raggiunge la sala stampa 

visibilmente soddisfatto per il rinvio della 

partita. «Ha deciso l’arbitro in piena 

autonomia», ammette negli spogliatoi, 

«personalmente non avrei giocato in un 

campo impraticabile: sarebbe venuto meno 

lo spettacolo e ci sarebbe stato il rischio 

che qualche giocatore potesse incappare 

in qualche infortunio. Mi auguro 

che la gara venga fatta recuperare in 

occasione della sosta prevista agli inizi 

di febbraio». La capolista Valle del Giovenco, 

agganciata in vetta dal Benevento, 

domenica giocherà ad Avezzano contro 

il Real Marcianise, sconfitto in casa 

dal Cassino. 

Fabrizio Parisi 

Il capitano della Valle del Giovenco Stefano De Angelis 

Reggiana e Portogruaro a braccetto 

SAN MARINO 

ROVIGO 

SAN MARINO (4-4-2): Dei; D’Aniello (1’ st Chiopris 

Gori), Tafani, Di Maio, Florindo; Evangelisti, Capece, 

Berardi, Grassi; Longobardi (42’ st Meloni), 

Carruezzo. A disp: Simoncini, Amantini, Aragao, 

Corradi, Taccola. Allenatore: Tazzioli. 

ROVIGO (4-3-3): Dossena; Adami, Gottardi, Dal Degan, 

Di Giulio; Paselli (27’ st Salviato), Vincenti, 

SANSOVINO 

BELLARIA 

1 

1 

SANSOVINO (4-4-2): Tardioli; 

Bardelli, Parisi, Terni, Nolé; Procopio, 

Rovrena, Quinto, Pattuglia; 

Perrone (37’st Bianchi), 

Garba (10’st Rrudho, 45’st Pecorini). 

A disp: Saviano, Giovannetti, 

Lorenzini, Rizzo. Allenatore: 

Fiorucci. 

BELLARIA (4-3-2-1): Spintoni; 

Zanardini, Camillini Mi., Leonarduzzi, 

Camillini Ma; D’Andria 

(37’st Montanari), Tasso, Brighi; 

Gomez (37’st Rinaldi), Chiavarini; 

Moretti (17’st Mazzotti). A disp: 

Pozzi, Ferrani, Calcioli, Lagnese. 

Allenatore: Fusi. 

ARBITRO: Trentalange di Nichelino. 

RETI: 8’st Chiavarini e 33’st Terni. 

NOTE: espulsi al 18’st Procopio 

per doppia ammonizione, al 

26’st Pattuglia. 

PRATO 

PORTOGRUARO 

2 

2 

REGGIANA 

CUOIOPELLI 

PRATO (3-4-1-2): Layeni; Panizzolo, Polverini, 

Bianchi; Ghidotti (33’ st De Agostini), Moscardi, 

Ouchene (1’ st Cecchi), Grego; Bracalello (16’ st 

Silva Reis); Ferrario, Basilico. A disp: Piovezan, 

Bianco, Buonocunto, Sangiovanni. Allenatore: Di 

Stefano. 

PORTOGRUARO SUMMAGA (4-2-3-1): Marcon; Locatelli, 

Gargiulo, Madaschi, Federici; Giardina, 

GLI ALTRI TABELLINI DELLA C2 

Rossi; Sciani (43’ st Cortesi), Pietranera (19’ st Fabris), 

Paterna. A disp: Corontini, Sciannamé, Cazzadore, 

Ceccarelli. Allenatore: Bardi. 

ARBITRO: Pagano di Torre Annunziata. 

RETI: 5’pt Sciani, 9’st Di Giulio, 13’st Evangelisti, 

21’st Carruezzo. 

NOTE: giornata fredda, campo liberato dalla neve 

in mattinata. Spettatori 450 circa (364 abbonati, 81 

paganti) incasso di 636 euro. Ammoniti: Grassi, 

Sciani, Carruezzo, Di Maio, Paterna, Di Giulio. Angoli 

7-3 per il San Marino. Recupero: 1’ pt e 2’ st. 

2 

0 

REGGIANA (3-4-1-2): Ambrosio; 

Stefani, Zini, Fiuzzi; Ponzo 

(21’st Caselli), Grieco, Maschio, 

Anderson (36’st Mallus); Alessi; 

Pelatti, Martinetti (21’st Catellani). 

A disp: Tomasig, Malpeli, 

Ruffini, Cingolani. Allenatore: 

Pane. 

CUOIOPELLI (4-4-1-1): Conti; 

Vettori, Digiorgio, Macelloni, Michelotti; 

Lenzini (11’st Nieto), 

Agnorelli, Stefani (45’st Pellecchia), 

Mazzoli; Caciagli (26’st Girometta); 

Granito. A disp: Flauto, 

Bertini, Sales, Bulla. Allenatore: 

Cocco. 

ARBITRO: Branciforte di Nuoro. 

RETI: 42’pt Pelatti e 45’pt Maschio. 

NOTE: spettatori 1100 circa. Ammoniti 

Catellani e Vettori. Angoli 

7-5 per il Cuoiopelli. Recupero: 

2’ pt e 3’ st. 

2 

3 

POGGIBONSI 

CASTELNUOVO 

1 

1 

POGGIBONSI (4-4-2): Ravaglia; 

Mugnaini, Sadotti, Rossi, Francini 

(44’ st Machetti); Lentini, Di 

Chiara, Dall’Ara, Langone (18’ 

st Gamma); Mariotti (31’ st Mugnai), 

Porricelli. A disp: Bini, Dobrijevic, 

Gronchi, Marmorini. Allenatore: 

Chiarugi. 

CASTELNUOVO G. (4-3-1-2): Marino; 

Nincheri, Carusio, Citterio, 

Contadini (9’st Aliboni); Redomi 

(1’ st Vignola), Vaira, Falivena; 

Sireno (26’ st Caponi); Micchi, 

Balestrieri. A disp: Melillo, Bartolomei, 

Giovanetti, Negro. Allenatore: 

Barbuti. 

ARBITRO: Penno di Nichelino. 

RETI: 1’pt Micchi e 20’pt Sadotti. 

NOTE: spettatori 550 circa. Ammoniti 

Mugnaini, Di Chiara, Sireno, 

Redomi e Carusio. Angoli 

7-2 per il Poggibonsi. Recupero: 

4’ pt e 3’ st. 

Cuffa (42’ st Montero); Cunico, Mortelliti (16’ st Favret), 

Levacovich (27’ st Deinite); Maniero. A disp: 

Giambruno, Cardin, Scozzarella, Abate. Allenatore: 

Domenicali. 

ARBITRO: Giacomelli di Trieste. 

RETI: 15’pt Basilico, 17’pt Levacovich, 45’pt Mortelliti, 

37’st Ferrario, 40’st Cunico. 

NOTE: spettatori 200. Ammonito Polverini. Angoli 

7-5 per il Portogruaro. Recupero 2’; 4’. Il Portogruaro 

vince a Prato, di misura, e resta in vetta alla 

classifica al fianco della Reggiana, a quota 37 

punti. 

Nel girone C il Benevento sale in vetta 

SANGIUSEPPESE 

BENEVENTO 

SANGIUSEPPESE (4-2-3-1): Romagnini (17’st Rastiello), 

Maruggi (35’st Contino), Casapulla, Scognamiglio, 

Carbonaro, Ausoni (35’st Moxedano), 

Cerrato, Izzo, De Cesare, Corsale, Varriale. A disposizione: 

Cagnale, Gasperini, Fofana, Crisantemo. 

Allenatore: Porta. 

BENEVENTO (3-5-2): Gori; Ferraro, Castaldo F., 

CISCO ROMA 

IGEA VIRTUS 

2 

0 

CISCO ROMA (4-4-2): Lafuenti; 

Angeletti, Padella, Ferri, Reinette; 

Alessandrì (dal 20’st Bogdanovic), 

Manni, Drashek, Mazzarani; 

Di Canio (dal 28’st Costanzo), 

Borgobello (dal 40’st Formiconi). 

A disposizione: Paletti, 

Bianchi, Proietti, Zanga. All. Gagliardi. 

IGEA VIRTUS (4-4-2): Di Masi; 

Ghosheh, Agius, Alizzi Panarello; 

Crinò (dal 20’ st Ruiz), Matinella, 

Giardina, (dal 20’st Casella) 

Bonaffini; Di Cosmo, Ricciardo 

(26’st D’Anna). A disposizione: 

Apuzzo, Campione, Fazio, 

Alosi. All: Castellucci. 

ARBITRO: Ferraioli di Nocera. 

RETI: 2’st Di Canio e 24’st Borgobello. 

NOTE: spettatori 400 circa. 

Espulso per somma di ammonizioni 

Manni al 27’st. 

0 

2 

REAL MARCIANISE 

CASSINO 

GIRONE B 

10 reti: Berrettoni (3 rig, Bassano) e Longobardi 

(San Marino). 

9 reti: Bisso (Spal). 

8 reti: Corallo (Gubbio) e Cunico (3 rig, 

Portogruaro). 

7 reti: Chiavarini, Concas, Micchi, Mortelliti 

e Margarita. 

Landaida; Martinelli (44’st Imbriani), Carloto, Cinelli, 

Agnelli (39’st Vagnati), Palermo; Clemente 

(44’st Polani), Castaldo L. A disposizione: Amabile, 

Di Fiordo, Tufano, Melis. All. Simonelli. 

ARBITRO: Peruzzo di Schio. 

RETI: 8’st Clemente e 27’st Castaldo L. 

NOTE: giornata fredda e dal vento gelido. Circa 

500 spettatori. Angoli 7-0 per il Benevento. Recupero: 

2’pt e 3’st. Ammoniti Cerrato, Ferraro, Clemente. 

Il Benevento raggiunge in vetta la Valle 

del Giovenco. 

0 

1 

REAL MARCIANISE (4-4-2): Fumagalli; 

Nigro, Sgarra, Murolo, 

Piscitelli; Manco, Schiavon (15’ 

st Della Ventura), Di Napoli, Romano 

(38’ st D’Ambrosio); Galizia, 

Innocenti (23’ st Tedesco). 

A disp: Mezzacapo, Ciano, Filosa, 

Poziello. All: Giacomarro. 

CASSINO (4-4-2): Mennella; 

Grando (44’ st Melis), Mucciarelli, 

Di Nunzio, Padovani; Cunzi, 

Carcione, Gallone, Barchiesi; 

Crisci, Leccese. A disp: Sambucini, 

Gargiulo, Di Maio, Bardeggia, 

Morete, Ciccozzi. All: Grossi. 

ARBITRO: Massa di Imperia. 

RETE: 5’ st Leccese. 

NOTE: spettatori 700 circa, con 

uno sparuto gruppo proveniente. 

Espulso, al 30’ st, Murolo per 

somma di ammonizione. Ammoniti 

Grando, Barchiesi e Di Napoli. 

Recupero pt 3’ e 2’ st. 

I BOMBER 

V. LAMEZIA 

MELFI 

0 

0 

VIGOR LAMEZIA (4-4-2): Furlan; 

Petrassi, Pippa, Porpora, Battisti; 

Pascuccio, Rosamilia (32’ st. 

Alessandrì) Carraro (46’st Ciminari), 

Marasco; Riccobono, 

(19’st Ramora), Lauria. A disp: 

Parrotta, Adani, Clasadonte, 

Aloe. All: Ammirata. 

MELFI (4-4-2): Petrachi; Vinci, 

Gambi, Zaminga (15’st Fusseini), 

Gabrieli; Martinelli, Gaeta, 

Mitra, Albano; Frasca (39’st Bacchiocchi), 

De Angelis. A disp: Cilumbriello, 

Petagine Giacometti 

Buonanno Papisanszkij. All: Pugliese. 

ARBITRO: Del Giovane di Albano. 

NOTE: circa 1.300 spettatori; Ammoniti 

Gabrieli, Zaminga, Pascuccio 

e Carraro. Espulso Pascuccio 

al 37’ st. per doppia ammonizione. 

GIRONE C 

10 reti: Di Cosmo (3 rig, Igea Virtus). 

9 reti: Castaldo e Clemente (1 rig, Benevento). 

7 reti: Bettini (1 rig, Pescina). 

6 reti: Caracciolese, Galetti (Monopoli), 

Moscelli (Noicattaro), Arcamone (VdG), Innocenti 

(Marcianise) e Alessandrì (V. Lamezia). 

SERIE D/F 

L’unica abruzzese 

a giocare 

Sempre Pazzi, gioia Pro Vasto 

Un altro gol del bomber permette di espugnare Venafro 

VENAFRO 

PRO VASTO 

0 

1 

VENAFRO (4-3-3): D’Auria; Capezzuto, 

Cianfarani, Esposito, 

De Simone; Minauda (23’ st Ruggiero), 

Lepore, Marziale; Macari, 

Keita, Patriciello. A disp: 

Amodio, Milano, Mele, Ricamato, 

Nardolillo, Capaccione. All: 

Urbano. 

PRO VASTO (4-4-2): Bordeanu; 

Benedetti, Romaggioli, Chiavaroli, 

De Fabiis; Fiore, Lezcano 

(20’ st Tocci), Logrieco, Fatati 

(28’ st Golia); Gallaccio (40’ st 

Casavecchia), Pazzi. A disp: 

Mainardi, Maggi, Bracco, Vito. 

All: Ferretti. 

L’attaccante Cristian Pazzi 

ARBITRO: Pellicanò di Catania. 

RETE: st 12’ Pazzi. 

NOTE: spettatori 700 con sparuta 

rappresentanza ospite. Ammoniti 

De Fabiis e Logrieco. 

VENAFRO. La Pro Vasto 

chiude il girone d’andata a 

quota 22 punti, grazie alla terza 

vittoria esterna stagionale. 

Stavolta ad arrendersi ai biancorossi 

è il Venafro di Corrado 

Urbano, alla terza sconfitta 

consecutiva. A decidere 

l’incontro, manco a dirlo, il solito 

Cristian Pazzi, all’undicesimo 

centro stagionale. Un 

gol pesante che rilancia l’undici 

di Ferretti in prospettiva 

play off. I biancorossi già nei 

minuti iniziali fanno la voce 

grossa: dopo nemmeno un minuto 

di gioco, Pazzi impegna 

D’Auria con una conclusione 

deviata in angolo. Occasione 

ancora più ghiotta, quella che 

giunge all’11’: Pazzi elude la 

tattica del fuorigioco, si presenta 

solo davanti a D’Auria, 

ma inciampa al momento di 

calciare. 

Dopo la vampata iniziale, la 

Pro Vasto arretra il baricentro 

e pensa più che altro a contenere 

i padroni di casa: scelta 

che si rivela vincente almeno 

fino al 37’, quando i locali 

arrivano per la prima volta alla 

conclusione in modo pericoloso, 

con una rovesciata di 

Keita che viene parata dal bravo 

Bordeanu in tuffo. E’ un finale 

di tempo di sofferenza 

per i biancorossi: al 41’ il baby 

Patriciello fa il fenomeno e tira: 

Bordeanu devia in angolo. 

Le emozioni maggiori le offre 

l’inizio della ripresa: Keita colpisce 

ben due pali in sei minuti 

(8’ su punizione e 14’ con 

una girata in area), ma nel 

mezzo c’è il gol-partita: Fatati 

lavora un bel pallone, servendo 

di tacco Pazzi che lascia 

partire un esterno radiocomandato 

imparabile per D’Auria: 

un gol... da Pazzi. 

Il Venafro non trova più 

spazi, prova l’arrembaggio finale, 

ma, in realtà, la Pro Vasto 

rischia solo sugli sviluppi 

di un’azione insistita degli avversari: 

Bordeanu è incerto 

nell’uscita, dal limite ci prova 

Lepore, ma la battuta è lenta 

e sulla linea c’è Logrieco che 

libera senza problemi. A fine 

gara, mister Ferretti è contento 

e realista: «Il pareggio sarebbe 

stato il risultato più giusto. 

Siamo stati fortunati su 

un paio di episodi, ma bravi 

in altri. L’aspetto che ho apprezzato 

è stata la voglia di sacrificarsi 

e di stringere i denti 

di tutti i quattordici ragazzi 

scesi in campo. Dietro i giocatori 

più esperti, come Pazzi, 

Lezcano e Chiavaroli, stanno 

crescendo tutti i giovani». 

Loris De Mauro

IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO LUNEDÌ 17 DICEMBRE 2007 SERIED XV 

SERIE D / GIRONE F 

La Recanatese piega la Narnese 

Tutto nella ripresa: a segno Puglia e Ciccioli, nel finale accorcia Conti 

2-1 

RECANATESE: Cionfrini 7, Martellini 6,5, Fermani 6, 

Zannini 6 (22’ st Moretti 6), Siroti 6, Salvatelli 6, Santoni 

6,5 (31’ st Morlacco 7), Puglia 7 (33’ st Ciccioli 7), Cantarini 

L. 6,5, Senesi 6, Iommi 6. All. Mobili. 

NARNESE: Lolli 5,5, Cavalieri 6,5, Rossetti 6,5, Vitelli 6, 

Moretti 6, Lattarulo 6 (14’ st Fini 6), De Santis 6 (22’ st 

Fernandes 6), Ricciarelli 6 (36’ st Cardinali ng), De Luca 

6,5, Conti 6,5, Scappito 5,5. All. Poponi. 

Arbitro: Moro di Latina. 

Reti: 6’ st Puglia, 34’ st Ciccioli; 46’ st Conti. 

Note: ammoniti Scappito,Vitelli, De Luca, Moretti; angoli 

9 a 5 per la Narnese. 

di ANGELA LATINI 

— RECANATI — 

UNA DOMENICA climaticamente gelata in 

cui si disputa una manciata di partite, per la 

Recanatese si rivela oltremodo positiva: la vittoria 

sulla Narnese, costruita interamente nei secondi 

45’ della gara, mette le ali e alza il morale ad una 

squadra che da qualche turno non riusciva ad esprimersi 

al meglio, faticando non poco a mettere le mani 

sulla vittoria. Segnali confortanti erano arrivati 

dall’impegnativa trasferta di Monte San Giusto, contro 

l’undici di Poponi i giallorossi hanno subìto e ribattuto 

palla su palla il pressing asfissiante del primo 

tempo e al 6’ della ripresa, quando Puglia ha inventato 

una «palombella» vincente che ha sorpreso 

anche Lolli, la partita ha voltato pagina. La Recanatese 

è salita in cattedra. Seguendo l’ordine cronologico 

delle azioni va detto a rigor di cronaca che la sola 

girata di Cantarini al 5’ e uno scambio Iommi-Senesi 

al 24’ con tiro finale deviato in corner, rappresentano 

la sterile attività offensiva dei locali nel primo 

tempo. 

CI PENSA invece la Narnese a “mordere”: la conclusione 

di Conti al 14’, la pericolosa incursione di 

De Luca che al 18’ chiude l’azione con una rasoiata 

quasi imprendibile che Cionfrini distendendosi riesce 

a spedire in angolo, sugli sviluppi del quale è 

Conti a fare partire una staffilata che costringe l’uno 

giallorosso a rifugiarsi di nuovo in corner. Gli umbri 

pressano facendo salire i laterali di fascia e interscambiando, 

in un modulo misto, i centrali del centrocampo 

e Scappito, pedina che si muove al bisogno 

tra attacco e difesa. Non c’è tregua: al 30’ e al 32’ 

sono ancora avanti e Cionfrini deve esibirsi ancora 

su uno scatenato De Luca. Ma il gol non arriva e 

quando si costruisce tanto senza raccogliere nulla si 

finisce per essere puniti: ed è quello che fa una cinica 

Recanatese che al 6’ supera Lolli sino a quel momento 

spettatore con un pallonetto di Puglia. Gli 

umbri si disuniscono, smarriscono idee e risorse. 

All’11’ Cantarini e Zannini mettono di nuovo Puglia 

in condizione di raddoppiare, poi lo fa Morlacco 

(subentrato a Santoni) al 34’ che innesca un sapiente 

contropiede, imbecca Senesi sull’out sinistro: assist 

per l’accorrente Ciccioli e Recanatese in gol.La rete 

di Conti, un rasoterra al 91’ è come si suol dire, il gol 

della bandiera. 

SPOGLIATOI 

Mister Mobili: «Un primo tempo sofferto 

ma dopo il vantaggio padroni del campo» 


ATMOSFERA di grande 

soddisfazione al termine della 

partita negli spogliatoi giallorossi. 

«Abbiamo indubbiamente 

sofferto per 

tutto il primo tempo 

— dice mister Roberto 

Mobili — perché 

la Narnese è forte tecnicamente, 

questo lo 

sapevamo, ed è una 

squadra che gioca bene. 

E’ chiaro che il 

gol di Puglia ha cambiato 

il volto alla partita. 

Il vantaggio ha 

aumentato la nostra 

precisione in fase di impostazione, 

ci abbiamo creduto di 

più e abbiamo conquistato 

una vittoria sicuramente molto 

importante. Infatti sono tre 

punti pesanti alla luce del tipo 

di classifica che c’è in questo 

girone, molto equilibrato». 

Se nello spogliatoio giallorosso 

regna la serenità e la gioia, 

c’è inevitabile rammarico in 

quello dei rossoblù 

ospiti, come riferisce 

capitan Conti. «Abbiamo 

fatto tutto bene 

ma inversamente 

al solito in cui ci riesce 

di far gol facilmente, 

soffrendo invece 

più in fase offensiva, 

oggi pur pressando 

costantemente 

non siamo riusciti 

a finalizzare. La squadra è giovane 

e al gol subìto non c’è stata 

la giusta reazione». 

Angela Latini 

Nella foto: Ciccioli, autore 

del secondo gol 

PAREGGIO NEL PRIMO TEMPO PREVALENZA DEGLI ASCOLANI, MENTRE NELLA RIPRESA SI RENDONO PIU’ PERICOLOSI GLI UMBRI 

Grottammare avanti con Bucchi, Arrone rimedia su rigore 

1-1 

ARRONE: Tesoniero 5,5; Di Dato 6, 

Bigi 6,5, Giusino 5 (25’ st Gammaidoni 

5,5), Cossu 6,5; Palmerini 6, Morelli 

7, Fabiani 6,5, Virgilio 7 (38’ st Bagnato 

ng); Iannuzzi 6,5, M. Traini 5 

(25’ st Ciurnelli 6). All. Borrello 6,5. 

GROTTAMMARE: Domanico 6,5; 

Iampieri 6, Oddi 6, Marranconi 6, 

Marcatili 6; Napolano 7, D. Traini 5, 

Cremaschini 5 (19’ st Lopetuso 6), 

Curzi 6,5; Tealdi 7, Bucchi 7. All. Izzotti 

6,5. 

Arbitro: Silvestri di Isernia 7. 

Reti: 13’ pt Bucchi, 36’ pt Virgilio 

(rig.). 

SPOGLIATOI 

Il ds Aniello: 

«Risultato giusto» 

— ARRONE — 

«UN PAREGGIO che ci 

può stare ed è utile per muovere 

la classifica — commenta 

il ds del Grottammare 

Pino Aniello —. «Si può 

dire che si sia giocato un 

tempo per uno. Noi siamo 

andati in difficoltà forse a 

causa del campo sintetico, a 

cui non siamo molto abituati. 

Oggettivamente questo 

non è il vero Grottammare, 

considerando anche il fatto 

che mancavano due elementi 

fondamenti come Polenta 

e Bolzan». 


PARTITA dai due volti, 

quella fra Grottammare e 

Arrone. Alla fine il pareggio 

può essere considerato un risultato 

equo, anche se i padroni di casa 

meritavano qualcosa in più in virtù 

della mole di gioco prodotta 

nel secondo tempo. Nel prima prima 

frazione di gara, invece, sono i 

biancazzurri a farsi preferire, tanto 

che dopo 13 minuti passano già 

in vantaggio: Napolano crossa dalla 

trequarti destra, Giusino spizza 

la palla di testa ma finisce per assistire 

Bucchi, piazzato proprio dietro 

di lui; per il centravanti marchigiano 

è un gioco da ragazzi depositare 

la palla in rete, giacché 

Tesoniero, ingannato dal tocco 

del compagno, si trova abbondantemente 

fuori dai pali. Il Grottammare 

gestisce bene il vantaggio, 

anzi sembra non avere nessuna 

difficoltà di fronte ad un Arrone 

disorientato dal gol subito, ma al 

36’ Virgilio su rigore riporta l'incontro 

in parità. La massima punizione 

era stata concessa per un 

fallo di David Traini sul suo omonimo 

arronese Michael appena 

dentro l’area. 

SULLE ALI dell'entusiasmo, gli 

umbri finiscono il primo tempo 

in costante proiezione offensiva, e 

nella ripresa raccolgono i frutti 

dei loro sforzi: già al 2’ una combinazione 

sulla sinistra Virgilio- 

Cossu porta quest'ultimo alla conclusione, 

deviata in angolo da Domanico. 

Sugli sviluppi del corner 

Virgilio tira dal limite, il portiere 

non trattiene, Traini colpisce di 

testa da due passi ma spedisce incredibilmente 

fuori. Al 5’ ci prova 

Iannuzzi su punizione, forse deviata 

a centroarea da Traini: a 

scanso d'equivoci, Domanico devia 

in angolo. Si rifanno sotto gli 

ospiti all’8’ con un sinistro in diagonale 

di Curzi che spaventa non 

poco Tesoniero, ma un minuto 

dopo è ancora l’Arrone a proporsi 

in avanti grazie ad una straordinaria 

palla filtrante di Virgilio che 

smarca Traini solo davanti alla 

porta, ma il giovane attaccante, 

forse spaventato dal portiere in 

uscita, non riesce ad inquadrare 

lo specchio. Poco più tardi ci riprova 

Iannuzzi su punizione, ma 

Domanico ancora una volta salva 

la baracca distendendosi alla sua 

sinistra e mandando la sfera in 

corner. Il forcing arronese non 

porta frutti e progressivamente 

gli umbri riducono il raggio della 

loro azione. E’ anzi Tealdi al 39’ 

che va vicinissimo al gol, anticipando 

Tesoniero uscito ben oltre 

la sua area, ma la sfera sfiora il palo 

e sfila sul fondo. 

Piergiorgio Conti 

La neve impeversa sul campionato 

Sono state sei le partire rinviate 

L’ONDATA di maltempo che ha colpito il centro sud, soprattutto 

lungo la fascia adriatica, ha impedito lo svolgimento della 

maggior parte delle partite in programma ieri, ultima giornata 

del girone di andata. Infatti, oltre che a Recanati ed Arrone, si è 

giocato soltanto a Venafro, dove la Pro Vasto si è imposta per 2 

a 1, facendo un bel balzo in avanti verso posizioni di classifica 

magiornemte tranquille . Su tutti gli altri campi una spessa coltre 

di neve ha impedito che si potesse dare il via e gli arbitri non 

hanno potuto fare altro che constatare la situazione e rimandare 

tutti a casa. E’ stato così anche a Tolentino, dove era previsto il 

derby con la Sangiustese, e a Macerata, dove sarebbe dovuta 

scendere la capolista Renato Curi Angolana. Stessa situazione 

per Bojano-Santegidiese, Campobasso-Cologna, Luco Canisytro-Morro 

d’Oro e Centobuchi-Agnonese. 

In classifica ora la Recanatese è addirittura in zona play off, come 

del resto il Grottammare. 

Nella foto: lo stadio Helvia Recina di Macerata, sommerso di 

neve, «invaso» da una bella tifosa biancorossa

IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO LUNEDÌ 17 DICEMBRE 2007 CALCIOSERIE D XXIII 

TESONIERO 6: Si trova nella 

terra di nessuno in occasione del 

gol del Grottammare, ma la colpa 

non è sua. 

DI DATO 6: Non ha molte occasioni 

per proporsi in avanti, 

ma ingaggia un bel duello difensivo 

con Curzi. 

COSSU 7: Fa sù e giù per la fascia 

almeno venti volte, trovando 

spesso lo spazio per far male. 

Ottimo anche in copertura, seb- 

Virgilio ok, ma su tutti c’è Morelli 

bene Napolano non sia un cliente 

facile. 

GIUSINO 5: Pesante l'errore 

che porta Bucchi al gol, per tutto 

il primo tempo fa fatica a riprendersi 

(GAMMAIDONI 

5,5: Ha problemi fisici evidenti 

e non riesce a fare la differenza). 

MORELLI 7: Il faro del centrocampo, 

col suo sinistro inventa 

assist e prova spesso il tiro pericolosamente. 

BIGI 6,5: Tiene bene unito il reparto 

difensivo. 

PALMERINI 6: Si rende protagonista 

di un paio di belle iniziative 

personali, ma è spesso fuori 

dalla manovra. 

FABIANI 6,5: Gladiatorio come 

sempre, stravince il duello 

con David Traini, sebbene questi 

sia molto più alto e più forte 

fisicamente di lui. 

M. TRAINI 5,5: Se non altro si 

guadagna un rigore. Prima e dopo, 

non gioca granché bene. Va 

però detto che, uscito lui, l'Arrone 

non trova più la via della porta 

(CIURNELLI 6: Fa il suo). 

IANNUZZI 6,5: Invisibile per 

45 minuti, assoluto protagonista 

nella ripresa. 

VIRGILIO 7: Il gol, un paio di 

giocate delle sue, un contributo 

più che buono (BAGNATO 

sv). 

All. BORRELLO 6,5: Atteso al 

riscatto dopo lo scivolone di Vasto, 

ci riesce a metà. 

P. Con. 

PARTITA DAI DUE VOLTI 

L’Arrone si salva di «rigore» 

Eccellente secondo tempo 

1-1 

ARRONE (4-4-2): Tesoniero; Di Dato, 

Bigi, Giusino (25' st Gammaidoni), 

Cossu; Palmerini, Morelli, Fabiani, 

Virgilio (38' st Bagnato); Iannuzzi, M. 

Traini (25' st Ciurnelli). All: Borrello. 

GROTTAMMARE (4-4-2): Domanico; 

Iampieri, Oddi, Marranconi, Marcatili; 

Napolano, D. Traini, Cremaschini 

(19' st Lopetuso), Curzi; Tealdi, 

Bucchi. All: Izzotti. 

Arbitro: Silvestri di Isernia. 

Marcatori: 13' Bucchi, 36' Virgilio 

(rig.). 


PARTITA dai due volti, quella fra 

Grottammare e Arrone. Molto bene 

i padroni di casa nel secondo 

tempo, ma nella prima frazione sono 

stati i marchigiani a farsi preferire, tanto 

che dopo 13 minuti erano già in vantaggio: 

Napolano crossa dalla trequarti 

destra, Giusino spizza la palla di testa 

ma finisce per assistire Bucchi, piazzato 

proprio dietro di lui; per il centravanti 

è un gioco da ragazzi depositare la palla 

in rete, giacché Tesoniero, ingannato 

dal tocco del compagno, si trova abbondantemente 

fuori dai pali. Il Grottammare 

sembra non avere nessuna difficoltà 

di fronte ad un Arrone disorientato 

dal gol subito, ma al 36’ Virgilio (nella 

foto) su rigore riporta l’incontro in parità. 

LA MASSIMA punizione era stata concessa 

(giustamente) per un fallo di David 

Traini sul suo omonimo arronese 

Michael. Gli amaranto iniziano il secondo 

tempo sulle ali dell’entusiamo: già 

al 2’ una combinazione sulla sinistra 

Virgilio-Cossu porta quest’ultimo alla 

conclusione, deviata in angolo da Domanico. 

Sugli sviluppi del corner Virgilio 

tira dal limite, il portiere non trattiene, 

Traini colpisce di testa da due passi 

ma spedisce incredibilmente fuori. Al 

5’ ci prova Iannuzzi su punizione, forse 

deviata a centroarea da Traini: a scanso 

d’equivoci, Domanico devia in angolo. 

Si rifanno sotto gli ospiti all’8’ con un 

sinistro in diagonale di Curzi che spaventa 

non poco Tesoniero; un minuto 

dopo è ancora l’Arrone a proporsi in 

avanti grazie ad una straordinaria palla 

filtrante di Virgilio che smarca Traini 

solo davanti alla porta, ma il giovane attaccante, 

forse spaventato dal portiere 

in uscita, non riesce ad inquadrare lo 

specchio. 

POCO PIÙ TARDI ci riprova Iannuzzi 

su punizione, ma Domanico ancora 

una volta salva la baracca distendendosi 

alla sua sinistra e mandando la sfera 

in corner. Il forcing arronese non porta 

frutti e inevitabilmente Fabiani e compagni 

riducono il raggio della loro azione. 

Piergiorgio Conti 

La Narnesebattutaa Recanati 

Trasferta amara per i ragazzi di mister Poponi: due reti in mezz’ora 

2-0 

RECANATESE-Cionfrini 7-Martellini 6,5-Fermani 6- 

Zannini 6 (’22 st.Moretti 6) -Siroti 6-Salvatelli 6- Santoni 

6,5 (’31 st.Morlacco 7) -Puglia 7 (‘33st.Ciccioli 

7)-Cantarini L.6,5-Senesi 6-Iommi 6 

All.Mobili 

NARNESE-Lolli 5,5-Cavalieri 6,5-Rossetti 6,5- Vitelli 

6-Moretti 6-Lattarulo 6 (’14 st. Fini 6)-De Santis 6 (’22 

st.Fernandes 6)-Ricciarelli 6 (’36 Cardinali ng)- De Luca 

6,5-Conti 6,5-Scappito 5,5 

All.Poponi (nella foto) 

Arbitro.Moro di Latina 

Reti:’6 st.Puglia-’34 st.Ciccioli 

Ammoniti: Scappito,Vitelli, De Luca, Moretti 

Angoli : 9 a 5 per la Narnese 

di ANGELA LATINI 


UNA DOMENICA climaticamente gelata in cui 

si disputa una manciata di partite, per la Recanatese 

si rivela oltremodo corroborante: la vittoria 

sulla Narnese costruita interamente nei secondi ’45 della 

gara, mette le ali e alza il morale ad una squadra che da 

qualche turno non riusciva ad esprimersi al meglio, faticando 

non poco a mettere le mani sulla vittoria. Segnali 

confortanti erano arrivati dall’impegnativa trasferta di 

Monte SaGiusto , contro l’undici di Poponi i giallorossi 

hanno subito e ribattuto palla su palla il pressing asfissiante 

del primo tempo e al ‘6 della ripresa, quando Puglia 

ha inventato una palombella vincente che ha sorpreso 

anche Lolli, la partita ha voltato pagina, la Recanatese 

è salita in cattedra. Seguendo l’ordine cronologico delle 

azioni va detto a rigor di cronaca che la sola girata di 

Cantarini al ‘5 e uno scambio Iommi-Senesi al’24 con 

tiro finale deviato in corner, rappresentano la sterile attività 

offensiva dei locali nel primo tempo. Ci pensa invece 

la Narnese a “mordere”: la conclusione di Conti al ’14 

, la pericolosa incursione di De Luca che al ’18 chiude 

l’azione con una rasoiata quasi imprendibile che Cionfrini 

distendendosi riesce a spedire in angolo, sugli sviluppi 

del quale è Conti a fare partire una staffilata che costringe 

l’uno giallorosso a rifugiarsi di nuovo in corner. 

Gli umbri pressano facendo salire i laterali di fascia e interscambiando 

in un modulo misto i centrali del centrocampo 

e Scappito, pedina che si muove al bisogno tra 

attacco e difesa. Non c’è tregua, al ’30 e al ’32 sono ancora 

avanti e Cionfrini deve esibirsi ancora su uno scatenato 

De Luca.Ma il gol non arriva e quando si costruisce 

tanto senza raccogliere nulla si finisce per essere puniti: 

ed è quello che fa una cinica Recanatese che al ‘6 supera 

Lolli sino a quel momento spettatore con un pallonetto 

di Puglia. Gli umbri si disuniscono, smarriscono idee e 

risorse, all’11 Cantarini e Zannini mettono di nuovo Puglia 

in condizione di raddoppiare, poi lo fa Morlacco (subentrato 

a Santoni) al ’34 che innesca un sapiente contropiede, 

imbecca Senesi sull’out sinistro, assist per l’accorrente 

Ciccioli e Recanatese in gol.La rete di Conti, un 

rasoterra al ’91 è come si suol dire, il gol della bandiera.

LUNEDI’ 17 DICEMBRE 2007 ANNO X - N. 347 

REDAZIONE: 86100 CAMPOBASSO VIA SAN GIOVANNI IN GOLFO - TEL 0874/484623 - FAX 0874/484625 

di Marco Fusco 

Si inizia con il minuto di raccoglimento 

per la morte della 

mamma del Presidente Nicandro 

Patriciello, in uno stadio 

ancora una volta semi deserto e 

con una temperatura quasi sotto 

zero da far battere i denti. 

Terza sconfitta consecutiva per 

un Venafro che a lunghi tratti è 

apparso abulico e molto confusionario. 

A decidere il match un 

gol da…Pazzi! Proprio così. Il 

numero nove ospite al minuto 

57 ha catturato una palla vagante 

al limite dell’area del Venafro, 

ha fatto qualche passo e 

appena dentro l’area ha lasciato 

partire un secco esterno destro 

con la sfera che è andata a 

depositarsi all’angolino alto alla 

sinistra dell’incolpevole D’Auria. 

Un gesto tecnico che ha 

impietrito i venafrani e che ha 

determinato il risultato finale. 

Si sapeva della pericolosità di 

questo attaccante. Perché non si 

è provveduto adeguatamente 

per limitarne l’azione? Ancora 

una volta maglie troppo larghe 

in difesa: di chi la colpa? Domande, 

solo domande… Ma 

andiamo per ordine a raccontare 

una partita che non ha regalato 

molto allo spettacolo. Corrado 

Urbano si affida al solito 

undici, con Roberto Patriciello 

in campo visibilmente provato 

dalla morte della nonna e alla 

fine è stato proprio lui il migliore 

in campo, andando vicinissimo 

al gol in almeno tre occasioni. 

Veramente sfortunato sulle 

conclusioni l’attaccante bianconero. 

Pazzi si presentava subito 

con un tiro pericoloso al 

primo minuto, deviato in tempo 

dai difensori venafrani. Poco 

dopo Cianfarani si faceva scavalcare 

da un lancio e apriva la 

strada a Pazzi che tutto solo inciampava 

sul più bello sotto il 

Il presidente 

Patriciello 

La squadra si arrende alla Pro Vasto: due pali di Keytà e una marcatura annullata ad Esposito 

Venafro, un gol da... Pazzi 

Terza sconfitta consecutiva per i bianconeri: grande rete per l’attaccante 

naso di D’Auria. Venafrani fortunati, 

Cianfarani graziato. 

Macari caricava il suo destro 

dai trenta metri ma la palla finiva 

lontana dai pali del “monumentale” 

Bordeanu. La squadra 

di Urbano soffriva la pressione 

degli ospiti e così praticamente 

non succedeva nulla 

fino al minuto 37 quando Keytà 

in mezza rovesciata nel cuore 

dell’area abruzzese impegnava 

severamente Bordeanu. Minuto 

38 il primo episodio dubbio. 

De Fabiis, difensore ospite, già 

ammonito in precedenza, era 

costretto a fermare per la maglietta 

Macari che stava per andare 

tutto solo verso l’area. Tutti 

attendono il secondo giallo 

ma il direttore di gara optava 

per il solo richiamo verbale. 

Errore clamoroso secondo noi. 

Minuto 42 Patriciello irrompe 

in area dopo una pregevole 

azione personale e scarica il suo 

destro. Miracolo del numero 

uno ospite che con un colpo di 

reni devia la palla in angolo. De 

Simone proprio nell’ultimo giro 

del cronometro, serve al bacio 

Keytà in area che di testa manca 

il gol per una questione di 

centimetri. Ripresa e la Pro 

Vasto appare più determinata. 

Vantaggio già raccontato. Reazione 

del Venafro due minuti 

più tardi: palo di Keytà su punizione. 

Il capitano prova ancora 

su tiri piazzati e sfiora il 

gol anche al minuto 60. Minuto 

65 ancora Keytà pericoloso 

in area, il suo tiro si stampa sul 

palo a portiere battuto. Urbano 

tenta la carta Ruggiero ma alla 

fine questo giocatore si rivelerà 

un vero disastro. Manca un 

facile gol su assist di Patriciello 

al minuto 70 così come al 

minuto 80 quando si fa respingere 

un tiro da un difensore da 

posizione favorevolissima. Ma 

Venafro 0 

D’Auria 

Capezzuto 

De Simone 

Lepore 

Cianfarani 

Esposito 

Macari 

Minauda (67’ Ruggiero) 

Patriciello 

Keytà 

Marziale 

Urbano 

ARBITRO: signor Pellicanò di Catania 

MARCATORI: 57’ Pazzi 

C’è poca voglia 

di parlare per il lutto 

del presidente 

Pro Vasto 1 

1 Bordeanu 

2 Benedetti 

3 De Fabiis 

4 Logrieco 

5 Romaggioli 

6 Chiavaroli 

7 Fatati (75’ Golia) 

8 Lezcano (60’ Tocci) 

9 Pazzi 

10 Fiore 

11 Gallaccio 

All Ferretti 

NOTE: Spettatori 300 circa. Freddo gelido al “Del Prete” 

e vento forte. Ammoniti: De Fabiis. Angoli 5 a 4 per il 

Venafro 

l’azione 

più clamorosa 

vede 

Roberto 

Patriciello 

grande protagonista. 

In mischia 

tira due 

volte verso 

la porta 

della Pro 

Vasto, ma 

in entrambe 

le occasioni 

si 

vede respingere 

i 

suoi tentativi 

sulla linea 

di porta 

da un 

grandioso 

Chiavaroli. Clamoroso! Il match 

termina con l’episodio del 

gol annullato a Esposito in pie- 

Per il lutto che ha colpito la famiglia 

Patriciello, non si ha molta voglia 

di parlare negli spogliatoi. La 

squadra ora deve riflettere dopo la 

terza sconfitta consecutiva e ritrovare 

di nuovo il feeling con il gioco. La 

classifica è molto corta. L’approccio 

al match è stato fallimentare, anche 

perché non si riusciva a dare continuità 

alla manovra con enormi problemi 

a centrocampo. Ma ancora una 

volta non possiamo non segnalare i 

vuoti delle tribune. Poca gente alla 

stadio. Ma di questo parleremo durante 

la settimana. Una lunga settimana 

in attesa del Grottammare. Si 

attende Diego Armando Maradona 

junior per ritrovare il bandolo della 

matassa. Sarebbe un suicidio perdere 

la terza partita di fila al “Marchese 

del Prete”…Capitan Keytà e company: 

meditate…. 

Marziale 

no recupero per un dubbio fuorigioco. 

Il sipario si chiude qui. 

Un pareggio sarebbe stato il risultato 

più giusto visto quanto 

accaduto in campo. La seconda 

sconfitta di fila tra le mura amiche 

dovrà far scendere tutti dalla 

luna. Domenica di nuovo al 

“Del Prete” per la prima del girone 

di ritorno. Arriva il Grottammare 

per “battezzare” 

l’esordio di Diego Armando 

Maradona junior. Chi vivrà, 

vedrà… 

Roberto 

Patriciello 

Patriciello è l’uomo 

più pericoloso 

D’Auria 

D’AURIA 6 

Non ha colpe sull’eurogol di Pazzi. Tiene 

in piedi la baracca in due occasioni. Sicuro 

nelle uscite. 

CAPEZZUTO 6 

Non è stato continuo nella sua azione in 

appoggio al gioco offensivo. Meglio nel primo 

tempo. Impreciso in molte occasioni. 

DE SIMONE 6,5 

Ha regalato diversi cross pregevoli non sfruttati a dovere dagli 

attaccanti. Si è fatto trovare sempre pronto negli inserimenti 

sulla fascia sinistra. Uno dei migliori del Venafro 

LEPORE 5,5 

Ha sbagliato molto, anche le cose più semplici. Non ha carburato 

a dovere e ne ha risentito tutta la squadra. Poco produttivo 

per l’economia del gioco venafrano. 

CIANFARANI 5,5 

Clamoroso lo svarione nei primi minuti di gioco quando si è 

fatto scavalcare da un lancio favorendo l’azione di Pazzi. Per 

fortuna l’attaccante ospite si è perso sul più bello. Insicuro per 

tutta la partita. 

ESPOSITO 5,5 

Ha giocato con molta sufficienza. Non è riuscito sempre a 

guidare la retroguardia che si è fatta sorprendere in occasione 

del gol di Pazzi. Ha mostrato poca autorevolezza. 

MACARI 5,5 

Si è perso cercando per tutta la partita una posizione ideale 

per sfruttare al meglio la sua velocità. Poco incisivo questa volta, 

ha favorito non poco gli avversari. 

MINAUDA 5,5 

Ci siamo accorti poco della sua presenza 

in campo. In difficoltà nel tenere il centrocampo 

e nel rilanciare l’azione del Venafro 

in fase offensiva. Dal 67’ RUGGIE- 

RO 4,5 un disastro. Non aggiungiamo altro… 

PATRICIELLO 7 

Non basta Roberto per raddrizzare la baracca. 

E’ stato l’uomo più pericoloso e sfortunato 

del match. E’ andato vicinissimo al 

gol in almeno tre circostanze. Meritava ampiamente 

il gol. 

KEYTÀ 5,5 D’accordo che ha preso due 

pali, ma un giocatore come lui dovrebbe 

risultare sempre decisivo. Assente per lunghi 

tratti del match. 

MARZIALE 6 

Una prestazione positiva anche se ha sofferto 

non poco alcune incongruenze registrate 

a centrocampo. Si è dato da fare ma 

da lui attendiamo sempre di più…. 

8

10 Lunedì 

17 dicembre 2007 

CAMPOBASSO. La neve e 

il gelo mettono in ginocchio 

il girone F della serie D. Ieri, 

nella diciassettesima e ultima 

giornata del girone di andata, 

si sono giocate soltanto tre 

partite. E’ andata male, purtroppo, 

al Venafro, piegato tra 

le mura amiche dalla Pro Vasto. 

Gli abruzzesi devono ringraziare 

ancora il proprio bomber 

Cristian Pazzi, autore del gol 

decisivo dopo una decina di 

minuti della ripresa. I bianconeri 

hanno colpito anche due 

I MARCATORI 

Arrone-Grottammare 1-1 

13’ Bucchi (G), 36’ Virgilio (rig.) (A) 

Recanatese-Narnese 2-1 

51’ Puglia (R), 79’ Cicciola (R), 92’ Conti (N) 

Venafro-Pro Vasto 0-1 

57’ Pazzi 

Niente da fare. La neve ha ricoperto 

anche Centobuchi e lo 

stadio: quindici centimetri di 

neve. Ieri mattina, come ha confessato 

Cerone, “erano saliti a 

venti, impossibile giocare”. 

Il Grottammare al quarto posto grazie al pari di Arrone. I recuperi il 30/12 o il 9 gennaio 

Torneo decimato: 3 gare giocate 

Avanzano le vittoriose Recanatese (2 a 1 alla Narnese) e Pro Vasto 

legni. 

Coglie un’ottima vittoria anche 

la Recanatese: i marchigiani 

hanno battuto in casa la 

Narnese. 2 a 1 il risultato finale, 

con gol di Puglia e Cicciola. 

L’unica realizzazione umbra 

porta la firma di Conti, che 

alla soglia dei quaranta anni è 

ancora in grado di fare la differenza. 

Il successo proietta i leopardiani 

in zona playoff, in coabitazione 

con il Centobuchi, a 

quota 24 punti. Passo in avanti 

e quarto posto assoluto per il 

Grottammare: i biancocelesti 

erano passati in vantaggio 

dopo tredici minuti del primo 

tempo grazie all’attaccante 

Bucchi. Il pareggio dell’Arrone, 

prima del riposo, ad opera 

di Virgilio direttamente su calcio 

di rigore per i padroni di 

casa. 

Per la cronaca, sono state realizzate 

in totale sei reti, con 

una discreta media di due a 

partita. 

Questo è stato il menu di 

giornata, che avrebbe dovuto 

decretare il titolo di ‘campione 

d’inverno’. Teoricamente 

va assegnato alla Renato Curi, 

prima con 29 punti, ma le prime 

tre della classe hanno tutte 

giocato sedici e non diciassette 

giornate del girone di andata. 

Per quanto riguarda i recuperi 

delle partite non disputate 

ieri, il dubbio è tra il 30 dicembre 

2007 e il 9 gennaio 

2008. Più probabile che si 

scelga di seguire la seconda 

ipotesi. 

17^ giornata 

Arrone 1 

Grottammare 1 

Bojano rinv. 

Santegidiese 

Centobuchi rinv. 

Ol. Agnonese 

Luco Canistro rinv. 

Morro d’Oro 

Maceratese rinv. 

R. Curi Angol. 

Campobasso rinv. 

Cologna Paese 

Recanatese 2 

Narnese 1 

Tolentino rinv. 

Sangiustese 

Venafro 0 

Pro Vasto 1 

Poi la frecciata a Capone: “Ha parlato più coi giornali che con la società...” 

Cerone: “C’erano venti centimetri di neve” 

Il tecnico su Covelli-Aquaro: “Restano” 

Tant’è, Centobuchi-Olimpia 

Agnonese, la partita del riscatto 

granata, salta per il maltempo e 

si presume che sarà recuperata 

dopo l’epifania in un turno infrasettimanale. 

La squadra 

granata, comunque, 

ha 

dovuto mettersi 

in viaggio 

verso Centobuchi 

perché è 

Covelli 

stato necessario 

effettuare il 

riconoscimento 

ufficiale all’interno 

degli 

spogliatoi. Ma 

a Centobuchi 

si sono registrate 

fitte scariche 

di neve 

sia sabato sera 

sia ieri mattina 

poche ore prima 

del match. 

Obbligato il 

rinvio. Così 

l’Agnonese si 

è rimessa in 

viaggio verso 

il Molise alla 

ricerca di un 

campo dove 

allenarsi e 

muovere 

gambe e muscoli. 

Chi non si 

muoverà, invece, 

sono 

Aquaro e Covelli, 

sul quale 

il pressing 

del Campobasso 

nelle ultime 

ore aveva 

apparentemente 

subito 

un’accelerata. 

Lo stesso allenatore 

Cerone ha messo un coperchio 

alle trattative o come 

dice lui “presunte tali. Credo 

proprio che su queste trattative 

con Aquaro e Covelli non ci sia 

niente di vero”. Sì ma le parole 

Serie D - Girone F 

Squadre P G V N P Gf Gs 

R. Curi Angolana 29 16 8 5 3 16 10 

N. Campobasso 28 16 8 4 4 24 17 

Sangiustese 28 16 8 4 4 18 13 

Grottammare 25 17 6 7 4 21 14 

Centobuchi 24 16 6 6 4 17 14 

Recanatese 24 17 6 6 5 14 13 

Arrone 23 17 6 5 6 28 23 

Venafro 23 17 6 5 6 20 16 

Ol. Agnonese 23 16 7 2 7 23 22 

Tolentino 23 16 6 5 5 16 17 

Narnese 22 17 5 7 5 26 27 

Pro Vasto 22 17 6 4 7 16 17 

Maceratese 22 16 5 7 4 13 14 

Morro d’Oro 20 16 6 2 8 21 27 

Bojano 16 16 3 7 6 12 20 

Cologna Paese 15 16 3 6 7 12 17 

Luco Canistro 14 16 3 5 8 17 24 

Santegidiese 13 16 2 7 7 11 20 

Arrone - Sangiustese 

Bojano - Morro d’Oro 

Centobuchi - R. Curi Angolana 

Luco Canistro - Pro Vasto 

Maceratese - Campobasso 

Prossimo turno (23 dicembre) 

Recanatese - Ol. Agnonese 

Santegidiese - Cologna Paese 

Tolentino - Narnese 

Venafro - Grottammare 

Ultimo giorno per gli svincoli: il Campobasso cerca una punta 

Lupo, rinvio scontato 

L’arbitro ha effettuato i riconoscimenti e ha rimandato tutti a casa 

Mister 

Cerone 

CAMPOBASSO. Era tanta la rabbia della società e dei calciatori 

del Cologna Paese ieri pomeriggio. La Lega non ha disposto 

il rinvio, e l’intero staff abruzzese si è dovuto presentare nel 

capoluogo sommerso dalla neve per il riconoscimento di rito. 

Subito dopo la squadra è ripartita alla volta della provincia di 

Teramo. Questo è quanto successo nella strana domenica gelata 

del 16 dicembre 2007. 

Capiamo fino in fondo le ragioni del Cologna Paese, tanto più 

che la dirigenza del Campobasso aveva provveduto tempestivamente 

a inviare nella capitale un fax nel quale si attestava la 

situazione di forte disagio che si viveva in città, con tanto di 

certificazione del Questore. Non è bastato alla Lega, e così la 

terna arbitrale, composta dal direttore di gara Mirko Mangialardi 

di Pistoia e dagli assistenti Alfonso Aufiero e Antonio Polverino 

di Nocera Inferiore, non ha fatto altro che effettuare i procedimenti 

che impone il regolamento e poi ‘rilasciare’ i ventidue e 

i rispettivi staff tecnici. 

Decisione scontata: ora bisognerà attendere solo la data dei 

recuperi delle sei gare della 17^ giornata. Domani la squadra 

tornerà a lavorare, certamente in palestra, vista l’indisponibilità 

di campi da gioco. Bisognerà, comunque, individuare un terreno 

di gioco da utilizzare per gli allenamenti della settimana appena 

entrata. 

Oggi scadono i termini per gli svincoli: il Campobasso punta a 

chiudere con un attaccante di peso. I nomi che circolano sono 

quelli più probabili (Francesco Covelli e Roberto Aquaro dell’Agnone, 

Majella della Viribus Unitis e Alex Taribello del Morro 

d’Oro, oltre a qualche volto dell’ultima ora). Ma sarà difficile 

che le società avversarie cedano alle lusinghe rossoblu. 

La società del Nuovo Campobasso, lo ricordiamo, ha intanto 

aderito all’iniziativa, a scopo benefico, organizzata dall’associazione 

Ultrantirazzista. Domani si terrà un triangolare di Natale 

di calcio a cinque al quale prenderanno parte il Nuovo Campobasso 

Calcio, la Promo Service Cima Uno ed i Supporters 

United, formazioni che partecipano al torneo regionale di serie 

C1 di calcio a 5. 

di Capone? Bazzecole? “Io credo 

che il presidente del Campobasso 

– arriva la frecciata di 

Cerone - in certi casi dovrebbe 

parlare più che con la società 

che con i giornali. Aquaro e Covelli 

non sanno niente, nessuno 

li ha telefonati o interpellati, 

sono sereni e quasi stupiti da 

tutta questa storia. E sono ultraconvinto 

che resteranno, anche 

perché se mettiamo il caso che 

uno di loro dovesse andare via, 

ne vorrei un altro come sostituto 

e pur volendo il tempo sarebbe 

troppo ridotto”. Messaggio 

arrivato forte e chiaro, fine della 

storia. Secondo Cerone nessuno 

ad Agnone farà le valigie. 

Ancorpiù il meno utilizzato finora 

nella squadra granata, Vittorio 

Ciarlariello, che neppure 

ieri sarebbe sceso in campo (la 

coppia difensiva sarebbe stata 

Spagnuolo-Ruggieri con Lella 

terzino). “Sta lavorando sodo 

per tornare al top della condizione 

- ha ribadito l’allenatore 

- e sta facendo grossi progressi. 

Presto lo vedrete in campo”. Se 

la neve lo vuole. 

A.D.S.

Lunedì 17 Dicembre 2007 

Serie D. Dopo aver battuto l’Arrone i biancorossi si ripetono e conquistano a Venafro un 

successo (1-0) molto importante 

La Pro Vasto comincia a prenderci gusto 

Pazzi firma la seconda vittoria di fila, un pizzico di fortuna e grandi parate di 

Bordeanu 

di MICHELE DEL PIANO 

VENAFRO - Seconda vittoria consecutiva per la Pro Vasto, mai accaduto in questa 

stagione, che, dopo l'exploit di domenica scorsa contro gli umbri dell'Arrone, piega anche il 

Venafro (1-0) con la rete nella ripresa di Pazzi che porta ad undici le marcature personali. 

Per i bianconeri di casa si tratta della terza sconfitta di fila e, per quanto fatto vedere in 

campo, avrebbero anche meritato il pareggio. La formazione molisana ha giocato con il 

lutto al braccio per il dolore che ha colpito il presidente del Venafro, Nicandro Patriciello, 

per la morte della mamma, signora Mimosa Carano. Mister Urbano ha recuperato, 

facendoli giocare, elementi esperti del calibro di Keyta, D'Auria, Esposito e Capezzuto; in 

casa Pro Vasto, invece, oltre al rientro di Romaggioli e Golia, Ferretti, all'ultimo minuto, ha 

dovuto rinunciare a Perfetti (ha scelto di andare via, ndc): al suo posto ha esordito Fatati, 

utilizzato come esterno destro di centrocampo, senza disdegnare gli scambi con il 

trequartista Fiore a sinistra. Freddo polare e forte vento che ha condizionato spesso la 

traiettoria del pallone, non hanno permesso alle due squadre di esprimersi al meglio 

davanti a poco più di trecento spettatori infreddoliti presenti allo stadio comunale 

"Marchese del Prete", tra questi anche Diego Armando Maradona junior che sarà 

tesserato in settimana dal sodalizio molisano. La sfida inizia con la Pro Vasto pericolosa 

nella prima mezzora, anche se il gioco ristagna molto a centrocampo: al 1' è Pazzi ad 

impegnare seriamente il portiere di casa che salva in calcio d'angolo. Al 12' di nuovo il 

centravanti biancorosso che supera D'Auria, ma il tiro termina fuori per la gioia del Venafro 

che esce allo scoperto e mette subito alle strette l'avversario, al 36', con Minauda che 

crossa dalla sinistra per Keyta, ma Bordeanu para a terra. Dopo 3', l'arbitro annulla per 

fuorigioco la rete di Pazzi. Al 41' si registra l'azione di Patriciello che, in area, impegna 

Bordeanu con un colpo di tacco, ma il portiere rumeno è svelto a mettere in corner. 

L'ultimo assalto del Venafro è al 46': cross di De Simone per Keyta, il tiro si spegne a lato. 

La ripresa vede un Venafro particolarmente sfortunato: al 7' ed 8', Keyta fallisce 

mandando fuori prima e toccando il palo poi. Al 12', sugli sviluppi di un calcio d'angolo, 

Pazzi, dalla distanza, è impietoso ed insacca cercando l'incrocio dei pali. Al 37' Bordeanu 

salva in angolo il tiro di Ruggiero e al 50' gol di Esposito annullato per fuorigioco, tra le 

proteste dei locali. 

Venafro: D'Auria 6,5, Capezzuto 6, De Simone 6,5, Lepore 6, Cianfarani 6, Esposito 6,5, 

Macari 6, Minauda 6 (11'st Ruggiero 6), Patriciello 6, Keyta 7, Marziale 6. All. Urbano.Pro 

Vasto: Bordeanu 7, Benedetti 6, De Fabiis 6,5, Logrieco 6,5, Romaggioli 6, Chiavaroli 6,5, 

Fatati 6 (29'st Golia sv), Lezcano 6 (17'st Tocci 6), Pazzi 7,5, Fiore 6,5, Gallaccio 6 (41'st 

Casavecchia sv). All. Ferretti.Arbitro: Pellicanò di Catania 6,5.Rete: 12'st Pazzi.Note: 

amm. Macari, Logrieco e De Fabiis. Spettatori 300 circa, recupero 2' e 5'.


Ferretti: «Prova di carattere» 

Perfetti abbandona il gruppo 

VENAFRO - L'argomento principale al comunale di Venafro era l'interessamento del 

Campobasso per il centravanti biancorosso Cristian Pazzi, autore del gol che ha regalato 

un'importante vittoria alla Pro Vasto, in sostituzione di Gigi Molino, tant'è che il patron 

molisano Capone avrebbe già contattato l'ex attaccante della Valle del Giovenco che 

piace molto al tecnico dei "lupi" Di Nola. Il Campobasso, comunque, sta vagliando altre 

soluzioni. Molti interrogativi erano pure per l'attaccante Lorenzo Perfetti che non era in 

elenco, ma già da alcuni giorni circolava voce che avrebbe espresso la volontà di lasciare 

la Pro Vasto per motivi personali. «E' stata una sorpresa anche per me -ha ammesso 

l'allenatore Stefano Ferretti, al termine del match disputato con il Venafro-, un fulmine a 

ciel sereno, quando sabato ho predisposto l'elenco dei convocati per la trasferta molisana. 

Alla società ho sempre detto che il gruppo non doveva essere toccato, mi andava bene 

così con qualche rinforzo. Il ragazzo, ad ogni modo, ha affermato che la decisione 

scaturisce da motivi strettamente personali, decisione che rispetto, anche se a malincuore. 

La partita ? Non nego, questa volta, che tra gli ingredienti c'è stato pure un pizzico di 

fortuna, però i ragazzi stanno crescendo e li vedo anche più convinti. Bravo come sempre 

Pazzi che ha deciso l'incontro, però ha avuto il conforto di tutti i compagni che hanno 

creduto sino alla fine. Dopo i primi venti minuti, quando potevamo già essere in vantaggio, 

la gara è stata molto difficile, con il vento contro, ma giocata in modo gagliardo dai miei 

giocatori che si sono espressi con la giusta mentalità, ognuno secondo il ruolo che 

ricopriva. Non è stato facile -aggiunge il tecnico biancorosso che è rientrato a Roma, dove 

vive la sua famiglia-, anche perché il Venafro, reduce da due sconfitte consecutive, voleva 

a tutti i costi tornare a vincere e ci ha messo in difficoltà più volte. Tanto sacrificio in 

campo, la palla che ha girato quando serviva e quel pizzico di fortuna che aggiusta tutto, 

hanno permesso alla squadra di portare avanti il discorso della continuità. Sono contento, 

inutile negarlo, però, dopo aver ringraziato i ragazzi, ho chiesto loro di restare con i piedi 

per terra, continuando a dare il massimo. Domenica inizia il girone di ritorno, poi lo stop 

per le festività natalizie: quale regalo migliore inanellare la terza vittoria di fila?».


Cologna, un viaggio allucinante 

Canistro e Morro d’Oro nel gelo 

di MASSIMO LUPACCHINI 

PESCARA - Dilettanti o professionisti? Spesso sono le società ad essere criticate dalla 

Federazione soprattutto in temi di stipendi (o rimborsi spese) faraonici. Stavolta, però, gli 

ingaggi non c'entrano, ci ha pensato l'abbondante nevicata a sollevare la polemica al 

rovescio: società contro il "palazzo". Rinviate ben sei gare su nove nel girone F ma mentre 

i Comitati regionali di Abruzzo e Molise si sono affrettati a sospendere l'attività, quello 

Interregionale non si è mosso: nessun fax, tantomeno un comunicato ufficiale, eppure era 

certo che su alcuni campi non si sarebbe potuto giocare. Su Campobasso e Bojano erano 

caduti già sabato almeno trenta centimetri di neve - Prefettura e Questura del capoluogo 

molisano avevano allertato chiunque a non mettersi in marcia e chiuso strade - eppure sia 

il Cologna Paese, sia la Santegidiese hanno dovuto raggiungere le rispettive sedi di gioco 

ben sapendo che non c'erano possibilità di scendere in campo. Risultato? Disagi a non 

finire e spese extra come racconta un arrabbiatissimo Ferdinando Perletta, presidente del 

Cologna Paese: «Siamo partiti sabato alle 15, dopo cinque ore eravamo solo a Termoli. 

Impossibile andare avanti, abbiamo dovuto prenotare un albergo per passare la notte. 

Sveglia alle 7, altre ore di viaggio da inferno per arrivare a Campobasso, sentirci 

comunicare che non si poteva giocare e tornarcene a casa». Stessa situazione l'ha vissuta 

la comitiva della Santegidiese per raggiungere Bojano. Vista la situazione era logico, anzi 

dovuto, che il Comitato da Roma prendesse per tempo la decisione di rinviare d'ufficio le 

gare. Non è andata meglio all'Angolana, salita a Macerata con parecchi problemi, iniziati 

con il pullman che non ha potuto raggiungere il paese e conseguente ritardo. Invece sul 

neutro di Luco dei Marsi più che la neve è stata la patina di ghiaccio creatasi ad indurre 

l'arbitro al rinvio del derby tra Canistro e Morro d'Oro. 

Con la classifica praticamente invariata tiene banco il mercato che da domani riapre per i 

soli svincolati. Il Canistro ha chiuso con gli attaccanti Mario Mariniello, 25enne dal 

Marcianise, e Saverio Padalino, proveniente dall'Eccellenza lombarda. La Santegidiese si 

è assicurata le prestazioni di Renna (Morro), Ludovisi (Maceratese) e Buonocore. Pazzi 

continua a segnare con la Pro Vasto ma è braccato dal Campobasso. Intanto un torneo a 

tutti gli effetti professionistico cozza con aspetti di puro dilettantismo. Oppure è il 

contrario? 

Risultati: Arrone - Grottammare 1-1; Recanatese - Narnese 2-1; Venafro - Pro Vasto 0-1. 

Le altre gare sono state rinviate per neve. 

Classifica: Angolana 29; Campobasso, Sangiustese 28; Grottammare 25; Centobuchi, 

Recanatese 24; Arrone, Venafro, Agnonese, Tolentino 23; Maceratese, Narnese, Pro 

Vasto 22; Morro d'Oro 20; Bojano 16; Cologna Paese 15; Canistro 14; Santegidiese 13. 

Prossimo turno: Arrone - Sangiustese; Bojano - Morro d'Oro; Centobuchi - R. Curi 

Angolana; Canistro - Pro Vasto; Maceratese - N. Campobasso; Recanatese - Agnonese; 

Santegidiese - Cologna Paese; Tolentino - Narnese; Venafro - Grottammare.


Grottammare, pari dolceamaro 

Tealdi sbaglia la rete del colpaccio 

di CRISTIANO NATILI 

ARRONE - Spreca troppa e paga oltremodo l'assenza del suo bomber principe. Orfano di 

Gammaidoni per trequarti di gara (il bomber amaranto è entrato solo a metà della ripresa 

per un problema alla spalla), l'Arrone domina il Grottammare ma non va al di là dell'uno a 

uno, sprecando l'occasione per agganciare il treno dei play-off e riscattare il passo falso di 

domenica scorsa. Per gli amaranto di casa la gara comincia subito in salita. Poco prima 

del quarto d'ora pasticciaccio di Giusino e Tesoniero che permette a un incredulo Bucchi di 

mettere dentro da due passi. Gli ospiti passano in vantaggio quasi senza crederci, ma i 

padroni di casa non accusano il colpo e reagiscono subito, sfiorando il pareggio in due 

occasioni con Virgilio e Traini. L'Arrone insiste, alza il baricentro e l'intensità del pressing a 

centrocampo, fino a chiudere il Grottammare costantemente nella propria trequarti. La 

volontà dei locali trova il meritato premio dopo la mezzora, quando Traini viene steso in 

area dal suo omonimo e permette a Virgilio di realizzare dal dischetto. Gli amaranto non si 

fermano e provano subito a imprimere una svolta decisiva alla gara. Al termine del primo 

tempo il cross basso di Morelli sorprende tutti e spalanca la porta a Iannuzzi che non 

arriva per un pelo sulla palla. I padroni di casa diventano però travolgenti soprattutto nella 

ripresa, quando nel giro di 8 minuti vanno vicini al gol per ben 3 volte. Inizia Cossu con un 

diagonale dalla sinistra che costringe Domanico in angolo, sugli sviluppi del corner è 

Virgilio, con un tiro dal limite, a chiamare lo stesso Domanico agli straordinari, sulla 

respinta Palmerini serve Traini che di testa sbaglia incredibilmente. Ormai è assedio 

amaranto, con Domanico che si candida per la palma del migliore a suon di miracoli. E' 

assedio, ma la rete dei biancoazzurri sembra davvero stregata e l'Arrone non passa. Anzi, 

nel finale i locali rischiano in due occasioni di soccombere, con Curzi che si vede sbarrare 

la porta dalla perfetta diagonale di Di Dato e con Tealdi che spara fuori di un soffio a 

Tesoniero battuto. 

ARRONE: Tesoniero; Di Dato, Bigi, Giusino (25' st Ciurnelli), Cossu; Palmerini, Morelli, 

Fabiani, Virgilio (38' st Bagnato); Iannuzzi; Traini (25' st Gammaidoni). A disposizione: 

Mostarda, Bosco, Pellegrini, Bartoli. 

Allenatore: Borrello 

GROTTAMMARE: Domanico; Iampieri, Oddi, Marranconi, Marcatili; Napolano, 

Cremaschini (19' st Lopetuso), Traini, Curzi; Tealdi, Bucchi. A disposizione: Di Salvatore, 

Costanzo, Shametaj, Ascani, Fazzi, Pasquini. 

Allenatore: Izzotti. 

Arbitro: Silvestri di Isernia 

Reti: 13' Bucchi; 36' Virgilio (rig).


La Recanatese prima soffre poi domina 

Puglia e Ciccioli stendono la Narnese 

di FRANCESCO FIORDOMO 

RECANATI - La staffetta del gol Puglia-Ciccioli mette al tappeto una Narnese capace di 

imbambolare i locali per 50 minuti senza trovare però il vantaggio. Sono così i 

centrocampisti di Mobili a cambiare il volto ad una partita che gli umbri dominano per tutto 

il primo tempo ed anche all'inizio del secondo. Quando Puglia scocca il tiro a palombella 

dal vertice destro dell'area di rigore che scavalca Lolli (non esente da colpe) e regala il 

vantaggio alla Recanatese, si accende la luce per i giallo rossi mentre la Narnese perde 

completamente la bussola dimostrando limiti caratteriali giustificabili dalla giovane età del 

gruppo. La Recanatese si schiera con il tradizionale 4-4-2 con Martellini che sostituisce lo 

squalificato Patrizi e Senesi che affianca Luca Cantarini in attacco. Proculo resta in 

panchina e non gradisce: ha chiesto alla società di andarsene al Potenza Picena, in Prima 

Categoria. Si deciderà in serata: la società leopardiana è ad un passo dal bomber 

ascolano Alessio Rosa, 23 anni, ex Truentina, Tolentino, Monturanese e Centobuchi, ora 

alla Santegidiese. La cronaca della partita si apre al 5': angolo di Iommi, palla bassa sul 

palo corto per Cantarini che calcia sopra la traversa. Al 14' Conti non inquadra la porta con 

un sinistro dal limite. Al 17' Cionfrini manda in angolo una pericolosa conclusione di De 

Luca, entrato con troppa facilità in area. Al 22' Fermani alleggerisce la pressione ospite 

con una percussione solitaria ed il tiro dalla distanza che Lolli blocca con facilità. Al 24' 

Iommi ruba palla e serve Senesi, chiuso dai difensori. Cionfrini allontana il sinistro su 

punizione di De Luca, indirizzato all'incrocio (30'). Al 32' il gol della Narnese sembra fatto: 

percussione di Cavaliari sulla destra e fiondata a colpo sicuro di De Luca, Cionfrini è in 

vena di miracoli. Dopo l'intervallo si riparte con la Narnese sempre pericolosa con Conti su 

punizione (46') e Scappito (50', sinistro alto dopo l'assist di Rossetti). Al 51' Puglia inventa 

l'1-0. La Recanatese ora è più convinta e Lolli deve negare il raddoppio a Senesi (56') e 

Puglia al 58': il destro dal limite del metronomo di Mobili è secco e preciso, Lolli si distende 

in tuffo ed allontana. Il portiere ospite deve arrendersi al 79' a Ciccioli, entrato da pochi 

secondi al posto di Puglia: contropiede avviato da Morlacco, Senesi ricava per Ciccioli che 

spara dal limite il missile del 2-0. Ininfluente al 92’ la rEte della bandiera di Conti. 

Partita chiusa, la Narnese ha lavorato ai fianchi la Recanatese per tanto tempo mettendola 

alle corde ma il gancio di Puglia è stato degno del miglior Tyson. 

RECANATESE: Cionfrini, Martellini, Fermani, Zannini (22' st Moretti), Siroti, Salvatelli, 

Santoni (31' st Morlacco), Puglia (33' st Ciccioli), Cantarini Luca, Senesi, Iommi. A disp. 

Cantarini Loris, Capezzani, Surdo, Proculo. All. Mobili. 

NARNESE: Lolli, Cavalieri, Rossetti, Vitelli, Moretti, Lattarulo (5' st Fini), De Santis (22' st 

Fernandes), Ricciarelli (36' st Cardinali), De Luca, Conti, Scappito. A disp. Listanti, Angeli, 

Coppini, Scoccione. All. Poponi. 

Arbitro: Moro di Latina. 

Reti: 6' st Puglia, 34' st Ciccioli, 47' st Conti. 

Note: spettatori 200 circa. Angoli 4-10. Ammoniti Scappito, Vitelli, De Luca e Moretti. 

Recupero 0+3.


L’Arrone senza Gammaidoni 

non riesce a cancellare i dubbi 

di CRISTIANO NATILI 

ARRONE - Spreca troppa e paga oltremodo l'assenza del suo bomber principe. Orfano di 

Gammaidoni per trequarti di gara (il bomber amaranto è entrato solo a metà della ripresa 

per un problema alla spalla), l'Arrone domina il Grottammare ma non va al di là dell'uno a 

uno, sprecando l'occasione per agganciare il treno dei play-off e riscattare il passo falso di 

domenica scorsa. 

Gli uomini di Borrello frenano proprio nel momento migliore. Dopo la sconfitta a Vasto, 

arriva un pareggio in casa che non serve al morale né tanto meno al cambio dell'obiettivo 

principale (salvezza tranquilla), nonostante le tre vittorie consecutive tra metà novembre e 

inizio dicembre avessero autorizzato pensieri alquanto diversi. 

Fatto sta che per gli amaranto la gara comincia subito in salita. Poco prima del quarto 

d'ora pasticciaccio di Giusino e Tesoniero che permette a un incredulo Bucchi di mettere 

dentro da due passi. Gli ospiti passano in vantaggio quasi senza crederci, ma i padroni di 

casa non accusano il colpo e reagiscono subito, sfiorando il pareggio in due occasioni con 

Virgilio e Traini. 

L'Arrone insiste, alza il baricentro e l'intensità del pressing a centrocampo, fino a chiudere 

il Grottammare costantemente nella propria trequarti. La volontà dei locali trova il meritato 

premio dopo la mezzora, quando Traini viene steso in area dal suo omonimo e permette a 

Virgilio di realizzare dal dischetto. 

Gli amaranto non si fermano e provano subito a imprimere una svolta decisiva alla gara. Al 

termine del primo tempo il cross basso di Morelli sorprende tutti e spalanca la porta a 

Iannuzzi che non arriva per un pelo sulla palla. I padroni di casa diventano però travolgenti 

soprattutto nella ripresa, quando nel giro di otto minuti vanno vicini al gol per ben tre volte. 

Inizia Cossu con un diagonale dalla sinistra che costringe Domanico in angolo, sugli 

sviluppi del corner è Virgilio, con un tiro dal limite, a chiamare lo stesso Domanico agli 

straordinari, sulla respinta Palmerini serve Traini che di testa sbaglia incredibilmente a un 

passo dalla porta. 

Ormai è assedio amaranto, con Domanico che si candida per la palma del migliore a suon 

di miracoli. In serie: il portiere avversario esce tempestivo sui piedi di Traini lanciato a mille 

verso la porta, poco più tardi vola sotto la traversa a deviare la punizione chirurgica di 

Iannuzzi. E' assedio, ma la rete dei biancoazzurri sembra davvero stregata e l'Arrone non 

passa. Anzi, nel finale i locali rischiano in due occasioni di soccombere, con Curzi che si 

vede sbarrare la porta dalla perfetta diagonale di Di Dato e con Tealdi che spara fuori di 

un soffia a Tesoniero battuto. 

Finisce uno a uno, con gli uomini di Borrello che non riscattano la sconfitta di domenica 

scorsa e sprecano un'ottima occasione per scavalcare proprio il Grottammare e 

riagganciare il treno dei play-off. Per gli amaranto si conclude un girone d'andata 

altalenante, vissuto tra luci e ombre, con la speranza che il ritorno si riveli un cammino 

meno tortuoso.


Narnese parte da padrona ma nel finale perde la testa 

di FRANCESCO FIORDOMO 

RECANATI Un super Cionfrini nega il gol al migliore attacco del girone e la Narnese perde 

una partita dominata per 50 minuti. I ragazzi di Poponi imbambolano i locali con una 

manovra spigliata e avvolgente, con Cavalieri e Rossetti che mettono il turbo sulle fasce e 

l'esperto Conti che dirige autorevolmente una squadra che gioca a memoria. 

Ma il gol non arriva, mentre la Recanatese colpisce al primo tentativo con Puglia che 

scocca un tiro a palombella dal vertice destro dell'area di rigore che scavalca Lolli (non 

esente da colpe) e si insacca all'incrocio. La partita cambia improvvisamente, con la 

Recanatese che prende coraggio e legittima la vittoria. La Narnese perde la bussola 

dimostrando limiti caratteriali giustificabili dalla giovane età del gruppo. 

La cronaca della partita si apre al 5’: angolo di Iommi, palla bassa sul palo corto per 

Cantarini che calcia sopra la traversa. Al 14’ Conti non inquadra la porta con un sinistro 

dal limite. Al 17’ Cionfrini manda in angolo una pericolosa conclusione di De Luca, entrato 

con irrisoria facilità in area. Al 22’ Fermani alleggerisce la pressione ospite con una 

percussione solitaria ed il tiro dalla distanza che Lolli blocca. Al 24’ Iommi ruba palla e 

serve Senesi, chiuso dai difensori. 

Cionfrini allontana il sinistro su punizione di De Luca, indirizzato all'incrocio (30’). Al 32’ il 

gol della Narnese sembra fatto: percussione di Cavaliari sulla destra, il laterale guadagna 

il fondo e mette al centro rasoterra, fiondata a colpo sicuro di De Luca, Cionfrini è in vena 

di miracoli e si salva d'istinto. Dopo l'intervallo si riparte con la Narnese sempre pericolosa 

con Conti su punizione (46’) e Scappito (50’, sinistro alto dopo l'assist di Rossetti). Al 51’ 

Puglia inventa l’1-0. La Recanatese ora è più convinta e Lolli deve negare il raddoppio a 

Senesi (56’) e Puglia al 58’: il destro dal limite del metronomo di Mobili è secco e preciso, 

Lolli si distende in tuffo ed allontana. 

Il portiere ospite deve arrendersi al 79’ a Ciccioli, entrato da pochi secondi al posto di 

Puglia: contropiede avviato da Morlacco, Senesi ricama per Ciccioli che spara dal limite il 

missile del 2-0. Partita chiusa, la Narnese ha lavorato ai fianchi la Recanatese per tanto 

tempo mettendola alle corde ma il gancio di Puglia è stato degno del miglior Tyson. 

Giornata nata sotto una cattiva stella per la Narnese, che ha raggiunto Recanati dopo un 

viaggio 

TERNI Un punto in tre nelle ultime due gare: per le ternane della serie D non poteva 

esserci conclusione di girone d'andata più funesta. A bruciare sono le ferite dell'Orvietana, 

caduta dalle stelle in appena due settimane dopo un autunno da record. Sabato, in casa 

contro la Colligiana, è arrivata la terza sconfitta consecutiva, con la squadra guidata da 

Fabrizio Fratini passata dal ruolo di inseguitrice unica dell'imprendibile Figline al sesto 

posto in classifica a 13 punti dai toscani. Il gruppo è comunque forte, e il traguardo 

prestigioso dei play-off è a sole 3 lunghezze. 

Secondo tonfo in sette giorni per la Narnese, che perde a Recanati e rischia moltissimo 

(dipenderà dai recuperi delle gare saltate per neve) di ritrovarsi in zona play-out. Tra tanta 

miseria, il pareggio interno dell'Arrone è poco più di un pannicello caldo. Gli uomini di 

Borrello sprecano una ghiotta occasione, e pure per loro la zona calda potrebbe 

avvicinarsi pericolosamente. 

C.Nat.

17/12/2007 Campionato 17a Giornata: Girone F - serie d news

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