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Versione PDF - Ispesl

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stati in circa il 90% dei casi e dei processi nel restante 10%. Valori molto simili si hanno anche<br />

per gli infortuni gravi.<br />

L’“attività dell’infortunato” concorre a determinare l’incidente nella metà dei casi per un<br />

errore di procedura e nel 10% circa dei casi per un uso errato di attrezzatura, in collegamento<br />

ai quali sono state riconosciute con elevata frequenza (circa il 90% di questi casi) delle violazioni<br />

di legge per quanto riguarda l’informazione e la formazione dei lavoratori. Con una frequenza<br />

piuttosto elevata (13% dei mortali e 22% dei gravi) la ragione per cui l’“attività dell’infortunato”<br />

è stata riconosciuta come determinante è stata attribuita all’accidentalità, cioè alla<br />

meno esplicativa delle interpretazioni.<br />

Gli “utensili, macchine, impianti” concorrono a determinare l’incidente in circa il 60% dei<br />

casi per la mancanza di protezioni ed in oltre il 20% per inadeguatezze strutturali ed è degno<br />

di nota che tali carenze siano state riconosciute nella quasi totalità dei casi come violazioni di<br />

norme antinfortunistiche.<br />

In oltre il 90% dei casi i DPI hanno agito da modulatori negativi per non essere stati usati<br />

in condizioni lavorative che ne avrebbero dovuto comportare l’impiego, in violazione di obblighi<br />

di legge.<br />

Osservazioni<br />

Le informazioni riportate al paragrafo precedente consentono di delineare lo scenario-tipo<br />

degli infortuni dovuti a caduta di persone dall’alto. Esse derivano tipicamente dalla combinazione<br />

di due elementi:<br />

- un’attrezzatura che non garantisce contro il rischio di caduta dall’alto, la cui inadeguatezza<br />

è già esistente e riconoscibile prima che inizi la dinamica infortunistica e che molto spesso<br />

deriva dalla violazione di norme risalenti a cinquanta anni fa (DPR 164/56);<br />

- un comportamento inadeguato, molto spesso riconducibile alla mancanza o all’insufficienza<br />

della formazione alla sicurezza e, probabilmente ed ancor più ampiamente, ad insufficiente<br />

formazione professionale.<br />

Inoltre, le conseguenze delle cadute dall’alto vengono di frequente sensibilmente aggravate<br />

dal mancato uso di DPI.<br />

Questo scenario-tipo deve essere variamente declinato a seconda che si tratti di cadute:<br />

- dall’alto di edifici in cui non era possibile o conveniente allestire idonee opere provvisionali<br />

anticaduta;<br />

- dovute a sfondamento di lastre di copertura non portanti;<br />

- dall’alto di ponteggi in allestimento o in fase di smontaggio;<br />

- dall’alto di ponteggi regolarmente in opera;<br />

- dall’alto di trabattelli;<br />

- da scale fisse;<br />

- da scale trasportabili;<br />

- ecc.<br />

In relazione a questi differenti sotto-scenari può variare il tipo di misura strutturale anticaduta<br />

da mettere in atto così come in relazione a ciascuno di essi va concretamente valutata<br />

la necessità di impiegare idonei DPI come mezzo di supplenza quando le misure strutturali<br />

anticaduta non sono adottabili.<br />

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