Bilancio 2007 - Italcementi Group
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Esercizio <strong>2007</strong><br />
Presentazione 6<br />
<strong>Bilancio</strong> Consolidato <strong>Italcementi</strong> S.p.A. 24<br />
<strong>Bilancio</strong> <strong>Italcementi</strong> S.p.A. Relazione del C.d.a. sulla gestione 164<br />
Parte straordinaria <strong>Bilancio</strong> d’esercizio 250<br />
Sintesi conto economico<br />
<strong>2007</strong> 2006 Variazione<br />
(milioni di euro)<br />
% vs. 2006<br />
Ricavi 1.019,9 1.046,6 (2,6)<br />
Margine operativo lordo corrente 139,8 176,1 (20,6)<br />
% sui ricavi 13,7 16,8<br />
Altri oneri e proventi non ricorrenti 11,3 10,7 5,7<br />
Margine operativo lordo 151,2 186,9 (19,1)<br />
% sui ricavi 14,8 17,9<br />
Ammortamenti (79,6) (72,5) 9,8<br />
Rettifiche di valore su immobilizzazioni - (0,2) n.s.<br />
Risultato operativo 71,6 114,2 (37,3)<br />
% sui ricavi 7,0 10,9<br />
Proventi ed oneri finanziari 49,8 48,4 2,9<br />
Risultato ante imposte 121,4 162,6 (25,3)<br />
% sui ricavi 11,9 15,5<br />
Imposte (24,9) (50,3) (50,5)<br />
Risultato dell'esercizio 96,5 112,3 (14,1)<br />
% sui ricavi 9,5 10,7<br />
Flussi finanziari dell'attività operativa 123,0 159,0 (22,7)<br />
Flussi per investimenti 182,6 160,3 13,9<br />
Anche nel <strong>2007</strong> la crescita dell’economia italiana ha segnato un sensibile scarto rispetto<br />
agli sviluppi registrati nella zona euro. Parallelamente, si sono tuttavia manifestate<br />
evoluzioni positive sotto diversi profili: il tasso di disoccupazione è ulteriormente caduto;<br />
l’export ha ripreso a crescere a saggi apprezzabili segnalando che è in corso il<br />
riposizionamento competitivo delle produzioni nazionali; il disavanzo pubblico è sceso al di<br />
sotto degli obiettivi prefissati ed il debito pubblico ha ripreso a contrarsi. In questo quadro si<br />
sono tuttavia evidenziati nella parte finale dell’anno nuovi segnali di indebolimento<br />
dell’attività produttiva. Questi segnali ripropongono per il 2008 una dinamica di ulteriore<br />
rallentamento e avvertono che i progressi conseguiti lo scorso anno potrebbero essere<br />
rimessi rapidamente in discussione.<br />
Il settore delle costruzioni ha visto nel corso dell’anno indebolirsi il lungo ciclo espansivo<br />
che l’aveva contraddistinto nell’arco dell’ultimo decennio. L’entità del rallentamento non<br />
risulta agevolmente misurabile per effetto degli andamenti meteorologici fuori norma che<br />
hanno scandito la fase finale del 2006 e l’inizio del <strong>2007</strong> ma risulta comunque sensibile, in<br />
particolare per quanto riguarda il comparto residenziale che aveva rappresentato l’asse<br />
portante dello sviluppo del settore. Una dinamica più stabile ha caratterizzato il non<br />
residenziale mentre il segmento delle opere pubbliche ha subito un ulteriore declino dei<br />
ritmi di attività.<br />
Per la prima volta in un decennio i consumi di cemento hanno fatto segnare una flessione<br />
di un certo rilievo che ha teso inoltre ad accentuarsi nell’ultima parte dell’anno, di riflesso<br />
all’indebolimento del ciclo edilizio e per i predetti fenomeni di stagionalità che hanno<br />
caratterizzato il periodo. Tra gli aspetti che evidenziano il carattere non transitorio della<br />
riduzione della domanda vi è la sua diffusione a tutte le circoscrizioni geografiche, mentre il<br />
seguente prospetto, relativo alla ripartizione della produzione, indica che la caduta<br />
produttiva ha riguardato con maggiore intensità l’area meridionale.<br />
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