Executive Summary Italia - Italgen
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sdReport <strong>Executive</strong> <strong>Summary</strong> <strong>Italia</strong> Italcementi Group<br />
Italcementi Group<br />
sdReport<br />
Sustainable Development Report 2010<br />
VISION STRATEGIA SVILUPPO ECONOMICO PROTEZIONE AMBIENTALE RESPONSABILITÀ SOCIALE<br />
<strong>Executive</strong> <strong>Summary</strong> <strong>Italia</strong>
SOMMARIO<br />
ITALIA<br />
pagina<br />
Essere sostenibili per crescere insieme alla comunità 1<br />
STRATEGIA DEL GRUPPO<br />
pagina<br />
IL GRUPPO ITALCEMENTI E LA SOSTENIBILITÀ: UN PERCORSO VERSO NUOVI ED AMBIZIOSI TRAGUARDI 2<br />
Diritti dell’uomo 3<br />
Integrità 3<br />
Sicurezza 4<br />
Salute 4<br />
Condizioni di lavoro 6<br />
Iniziative sociali 7<br />
Clienti e fornitori 8<br />
Protezione del clima 8<br />
Ambiente 9<br />
Qualità 10<br />
Ricerca e innovazione 11<br />
NOTIZIE LOCALI<br />
pagina<br />
Notizie locali 12<br />
GLOSSARIO 15<br />
RETE INDUSTRIALE (al 31.12.2010)<br />
17 Cementerie<br />
4 Centri di macinazione<br />
2.915 Dipendenti<br />
Ricavi 689,5 milioni di Euro<br />
KEY PERFORMANCE INDICATOR 2008 2009 2010<br />
Tasso di innovazione % 4,6% 4,4% 6,7%<br />
Sostegno alle comunità k€ 1286 224 303<br />
Soddisfazione dei clienti (livello) / [1000] na na 853<br />
CO 2<br />
kg/t cem 675 640 643<br />
Combustibili alternativi % 1,9% 2,4% 3,2%<br />
Materie prime alternative % 6,8% 6,5% 5,8%<br />
Polveri g/t clinker 23 25 22<br />
NOx g/t clinker 1813 1743 1870<br />
SO 2<br />
g/t clinker 430 403 353<br />
Piano di ripristino delle cave % 97% 97% 97%<br />
Fatalità (dipendenti + appaltatori + terze parti) # 2 0 0<br />
LTI (dipendenti + appaltatori)<br />
# 134 58 103<br />
(infortuni che hanno comportato un’assenza dal lavoro)<br />
LTI FR (dipendenti) # 14,2 7,3 12,2<br />
% Donne manager % 5,4% 13,4% 12,2%<br />
Porte Aperte # 5 4 4<br />
L’edizione completa dell’sdReport Italcementi 2010 è disponibile sul sito internet del Gruppo<br />
www.italcementi.it, nella sezione Sviluppo Sostenibile
sdReport<br />
Sustainable Development Report 2010<br />
<strong>Executive</strong> <strong>Summary</strong> <strong>Italia</strong><br />
ESSERE SOSTENIBILI PER CRESCERE INSIEME ALLA COMUNITÀ<br />
Italcementi ha intrapreso da tempo e con grande convinzione il<br />
proprio cammino verso la sostenibilità. Abbiamo abbracciato valori<br />
che sono alla base del nostro modo di essere e di fare impresa,<br />
indipendentemente da cicli economici e congiunture. In questo<br />
senso, il 2010 è stato un anno importante: un anno di conferma del<br />
percorso intrapreso, che è continuato senza incertezze pur in un<br />
contesto non facile. Lo scenario economico globale è noto: la ripresa<br />
è ancora incerta e il settore delle costruzioni sta attraversando<br />
quasi ovunque, soprattutto nei Paesi «maturi», un momento difficile.<br />
Ed è proprio nei momenti difficili che i principi e le convinzioni<br />
vengono messi alla prova: scegliere la piena coerenza con i valori dello sviluppo sostenibile<br />
in tempi di crisi economica è una sfida ancora più grande. Il Gruppo Italcementi<br />
ha accolto questa sfida, proseguendo con determinazione nel suo impegno sui tre<br />
fronti della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica. Questo ha significato tener<br />
fede agli impegni presi e mettere in campo nuove iniziative. La guardia sul fronte della<br />
sicurezza sul lavoro non è stata abbassata e mai lo sarà: per noi è un dovere e troveremo<br />
sempre lo stimolo di fare di più e meglio. L’impegno per la tutela dell’ambiente e dei<br />
territori dove operiamo è immutato. La ricerca del dialogo con le comunità locali prosegue<br />
anche laddove, come a Monselice, abbiamo trovato prese di posizione radicali:<br />
da parte nostra, continueremo a fare del nostro meglio per aprire un confronto franco<br />
e aperto con tutti.<br />
C’è un luogo fisico dove quest’anno la nostra tensione verso la sostenibilità si è materializzata:<br />
Matera. Nel corso di quest’anno è stato portato a termine, con la cerimonia<br />
di inaugurazione, il rinnovamento della cementeria, ora ancor più performante e sostenibile.<br />
L’impianto è stato modernizzato dopo un percorso di condivisione del progetto<br />
con la comunità locale: la città ha colto l’opportunità di poter mantenere sul territorio<br />
una presenza economicamente importante, ottenendo allo stesso tempo un netto miglioramento<br />
sul fronte della sostenibilità ambientale. Da parte sua, Italcementi ha rinnovato<br />
un proprio impianto rendendolo ancora più competitivo. I due giorni di eventi<br />
organizzati per l’apertura dell’impianto hanno visto la partecipazione di migliaia di<br />
persone, a testimonianza del rapporto positivo che si è creato tra comunità e azienda.<br />
Siamo determinati a continuare su questa strada: ricercare il dialogo, fare le scelte migliori<br />
per tutelare l’ambiente, sviluppare e ammodernare la nostra rete produttiva per<br />
essere competitivi e innovativi. E quando sui mercati tornerà il sereno, il nostro Gruppo<br />
sarà pronto a raccogliere nuove sfide e nuove opportunità partendo da basi solide e<br />
dalla consapevolezza di aver fatto la scelta migliore: lo sviluppo sostenibile.<br />
Fabrizio Pedetta<br />
Vice Direttore Generale<br />
Responsabile Zona <strong>Italia</strong><br />
sdReport <strong>Executive</strong> <strong>Summary</strong> 2010<br />
1
strategia del Gruppo<br />
IL GRUPPO ITALCEMENTI<br />
E LA SOSTENIBILITÀ:<br />
UN PERCORSO VERSO NUOVI<br />
ED AMBIZIOSI TRAGUARDI<br />
Con una capacità produttiva annua<br />
di circa 75 milioni di tonnellate di<br />
cemento, il Gruppo Italcementi è<br />
il quinto produttore di cemento a livello<br />
mondiale.<br />
La capogruppo Italcementi S.p.A. è una<br />
delle dieci più grandi imprese industriali<br />
in <strong>Italia</strong> ed è quotata alla Borsa <strong>Italia</strong>na.<br />
Con un fatturato di circa 4,8 miliardi di<br />
euro, le società del Gruppo Italcementi legano<br />
l’esperienza, il know-how e le culture<br />
di 22 Paesi dislocati in 4 continenti, avvalendosi<br />
di una rete industriale di 59 cementerie,<br />
11 centri di macinazione, 5 terminali,<br />
350 centrali di calcestruzzo e 90 cave di<br />
inerti.<br />
Dal 2000, il Gruppo ha formalizzato il<br />
suo impegno per la sostenibilità entrando<br />
a far parte del World Business Council for<br />
Sustainable Development (WBCSD) e della<br />
Cement Sustainability Initiative (CSI). Tutte<br />
le controllate del Gruppo fanno parte<br />
dei Network Regionali del WBCSD.<br />
Dieci anni dopo, il Gruppo ha rinnovato<br />
le proprie ambizioni aderendo allo United<br />
Nations Global Compact (UNGC) per<br />
abbracciare, sostenere e implementare,<br />
all’interno della propria sfera di influenza,<br />
i Dieci Principi in materia di diritti umani,<br />
lavoro, ambiente e lotta alla corruzione.<br />
Così come per il WBCSD, alle filiali è stato<br />
chiesto di far parte in modo attivo dei Network<br />
Regionali del UNGC.<br />
Aderire al Global Compact significa anche<br />
impegnarsi in progetti di collaborazione a<br />
sostegno dei più ampi obiettivi di sviluppo<br />
delle Nazioni Unite, in particolare i Millennium<br />
Development Goals (MDGs), che<br />
danno inevitabilmente forma al modello<br />
di iniziative sociali promosse dal Gruppo e<br />
dalle sue controllate.<br />
Inoltre, grazie al lancio delle nuove Politiche<br />
di Sostenibilità, il 2010 ha rappresentato<br />
un anno di consolidamento e rafforzamento<br />
dell’approccio del Gruppo; tali<br />
politiche coprono infatti tutte le tematiche<br />
che interessano la sfera di influenza del<br />
Gruppo stesso: i diritti dell’uomo, i codici<br />
di governance, la salute e la sicurezza, le<br />
pratiche di lavoro, le iniziative sociali, i rapporti<br />
con i clienti e i fornitori, l’efficienza<br />
energetica, l’ambiente, la qualità di prodotti<br />
e processi, la ricerca e l’innovazione.<br />
Nel 2010, nonostante la crisi economica<br />
globale, Italcementi ha portato a termine<br />
con successo importanti azioni, dimostrando<br />
le sue rinnovate ambizioni per un mondo<br />
sostenibile.<br />
2
Solo per citare alcuni dei maggiori sforzi<br />
profusi dal Gruppo:<br />
u sensibilizzazione e iniziative per promuovere<br />
i diritti dell’uomo e del lavoro;<br />
u programmi volti a raggiungere l’eccellenza<br />
nella sicurezza;<br />
u completamento di grandi progetti e pianificazione<br />
di ulteriori investimenti sia<br />
nei mercati maturi sia in quelli emergenti,<br />
anche in una situazione di recessione<br />
economica globale;<br />
u continuo sviluppo di processi e prodotti<br />
innovativi ed eco-sostenibili;<br />
u disponibilità ad ascoltare la voce dei lavoratori<br />
in un periodo in cui alcune ristrutturazioni<br />
sono state inevitabili;<br />
u dialogo costante con tutti gli stakeholder;<br />
u approccio responsabile all’interno della<br />
catena di fornitura e della sfera di influenza<br />
dell’azienda.<br />
DIRITTI DELL’UOMO<br />
Come evidenziato nella Carta dei Valori,<br />
il Gruppo è da sempre impegnato nella<br />
tutela dell’individuo, attraverso la valorizzazione<br />
delle diversità e delle identità culturali.<br />
Inoltre, l’accordo sottoscritto tra il<br />
Gruppo e il Building and Wood Workers<br />
International (BWI) garantisce il rispetto<br />
di tutti i diritti fondamentali dell’uomo e i<br />
diritti sindacali in tutte le sedi del Gruppo.<br />
Nel 2010, la nuova Politica dei Diritti<br />
Umani ha rafforzato questo impegno attraverso<br />
l’esplicito sostegno ai diritti dell’uomo<br />
proclamati a livello internazionale quali<br />
diritti inalienabili di tutti gli individui.<br />
La Politica evidenzia inoltre l’impegno del<br />
Gruppo a non rendersi complice di qualsivoglia<br />
abuso dei diritti dell’uomo in tutti i<br />
Paesi nei quali opera. Il Gruppo è organizzato<br />
in modo tale da raccogliere dati e informazioni<br />
su qualsiasi possibile violazione<br />
dei diritti e delle condizioni di lavoro.<br />
Ad ogni segnalazione, il Gruppo reagisce<br />
prontamente attraverso una serie di azioni<br />
locali. Nel 2010 sono state rilevate e risolte<br />
circa 200 situazioni critiche. In particolare,<br />
tali situazioni, relative alla forza lavoro degli<br />
appaltatori erano collegate al rischio di<br />
lavoro minorile e a situazioni di discriminazione.<br />
Oltre alla rete italiana del Global<br />
Compact dell’ONU, il Gruppo sta lavorando<br />
al suo primo Human Rights Impact Assessment,<br />
che verrà implementato a partire<br />
dai Paesi maggiormente a rischio in cui<br />
opera il Gruppo, secondo le indicazioni di<br />
Freedom House (che rappresentano il 56%<br />
dell’ EBIT del Gruppo nel 2010).<br />
INTEGRITÀ<br />
La Governance è il primo elemento chiave<br />
che focalizza il Gruppo sulla propria mission<br />
e vision. Il fondamento è il Codice Etico,<br />
che definisce le regole comportamentali<br />
e i principi applicabili ai dipendenti e a<br />
tutti coloro che stabiliscono un qualsiasi<br />
tipo di rapporto con Italcementi. Riassunto<br />
nella Carta dei Valori, sarà presto aggiornato<br />
per meglio adeguarsi all’evoluzione del<br />
Gruppo.<br />
Italcementi Group sta lavorando attivamente<br />
al Programma Rischi e Conformità<br />
al fine di garantire una gestione dei rischi<br />
sdReport <strong>Executive</strong> <strong>Summary</strong> 2010<br />
3
strategia del Gruppo<br />
e dei sistemi di controllo ambiziosa e superiore<br />
alle normali procedure. Piani di azione<br />
sono stati lanciati nel 2010 a livello di<br />
sede e di Paese. Attualmente il Programma<br />
risulta implementato nel 44% del Gruppo.<br />
Il Programma di Conformità Anticorruzione<br />
e Abusi d’ufficio sta per essere adottato<br />
in tutte le filiali, a partire dai paesi identificati<br />
come più critici, secondo le stime di<br />
World Bank e Transparency International<br />
(tali Paesi rappresentano l’84% dell’EBIT<br />
del Gruppo nel 2010). Attualmente l’implementazione<br />
copre già il 20% del Gruppo.<br />
Oltre alle attività della rete italiana del Global<br />
Compact dell’ONU, il Gruppo è attivamente<br />
impegnato a diffondere le migliori<br />
pratiche ed esperienze adottate, con riferimento<br />
alla catena di fornitura.<br />
Nell’ambito di una task force dedicata,<br />
il Gruppo ha definito alcuni requisiti minimi<br />
che gli appaltatori devono rispettare al<br />
fine di stabilire rapporti commerciali basati<br />
su un elevato livello di integrità operativa<br />
ed etica. I diritti dell’uomo, le pratiche di<br />
lavoro, la salute, la sicurezza e l’etica sono<br />
i principali temi trattati. In linea con tale<br />
proposito, il Gruppo ha attivato la fase di<br />
revisione di tutte le clausole contrattuali.<br />
SICUREZZA<br />
La sicurezza è parte integrante della strategia<br />
fondante del Gruppo e riveste la stessa<br />
importanza della qualità e della produttività.<br />
A conferma di tale approccio il Gruppo<br />
ha emanato la nuova Politica sulla Sicurezza<br />
con il lancio del motto: «Sicurezza: un<br />
modo di vivere».<br />
Al fine di implementare con efficacia la<br />
Politica, il Gruppo ha adottato il nuovo Manuale<br />
per la Gestione della Sicurezza. Si<br />
tratta di un innovativo approccio globale,<br />
che attraverso i temi fondamentali della leadership,<br />
della motivazione, dell’organizzazione<br />
e degli strumenti pratici si prefigge di<br />
gestire tutti gli aspetti chiave, dalla responsabilità<br />
dei manager alla sicurezza degli<br />
appaltatori. Il Gruppo ha avviato un percorso<br />
di standardizzazione attraverso l’implementazione<br />
di Standard per la Sicurezza<br />
Operativa (Operational Safety Standards)<br />
in tutte le sue controllate. Gli standard ad<br />
oggi lanciati, riguardano i Dispositivi di Protezione<br />
Individuale (DPI), i Lavori in Quota<br />
e i Lavori a Caldo. È stato chiesto a tutte le<br />
filiali di effettuare un’analisi di scostamento<br />
e di sviluppare un idoneo programma di<br />
allineamento agli standard.<br />
In linea con la Cement Sustainability<br />
Initiative, il Gruppo adotterà le Buone Pratiche<br />
per la Guida Sicura, emanando un codice<br />
apposito per veicoli e conducenti.<br />
Attualmente l’indice di frequenza degli<br />
infortuni con assenza dal lavoro (Lost Time<br />
Injuries) del Gruppo, ossia il numero di infortuni<br />
con assenza dal lavoro in un anno<br />
per milione di ore lavorate, è pari a 5,8: in<br />
netto miglioramento (-75%) da quando nel<br />
2000, è stato lanciato il progetto Zero Infortuni.<br />
Nel 2010, gli infortuni sul lavoro<br />
con giorni di assenza sono diminuiti del<br />
10% per gli appaltatori, confermando il<br />
forte impegno del Gruppo in tal senso. Ulteriori<br />
azioni sono state realizzate per eliminare<br />
i rischi di incidenti mortali per i lavoratori<br />
dipendenti, gli appaltatori e terzi.<br />
SALUTE<br />
Il Gruppo è fermamente convinto che promuovere<br />
la salute e favorire il benessere<br />
dei lavoratori sia importante tanto quanto<br />
tutelare la loro sicurezza. A conferma<br />
di tale approccio il Gruppo ha emanato la<br />
nuova Politica sulla Salute.<br />
Dagli anni ’70, Italcementi ha adottato<br />
misure proattive di prevenzione per i lavoratori.<br />
Nel 2008 Italcementi Group ha deciso<br />
di applicare in tutti i Paesi in cui opera<br />
lo stesso schema di valutazione dell’esposizione<br />
professionale dei lavoratori a pol-<br />
4
veri, silice cristallina, rumori e vibrazioni.<br />
L’approccio del Gruppo si basa sulla valutazione<br />
del rischio espositivo e su riferimenti<br />
quali norme riconosciute a livello internazionale<br />
che vanno ben oltre i quadri normativi<br />
locali. Alla fine del 2010, il 52% dei<br />
lavoratori potenzialmente esposti a polveri,<br />
silice, rumori e vibrazioni è stato oggetto<br />
della valutazione a livello di Gruppo e il<br />
91% dei lavoratori monitorati è risultato già<br />
in linea allo standard aziendale.<br />
Inoltre, sulla base dell’esperienza di<br />
Italcementi, il Gruppo intende definire i<br />
requisiti minimi per il controllo sanitario<br />
e sviluppare uno strumento di reportistica<br />
delle malattie professionali, anche nei<br />
Paesi in cui non esiste un impianto giuridico<br />
obbligatorio.<br />
ANDAMENTO DELL’INDICE LTI DAL LANCIO DEL PROGETTO «ZERO INFORTUNI»<br />
24<br />
22<br />
2000<br />
–75%<br />
20<br />
18<br />
16<br />
2001<br />
2002<br />
14<br />
12<br />
2003<br />
10<br />
8<br />
6<br />
2004<br />
2005<br />
2006<br />
2007<br />
2008<br />
2009<br />
2010<br />
4<br />
2<br />
0<br />
sdReport <strong>Executive</strong> <strong>Summary</strong> 2010<br />
5
Per quanto riguarda la responsabilità di<br />
prodotto, il Gruppo ha volontariamente<br />
deciso di diffondere informazioni base riguardanti<br />
la salute, la sicurezza e l’ambiente<br />
dei propri prodotti di mercato, anche nei<br />
Paesi in cui non esiste un sistema normativo<br />
obbligatorio.<br />
CONDIZIONI<br />
DI LAVORO<br />
Nel 2008 il Gruppo ha sottoscritto l’Accordo<br />
Buildings and Wood Workers International<br />
(BWI). Nel 2010, la nuova Politica sui<br />
Diritti dell’Uomo ha rafforzato l’approccio<br />
responsabile del Gruppo. Entrambi i documenti,<br />
in linea con i valori e i principi<br />
del Gruppo, sono incentrati sulla garanzia<br />
e la tutela dei diritti fondamentali di oltre<br />
20.000 dipendenti che lavorano in tutte<br />
le sedi del Gruppo, senza discriminazione<br />
alcuna. Il Gruppo mira a promuovere gli<br />
stessi principi nei confronti di appaltatori,<br />
subappaltatori, clienti e fornitori.<br />
Alla fine del 2010, il Gruppo contava<br />
20.763 dipendenti nelle varie filiali dislocate<br />
in oltre 20 Paesi. Le inevitabili attività di<br />
ristrutturazione sono state gestite con un<br />
approccio responsabile e concordato con le<br />
parti sociali tramite accordi sindacali, programmi<br />
di prepensionamento e riduzione<br />
ATTIVITÀ DI FORMAZIONE SVOLTE NEL 2010 SUDDIVISE<br />
PER AREE D’INTERVENTO<br />
22%<br />
28%<br />
6%<br />
8%<br />
27%<br />
18%<br />
32%<br />
59%<br />
DIRIGENTI<br />
NON DIRIGENTI<br />
Efficienza<br />
Sviluppo sostenibile & Innovazione<br />
Normative e Mitigazione rischi<br />
Sviluppo del capitale umano<br />
Efficienza<br />
Sviluppo sostenibile & Innovazione<br />
Normative e Mitigazione rischi<br />
Sviluppo del capitale umano<br />
6
strategia del Gruppo<br />
delle ore di lavoro straordinario. Rispetto al<br />
calo delle vendite che ha interessato Italcementi<br />
nel 2010, così come tutti gli altri suoi<br />
concorrenti, la base globale di organico è<br />
rimasta pressoché stabile, registrando una<br />
riduzione dell’1,85% su un totale di 20.763<br />
persone.<br />
Nel 2010 è stato lanciato un nuovo set di<br />
Politiche sulle Risorse Umane del Gruppo.<br />
In particolare, le nuove Politiche su Fusioni<br />
e Acquisizioni, Sviluppo e Formazione e l’aggiornamento<br />
della Politica sugli Espatriati. Il<br />
Gruppo considera la gestione delle diversità<br />
una responsabilità volta non solo al rispetto<br />
e alla tutela delle differenze, ma allla loro<br />
valorizzazione come risorsa per migliorare<br />
l’efficienza organizzativa. La nuova Politica<br />
di Protezione, Rispetto e Attenzione agli Individui<br />
sarà emanata nel 2011.<br />
Dopo l’esperienza iniziata nel 2007, il<br />
Gruppo ha implementato il secondo Sondaggio<br />
di Opinione tra i Dipendenti (Employee<br />
Opinion Survey - EOS). I risultati<br />
EOS hanno confermato il forte impegno<br />
dei dipendenti nei confronti della società<br />
e un generale miglioramento dei principali<br />
indicatori chiave, come il forte senso di<br />
appartenenza, una soddisfazione generale<br />
nei confronti della catena di comando, fiducia<br />
nel futuro e orientamento a lungo<br />
termine unito alla capacità di adattarsi alle<br />
situazioni contingenti.<br />
INIZIATIVE SOCIALI<br />
Il Gruppo Italcementi punta a creare rapporti<br />
con i propri stakeholder basati sull’impegno<br />
reciproco, sulla collaborazione attiva,<br />
sulla fiducia, sull’apertura e sulla collaborazione<br />
nel lungo periodo. Creare rapporti<br />
con le comunità significa comprendere le<br />
loro necessità, sostenere i progetti locali<br />
senza creare dipendenza e promuovere la<br />
consultazione degli stakeholder in occasione<br />
dell’apertura di nuovi siti produttivi,<br />
la conduzione di quelli esistenti e la chiusura<br />
degli stessi al termine della loro vita<br />
produttiva. Gli argomenti chiave sollevati<br />
dagli stakeholder sono i cambiamenti climatici,<br />
le emissioni in atmosfera, la salute<br />
e la sicurezza. Il 71% degli impianti per la<br />
produzione di cemento del Gruppo svolge<br />
regolarmente attività di coinvolgimento<br />
degli stakeholder.<br />
Il Gruppo sostiene progetti legati alla<br />
2010 - SOSTEGNO ALLA COMUNITÀ<br />
SUDDIVISO PER AREE<br />
38%<br />
12%<br />
Sviluppo locale<br />
Capacity building<br />
Formazione<br />
Donazioni<br />
1%<br />
49%<br />
sdReport <strong>Executive</strong> <strong>Summary</strong> 2010<br />
7
tutela della salute, allo sviluppo sociale,<br />
a progetti di istruzione e sviluppo della<br />
comunità, fissando il proprio contributo<br />
globale ad un minimo dell’1% dell’EBIT del<br />
Gruppo. Il Gruppo ha stanziato più di 3 milioni<br />
di Euro per il supporto alle comunità,<br />
ossia lo 0,88% dell’EBIT del Gruppo nel<br />
2010. Oltre a questo la «Fondazione Italcementi»<br />
ha raccolto oltre 1,6 milioni di euro<br />
per progetti umanitari.<br />
La nuova Politica sulle Iniziative Sociali<br />
rafforza l’approccio del Gruppo indicando i<br />
principi per creare rapporti duraturi con gli<br />
stakeholder definendo le regole per sostenere<br />
organizzazioni e progetti sociali.<br />
Nell’ambito del volontariato e in risposta<br />
alle grandi calamità naturali, è stato<br />
chiesto ai dipendenti del Gruppo di donare<br />
almeno un’ora del loro salario come contributo<br />
personale a sostegno delle vittime dei<br />
terremoti dell’Abruzzo (<strong>Italia</strong>) e di Haiti.<br />
CLIENTI E FORNITORI<br />
Il dialogo con gli stakeholder è un fattore<br />
chiave di successo nella creazione di valore<br />
in modo sostenibile e i rapporti con i<br />
clienti rappresentano uno dei componenti<br />
fondamentali. Per questo motivo il Gruppo<br />
ha deciso di sviluppare uno Standard<br />
per misurare la Soddisfazione del Cliente,<br />
sulla base della lunga esperienza acquisita<br />
dalla filiale italiana. Nel 2010, nel Gruppo,<br />
l’indice di soddisfazione assoluta del cliente<br />
ha registrato un livello di soddisfazione<br />
medio-alto, mentre l’indice di soddisfazione<br />
relativa del cliente ha evidenziato un livello<br />
di soddisfazione nella media rispetto<br />
alla concorrenza. I risultati sono pubblicati<br />
sui siti web locali.<br />
Inoltre, recentemente è stato lanciato<br />
a livello di Gruppo un nuovo progetto di<br />
pronta risposta per la soluzione dei reclami<br />
dei clienti.<br />
Appaltatori e subappaltatori sono tenuti<br />
a rispettare scrupolosamente le regole e i<br />
principi etici applicati dal Gruppo ai propri<br />
dipendenti. Partendo da questo approccio<br />
il Gruppo si è impegnato a implementare<br />
requisiti minimi per i fornitori volti a creare<br />
rapporti commerciali con il Gruppo basati<br />
sul pieno rispetto di tutte le parti coinvolte<br />
in materia di diritti dell’uomo, pratiche di<br />
lavoro, salute e sicurezza ed etica. L’obiettivo<br />
è quello di creare una piattaforma di<br />
fornitori qualificati con un elevato grado di<br />
integrità operativa. Nel 2010 è stato qualificato<br />
il 25% dei fornitori del Gruppo.<br />
PROTEZIONE DEL CLIMA<br />
Il Gruppo è orientato verso un’economia<br />
a basso tenore di carbonio, mitigando gli<br />
impatti sociali ed è impegnato nella ricerca<br />
di soluzioni pratiche e fattibili in collaborazione<br />
con i Governi e gli altri attori<br />
importanti del settore dei materiali da costruzione.<br />
A conferma di questo approccio,<br />
il Gruppo ha emanato la nuova Politica<br />
sull’Energia. Le sfide erano molte, tuttavia<br />
il 2010 è stato testimone di azioni pionieristiche<br />
in linea con gli impegni aziendali<br />
8
strategia del Gruppo<br />
per contenere le emissioni, migliorare l’efficienza<br />
energetica e avvalersi delle migliori<br />
tecnologie disponibili.<br />
Il Gruppo ha fissato il proprio obiettivo<br />
a 640 kg di CO 2<br />
per tonnellata di cemento<br />
entro il 2014 (723 kg di CO 2<br />
per tonnellata<br />
di cemento nel 2010). Oltre ai progetti di<br />
modernizzazione degli impianti, il Gruppo<br />
è impegnato a incrementare l’utilizzo<br />
responsabile di combustibili alternativi<br />
(Alternative Fuels - AF), anche al fine di ridurre<br />
le proprie emissioni di CO 2<br />
. Nel 2010,<br />
il Gruppo ha utilizzato il 5% di AF, di cui<br />
il 2,1% proveniente da biomasse. Attualmente,<br />
Francia, Belgio, <strong>Italia</strong>, Spagna e<br />
Thailandia stanno utilizzando biomasse o<br />
combustibili alternativi con un’elevata frazione<br />
di biomassa. Egitto, India e Marocco<br />
implementeranno presto iniziative di questo<br />
tipo.<br />
Nel 2010, il Gruppo ha registrato importanti<br />
miglioramenti di performance grazie<br />
alla realizzazione di nuovi impianti di produzione<br />
del cemento o interventi di modernizzazione<br />
di impianti esistenti in Nord<br />
America (Martinsburg), <strong>Italia</strong> (Matera), India<br />
(Yerraguntla) e Marocco (Ait Baha). Sono in<br />
corso progetti simili in Bulgaria (Devnya) e<br />
in <strong>Italia</strong> (Rezzato e Monselice).<br />
La produzione idroelettrica del Gruppo<br />
ha segnato un incremento del 10% dal 2009,<br />
così come la produzione di pannelli fotovoltaici<br />
installati in <strong>Italia</strong>. Nel frattempo il<br />
Gruppo sta investendo in maniera massiccia<br />
nella produzione di energia rinnovabile<br />
da parchi eolici in Bulgaria, Marocco e<br />
Egitto. Il Gruppo ha inoltre già installato in<br />
una cementeria in Marocco un impianto<br />
per la produzione di energia elettrica da<br />
calore residuo che consente di risparmiare<br />
fino a 9.000 tonnellate di CO 2<br />
all’anno.<br />
Un impianto decisamente più grande in<br />
Thailandia, permetterà di risparmiare fino<br />
a 70.000 tonnellate di CO 2<br />
all’anno.<br />
Guardando oltre l’efficienza energetica<br />
a livello di impianto, il Gruppo ha iniziato<br />
a promuovere sistemi di gestione<br />
dell’energia. L’impianto di Halyps in Grecia<br />
e di Devnya in Bulgaria hanno ottenuto la<br />
certificazione EN 16001. In entrambi i casi<br />
sono stati i primi nel settore del cemento<br />
a livello locale.<br />
Nel 2010 è stato effettuato il primo monitoraggio<br />
e reporting delle emissioni totali<br />
di CO 2<br />
legate alle operazioni del Gruppo.<br />
Le emissioni di Livello 3 (catena logistica<br />
e di fornitura) sono state sommate alle<br />
emissioni di Livello 1 (dirette) e Livello 2<br />
(indirette) già registrate in tutto il Gruppo,<br />
includendo le attività a monte e a valle della<br />
produzione.<br />
Il Gruppo ha adottato una Politica di<br />
Mobilità Sostenibile per i veicoli non industriali,<br />
principalmente auto personali,<br />
volta a ridurre le emissioni di CO 2<br />
. I Distributori<br />
di Energia Pulita situati presso<br />
la sede di Bergamo distribuiscono energia<br />
elettrica, proveniente da impianti idroelettrici,<br />
per ricaricare la flotta di biciclette e<br />
auto elettriche.<br />
AMBIENTE<br />
Il Gruppo è impegnato a prevenire, o quantomeno,<br />
a ridurre al minimo e mitigare gli<br />
impatti ambientali causati dalle proprie attività.<br />
La nuova Politica Ambientale rafforza<br />
l’approccio del Gruppo in tema di tutela<br />
dell’ambiente e della società.<br />
Il Gruppo raccomanda vivamente l’adozione<br />
di sistemi di gestione dell’ambiente<br />
quali strumenti efficaci per prevenire i rischi<br />
e favorire un continuo miglioramento.<br />
Alla fine del 2010, l’88% delle cementerie del<br />
Gruppo ha ottenuto la certificazione ISO<br />
14001. Inoltre, 4 centri di macinazione, 19<br />
impianti di calcestruzzo, 52 siti di inerti con<br />
relative cave, 2 impianti per la calce idraulica<br />
naturale e 14 centrali idroelettriche hanno<br />
ottenuto la certificazione ISO 14001.<br />
sdReport <strong>Executive</strong> <strong>Summary</strong> 2010<br />
9
strategia del Gruppo<br />
La gestione dei rischi è attuata anche tramite<br />
visite ambientali eseguite dalla Direzione<br />
per lo Sviluppo Sostenibile come parte<br />
di un programma a lungo termine. Negli<br />
ultimi quattro anni sono stati visitati il 54%<br />
degli impianti di produzione del cemento,<br />
coprendo 13 delle 14 società controllate.<br />
Alla fine del 2010, il 57% dei forni in funzione<br />
era dotato di sistemi di Monitoraggio<br />
in Continuo delle Emissioni (Continuous<br />
Emission Monitoring - CEM) per rilevare<br />
polveri, ossidi di azoto (NO X<br />
) e biossido di<br />
zolfo (SO 2<br />
) in conformità con le linee guida<br />
della Cement Sustainability Initiative (CSI).<br />
Andando ben oltre l’approccio suggerito da<br />
CSI, il 32% dei forni in funzione è soggetto<br />
anche a monitoraggio in continuo di monossido<br />
di carbonio (CO) e di sostanze organiche<br />
volatili (VOC), secondo lo standard<br />
stabilito dal Gruppo. Inoltre, il 43% dei forni<br />
in funzione ha già livelli di emissioni in linea<br />
con lo Standard del Gruppo. Significativi<br />
miglioramenti nei livelli di emissioni saranno<br />
raggiunti grazie ai nuovi impianti di<br />
produzione del cemento realizzati in Nord<br />
America (Martinsburg), in <strong>Italia</strong> (Matera), India<br />
(Yerraguntla) e Marocco (Ait Baha).<br />
Il Gruppo applica linee guida per l’utilizzo<br />
responsabile dei combustibili alternativi<br />
(AF) e delle materie prime alternative<br />
(ARM) definite sulla base delle linee guida<br />
CSI. Oltre a un elenco di materiali che non<br />
devono essere assolutamente utilizzati, le<br />
linee guida del Gruppo si incentrano sulla<br />
scelta, la gestione e controlli necessari durante<br />
l’utilizzo di materiali alternativi, con<br />
riferimento anche a questioni relative a<br />
salute, sicurezza e ambiente. Alla fine del<br />
2010, sono stati utilizzati il 5 % di combustibili<br />
alternativi e il 5,7% di materie prime<br />
alternative. L’81% delle cave del Gruppo ha<br />
un piano di ripristino ambientale in atto,<br />
con particolare attenzione alla conservazione<br />
della biodiversità. Il Gruppo sta col-<br />
laborando con il World Business Council<br />
for Sustainable Development (WBCSD) per<br />
emanare le nuove linee guida sul ripristino<br />
delle cave.<br />
Tutte le controllate del Gruppo attuano<br />
regolarmente la Valutazione dell’Impatto<br />
Sociale e Ambientale (Environmental and<br />
Social Impact Assessment - ESIA) come richiesto<br />
dal WBCSD.<br />
Tra gli sforzi profusi per ridurre la propria<br />
«impronta idrica» (water footprint),<br />
il Gruppo ha adottato lo strumento del<br />
WBCSD Global Water, grazie a cui il Gruppo<br />
sarà presto in grado di porre obiettivi<br />
diversificati sul consumo di acqua, affrontando<br />
l’emergenza idrica in tutti i Paesi in<br />
cui opera.<br />
QUALITÀ<br />
Il Gruppo è impegnato a garantire e migliorare<br />
costantemente la qualità dei suoi prodotti,<br />
processi e servizi. L’attuazione di un<br />
approccio sistematico rappresenta il punto<br />
chiave per gestire i processi del Gruppo,<br />
puntando a soddisfare i requisiti di qualità,<br />
creando valore lungo il ciclo di vita dei pro-<br />
10
dotti e rafforzando i rapporti con i clienti e<br />
i fornitori. Dopo aver sviluppato il proprio<br />
Standard per misurare la Soddisfazione<br />
del Cliente, entro la fine del 2011 il Gruppo<br />
emanerà anche la nuova Politica sulla<br />
Qualità confermando la propria attenzione<br />
a queste tematiche.<br />
Inoltre, il Gruppo ha incoraggiato fortemente<br />
l’adozione di un sistema di gestione<br />
della qualità che il 100% dei suoi siti ha già<br />
implementato. I sistemi di gestione sono<br />
sottoposti a regolari controlli e periodici<br />
aggiornamenti.<br />
RICERCA E INNOVAZIONE<br />
L’impegno del Gruppo Italcementi per la ricerca<br />
e l’innovazione è di importanza strategica<br />
come garanzia di crescita, competitività<br />
globale e contributo a una miglior<br />
qualità della vita per la comunità in genere.<br />
Nel 2010 sono stati gestiti attivamente oltre<br />
20 progetti di ricerca con più di 80 risorse<br />
dei laboratori di Bergamo e di Guerville<br />
(Francia). L’investimento è stato di circa 13<br />
milioni di euro.<br />
Il tasso di Innovazione, ossia il rapporto<br />
tra il fatturato relativo a prodotti innovativi<br />
e il fatturato globale del Gruppo, ha<br />
raggiunto il 3,9% (3,2% nel 2009). Dal 2009<br />
viene inoltre sottoposto a verifica da parte<br />
di revisori esterni.<br />
i.light®, il nuovo cemento trasparente<br />
sviluppato appositamente dal Gruppo Italcementi<br />
per la costruzione del Padiglione<br />
<strong>Italia</strong>no all’ World Expo di Shanghai del<br />
2010; i.clime®, il prodotto innovativo tecnologico<br />
che riduce il consumo di energia<br />
negli edifici; TX Active®, il principio fotocatalitico<br />
per i prodotti cementizi in grado<br />
di ridurre le sostanze inquinanti organiche<br />
e inorganiche presenti nell’aria; ALIPRE®,<br />
un esempio di alta tecnologia derivato da<br />
un processo di produzione a basso impatto<br />
ambientale; BioSac, il nuovo sacco per<br />
cemento compostabile. Questi sono alcuni<br />
esempi innovativi frutto dei grandi sforzi<br />
del Gruppo per lo sviluppo di soluzioni sostenibili<br />
per l’edilizia.<br />
Infine, nel 2010, è stata creata un’apposita<br />
Divisione Innovazione destinata a<br />
sviluppare progetti per nuovi prodotti e<br />
applicazioni. s<br />
sdReport <strong>Executive</strong> <strong>Summary</strong> 2010<br />
11
NOTIZIE LOCALI<br />
Matera, impianto rinnovato:<br />
cementeria più efficiente<br />
e rispettosa dell’ambiente<br />
La rinnovata cementeria di<br />
Matera, inaugurata nel giugno<br />
2011, è oggi un impianto<br />
molto efficiente dal punto<br />
di vista industriale e ancora<br />
più avanzato nella capacità di<br />
rispettare l’ambiente.<br />
Il progetto, messo a punto dal<br />
Centro Tecnico di Gruppo di<br />
Italcementi, ha comportato<br />
un radicale ammodernamento<br />
del processo di produzione,<br />
passato dalla via semi-secca<br />
alla via secca e allo stesso<br />
tempo ha portato a un importante<br />
miglioramento dal<br />
punto di vista della compatibilità<br />
ambientale con l’adozione<br />
delle migliori tecniche<br />
disponibili per il controllo<br />
delle emissioni.<br />
La nuova tecnologia a sviluppo<br />
verticale permette una riduzione<br />
del 98,7% di biossido<br />
di zolfo, del 72% di polveri,<br />
del 42,8% di ossidi di zolfo e<br />
del 21% dei consumi termici.<br />
Inoltre, nella progettazione<br />
architettonica è stata dedicata<br />
grande attenzione all’impatto<br />
visivo dei nuovi insediamenti<br />
produttivi per consentirne<br />
l’integrazione con l’ambiente<br />
locale. A conferma della parti-<br />
colare attenzione per questo<br />
territorio e a testimonianza<br />
della collaborazione con gli<br />
interlocutori locali, nel maggio<br />
2010, è stato sottoscritto<br />
il «Protocollo di Matera» con<br />
il Comune e la Provincia di<br />
Matera e il Parco della Murgia<br />
Materana.<br />
Il protocollo coniuga, infatti,<br />
gli impegni economici<br />
da parte dell’azienda con le<br />
politiche a favore dell’ambiente,<br />
della trasparenza, del<br />
recupero e della salvaguardia<br />
dei siti archeologici presenti<br />
nell’area. La stessa inaugurazione<br />
del nuovo impianto,<br />
inoltre, è stata l’occasione di<br />
un momento di incontro e<br />
di reciproca conoscenza con<br />
la popolazione locale, che ha<br />
partecipato numerosa alle<br />
iniziative organizzate sul<br />
territorio. Il taglio del nastro<br />
ha coronato la conclusione<br />
dei lavori di rinnovamento<br />
della cementeria, durati circa<br />
un anno e mezzo e che hanno<br />
visto impegnate ogni giorno<br />
circa quattrocento persone,<br />
per un totale di 895.000 ore di<br />
lavoro e un coinvolgimento di<br />
65 imprese. Degli oltre 100 milioni<br />
di investimento, il 40%<br />
ha interessato aziende locali.<br />
L’investimento per il rinnovo<br />
La rinnovata cementeria di Matera<br />
della cementeria di Matera<br />
rispecchia l’impegno a livello<br />
di Gruppo per l’ammodernamento<br />
degli impianti e il loro<br />
adeguamento ai più moderni<br />
standard ambientali: in<br />
dieci anni, infatti, sono stati<br />
investiti oltre 2 miliardi di<br />
euro per interventi a favore<br />
dell’ambiente e in ristrutturazioni<br />
di linee di produzione.<br />
Il revamping della cementeria<br />
di Matera – attiva dagli anni<br />
Settanta – è uno dei quattro<br />
grandi progetti di ammodernamento<br />
portati a compimento<br />
con successo in questi<br />
anni, insieme ad Ait Baha in<br />
Marocco, Yerraguntla in India<br />
e Martinsburg negli USA.<br />
Sicurezza: dieci anni<br />
di «zero infortuni»,<br />
un bilancio positivo<br />
Da «Take care, Think Safe» a<br />
«Zero Accident», la sicurezza<br />
è da sempre uno dei valori<br />
più importanti per il Gruppo<br />
Italcementi.<br />
L’impegno profuso negli<br />
ultimi 10 anni ha portato a un<br />
significativo miglioramento<br />
dei risultati. Dal 2000 al 2010,<br />
infatti, il dato che misura il<br />
tasso di frequenza degli infortuni<br />
che hanno comportato<br />
un’assenza dal lavoro (LTI -<br />
12
NOTIZIE LOCALI<br />
Lost Time Injuries, indicatore<br />
sottoposto alla certificazione<br />
da parte di società terze) ha<br />
registrato una riduzione del<br />
75%. Il risultato premia l’impegno<br />
dell’azienda e dei lavoratori<br />
che con il loro comportamento<br />
virtuoso e la messa<br />
in atto di tutte le procedure<br />
previste dalla politica sulla<br />
sicurezza hanno permesso il<br />
raggiungimento di un importante<br />
traguardo.<br />
E proprio a testimonianza di<br />
questo impegno condiviso,<br />
nel febbraio 2011 i lavoratori<br />
della cementeria di Broni hanno<br />
raggiunto un anno senza<br />
infortuni. Si tratta della prima<br />
cementeria ad aver tagliato il<br />
traguardo nella sua nuova – e<br />
più ampia – accezione: l’anno<br />
senza infortuni, infatti, ha<br />
riguardato non soltanto i lavoratori<br />
dell’impianto, ma anche<br />
quelli delle imprese esterne<br />
Sarche, 1 anno senza infortuni<br />
che operano nella cementeria.<br />
A maggio le Cave di Samatzai<br />
hanno raggiunto il traguardo<br />
di 5.110 giorni senza<br />
infortuni, 14 anni di lavoro<br />
per 15.670.000 tonnellate<br />
di materiale frantumato in<br />
sicurezza. E a giugno, anche<br />
la cementeria di Sarche ha<br />
festeggiato un anno senza<br />
infortuni. Importanti risultati<br />
raggiunti grazie all’impegno,<br />
alla professionalità e alla<br />
dedizione da parte di tutti i<br />
dipendenti.<br />
Legalità: corsi di formazione<br />
per applicare sul territorio<br />
i protocolli con le istituzioni<br />
L’applicazione dei protocolli<br />
di legalità passa a una nuova<br />
fase operativa, con la formazione<br />
del personale del<br />
Gruppo che opera nei business<br />
cemento e calcestruzzo.<br />
I corsi hanno l’obiettivo di<br />
condividere a tutti i livelli<br />
aziendali l’impegno di Italcementi<br />
insieme alle Istituzioni<br />
per il consolidamento di una<br />
cultura di legalità, soprattutto<br />
nei territori a forte rischio<br />
di infiltrazione criminale.<br />
Questo il senso delle giornate<br />
di formazione che si<br />
sono svolte negli impianti di<br />
Vibo Valentia, Castrovillari e<br />
Porto Empedocle e che hanno<br />
visto la partecipazione dei<br />
dipendenti delle cementerie,<br />
della rete commerciale e degli<br />
impianti di calcestruzzo del<br />
Gruppo nella regione.<br />
Le giornate di formazione<br />
hanno fatto<br />
seguito alla firma dei<br />
Protocolli operativi di<br />
legalità firmati a Reggio<br />
Calabria, Palermo<br />
e Catania, insieme alle<br />
Prefetture, alle Organizzazioni<br />
sindacali di<br />
categoria e Confindustria<br />
Sicilia. I Protocolli<br />
operativi di Legalità<br />
rappresentano uno strumento<br />
per implementare la governance<br />
aziendale e rendere<br />
l’attività d’impresa impermeabile<br />
alle infiltrazioni criminali<br />
nelle aree a «rischio». Essi<br />
prevedono uno scambio di informazioni<br />
per via telematica,<br />
con la possibilità di informare<br />
le autorità in tempo reale<br />
su dati sensibili dell’attività<br />
d’impresa, secondo procedure<br />
condivise, rafforzando le condizioni<br />
di sicurezza e legalità<br />
nelle attività economiche.<br />
Scafa, prima cementeria<br />
con certificazione energetica<br />
Certiquality ISO 50001<br />
La cementeria di Scafa è il<br />
primo stabilimento produttivo<br />
al mondo ad aver ottenuto<br />
la nuova certificazione ISO<br />
50001, che stabilisce lo standard<br />
per i sistemi di energy<br />
management. La certificazione<br />
ISO 50001 definisce i<br />
requisiti di sviluppo, implementazione,<br />
manutenzione<br />
e aggiornamento dei sistemi<br />
di energy management con<br />
l’obiettivo di migliorare<br />
costantemente le prestazioni<br />
energetiche di un’attività<br />
produttiva, ottimizzando l’utilizzo<br />
di energia e riducendo i<br />
costi operativi. La certificazione<br />
è stata rilasciata ufficialmente<br />
da Certiquality il 14<br />
luglio 2011. La cementeria di<br />
Scafa ha iniziato a sviluppare<br />
il sistema nel novembre 2010,<br />
con un approfondito audit<br />
dei propri consumi energetici<br />
(termici ed elettrici). L’audit<br />
ha evidenziato una serie di<br />
opportunità per ottimizzare i<br />
consumi elettrici con interventi<br />
a basso costo e ritorni<br />
economici già nel breve periodo.<br />
Inoltre, dal mese di giugno,<br />
la cementeria che già da anni<br />
utilizza pneumatici a parziale<br />
sostituzione dei combustibili<br />
fossili convenzionali, ha<br />
reintrodotto anche le farine<br />
animali, in sostituzione del<br />
coke, raggiungendo complessivamente<br />
il 15% di sostituzio-<br />
sdReport <strong>Executive</strong> <strong>Summary</strong> 2010<br />
13
NOTIZIE LOCALI<br />
ne in calore. Il risultato della<br />
cementeria di Scafa, conferma<br />
l’impegno di Italcementi<br />
nel migliorare l’efficienza<br />
energetica delle proprie sedi,<br />
riducendo il loro impatto ambientale<br />
a tutela dei territori<br />
in cui sono inserite.<br />
realizzazione di questo tipo<br />
nell’ambito delle attività di<br />
<strong>Italgen</strong>. Un risultato ottenuto<br />
grazie a un lavoro di squadra,<br />
che ha visto il prezioso contributo<br />
e il supporto da parte<br />
delle Istituzioni locali e di<br />
tutti i partner coinvolti.<br />
e la Ricerca Ambientale).<br />
La certificazione Emas rappresenta<br />
il massimo riconoscimento<br />
relativamente alla<br />
gestione di tutte le tematiche<br />
ambientali riguardanti<br />
l’attività di un’organizzazione<br />
pubblica o privata.<br />
Guiglia, impianto fotovoltaico<br />
Energia sostenibile:<br />
un impianto fotovoltaico<br />
in un ex sito estrattivo<br />
Produrre energia pulita utilizzando<br />
gli spazi di un ex sito<br />
estrattivo. A luglio 2011 sono<br />
terminati i lavori e la connessione<br />
alla rete di un impianto<br />
fotovoltaico da oltre 6 MW<br />
nel Comune di Guiglia (Modena),<br />
per un investimento<br />
complessivo pari a 20 milioni<br />
di euro. L’impianto, costruito<br />
in partnership con altri<br />
operatori del settore energia<br />
su un’area di oltre 20 ettari di<br />
proprietà di Italcementi, ha<br />
permesso la riconversione di<br />
un’area estrattiva dismessa in<br />
un sito di produzione di energia<br />
elettrica da fonte rinnovabile,<br />
integrandosi in modo<br />
coerente con il territorio e<br />
utilizzando le infrastrutture di<br />
rete esistenti per l’approvvigionamento<br />
dei materiali e il<br />
trasporto dell’energia elettrica.<br />
L’impianto fotovoltaico,<br />
che soddisfa il fabbisogno<br />
energetico corrispondente<br />
al consumo annuale di circa<br />
2.000 famiglie evitando l’immissione<br />
in atmosfera di circa<br />
5.000 tonnellate annue di<br />
anidride carbonica, è la prima<br />
Un’esperienza positiva per <strong>Italgen</strong>,<br />
che auspica di replicare<br />
anche in altre località italiane.<br />
Certificazione EMAS<br />
per tutte le centrali<br />
idroelettriche <strong>Italgen</strong><br />
<strong>Italgen</strong> ha ottenuto per tutte<br />
le sue 14 centrali idroelettriche<br />
la registrazione EMAS<br />
(Eco-Management and Audit<br />
Scheme), la certificazione<br />
ambientale riconosciuta dal<br />
Sistema Comunitario di Ecogestione<br />
e Audit, rilasciata<br />
in <strong>Italia</strong> dall’ISPRA (Istituto<br />
Superiore per Protezione<br />
Samatzai, l’acqua calda<br />
diventa «sostenibile» grazie<br />
a un pannello termico<br />
Un pannello termico che<br />
genera e fornisce acqua calda<br />
agli spogliatoi e alle docce<br />
dei dipendenti: è questo<br />
l’ultimo intervento all’insegna<br />
sostenibilità adottato<br />
dalla cementeria di Samatzai.<br />
Grazie al pannello termico è<br />
stato possibile spegnere la caldaia<br />
e sostituire, come fonte<br />
di energia, l’olio combustibile<br />
con l’energia solare generando<br />
un doppio beneficio, economico<br />
ed ambientale. s<br />
Samatzai, pannello termico<br />
14
GLOSSARIO<br />
BWI<br />
Il Building and Wood Workers’ International è la Federazione Mondiale dei Sindacati che<br />
raggruppa i sindacati liberi e democratici, operanti nei settori dell’edilizia, dei materiali<br />
da costruzione, del legno, della silvicoltura e in settori affini.<br />
La missione del BWI è quella di favorire lo sviluppo dei sindacati nel mondo, nonché di<br />
promuovere e affermare i diritti dei lavoratori nell’ambito di uno sviluppo sostenibile.<br />
www.bwint.org<br />
CSI<br />
La Cement Sustainability Initiative è un’iniziativa globale a cui aderiscono 23, tra i principali<br />
produttori di cemento al mondo, con attività in oltre 100 Paesi. I firmatari, convinti<br />
che vi sia un forte potenziale economico nel perseguire lo sviluppo sostenibile, rappresentano<br />
un terzo della produzione mondiale di cemento, dalle grandi multinazionali ai<br />
piccoli produttori locali.<br />
www.wbcscement.org<br />
Freedom House<br />
Freedom House è un’organizzazione internazionale non governativa (ONG) con sede a<br />
Washington, D.C., che conduce attività di ricerca e sensibilizzazione su temi relativi alla<br />
democrazia, alla libertà politica e ai diritti umani. Freedom House pubblica un rapporto<br />
annuale, che valuta il grado di libertà democratica percepita in ciascun Paese, un indicatore<br />
utilizzato nell’ambito della ricerca legata alle scienze politiche.<br />
www.freedomhouse.org<br />
MDG<br />
I Millennium Development Goals (Obiettivi di Sviluppo del Millennio) costituiscono un<br />
piano di azione globale finalizzato al raggiungimento di otto obiettivi per la lotta alla<br />
povertà entro il 2015. Adottati dai leader mondiali nel 2000, gli MDG offrono all’intera<br />
comunità internazionale una base di lavoro condivisa affinché lo sviluppo umano sia<br />
possibile per tutti e in ogni luogo.<br />
www.un.org/milleniumgoals<br />
Transparency International<br />
Transparency International è un network globale, che si propone di contrastare la corruzione<br />
e i suoi effetti su uomini, donne e bambini. Sin dalla sua fondazione, nel 1993,<br />
si è impegnato a sensibilizzare e a ridurre l’apatia e la tolleranza nei confronti di questo<br />
fenomeno, predisponendo e attuando iniziative mirate.<br />
www.transparency.org<br />
UNGC<br />
Con più di 8.500 firmatari, l’United Nations Global Compact è la più grande iniziativa<br />
mondiale volontaria in tema di sostenibilità aziendale. Lanciata nel luglio del 2000, l’UN<br />
Global Compact agisce come piattaforma per lo sviluppo, l’attuazione e la comunicazione<br />
di politiche e pratiche aziendali sostenibili.<br />
www.unglobalcompact.org<br />
WBCSD<br />
Il World Business Council for Sustainable Development è un’iniziativa globale alla quale<br />
aderiscono circa 200, tra imprese e aziende internazionali attive nell’ambito dello sviluppo<br />
sostenibile. L’organizzazione si propone, inoltre, come catalizzatore nel processo<br />
di sviluppo politico globale, rappresentando e promuovendo il ruolo delle imprese nel<br />
raggiungimento dello sviluppo sostenibile.<br />
www.wbcsd.org<br />
Banca Mondiale<br />
Creata nel 1944 in occasione della conferenza dei leader mondiali svoltasi a Bretton<br />
Woods, Washington D.C., la Banca Mondiale è un’istituzione finanziaria il cui scopo è<br />
aiutare le economie in via di sviluppo e di transizione a integrarsi nell’economia globale<br />
e ridurre la povertà promuovendo la crescita economica. La Banca Mondiale concede<br />
prestiti per progetti di riforma politica e di sviluppo e offre servizi di supervisione ed<br />
assistenza tecnica agli stati membri.<br />
www.worldbank.org<br />
sdReport <strong>Executive</strong> <strong>Summary</strong> 2010<br />
15
Politica<br />
di sostenibilità<br />
Italcementi Group accoglie e sostiene i valori di responsabilità,<br />
integrità, efficienza, innovazione e diversità come principi guida per<br />
tutte le sue attività.<br />
In conformità con i più alti standard di integrità aziendale, il Gruppo<br />
ha l’ambizione di creare valore favorendo lo sviluppo economico<br />
grazie all’innovazione, alla tutela ambientale, al miglioramento delle<br />
condizioni di lavoro, allo sviluppo dei rapporti con le comunità locali<br />
e la società nel suo insieme, comprese le istituzioni, le organizzazioni<br />
non governative e i rappresentanti del settore pubblico e privato.<br />
Il Gruppo e le sue filiali si impegnano ad applicare i principi di<br />
uguaglianza a tutti i dipendenti, appaltatori, subappaltatori,<br />
fornitori, clienti, utilizzatori finali e a tutti i soggetti coinvolti nella<br />
sfera di influenza del Gruppo.<br />
Il Gruppo è fermamente convinto che nessuna fonte di valore - sia<br />
essa legata alle persone, alle risorse naturali o finanziarie, alle<br />
capacità intellettuali e all’impiego del tempo - debba essere trascurata<br />
o sprecata.<br />
Italcementi Group<br />
1 Sostiene e rispetta i Diritti Umani, internazionalmente<br />
riconosciuti, che sono universali e appartengono in<br />
uguale misura ad ogni individuo.<br />
2 Salvaguarda e garantisce l’integrità aziendale attraverso<br />
l’adozione di codici interni di governance e di procedure<br />
organizzative.<br />
3 Si impegna a garantire la salute e la sicurezza sul lavoro<br />
a tutte le parti coinvolte, fornendo appropriati ambienti,<br />
strutture e condizioni di lavoro, attività di formazione<br />
e informazione.<br />
4 Adotta pratiche di lavoro fondate sul trattamento equo,<br />
le pari opportunità e lo sviluppo delle competenze<br />
professionali; il Gruppo considera la diversità come<br />
fonte di valore, se in linea con i principi universalmente<br />
riconosciuti in materia di diritti umani.<br />
6 Mira a stabilire e mantenere relazioni con clienti<br />
e fornitori basate su impegni condivisi e uno scambio<br />
trasparente di informazioni.<br />
7 Persegue l’efficienza energetica e la salvaguardia del<br />
clima, definendo strategie globali e piani d’azione locali.<br />
8 Contribuisce alla protezione dell’ambiente attraverso<br />
un uso responsabile delle risorse, l’adozione delle migliori<br />
pratiche disponibili e di sistemi di gestione.<br />
9 Garantisce e si adopera costantemente per migliorare<br />
la qualità dei suoi prodotti, dei suoi processi e dei suoi<br />
servizi.<br />
10 Promuove la ricerca e l’innovazione tramite lo sviluppo<br />
di nuovi prodotti, di nuove applicazioni e servizi.<br />
5 Promuove iniziative sociali investendo tempo,<br />
competenze e risorse a sostegno delle comunità locali,<br />
favorendo lo sviluppo locale e instaurando un dialogo<br />
stabile con gli stakeholder coinvolti.<br />
Carlo Pesenti<br />
Consigliere Delegato Italcementi Group<br />
16<br />
Le Politiche di Sostenibilità di Italcementi Group prendono spunto dalle Convenzioni Internazionali di riferimento e in<br />
particolare: dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo dell’ONU, dalla normativa dell’Organizzazione Internazionale<br />
del Lavoro, dallo standard SA8000 e dalle linee guida dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico<br />
destinate alle Imprese Multinazionali. Tali Politiche sono, altresì, basate sui Codici adottati da Italcementi Group, sull’accordo<br />
siglato tra Italcementi Group e il Building and Wood Workers International, sull’adesione al World Business Council for<br />
Sustainable Development e sulla partecipazione al Global Compact delle Nazioni Unite. Bergamo, dicembre 2010