Illegittimi aumenti Tarsu a Pomezia - il Caffè
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CRONACHE n. 240 - dal 19 apr<strong>il</strong>e al 2 maggio 2012<br />
RIFIUTI I cittadini ribadiscono <strong>il</strong> “no” al mega-impianto previsto al confine con Ardea e <strong>Pomezia</strong> e preparano nuove azioni legali<br />
Corteo delle famiglie contro l’inceneritore<br />
Ancora un corteo No Inc, ancora<br />
migliaia di cittadini in piazza<br />
per urlare “Inceneritore? No,<br />
grazie”; siamo a dieci. Se in precedenza<br />
si era vissuto con speranza la risultanza<br />
della giustizia, sabato 14 apr<strong>il</strong>e quello<br />
che ha sf<strong>il</strong>ato per le vie di Albano è<br />
stato un serpentone caparbio, ostinato;<br />
un serpentone che, nonostante le<br />
decisioni del Consiglio di Stato, non ha<br />
gettato la spugna. Anzi ha mostrato di<br />
credere più che mai che l’unica via per<br />
lo smaltimento rifiuti sia quella del riciclaggio<br />
e del riuso senza bisogno di<br />
bruciarli. Un concetto chiaro che <strong>il</strong><br />
“No Inc” esprimerà anche in futuro e<br />
con la stessa sensib<strong>il</strong>izzazione mostrata<br />
sabato 14 apr<strong>il</strong>e: «Pensiamo che <strong>il</strong> livello<br />
di mob<strong>il</strong>itazione vada alzato - dice<br />
<strong>il</strong> referente legale Daniele Castri -, molto<br />
più spesso interverremo con iniziative<br />
pubbliche. Questo per dimostrare<br />
che ai Castelli Romani l’inceneritore<br />
non è benvoluto dai cittadini».<br />
NUOVE BATTAGLIE IN TRIBUNALE<br />
ALMENO IN 2.500 PACIFICAMENTE PER LE VIE DI ALBANO<br />
Il 14 apr<strong>il</strong>e i No Inc e famiglie manifestano per la loro salute<br />
«Non si ferma <strong>il</strong> nostro percorso legale:<br />
depositeremo un esposto e una denuncia<br />
penale presso la Procura di Roma<br />
contro le forzature portate avanti<br />
da alcuni dirigenti e funzionari della<br />
Regione Lazio rispetto all’iter di approvazione<br />
dell’inceneritore. Poi, ricorreremo<br />
all’organo competente dell’Unione<br />
Europea e avvieremo presto un<br />
nuovo ricorso al Tar. Siamo sicuri che<br />
le scelte della pubblica amministrazione<br />
non siano cosi discrezionali come<br />
afferma <strong>il</strong> Consiglio di Stato. Infine -<br />
chiosa - avvieremo cause civ<strong>il</strong>i di risarcimento<br />
danni con tutte le famiglie che<br />
vivono intorno alla discarica di Roncigliano».<br />
Famiglie presenti in massa al<br />
corteo, insieme ad associazioni, comitati,<br />
partiti, amministrazioni. Unico<br />
neo i tafferugli, scoppiati nel tardo pomeriggio<br />
di sabato quando alcuni manifestanti<br />
sono venuti a contatto con le<br />
forze dell’ordine, che poi hanno ristab<strong>il</strong>ito<br />
la calma. Un episodio, che in molti<br />
sperano non abbia rovinato <strong>il</strong> pacifico<br />
corteo della stragrandissima maggioranza<br />
dei manifestanti e che si spera<br />
non venga strumentalizzato in futuro.<br />
TENTATA ‘FUGA’ DEGLI STUDENTI<br />
La pacifica manifestazione del 14<br />
apr<strong>il</strong>e ha vissuto qualche attimo di<br />
DANIELE CASTRI<br />
Referente legale dei No Inc<br />
Faremo esposto e denuncia<br />
penale contro alcuni della<br />
Regione Lazio. Poi avveiremo<br />
le cause di risarcimento<br />
tensione, quando a fine corteo «alcuni<br />
studenti - racconta Daniele Castri<br />
- si sono staccati dal serpentone per<br />
correre verso via Olivella, che porta<br />
al sito del futuro inceneritore di<br />
Roncigliano».<br />
Gli agenti hanno fatto un cordone innescando<br />
un veloce parapiglia. Che -<br />
secondo la Questura - ha condotto<br />
ad un bollettino di 7 poliziotti feriti e<br />
un minorenne arrestato conb l’accusa<br />
di lesioni e resistenza a pubblico<br />
ufficiale.<br />
Marco Montini<br />
SANITÀ La Regione promette <strong>il</strong> rinnovo del contratto al primario<br />
Neuropsichiatria<br />
infant<strong>il</strong>e rimane aperta<br />
Alla fine le proteste dei genitori,<br />
arrivate davanti alla<br />
sede della Regione Lazio,<br />
unite all'impegno dei politici,<br />
sembrano aver evitato la chiusura<br />
del reparto di Neuropsichiatria<br />
infant<strong>il</strong>e di V<strong>il</strong>la Albani ad Anzio.<br />
La crisi con la paventata chiusura<br />
del reparto era arrivata con la<br />
scadenza del contratto del primario<br />
Raffaele Gualtieri. I genitori<br />
dei piccoli pazienti in cura nel reparto<br />
hanno reagito, con una delegazione<br />
che lo scorso 5 apr<strong>il</strong>e si<br />
è incatenata davanti ai cancelli<br />
del Comune di Anzio, accompagnati<br />
dal consigliere comunale<br />
anziate Beniamino Colantuono.<br />
Già in precedenza <strong>il</strong> direttore sanitario<br />
dell'ospedale «Riuniti» di<br />
Anzio e Nettuno aveva scritto ai<br />
sindaci delle due città, al direttore<br />
generale della Asl<br />
RmH Alessandro Cipolla<br />
e al direttore<br />
sanitario Vittorio<br />
Amedeo Cicogna<br />
Il<br />
reparto di<br />
Anzio serve anche<br />
pazienti di Ardea<br />
e <strong>Pomezia</strong><br />
VITTORIO AMEDEO CICOGNA<br />
Direttore sanitario della Asl RmH<br />
per informarli<br />
della situazione.<br />
I genitori dei pazienti,<br />
invece,<br />
avevano denunciato<br />
tutto alla<br />
Procura della Repubblica<br />
di Velletri.<br />
L'amministrazione anziate,<br />
da parte sua, si era<br />
impegnata a trovare una soluzione.<br />
«La Regione Lazio<br />
porterà alla firma<br />
del sub commissario<br />
di Governo un<br />
nuovo decreto riferito,<br />
esclusivamente,<br />
alla delicata<br />
situazione del<br />
reparto di Neuropsichiatria<br />
dell’ospedale<br />
di Anzio/Nettuno<br />
con l’auspicio<br />
che consenta la<br />
riattivazione dell’importante<br />
servizio sanitario del quale<br />
fruiscono numerosi pazienti del<br />
territorio», aveva affermato l'assessore<br />
Sebastiano Attoni, delegato<br />
dal sindaco Luciano Bruschini a<br />
partecipare all’importante tavolo<br />
di concertazione convocato in Regione<br />
per affrontare la delicata situazione.<br />
«Auspico che <strong>il</strong> nuovo<br />
decreto possa essere firmato –<br />
aveva affermato Bruschini – per<br />
dare una risposta seria alle legittime<br />
aspettative dei pazienti e dei<br />
loro fam<strong>il</strong>iari. Qualora persisterà<br />
questa situazione di stallo, valuterò<br />
di emettere un’ordinanza, al direttore<br />
generale dell’Asl RmH, per<br />
l’immediata riattivazione del reparto<br />
a tutela della salute dei pazienti<br />
che fruiscono del servizio».<br />
Nella riunione avuta da Attoni, Colantuono,<br />
dal consigliere regionale<br />
Ivano Peduzzi e da una delegazione<br />
di genitori con <strong>il</strong> presidente della<br />
commissione regionale Sanità<br />
Alessandra Mandarelli è emersa la<br />
volontà della Regione che venga<br />
firmato al più presto <strong>il</strong> decreto per<br />
<strong>il</strong> rinnovo del contratto di Gualtieri,<br />
che garantirebbe l'attività del<br />
reparto di Neuropsichiatria Infant<strong>il</strong>e.<br />
Intanto, però, arriva la decisione<br />
di Vittorio Amedeo Cicogna<br />
di gettare la spugna e lasciare l'incarico<br />
di direttore sanitario della<br />
Asl RmH, in segno di protesta per<br />
i continui tagli alla sanità.<br />
Emanuele Longo<br />
LUTTO Il magistrato si è spento all’età di 60 anni<br />
Muore <strong>il</strong> Procuratore<br />
capo S<strong>il</strong>verio Piro<br />
SILVERIO PIRO<br />
È deceduto a 60 anni, vinto da una grave malattia<br />
L’8 apr<strong>il</strong>e, giorno<br />
di Pasqua, la<br />
città di Velletri<br />
ha salutato per l'ultima<br />
volta <strong>il</strong> procuratore<br />
capo S<strong>il</strong>verio Piro,<br />
deceduto dopo una<br />
lunga malattia. 60 anni,<br />
impegnatissimo<br />
presso la Procura della<br />
Repubblica di piazza<br />
Falcone, lavorava<br />
assiduamente per la<br />
giustizia. La città si<br />
stringe nel cordoglio<br />
della famiglia del magistrato:<br />
uomo integerrimo,<br />
ha avuto<br />
una lunga carriera<br />
passando per le procure<br />
di diverse città,<br />
come Bologna e Roma<br />
e approdando infine<br />
ai Castelli.<br />
A Bologna Piro fu<br />
procuratore aggiunto<br />
e poi, dal 2008 al<br />
2009, anche reggente.<br />
Sempre a Bologna<br />
aveva un ruolo cardine<br />
anche nella direzione<br />
distrettuale antimafia. Nel<br />
giugno del 2009 si insedia a capo<br />
della procura di Velletri. L'Associazione<br />
Nazionale Magistrati ha<br />
espresso <strong>il</strong> proprio cordoglio a<br />
nome di tutti i colleghi di Piro ricordando<br />
le doti professionali e<br />
umane del magistrato, lavoratore<br />
instancab<strong>il</strong>e che si è sempre distinto<br />
e dedicato al proprio ufficio.<br />
«Un vero punto di riferimento<br />
per i colleghi che hanno lavorato<br />
fianco a fianco con lui», si<br />
legge in una nota dell'Anm. Un<br />
magistrato, ed un uomo, che resterà<br />
anche nel cuore dei cittadini<br />
dei Castelli Romani. D.S.