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Illegittimi aumenti Tarsu a Pomezia - il Caffè

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AFFARI & POLITICA<br />

Dopo anni di omertà, iniziano a contestare distacchi <strong>il</strong>legali, debiti di Acea caricati in bolletta, disservizi, mancati investimenti<br />

n. 240 - dal 19 apr<strong>il</strong>e al 2 maggio 2012 37<br />

Acqua, i Sindaci si ribellano ad Acea Ato2<br />

Genzano, Velletri, Ariccia,<br />

Albano, Grottaferrata e<br />

altri iniziano a farsi sentire<br />

Emanuele Menicocci<br />

L'oro blu nella sua fruib<strong>il</strong>ità e gestione<br />

continua a provocare un braccio<br />

di ferro tra Acea Ato2 e i cittadini/clienti.<br />

Depauperati di qualsiasi<br />

potere, al fianco dei cittadini si levano<br />

anche le proteste dei sindaci. La<br />

crisi di rapporto con <strong>il</strong> gestore<br />

idrico pseudo-pubblic-privato<br />

è ancora<br />

più marcata se si parla<br />

della collera dei cittadini<br />

verso bollette sballate,<br />

interventi su perdite,<br />

distacchi e una<br />

qualità delle acque che<br />

latita da anni in termini<br />

di arsenico, fluoro e vanadio.<br />

I COMUNI SI SVEGLIANO<br />

I Sindaci di Genzano, Velletri,<br />

Ariccia, Lanuvio, Grottaferrata,<br />

Albano, Rocca Priora e altri<br />

Comuni castellani, schiacciati<br />

dallo strapotere di Roma, hanno deciso<br />

di fare fronte comune organizzandosi<br />

in un Coordinamento e sottoscrivere<br />

un protocollo per farsi sentire<br />

da Acea Ato2, stanchi di subire<br />

inefficienze e prepotenze: ritardi ingiustificati<br />

nella manutenzione delle<br />

reti, investimenti e lavori carenti, bollette<br />

pazze, servizio lacunoso e l'invio<br />

di documenti per la discussione nella<br />

conferenza dei sindaci, l'organo deliberativo<br />

dell'Ambito Territoriale<br />

Ato2, talmente a ridosso dell'assemblea<br />

che non consentono uno studio<br />

approfondito su questioni cruciali e<br />

scelte importanti.<br />

500 MILIONI DI GUADAGNI “A BUFFO”<br />

Ci sono poi da rispettare i referendum<br />

del giugno 2011 che hanno abrogato<br />

<strong>il</strong> famoso 7% (in realtà ha pesato<br />

per <strong>il</strong> 18% sulle bollette) di remunerazione<br />

del capitale investito, <strong>il</strong> guadagno<br />

garantito al gestore sempre e comunque,<br />

per investimenti (non) fatti<br />

coi soldi delle famiglie. Un bottino,<br />

dal 2003 a oggi, di 500<br />

m<strong>il</strong>ioni di euro e dal 2012<br />

al 2024 sarà di 1,32 m<strong>il</strong>iardi<br />

di euro, una volta approvato <strong>il</strong><br />

nuovo regolamento, ancora più<br />

sb<strong>il</strong>anciato verso Acea.<br />

CONFERENZA DEI SINDACI 17/4/2012<br />

Il Sindaco di Genzano Gabbarini interviene con forza<br />

La<br />

lobby politicoaffaristica<br />

vuole<br />

imporre un altro<br />

aumento delle bollette<br />

e <strong>il</strong> potere <strong>il</strong>limitato<br />

di staccare<br />

l’acqua<br />

PENALI AUTO-CONDONATE<br />

A questo si aggiungano i distacchi<br />

un<strong>il</strong>aterali, senza sentire ragioni, e fatture<br />

che non tengono conto del parametro<br />

di qualità del servizio (<strong>il</strong> Mall)<br />

abbuonandosi da sé le previste penali.<br />

Le regole prevedono infatti “sconti” in<br />

bolletta per compensare le carenze<br />

del servizio: si stimano circa 14 m<strong>il</strong>ioni<br />

di euro dal 2006 ad oggi. Oltre<br />

5 m<strong>il</strong>ioni per gli ultimi due anni<br />

(1,68 mln nel 2010 e<br />

3,39 mln nel 2011). Lettera<br />

morta, tutto<br />

“condonato”. In sostanza<br />

Acea fornisce<br />

un servizio<br />

pagato dai cittadini<br />

come se fosse<br />

sempre eccellente,<br />

accada quel che<br />

accada. Altrimenti<br />

staccano l'acqua. Poco<br />

importa se c'è l'arsenico<br />

o le reti sono un<br />

colabrodo. Ma se l'utente paga<br />

dopo la scadenza per motivi<br />

imputab<strong>il</strong>i al gestore o perché le bollette<br />

arrivano in ritardo o per la crisi<br />

economica, gli staccano inesorab<strong>il</strong>mente<br />

l'acqua.<br />

NON POSSONO STACCARE<br />

L’ACQUA COSÌ<br />

Acea sta redigendo un regolamento<br />

per poter anche piombare o staccare<br />

i contatori che non sono di sua<br />

proprietà. Una regola che gli darebbe<br />

carta bianca, compresa la possib<strong>il</strong>ità<br />

di entrare nelle proprietà private per<br />

staccare o ridurre <strong>il</strong> flusso idrico, cosa<br />

non permessa nemmeno alle forze<br />

dell'ordine. Un'assurdità: è come se<br />

uno, per riavere indietro un credito,<br />

andasse a casa del debitore e gli<br />

strappasse <strong>il</strong> portafoglio. In un rapporto<br />

tra privati, serve invece una decisione<br />

del giudice, che riconosca <strong>il</strong><br />

credito e quindi autorizzi a riottenerlo<br />

anche con la forza, se serve. La lobby<br />

dell'acqua, invece, con la casta dei<br />

politici zerbini, ignora certi elementari<br />

princìpi giuridici e democratici.<br />

Ma finora i Sindaci castellani, a parte<br />

Velletri e Genzano, su sim<strong>il</strong>i prepotenze<br />

tacciono.<br />

Provincia: Acea ha sempre ragione. Perché?<br />

Sul palcoscenico della conferenza<br />

dei Sindaci del 17 apr<strong>il</strong>e, ha<br />

moderato lʼassessore provinciale<br />

allʼAmbiente Michele Civita, quasi<br />

sempre a favore delle novità proposte<br />

da Acea tutte sb<strong>il</strong>anciate a<br />

svantaggio dei cittadini. Come<br />

mai? E le ragioni degli utenti-sudditi?<br />

Perché invece non batte i pugni<br />

per pretendere e ottenere, ad<br />

esempio, nuovi depuratori? Che<br />

brutto teatrino!<br />

ASSESS. MICHELE CIVITA<br />

Sempre a favore di Acea<br />

Soprattutto Genzano e Velletri reagiscono alle ulteriori prepotenze del nuovo regolamento<br />

Battaglia in Conferenza dei Sindaci<br />

GENZANO<br />

L'incontro dei Sindaci coi Comitati <strong>il</strong> 13 apr<strong>il</strong>e<br />

Sullo stimolo costante e puntuale<br />

dei movimenti per l'acqua<br />

pubblica di Velletri e dei Castelli<br />

Romani, prima della Conferenza<br />

dei Sindaci del 17 apr<strong>il</strong>e, culminati<br />

con un incontro pubblico <strong>il</strong> 13 apr<strong>il</strong>e,<br />

gli amministratori locali, con in testa<br />

Flavio Gabbarini Sindaco di Genzano<br />

seguito dall'assessore Andreozzi<br />

per Velletri e timidamente anche da<br />

altri, hanno deciso di mettersi dalla<br />

parte del territorio. La precedente<br />

Conferenza fu indetta nel luglio<br />

2010. A quella del 17 erano presenti<br />

62 sindaci su 75 con al tavolo principale:<br />

la Provincia, rappresentata per<br />

pochi minuti dal Presidente Nicola<br />

Zingaretti poi sostituito dall'assessore<br />

provinciale Michele Civita, che è<br />

parso schierato con Acea; la Regione,<br />

con l'assessore Marco Mattei;<br />

Acea nella persona dell'Ing. Alessandro<br />

Piotti e l'azionista di maggioranza,<br />

ancora per poco, Comune di Roma<br />

con l'ass. Fabrizio Ghera. Il primo<br />

intervento, da dove già si intuiva<br />

l'atmosfera, è stata la richiesta di rinvio<br />

a causa del poco tempo a disposizione<br />

per analizzare tutte le carte<br />

inviate solo <strong>il</strong> venerdì santo 6 apr<strong>il</strong>e<br />

da Acea ai Sindaci. Diciassette favorevoli<br />

al rinvio, ventotto contrari e<br />

quattro astenuti, per un totale di quarantanove:<br />

ma non erano 62? E gli altri?<br />

Non sono da escludere eventuali<br />

pressioni politiche, che però non<br />

hanno impedito, sempre al sindaco<br />

di Genzano Flavio Gabbarini in una<br />

posizione decisa in favore del territorio<br />

e non dei dictat della casta, di sollevare<br />

più volte contestazioni sull'ordine<br />

del giorno. Come per esempio<br />

al primo punto, inserito solo la mattina<br />

senza preavviso, che prevede di<br />

accollare agli utenti 1,5 m<strong>il</strong>ioni di euro<br />

che Acea Ato2 deve al consorzio<br />

di bonifica del Tevere. O al secondo<br />

punto con cui vorrebbero far pagare,<br />

sempre agli utenti, parte dei 75 m<strong>il</strong>ioni<br />

di euro che Ato2 dovrebbe ad<br />

Ato3 (Rieti) per una convenzione stipulata<br />

quando alcuni Comuni, come<br />

Genzano, non erano ancora nell’Ato<br />

2. Le rimostranze, giustificate dal fatto<br />

che gli esborsi vorrebbero dire un<br />

aumento delle tariffe per i cittadini<br />

del 2%, hanno ottenuto <strong>il</strong> risultato del<br />

rinvio. Per <strong>il</strong> resto gli altri punti (aumento<br />

delle tariffe e rivisitazione del<br />

parametro Mall mai applicato su tutte)<br />

sono stati approvati ma non senza<br />

ulteriori strascichi. Infatti, abbandonano<br />

la seduta prima 6 sindaci a<br />

seguito di un voto contrario di Roma<br />

sulle fontanelle pubbliche, poi altri 5,<br />

tra cui Genzano e Velletri, per lo strapotere<br />

di Roma e Acea sull'assemblea<br />

che solo nominalmente è sovrana.<br />

Infatti Roma da sola rappresenta<br />

<strong>il</strong> numero legale e la maggioranza.<br />

Perciò su qualsiasi punto, anche se i<br />

sindaci sono unanimemente d'accordo,<br />

possono venire sovrastati da una<br />

contraria alzata di mano da parte<br />

della Capitale.<br />

Non paghi?<br />

Staccano l’acqua.<br />

Ma i loro debiti li<br />

accollano ad altri<br />

Nel 2011 molte famiglie hanno<br />

ricevuto le bollette del 2008<br />

e quelle degli anni successivi<br />

con salassi inumani. Parecchie<br />

sono purtroppo cadute in una<br />

condizione peggiore impossib<strong>il</strong>itate<br />

a pagare. Altre hanno<br />

semplicemente ritardato. In<br />

questi e tanti altri casi c'è stato<br />

<strong>il</strong> distacco dell'acqua con 100<br />

euro da pagare per la chiusura<br />

e altri 100 euro per <strong>il</strong> riallaccio.<br />

Gli investimenti dell'azienda privata<br />

vengono pagati dai cittadini<br />

con <strong>il</strong> 7% abrogato dal referendum<br />

(tuttora inapplicato) di<br />

giugno 2011. E i debiti dell'azienda<br />

chi li paga? I cittadini<br />

ovviamente, come quel m<strong>il</strong>ione<br />

e mezzo di euro che <strong>il</strong> gestore<br />

deve e non dà al Consorzio di<br />

Bonifica o i 75 m<strong>il</strong>ioni di euro<br />

dovuti all'Ato3 di Rieti. Risultato:<br />

ora vogliono far votare ai<br />

Sindaci l'aumento del 2% sulle<br />

bollette. Al gestore viene poi riconosciuto<br />

un conguaglio pari a<br />

94 m<strong>il</strong>ioni di euro di ricavi dovuti<br />

alla diminuzione dell'acqua<br />

venduta.

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