08.03.2014 Views

Versione PDF - Ispesl

Versione PDF - Ispesl

Versione PDF - Ispesl

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

TAB. 3.3.22: Associazioni tra i determinanti degli infortuni gravi sul lavoro<br />

Tipologia di<br />

determinanti<br />

Tipologia di determinante<br />

attività attività utensili, materiali ambiente DPI e Totale<br />

infortunato terzi macch., imp. abbigl.<br />

n. % n. % n. % n. % n. % n. % n. %<br />

Attività infortunato 37 7,6 74 15,2 231 47,5 44 9,1 82 16,9 18 3,7 486 100,0<br />

Attività terzi 74 43,5 14 8,2 42 24,7 13 7,6 25 14,7 2 1,2 170 100,0<br />

Utens., macch., imp. 231 66,6 42 12,1 20 5,8 16 4,6 28 8,1 10 2,9 347 100,0<br />

Materiali 44 53,7 13 15,9 16 19,5 0 0,0 9 11,0 0 0,0 82 100,0<br />

Ambiente 82 49,1 25 15,0 28 16,8 9 5,4 22 13,2 1 0,6 167 100,0<br />

DPI e abbigliamento 18 58,1 2 6,5 10 32,3 0 0,0 1 3,2 0 0,0 31 100,0<br />

Sulla base dei dati contenuti nelle tabelle 3.3.21 e 3.3.22 è possibile riconoscere, per ciascun<br />

tipo di determinante, l’associazione più frequente con altri tipi di determinanti, rispettivamente<br />

per gli infortuni mortali e per quelli gravi:<br />

Tipo di determinante Associazione più frequente Associazione più<br />

nei casi mortali<br />

frequente nei casi gravi<br />

Attività dell’infortunato Utensili, macchine, impianti Utensili, macchine, impianti<br />

Attività di terzi Attività dell’infortunato Attività dell’infortunato<br />

Utensili, macchine, impianti Attività dell’infortunato Attività dell’infortunato<br />

Materiali Attività dell’infortunato Attività dell’infortunato<br />

Ambiente Attività dell’infortunato Attività dell’infortunato<br />

Abiti e DPI Attività dell’infortunato Attività dell’infortunato<br />

Come si vede, il quadro che emerge per gli infortuni mortali e per quelli gravi è del tutto<br />

sovrapponibile ed anche qui l’attività dell’infortunato si colloca al centro dell’attenzione.<br />

Ancora una volta, però, ed a conclusione delle tabelle dedicate all’esame dei determinanti,<br />

si mette in guardia da ogni semplicistica ed anacronistica lettura di questi dati. In un’epoca<br />

come la nostra, in cui i lavori più pericolosi sono spesso appannaggio di lavoratori di recente<br />

immigrazione, in cui la flessibilità porta a turn over talora frenetici, in cui la frammentazione<br />

del tessuto produttivo non di rado rende difficile l’esercizio dei diritti di cui formalmente<br />

godono i lavoratori (a cominciare, per stare in argomento, da quelli in tema di igiene e<br />

sicurezza del lavoro), è davvero inconcepibile considerare l’attività dell’infortunato, cioè ciò<br />

che la vittima dell’infortunio concretamente fa nel corso del suo lavoro, come il prodotto di<br />

un’autonoma determinazione, totalmente al riparo dai condizionamenti e dalle influenze del<br />

sistema socio-tecnico aziendale e del più ampio contesto in cui le imprese sono inserite ed<br />

operano.<br />

Con le tabelle 3.3.23 e 3.3.24 inizia l’esame dei modulatori riportando, rispettivamente<br />

per gli infortuni mortali e per quelli gravi, il tipo di modulazione che è stata osservata.<br />

59

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!