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La Chianti Classic ...e tanto altro!!

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In questo numero:<br />

<strong>La</strong> <strong>Chianti</strong> <strong>Classic</strong><br />

...e <strong>tanto</strong> <strong>altro</strong>!!<br />

Pol. <strong>La</strong> Bulletta - Castelnuovo Berardenga - www.bullettabike.it - marcopanti55@gmail.com - 1° numero del 2013 (6 Luglio)<br />

Cinque percorsi<br />

cicloturistici sulle<br />

splendide colline del<br />

<strong>Chianti</strong>. Un fantastico sali<br />

e scendi, ammirando i<br />

paesaggi da cartolina del<br />

lungo le strade che<br />

attraversano borghi, ville<br />

e castelli disseminati in un<br />

mare di silenzio.<br />

Il 2 giugno 2013 sarà ricordato a lungo nell’archivio storico<br />

della Bulletta: è stato il giorno della <strong>Chianti</strong> <strong>Classic</strong> del record<br />

di presenze, con ciclisti anche da fuori regione a dar<br />

lustro ad una manifestazione che cresce di anno in anno grazie<br />

al territorio, all’organizzazione, quest’anno impeccabile,<br />

ai servizi, ai tanti particolari che danno valore all’evento.<br />

Quest’anno come non mai la Bulletta ce l’ha messa davvero<br />

tutta. Tantissimi i volontari chiamati a dare una mano dove<br />

c’era bisogno, ciascuno invitato a svolgere al meglio il proprio<br />

compito. Una segnaletica finalmente all’altezza, una logistica<br />

impeccabile, i parcheggi, il pasta party, tutto quasi perfetto. E<br />

il “quasi” è d’obbligo, perché la perfezione non esiste e bisogna<br />

cercare di migliorarsi anno dopo anno.<br />

È stato bello vedere centinaia e centinaia di ciclisti multicolori,<br />

per una volta senza fretta, senza numero sulla schiena e tamponcini<br />

nel naso, partire alla spicciolata davanti all’occhio vigile<br />

del fantastico Gallo dello Zacchei, gratificante parlare con<br />

loro, quando le pendenze e i chilometri consentivano ancora<br />

di parlare, specie ai ristori, davanti un piatto di panzanella o<br />

pappa al pomodoro e un bicchiere di vino. Per una volta le<br />

barrette sono rimaste nelle tasche della maglietta, andranno<br />

bene per la prossima domenica, chissà dove. Le medie per<br />

i più sono state da cicloturistica “godereccia”, anche se non<br />

sono mancati, né potevano mancare, molti corsaioli che hanno<br />

approfitto della bella giornata per un tostissimo allenamento.<br />

Sì, tostissimo, perché i 118 km. del lungo possono sembrare<br />

pochi, ma se guardavi il dislivello capivi cosa ti aspettava.<br />

All’arrivo tante facce stanchissime, anche di quelli del medio<br />

e del corto, si vedeva che i più non avevano più niente da<br />

spendere a fine gara. Anche il Direttore del Bullettino è stato<br />

segnalato preda dei crampi in prossimità di Poggio a Rancia,<br />

ad un chilometro dall’arrivo....<br />

Tante le iniziative nel contesto della manifestazione, dalla notte<br />

bianca, con la partenza del Randonnée della “Monti Divini”<br />

(vd. pag. 2), con la musica dei gruppi Rock che si alternavano<br />

sul palco, con i bomboloni giganti delle ore 23, fino alla mattina<br />

con la partenza dei percorsi Gourmet, affollatissimi di appassionati<br />

camminatori e ciclisti ancora più goderecci degli altri.<br />

Due percorsi attraverso le strade e stradine del <strong>Chianti</strong> per<br />

far tappa alle cantine più importanti della zona, con assaggi di<br />

vino e prodotti tipici, fino al sontuoso pranzo nella piazza di<br />

Castelnuovo, nel quale la nostra insostituibile Serena, insieme<br />

a tutta la famiglia, ha dato il meglio di se.<br />

Una partecipazione oltre le aspettative, un consenso unanime<br />

per il quale dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito<br />

all’organizzazione e hanno lavorato, e sodo, perché<br />

tutti potessero portare a casa un bel ricordo di questa giornata.


Una sfida in più alle spalle. Dalla Randonnée dei monti DiVini<br />

(si scrive così e non c’è bisogno di spiegarla), alla <strong>Chianti</strong><br />

<strong>Classic</strong> che compie quasi vent’anni. Una tradizione ormai. E<br />

pace se qualcuno la pensa diversamente con una curiosa e<br />

un po’ antipatica coincidenza. Ma quelle strade non hanno<br />

paura di accogliere tanti ciclisti. Anche se pedalano in senso<br />

inverso e col numero addosso. Quel paesaggio resta lì. Sempre<br />

uguale, diverso a ogni curva. Pronto a un’altra sfida. Ma<br />

sempre senza fretta.<br />

da “Cyclemagazine.it”<br />

2<br />

Una inedita pedalata con partenza notturna che porta<br />

sulle sacre montagne che stanno a guardia dei grandi<br />

vini delle fertili colline senesi: dai Monti del <strong>Chianti</strong>, al<br />

Pratomagno per poi salire fino ai 1700 metri della vetta<br />

Amiata e tornare al punto di partenza attraverso il suggestivo<br />

passaggio sul Monte Cetona.<br />

arrivo degli ultimi della Granfondo è il momento dei<br />

L’ primi della Randonnée. Stesso spirito ma altre forze. Soprattutto<br />

mentali. Nessun ordine d’arrivo ma il tempo massimo<br />

sì.<br />

Il via alle 21.00 del giorno prima che il cielo neanche prometteva<br />

fortuna. Loro una quarantina, a dispetto delle centinaia<br />

del giorno dopo. Spirito eroico ma biciclette ultramoderne.<br />

Tutti pronti a sfidare la notte e il freddo.<br />

Perché una randonnée è diversa dal ciclismo normale. Se lì<br />

conta il fisico, qui conta la mente. A percentuali invertite. Potrai<br />

vedere concludere nel tempo giusto qualcuno che in bici<br />

non te lo immagini quasi. Ma con la testa forte più che mai.<br />

Biciclette agli antipodi di quelle eroiche. Tecnologia spinta<br />

per accendere il buio e vedere più lontano possibile. Batterie<br />

di ricambio e stesse gambe per tutto il viaggio.<br />

Un primo giro di 33 chilometri, per assaggiare la sera, un <strong>altro</strong><br />

di 115, per immergersi nella notte e l’ultimo di 240 chilometri<br />

per andare giù, fino in fondo senza più passare dal via. Poi<br />

su, fino al Monte Amiata e non solo. Da affrontare quando fa<br />

ancora così freddo eppure, ci credereste, i primi arrivati non<br />

sono stravolti. A tradire la fatica solo gli occhi di chi ha tolto<br />

una notte al sonno e ci ha pedalato pure sopra. Il momento<br />

più difficile? Non la notte, le salite o le discese. E nemmeno<br />

gli animali, che pure qui sono un rischio col buio.<br />

«Gli ultimi 40 chilometri – ha raccontato Andrea Boggi e poi<br />

pure gli altri – quei saliscendi finali non finivano più» E via a<br />

cambiarsi e riposare. C’è chi scherza pure. Qualcuno controlla,<br />

fiero, le sue luci con ancora batteria da spendere. Ad altri<br />

quelle luci serviranno ancora. Settemila e più metri di dislivello<br />

rischiano di chiedere più di 24 ore. E se si superano le<br />

26 neanche il brevetto vale più. Il tempo limite parla chiaro.<br />

Devi ottimizzare tutto in una randonnée. <strong>La</strong> fatica e pure il<br />

riposo. Meglio fermarsi un attimo prima a recuperare che inseguire<br />

l’affanno. Meglio scegliere luci con lo stesso tipo di<br />

batteria, così non ci saranno scorte in più ad aggravare il bagaglio.<br />

E poi pensa, pensa solo che ce la farai.


3<br />

Valentino vince le “Valli Aretine”<br />

Straordinario successo del nostro portacolori nell’importante<br />

manifestazione per cicloamatori<br />

24 Marzo. Si è conclusa la 23ª edizione<br />

delle Vallate Aretine 2013, la nostra<br />

squadra ha partecipato in modo assiduo<br />

e scrupoloso di arrivare a alcuni obbiettivi<br />

grazie all’ apporto di Luca Bartoloni,<br />

Simone Manganelli, Luca Semboloni,<br />

Marco <strong>La</strong>schi, Brilli Franco, Trapani<br />

Valentino, Bruni Francesco, Finocchi<br />

Manolo, Rossi Luca e altri.<br />

Infatti Trapani Valentino ha conquistato<br />

la maglia di leader, fin dalle prime gare,<br />

portando a conpimento della conquista<br />

delle manifestazione, con un bel distacco<br />

rispetto al secondo della categoria.<br />

Mentre l’inossidabile Mingo, che non<br />

si smentisce mai, arriva 3° dei gentlemen<br />

nella classifica finale, il Brilli nuovo<br />

acquisto della bulletta arriva 2° dei<br />

super gentlemen classifica finale dopo<br />

un combattuto finale, il Bartolo e Luca<br />

Semboloni spesso a premi nelle singole<br />

gare.<br />

Un successone, una grande edizione<br />

che rimarrà per sempre negli annali della<br />

Bulletta.<br />

Ros<br />

Vallate Aretine: Mingo, Valentino, Barta e Luca<br />

dopo l’arrivo. Valentino con la maglia di leader.<br />

Vallate Aretine: Mingo, 3° classificato all’edizione<br />

di quest’anno.<br />

Anche quest’anno i nostri amici di Rosia hanno fatto le cose per bene<br />

Tanti i bullettai presenti alla partenza del<br />

“Gran Tour della Val di Merse”<br />

Un percorso esaltante e durissimo: Montepescini? Un incubo!<br />

100 bici e 700 podisti alla<br />

«Corsa di Miguel»<br />

A Roma sotto il diluvio<br />

Protagonista (in negativo) la<br />

ruota posteriore di Loredana<br />

<strong>La</strong> Corsa di Miguel - la 10 km più<br />

partecipata in Italia - Il 20 gennaio<br />

2013 le strade di Roma si sono colorate<br />

nel ricordo di Miguel Benancio<br />

Sanchez, poeta maratoneta desaparecido.<br />

Marco Bonarrigo, grande<br />

amico della Bulletta e giornalista di<br />

ciclismo tra i più apprezzati d’Italia,<br />

nonché organizzatore della manifestazione<br />

ci ha voluti a Roma per<br />

unire ciclismo e podismo in un’unica<br />

grande, immensa manifestazione.<br />

Sono stati ben 6 i bullettai presenti<br />

alla partenza dagli impianti sportivi<br />

dell’Acqua Acetosa a far da apripista<br />

alle migliaia di podisti in gara: Luca,<br />

Fabio, Loredana, Franco, Massimo e<br />

Marco. Una bellissima esperienza,<br />

purtroppo parzialmente rovinata dalla<br />

pioggia incessante e dalle altret<strong>tanto</strong><br />

incessanti forature alla ruota<br />

posteriore di Loredana che non ci<br />

hanno permesso di completare interamente<br />

il percorso che si snodava<br />

nel centro della capitale per poi dirigersi<br />

verso i Castelli.<br />

Domenica 7 Aprile a Chiusdino si è<br />

svolta la seconda edizione della Rando<br />

GranTour della Val di Merse, magistralmente<br />

organizzata dagli amici di Rosia<br />

Bike. Il volantino chiosava così: «Due<br />

i percorsi per tutte le gambe: 200 chilometri<br />

per i randagi che non vogliono<br />

mai scendere di sella e “solo” 120 chilometri<br />

per i cicloturisti meno allenati».<br />

A ben guardare il percorso, però, ognuno<br />

poteva accorgersi facilmente che<br />

l’allenamento ce ne voleva, e <strong>tanto</strong>, per<br />

superare i 2.000 metri di dislivello del<br />

percorso corto e i 3.000 e passa del<br />

Simone e Franco al Gran Tour.<br />

lungo. Partenza alla francese, nel freschino<br />

della mattina, ma nel complesso<br />

una bella giornata di sole. Si parte verso<br />

Ciciano, patria della “Palla Eh!“, quindi<br />

Montieri e poi in picchiata verso il Pian<br />

di Feccia e Monticiano, poi la strada<br />

per Iesa e da lì Petriolo da dove una<br />

svolta a sinistra ci immette nella salita<br />

di Montepescini: per molti un incubo<br />

che ricorre ancora adesso a distanza di<br />

mesi!! Si raggiunge Casciano e il Rospatoio,<br />

dove i percorsi si dividono: i matti<br />

Roma: Equipe di specialisti al capezzale della<br />

bici di Loredana.<br />

del lungo vanno verso Vescovado, gli<br />

altri direttamente alle Ville di Corsano.<br />

Da lì Ginestreto, San Rocco, Stigliano,<br />

dove alla bottega ci hanno fatto trovare<br />

un ristoro niente male, con tanti prodotti<br />

a chilometro zero. Ripartenza con il<br />

lungo che devia verso Pian del <strong>La</strong>go e<br />

Celsa e il corto che raggiunge direttamente<br />

Chiusdino dalla via più breve di<br />

Montebello. Per noi quasi sei ore in sella<br />

per una giornata indimenticabile, da annoverare<br />

tra i ricordi più belli dell’anno.<br />

Per la cronaca qualcuno (non dei nostri)<br />

probabilmente non aveva capito bene lo<br />

spirito della manifestazione e, credendo<br />

di partecipare ad una granfondo, se l’è<br />

fatta tutta da solo a oltre trenta di media.<br />

Pensa ancora di aver vinto. Contento lui....


4<br />

A cura di Sara<br />

piazzare al secondo posto. Chi ha fatto<br />

una stupenda gara è il nostro campione<br />

sempre più consolidato Valentino,<br />

classificato 16° assoluto, nella gara<br />

vinta dal Ferri.<br />

Non male neppure il Mingo e il Rossello.<br />

Sara<br />

Grosseto - Prima prova del Circuito<br />

del Cuore con la G.F. Città di Grosseto.<br />

1100 partenti e una buona la partecipazione<br />

dei bullettai ansiosi di cimentarsi<br />

in questo bellissimo e impegnativo circuito.<br />

Si sono schierati per il lungo Rossello,<br />

Mingo e Milko e Luca è arrivato primo<br />

dei 3, il Mingo però pare che abbia bucato<br />

2 volte. Invece dopo nemmeno 10<br />

km dalla partenza il poro Luca Semboloni<br />

detto il Ciolo è caduto addosso<br />

al Barbagli della Ciclistica Senese e ha<br />

mutilato la sua bici e quindi ha fatto<br />

un giro per conto suo aspettando me e<br />

Marco <strong>La</strong>schi. Marco pure ha bucato e<br />

quindi io e il Brusti lo abbiamo ripreso e<br />

per un po’ abbiamo corso insieme. Poi<br />

lui si è dato alla fuga con un gruppetto<br />

e io e Massi ci siamo messi di punta a<br />

riprendere una culona che in discesa ci<br />

faceva strenfiare ma che in salita siamo<br />

riusciti a riprendere ma... fato impietoso....<br />

Ho bucato!!!! Il Cavalier Brusti si è<br />

messo subito all’opera per cambiare la<br />

camera d’aria. Però.... mentre lui lavorava<br />

e io mi rifocillavo sfilavano pattuglie<br />

di donne che avevamo ormai messo<br />

dietro, e così non mi sono piazzata<br />

granché ma la collaborazione di Brusti,<br />

considerato il colpevole abbandono di<br />

Tasso e Ottino, è stata sicuramente preziosa.<br />

<strong>La</strong> giornata minacciava pioggia<br />

ma il tempo ha retto così, nonostante le<br />

sfighe della bulletta, credo che la giornata<br />

sia andata bene.<br />

Cavriglia - 1° Maggio, sveglia all’alba<br />

perché la partenza è alle 8 anziché<br />

alle 9 per concomitanza di altre 2 gare<br />

o passeggiate o raduni. <strong>La</strong> banda del<br />

buco ha colpito ancora una volta la<br />

Bulletta perché dopo pochi chilometri<br />

è stato Milko a bucare, è stato infatti<br />

visto a bordo strada da noi ritardatari<br />

a cambiare la ruota e questo stop non<br />

gli ha permesso di rientrare in tempo<br />

e fare ciò che si era prefissato: il lungo<br />

con Ossi e col Mingo; ha fatto il medio,<br />

credo da solo ed è arrivato dopo me e<br />

il Brusti. ll Badante Brusti mi ha dato<br />

una bella mano facendomi rientrare<br />

su un gruppetto del Gaudenzi che<br />

ci ha portati al traguardo facendomi<br />

Pitigliano - Tre gare in una settimana<br />

a questi ritrmi sono quasi insostenibili<br />

considerando poi le levatacce all’alba.<br />

Per Pitigliano siamo partiti in cinque:<br />

due per il lungo (Rossello e Milko)<br />

e tre per il medio (Bartoloni, Brusti<br />

e io). Valentino era già là.... più<br />

pronto che mai per conquistare il suo<br />

“posto al sole”. <strong>La</strong> strada era bella,<br />

panoramica, le vedute di Sorano e<br />

Pitigliano fantastiche, ma una parte<br />

della gara (seppur 10-12 km) io e Massi<br />

l’abbiamo fatta sotto l’acqua, cosa che<br />

ci ha costretti a frenare ulteriormente in<br />

discesa, specie dopo aver visto volare<br />

a terra dei cicilisti davanti a noi. Milko<br />

e Luca hanno un po’ risentito anche<br />

loro di tanti km in pochi giorni e gente<br />

che nelle altre gare gli sono arrivati<br />

dietro di qualche minuto a questo giro<br />

li hanno aspettati al traguardo (vedi<br />

Brilli, grande prestazione). Io sono stata<br />

brontolata dal gregario dopo che gli<br />

ho fatto perdere il 2° gruppo; in salita<br />

quest’anno vo meno del solito, e da<br />

vera bighellona nemmeno avevo voglia<br />

e forza di montare sul pedali, troppa


5<br />

fatica e così sono rimasta al palo; ci<br />

hanno “raccattati” 3-4 ciclisti del pedale<br />

Mancianese e ci hanno fatto stare con<br />

loro fino alla fine, cosa che mi ha<br />

permesso di piazzarmi al primo posto.<br />

Ora un po’ di relax prima della prossima<br />

gara. In<strong>tanto</strong> ci godiamo quel bel cesto<br />

di prodotti per la vittoria di domenica.<br />

Per la cronaca Valentino compie un<br />

exploit incredibile, classificandosi 10°<br />

assoluto, dietro a gente del calibro di<br />

Cipolletta e Rumsas. Per Valentino,<br />

nostro miglior atleta, ormai temuto da<br />

tutti e che si migliora di gara in gara,<br />

l’attesa vittoria è ad un passo. Forza<br />

Vale!!<br />

Sansepolcro - Giornata fredda, grigia e<br />

piovosa, più che il 26 Maggio sembrava<br />

un giorno autunnale. Voglia di partire<br />

nessuna, poi però, poco prima di<br />

andare in griglia, ha smesso di piovere,<br />

quindi armati di tanta buona volontà rimaneggiati<br />

e infreddoliti, siamo andati<br />

alla partenza. Io non aveva il mio gregario<br />

“ufficiale”, il Brustino, che è stato<br />

degnamente sostituito dal “vecchio”<br />

gregario, non Ottino, che quest’anno si<br />

è allenato poco o niente, ma il mitico<br />

Tasso che ha mi raggiunto dopo 16 km<br />

di andamento sostenuto ed è sempre<br />

stato al mio fianco. <strong>La</strong> strada era bagnata,<br />

il fondo non particolarmente buono,<br />

le buche iniziali hanno fatto perdere le<br />

borracce a molti ciclisti... la competizione<br />

accanita, come sempre.... Ma per<br />

i bullettai non è stata una giornata positiva;<br />

infatti c’è chi è stato male per il<br />

freddo (Valentino) che si è ritirato, chi<br />

per la fame (il Rossello in cima al Fumaiolo)<br />

che si è riavuto solo dopo aver<br />

digrumato 4 pezzi di banana tutti insieme,<br />

il Tasso (pare gli abbia fatto male la<br />

pizza il giorno prima, aveva gli strizzoni<br />

di corpo), Ottino che non è mai entrato<br />

in gara, ma anche il Mingo non stava<br />

granché, così come il duo di Radda<br />

(Bartolo-Manolo) Sara ha fatto la sua<br />

corsa tranquilla, soffrendo il freddo, ed<br />

è arrivata davanti alla sua diretta rivale;<br />

il Brusti, è stato degnamente sostituito<br />

dal Tasso che resterà la vera garanzia,<br />

senza nulla voler togliere a Massimiliano<br />

Viola.<br />

Rosignano - 9 Giugno e meno male che<br />

s’era al mare nel mese di inizio dell’estate,<br />

mai presa, in tutto il Circuito del<br />

Cuore fino ad adesso, tanta acqua in<br />

gara. Ritornati ai vecchi ranghi, avevo<br />

al fianco il mio gregario ufficiale 2013;<br />

non eravamo tantissimi, io, Brusti, Rossello,<br />

Mingo, Valentino, il mitico Brilli,<br />

il Bartolo e il <strong>La</strong>schi. Il percorso, benché<br />

sulla costa, non era granché pianeggiante<br />

e poi la pioggia rallentava<br />

le possibilità di fuga in discesa dove<br />

qualche caduta non è mancata. Anche<br />

questa volta ho fatto arrabbiare il mio<br />

gregario, ho perso 2 gruppi in salita, ma<br />

se non vo non c’è verso, inutile che si<br />

arrabbi; poi però, alla fine, in salita, con<br />

un’altra donna non c’è stata storia, non<br />

la facevo passare e sono arrivata avanti;<br />

I 4 bullettai del lungo sono andati<br />

bene, ma soprattutto hanno evitato le<br />

secchiate d’acqua cadute a disgrazia a<br />

fine gara. Abbiamo atteso la fine della<br />

premiazione aspettandoci qualcosa per<br />

lo meno come squadra (perché a livello<br />

individuale non ci s’è messo mano), ma<br />

come si dice non s’è raccattato pallino,<br />

poi siccome una squadra non si è fermata<br />

a prendere la coppa, questa ci è<br />

stata gentilmente concessa dalla giuria;<br />

una volta <strong>tanto</strong> un premio per la costanza<br />

ci è toccato.<br />

Giornata mediocre per tutti meno che<br />

per Valentino, come al solito supercompetitivo<br />

con i migliori, classificato 16°<br />

assoluto. E dai!!!!!!!<br />

L’Eroica Japan: prima edizione. E<br />

non sarà di certo l’ultima. Ottime impressioni<br />

da tutto, dai partecipanti,<br />

da quelli del servizio, dai ristori, dal<br />

percorso, dal controllo dei bivi e dalle<br />

segnalazioni. Tanti miglioramenti<br />

da fare anzi, rifiniture direi. Insomma,<br />

gli amici della Japan hanno fatto<br />

essenzialmente un gran bel lavoro. Il<br />

percorso, alla faccia dell’altimetria<br />

(1.050 metri nei 100 km) non ha dato<br />

tregua, in perfetto stile Eroica. Poca<br />

pianura, tanti saliscendi, qualche salita<br />

carogna, vento da tutte le direzioni<br />

a seconda di intorno a quale lago<br />

si stava girando.<br />

Il giorno dopo di nuovo in viaggio,<br />

ci aspettava Kyoto. I giapponesi dicono<br />

che Tokyo è come Milano, Kyoto<br />

come Firenze e Hiroshima come Napoli.<br />

In effetti Kyoto è una città storica,<br />

dove si mischia antico e moderno<br />

con armonia, dalla Stazione degli<br />

Shinkanzen, ai templi, alle viuzze<br />

strette e con le case tradizionali in legno.<br />

Ho poi scoperto perché le giapponesine<br />

camminano con le punte<br />

dei piedi in dentro che se fossero figlie<br />

nostre le porteremmo subito dal<br />

posturologo: lo considerano “fico”,<br />

perché le geishe camminano così.<br />

C’è però una cosa del Giappone che<br />

non sopporto. È il fatto che otto di<br />

loro su dieci spippolano continuamente<br />

sulla tastiera del telefonino.<br />

Almeno si parlassero invece di chattare!<br />

Claudio


L’ANGOLO DEL BISUNTO<br />

Un gradito ritorno: finalmente rivediamo Valeria<br />

in sella alla sua Bianchi.<br />

Attaccamento alla maglia: il mitico Luciano non si toglie la maglia della Bulletta nemmeno per le incombenze<br />

di casa. Basta sostituire gli scarpini con un più comodo paio di stivali.<br />

That’s amore: Valeria e Ottone in splendida forma<br />

alla Ciclomangiata di Follonica.<br />

Nuovi acquisti: Claudio, una new entry di assoluta<br />

qualità.<br />

Maglietta nuova: a S. Ansano qualcuno ha corso<br />

con il cartellino ancora attaccato...<br />

That’s amore: No, Franco, non si può fare sesso la<br />

sera prima della gara!!<br />

Giovani speranze: Un giovanissimo Posarelli con<br />

la grinta di sempre.<br />

Quando sei un nonno ciclista: Ogni scusa è buona<br />

per allenarsi...<br />

Io non mi infango: Il Burroni con la sua Trek munita<br />

di un buffo parafango posteriore.<br />

Incontri inattesi: Prima il cinghiale, poi il granchio.<br />

Il Barta incontra sempre qualcosa in strada...<br />

Crisi di fame: Il Fanfa sorpreso dall’obiettivo mentre<br />

saccheggia il frigo.


7<br />

L’hanno chiamata “Eroica” e ne ha ereditato<br />

la struttura genetica. Il sapore è<br />

quello dell’impresa, ma pure stabilendo<br />

vincitori e vinti per la 36 ore la sensazione<br />

di agonismo appare comunque<br />

remota. Corridori che si sfidano che si<br />

fermano a chiacchierare. Corridori che<br />

quando si fermano per riposarsi si trovano<br />

davanti una fiaschetta di grappa<br />

“per recuperare”. E magari va giù una<br />

sorsata. E perché no?<br />

Nei giri che si susseguono tocca fermare<br />

Luciano Berruti che non gli va mica<br />

<strong>tanto</strong> di lasciar spazio a girare agli altri<br />

della sua squadra. Qualcuno arriva<br />

col cambio che fa un rumore terribile.<br />

Mentre gli sistemano la bici è l’occasione<br />

per riposare.<br />

In<strong>tanto</strong> alle nove di domenica, a Buonconvento,<br />

si prepara un’altra pedalata.<br />

È l’Eroica Sud pronta al via. Come prima<br />

edizione sono ammesse bici di ogni<br />

tipo, ma molti sono in stile perfetto.<br />

Qualcuno ha comprato la bicicletta il<br />

giorno prima, nel mercatino al centro di<br />

Buonconvento ci sono piccoli affari da<br />

trovare.<br />

Lo sterrato dell’Eroica Sud è spettacolare.<br />

Affascina i nuovi ed esalta gli eroici<br />

navigati che fino a qui non erano mai<br />

arrivati. Di fatto, è il giro riservato ai soli<br />

partecipanti al percorso lungo dell’Eroica<br />

classica. Non sono tanti a fare i 205<br />

chilometri. Sterrati perfetti, ma la salita<br />

fino a Montalcino è difficile da digerire<br />

comunque. Fa caldo, il sole picchia e la<br />

strada acceca, ma basta alzare lo sguardo<br />

per sentire meno la fatica.<br />

da Cyclinside.com<br />

<strong>La</strong> gita sociale quest’anno si è svolta a Feltre, alla mitica Sportful Dolomiti Race<br />

19esima edizione, una tra le più dure e suggestive Gran Fondo d’Italia.<br />

<strong>La</strong> squadra messa in campo, per affrontare questa gara estrema (percorso lungo,<br />

con passi Forcella Franche, Duran, Staulanza, Valles, Rolle ed il mitico Croce<br />

d’Aune per “solo” 220 Km / 5.600 mt dislivello, medio, 122 Km / 2.800 mt dislivello),<br />

era così composta: per il lungo, il “veterano” Ossi ed il pluripremiato<br />

al Prestigio Duccino.<br />

Percorso medio, Luciano, Tasso, Emanuele. Staff: Aldo (autista ed eventuale<br />

recupero corridori), Elisa Marcocci (sostenitrice morale, “psicologa” pre-dopo<br />

gara). Insomma una vera squadra al completo.<br />

Il mattino del 16 giugno in Piazza a Feltre si contavano ben 3.714 partenti.<br />

<strong>La</strong> società tutta, ne è uscita a testa alta: Luca ha concluso il lungo in meno di<br />

dieci ore, Duccio è rientrato nel tempo massimo per la qualificazione, giusto<br />

per non sprecare altre energie preziose per le prossime gare del Prestigio, Luciano<br />

ha concluso in meno di 5 ore, Tasso in poco più di 5, il Presidente, che<br />

ha fatto davvero l’impresa, nel senso che ha deciso di portare a termine la gara<br />

con soli 200/300 km di preparazione sulle gambe, l’ha fatta tutta! Si è permesso<br />

anche di mettere dietro molti altri corridori, con l’arrivo che sembrava la “Roubaix”<br />

(pavé e pendenza del 14%), con crampi fin dal 40° km, ma sempre in<br />

piedi sui pedali fino alla fine, con tutto il pubblico che incitava accompagnandolo<br />

fino all’arrivo.<br />

<strong>La</strong> soddisfazione più grande è stata quella che durante tutto il percorso molti,<br />

moltissimi corridori riconoscevano e salutavano la nostra maglia (devo dire una<br />

tra le più belle), tutti hanno sentito più volte salutare e dire: “Vai! Mitica Bulletta”,<br />

non male per una gara in provincia di Belluno.<br />

Infine per chiarezza due parole sul gruppo, composto, non solo per lo “spirito<br />

atletico”, ma soprattutto per una caratteristica comune a tutti: LA RESISTENZA<br />

ALL’ALCOOL!!!<br />

Poteva esserci la tentazione di “cadere in qualche bicchierino di birra”, considerato<br />

che Pedavena (luogo del soggiorno), è il paese con uno tra i più noti ed<br />

antichi birrifici europei, vanificando così giorni e giorni di pesanti allenamenti...<br />

Concludo con una domanda, considerato per tutti la positiva prestazione: i<br />

nostri scalatori avranno bevuto solo acqua fresca di montagna o avranno affrontato<br />

i passi dolomitici con in bocca il sapore di luppolo?<br />

A voi la risposta????<br />

Se optate per la seconda, consiglio a tutti di cambiare integratori nelle borracce,<br />

ed affrontare le prossime sfide con lo stesso spirito di questa bellissima gita.<br />

Ho imparato a Feltre che dopo una salita……c’è un’altra salita.<br />

Luciano


CICLOTURISMO REGIONALE UISP<br />

Freddo e pioggia alla prima prova del C.R.<br />

200 Km e non partire<br />

Pappiana 5 Maggio. Parte male, anzi, malissimo, il Regionale<br />

2013. Ancora una volta Giove Pluvio si è accanito su questa<br />

manifestazione costringendoci ad una inutile trasferta di<br />

200 km. Erano davvero parecchi i bullettai ansiosi di partire<br />

alla prima prova del circuito: Marco, Franco, Gatto, Stefano,<br />

Nando, Rosolino e Claudio. A sorpresa è mancato Lillo, sempre<br />

presente nelle ultime due edizioni, ma che, a suo dire,<br />

“quest’anno la domenica ha qualche problema”.<br />

Partenza all’alba, poco dopo le sei, con il cielo sgombro da<br />

nubi. All’autogrill di Montecatini non perdiamo l’occasione<br />

di litigare con una cassiera impicciona, e alla ripartenza si<br />

vedono in direzione nord-ovest densi nuvoloni neri. A Pisa<br />

i primi goccioloni ci lavano il vetro, ma tiriamo avanti. Arriviamo<br />

a Pappiana sotto una pioggierellina insistente e una<br />

temperatura di 9 gradi da abbigliamento “full winter”. Nonostante<br />

il buffo parafango posteriore montato per l’occasione<br />

Stefano è il primo a dichiarare: «Voi fate quel che vi pare, io<br />

vi aspetto in macchina»!! Il Gatto e Claudio decidono di partire<br />

ugualmente, gli altri, dopo una breve consultazione optano<br />

per l’esatto contrario. <strong>La</strong> Poggia aumenta, diventa diluvio<br />

Alla Viaccia sole e bel tempo. Peccato per i “conigli”<br />

Un bacino su due...<br />

26 Maggio. Secondo appuntamento stagionale del Regionale<br />

Uisp alla Viaccia di Prato. Il maltempo dei giorni precedenti<br />

e le temperature decisamente poco primaverili hanno indotto<br />

parecchi bullettai a rimanere a letto in questa domenica: decisione<br />

quantomai infelice perché Giove Pluvio proprio oggi<br />

si è preso un giorno di ferie e ci ha regalato una bellissima<br />

giornata di sole. Si parte in cinque: Marco, Remo, Claudio,<br />

Gatto e Duccino. Assenti ingiustificati tutti gli altri.<br />

Remo e Gatto optano per il corto, su un persorso decisamente<br />

poco entusiasmante, mentre gli altri tre proseguono per il<br />

medio di 120 km., percorso impegnativo con oltre 2000 mt.<br />

di dislivello. Raggiunto il bacino del Brasimone, ormai in provincia<br />

di Bologna, oltre metà percorso, veniamo informati da<br />

un noto DS che il posto di controllo è già stato chiuso e la<br />

frecciatura rimossa. Inveleniti, non conoscendo la strada, non<br />

ci resta che girare le ruote verso sud e tornare all’arrivo da<br />

dove eravamo venuti. Qui giunti, alle nostre rimostranze, ci<br />

informano che abbiamo sbagliato strada noi (ma veniamo comunque<br />

classificati). Avviso ai lettori del Bullettino: chi ride<br />

verrà preso a calci nel culo. Chiaro???<br />

torrenziale, vediamo tanti ciclisti che tentano la partenza ma<br />

tornano indietro. Ci ricordiamo che siamo nella Valle del Serchio,<br />

è più astuto tagliare la corda. Franco e Claudio portano<br />

stoicamente a termine la gara (quest’ultimo ha pure l’incoscienza<br />

di fare il medio...), dimostrando più coraggio degli<br />

altri, che tornano a Siena con la coda tra le gambe e un’altra<br />

incazzatura, dopo quella di Pisa dell’anno scorso. Speriamo<br />

bene per le prossime gare.<br />

VI edizione da Scarperia con il giro nel celebre circuito<br />

Quasi come le moto!<br />

16 Giugno. Effetto della crisi? Sarà ma al posto delle moto<br />

o delle auto al circuito del Mugello hanno sfrecciato (si fa<br />

per dire) 1200 partecipanti in bici, 350 dei quali provenienti<br />

da fuori Toscana, in rappresentanza di 125 Società<br />

sportive. Sono questi i numeri da record del Ciclotour<br />

Mugello 2013, un appuntamento divenuto ormai fisso per<br />

sempre più appassionati di cicloturismo provenienti da tutta<br />

Italia e giunto quest’anno alla sua sesta edizione. Tanti i<br />

bullettai alla partenza: Marco, Lillo, Franco, Rosolino, Stefano,<br />

Nando, Gatto, Mingo, Angela, Stefano e Maurizio, e,<br />

in tenuta bullettaia, la nostra Suzie.<br />

<strong>La</strong> partenza alle 7,30 ci ha obbligato ad un pernottamento<br />

in loco (con gli hotel a prezzo convenzionato di 25 euro),<br />

ma ne è valsa veramente la pena: il giro sul Circuito del<br />

motomondiale vale una levataccia. Poi, dopo alcuni chilometri<br />

ad andatura sostenutissima, l’attacco alla Futa, tosta<br />

e lunga, poi Firenzuola, dove abbiamo salutato gli “emiliani”<br />

che giravano per il lungo e subito dopo l’inizio della temutissima<br />

Collinaccia, solo 2,5 km che però ricorderemo<br />

per tutta la vita, per le pendenze che non scendono mai<br />

sotto al 10-12%. Quindi la Moscheta, bellissimo tratto<br />

boscoso, con la salita che non ti lascia nemmeno per un<br />

attimo fino allo scollinamento del Giogo. Pasta party con<br />

ravioli mugellani al ragù e un bel prosciutto portato a casa,<br />

nonostante la ventunesima posizione.


CICLOTURISMO REGIONALE UISP<br />

Pistoia contava per la classifica, ma eravamo solo in 7<br />

Appennino da... brividi!<br />

23 Giugno. Chi voleva fare una prova tecnica della Prato<br />

Abetone poteva tranquillamente presentarsi quest’oggi alla<br />

partenza della Gran Fondo dell’Alto Appennino, invece di<br />

andarsi ad inguastire nei mangia e bevi della Val d’Orcia. Un<br />

percorso a dir poco fantastico, adatto agli amanti della salita,<br />

con il medio che superava il 1700 metri di dislivello. Peccato<br />

per le temperature, che in cima al Sammommè e al passo<br />

dell’Abetone (per i percorsi lunghi), erano da “brividi”. L’organizzazione<br />

come al solito perfetta (le strade un po’ meno),<br />

dei nostri amici dell’Avis Pistoia, i ristori, la frecciatura (anche<br />

che siamo riusciti nell’impossibile impresa di sbagliare strada<br />

tutti e sette), insomma tutto bene. Alla partenza Marco,<br />

Remo, Nando, Roso, Lillo, Lo Stopponi e Marcone Di Tardo,<br />

questi ultimi alle prese con il corto, tutti gli altri nel medio.<br />

<strong>La</strong> Collina, il Sammommè, le Piastre, il Passo dell’Oppio e la<br />

Prunetta hanno messo a durissima prova i nostri poco allenati<br />

garretti, siamo arrivati stanchi ma felici e gratificati alla bellezza<br />

del percorso. <strong>La</strong> grande campionessa Edita Pucinskaite,<br />

che da anni lega il proprio nome all’evento, era lì a premiare<br />

le squadre più numerose, delle quali, purtroppo, la Bulletta<br />

non faceva parte.<br />

A Scarlino un bel percorso e ristori finalmente all’altezza<br />

Tra mari e monti..,<br />

Scarlino 30 Giugno. Penultima prova del Cicloturistico Regionale,<br />

stavolta al mare, partenza da Scarlino Scalo in direzione<br />

della Marsiliana. Un’oasi di pace e di silenzio, auto completamente<br />

assenti, il solo rumore che si sentiva era il fruscio delle<br />

nostre biciclette. Remo pedalava allegramente con gli scarpini<br />

gentilmente forniti dall’organizzazione (l’aveva lasciati a<br />

casa...) con medie orarie per noi impensabili. Raggiungiamo<br />

Ribolla, quindi l’alto colle di Giuncarico (il paese dove hanno<br />

inventato la briscola), poi in picchiata nel fondo valle fino al<br />

bivio a destra dove un cartello ci ricordava che qui comincia<br />

la temutissima salita di Tirli, che, anche se percorsa dal “lato<br />

debole” non è uno strappo da sottovalutare.<br />

A Tirli, non avevamo ancora raggiunto il Gatto, partito molto<br />

prima di noi: «<strong>tanto</strong> io vo’ piano, mi richiappate». Al ristoro<br />

arriviamo stremati dalla salita, ma un’occhiata alle nostre<br />

spalle ci faceva riconciliare con il mondo: la vista della Maremma<br />

con il suo bellissimo mare. Da quassù uno spettacolo<br />

da lacrime agli occhi! Quindi si scende verso Punta Ala, Puntone<br />

e quindi l’arrivo a Scarlino. Cento chilometri esatti, uno<br />

più bello dell’<strong>altro</strong>. Peccato per il numero non elevatissimo<br />

di iscritti, circa 150, ma chi c’era si è sicuramente divertito.<br />

6 Luglio: il “Valentino Day”<br />

Suonino le trombe!! Mentre ad Assen Valentino Rossi cancellava<br />

il lungo digiuno con una incredibile e inaspettata<br />

vittoria, il nostro Valentino coglieva il suo primo successo<br />

nel circuito di Valiano, con una fuga partita al terzo giro<br />

insieme e Ciolo Semboloni e altri due ceffi. Una vittoria<br />

a lungo cercata, l’obiettivo di una stagione corsa sempre<br />

ad altissimi livelli, contro i ciclisti più forti della Toscana<br />

(qualcuno anche con trascorsi non limpidissimi...). Ciolo<br />

è giunto terzo assoluto, un risultato eccezionale! Brilli secondo<br />

di categoria e Rossello terzo, mentre la Bulletta è<br />

giunta prima come squadra. Ragazzi, abbiamo imparato<br />

come si fa a vincere. E chi ci ferma più!!


Prima Ciclomangiata del Brevetto. Come al solito si parte con Follonica<br />

Arriva l’estate. Tutti al mare!<br />

Peccato per gli agonisti, assenti per “colpa” della gara del giorno dopo<br />

10<br />

Sabato 8 Giugno. Si riparte. Prima prova del Brevetto del Ciclomangiatore<br />

2013. Si parte di buon mattino in direzione<br />

del mare. L’orario di partenza non è, come al solito, rispettato<br />

da tutti: molti decidono di partire un po’ prima: “…<strong>tanto</strong> vo’<br />

piano, mi richiappano…”, altri rimettono la sveglia un po’ più<br />

tardi: “…anche se parto un’ora dopo, li richiappo tutti…”, i<br />

più, partono in orario perfetto: “…si sta tutti insiene e si fa il<br />

nostro passo, <strong>tanto</strong> ‘un ci corre dietro nessuno…”!<br />

Finalmente una bella giornata di sole, e ci voleva, in questa<br />

primavera dall’aspetto decisamente autunnale. Il traffico il sabato<br />

mattina è scarso, e possiamo pedalare per i quasi cento<br />

chilometri della “Scalmanata” in assoluta tranquillità.<br />

Quest’anno sono migliorate decisamente le docce, qualcuno<br />

approfitta anche per fare un bel bagno in mare in quella che<br />

forse è stata la prima vera giornata di estate dell’anno.<br />

Alla spicciolata arrivano tutti, anche i più lenti, quelli che ai<br />

ristori di Frosini e Gabellino hanno sostato un’ora svuotando<br />

l’intero banco alimentari.<br />

Arriva anche Remo, dolorante e con qualche sbucciatura nei<br />

ginocchi, per colpa di un’auto ferma un panne dietro una curva<br />

(pensare che solo un anno fa le avrebbe appioppato una<br />

multa coi fiocchi…), ma nonostante questo in gran forma, forse<br />

per merito della presenza del piccolo Michael, che, a vederlo<br />

sgambettare, sembra già ansioso di montare in bicicletta<br />

(buon sangue non mente).<br />

Pranzo alla <strong>La</strong>nternina, sul lungomare di Pratoranieri, ottimo<br />

ristorante dove, oltre a mangiare bene, si vede il mare, particolare<br />

non trascurabile per una gita, appunto, al mare!!<br />

Peccato per i molti bullettai assenti per la concomitanza, il<br />

giorno successivo, della gara a Rosignano del Circuito del<br />

Cuore, situazione che putroppo si presenterà anche alla Ciclomangiata<br />

di Bolsena per “colpa” della Prato-Abetone.<br />

Alla fine della “mangiata” della 22ª Scalmanata a Follonica, il<br />

Fanfa, dopo aver pedalato e mangiato, si è dilettato nelle sue<br />

rielaborazioni ruspanti dei grandi successi canori allietando i<br />

ciclomangiatori.<br />

Infine il Lillo ci ricordava che sono passati 25 anni dalla prima<br />

volta. Boh, vallo a capì.<br />

L’allegra comitiva bullettaia<br />

Il Draghi, l’unico<br />

che ha fatto<br />

“anda e rianda”<br />

Vendesi bici Frejus primi anni ‘70<br />

conservata ottimamente, non restaurata,<br />

vernice e adesivi originali, dopo un buon<br />

tagliando è pronta per l’Eroica. Rich. 250<br />

euro. Tel. Marco 339 1241739<br />

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come nuovi. Prezzo ottimo.<br />

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CICLOTURISMO PROVINCIALE UISP<br />

Si parte con S. Ansano...<br />

9 Marzo - Finalmente parte la stagione cicloturistica 2013 con<br />

il tradizionale Raduno di S. Andano a Dofana, organizzato<br />

come sempre dagli amici di Arbia.<br />

Da questa edizione hanno sperimentato una nuova formula,<br />

che prevede la partenza a squadre su due percorsi: un circuito<br />

corto di 50 km e un secondo leggermente più lungo di 60.<br />

<strong>La</strong> Bulletta parte per prima seguita dalle altre formazioni meno<br />

numerose. Il percorso è quello che noi tutti conosciamo assai<br />

bene, con transito da Colonna del Grillo, Castelnuovo, Brolio,<br />

Pianella e rientro a Monteaperti, con il solito bel ristorone finale<br />

(anche se la pasta al pomodoro alle 16,30 non attira poi<br />

molto).<br />

<strong>La</strong> Bulletta, nonostante il buon numero di partenti, si classifica<br />

al secondo posto, dietro ai padroni di casa, che ci ragalano<br />

il prosciutto che ovviamente gli renderemo il primo maggio.<br />

In questo infinito inverno senza mai vedere il sole, anche<br />

quest’oggi il tempo è nuvoloso ma non freddo. I nuvoloni<br />

minacciano pioggia, che vediamo cadere tutto intorno a noi,<br />

ma fortunatamente nemmeno una goccia sulle nostre teste.<br />

Per la cronaca il primo classificato, ma non conta, è stato il<br />

Verdelli.<br />

...si prosegue con Geggiano<br />

Ancora Primo Maggio e ancora appuntamento, ormai consueto,<br />

a Geggiano per la Cicloturistica organizzata in collaborazione<br />

con il Gruppo Sportivo e il Circolo Arci locale. Terza<br />

edizione della Coppa “Memorial Enzo Manganelli”, indimenticato<br />

D.S. e appassionato ciclista che gli amici del Bozzone vo-<br />

gliono ricordare ogni anno con questa piccola manifestazione.<br />

Purtroppo la spiacevole concomitanza di orari e di percorsi<br />

con il Giro del Valdarno (che stranamente si svolge quasi interamente<br />

nel <strong>Chianti</strong>) ha indotto gli organizzatori ad un cambio<br />

di percorso che ha portato i ciclisti in zone fino ad ora poco<br />

toccate dal traffico ciclistico.<br />

Prima parte del percorso molto “urbana” con Scacciapensieri<br />

e la Strada Fiume fino a Fontebecci, poi <strong>Chianti</strong>giana verso<br />

Basciano, Badesse Ceppo, Braccio, Uopini, ancora Badesse,<br />

Basciano, la dura erta di Valiano e rientro facile facile da Pontignano.<br />

Gli iscritti sono stati una sessantina, in lieve calo rispetto al<br />

passato, proprio per la concomitanza con l’altra manifestazione<br />

che conta un buon numero di abbonati anche tra gli stessi<br />

bullettai.<br />

Pastasciutta e prosciutto all’arrivo a ristorare gli stanchi ciclisti<br />

e premi per tutti. <strong>La</strong> Bulletta si è classificata al primo posto,<br />

ma, come previsto, il prosciutto è stato reso ai secondi classificati,<br />

gli amici di Arbia, mentre il Trofeo Manganelli farà bella<br />

mostra si se nelle stanze della Bulletta.<br />

...si finisce con S. Isidoro<br />

11 Maggio - Tradizionale appuntamento con S. Isidoro a Taverne.<br />

Quest’anno la partenza è stata spostata da Arbia a Taverne,<br />

nella via dove storicamente è situato l’arrivo. Bel percorso<br />

da 75 km. da Bottega Nuova, Geggiano, Pianella, Brolio,<br />

Castelnuovo, Grillo, Canapaia, Taverne, con possibililità, per<br />

chi lo desiderava, di scorciare una decina di km. deviando per<br />

S. Felice e Monteaperti.<br />

Dietro macchina fino a Geggiano e poi marcia libera fino<br />

all’arrivo. Il Gruppo Corsaioli si mette subito in testa a tirare,<br />

con Rossello, Sara (con il badante), Luciano, Milko e molti altri<br />

alla spicciolata. Assenti giustificati Valentino e tutti coloro che<br />

il giorno seguente affronteranno la Gran Fondo del Marrucci<br />

a S. Gimignano.<br />

Da segnalare la graditissima presenza del Premier in una delle<br />

sue prime uscite dell’anno in bicicletta.<br />

I primi, nonostante il tratto a marcia controllata, riescono a<br />

tagliare il traguardo con una media vicina ai 31 kmh., segno<br />

che da Geggiano in poi sono andati davvero forte. Ci stiamo<br />

abituando, per ora nelle cicloturistiche, a vedere i nostri colori<br />

arrivare primi al traguardo: dopo il primo assoluto di Luciano<br />

a S. Ansano, registriamo quest’oggi il primo posto di un Brusti<br />

sempre più competitivo. Ma si era mai visto un gregario che<br />

mette dietro il suo capitano in volata? Da processo!


12<br />

E PER CHI HA ANCORA TANTA VOGLIA DI PEDALARE...<br />

Data Sociali Cicloturismo Regionale Cuore Randonée MTB Prestigio/Altro<br />

6 Luglio Bolsena Merano<br />

7 Luglio Renzino Pisa Prato Abetone<br />

14 Luglio 11/14 Ungheria Pinarello<br />

21 Luglio Radda Villa Strada<br />

25 Luglio Crono Sociale<br />

28 Luglio Chiusi<br />

3 Agosto Ciclomangiata Verna<br />

10 Agosto Unesco S. Gimignano<br />

25 Agosto Oetztaler<br />

1 Settembre Monteroni G.F. Scott<br />

7 Settembre Ruffolo<br />

13 Settembre Fondo Berardenga Badia Agnano Magnifica<br />

22 Settembre Montalcino<br />

29 Settembre Mondiali Firenze<br />

6 Ottobre Eroica Sinalunga<br />

13 Ottobre Chitignano<br />

2 Novembre Festa di chiusura<br />

14 Dicembre Fettunta Bike<br />

Lo maggior Corno 2013<br />

<strong>La</strong> classifica aggiornata dello Maggior<br />

Corno 2013 vede, alla data odierna,<br />

primo in classifica il nostro Luca, che,<br />

anche quest’anno, cercherà di portare<br />

a casa l’ambìto riconoscimento.<br />

L’impegno e la dedizione dimostrata<br />

anno dopo anno hanno fatto di Luca<br />

il campione indiscusso di questa<br />

specialità. Spesso insidiato dai<br />

compagni di viaggio (Fabio, Stefano,<br />

Milko...) che, pur impegnandosi, non<br />

hanno mai raggiunto le vette assolute<br />

dell’eccelso e insuperabile campione<br />

di Castelnuovo!<br />

Benvenuto<br />

Michael<br />

TORTA RUSTICA CON<br />

CARCIOFI E RICOTTA<br />

Ingredienti 6 persone<br />

Pasta pizza 500 gr. - Ripieno bomba: 6 carciofi,<br />

300 gr. ricotta di mucca, 2 uova intere,100 gr.<br />

prosciutto cotto a dadini, 80 gr. grana grattugiato,<br />

sale, pepe, un po’ di menta fresca, olio d’oliva<br />

q.b., 1 spicchio d’aglio, prezzemolo.<br />

Procedimento.<br />

Pulire e cuocere i carciofi tagliati a fettine in aglio olio e prezzemolo tritato,<br />

per 10 minuti, salare e pepare. Unire ai carciofi la ricotta, le uova il prosciutto<br />

cotto e il formaggio grattugiato, la menta e mescolare bene. Stendere<br />

la pasta pizza in una tortiera tonda da 26 cm di diametro, versare dentro il<br />

composto di carciofi e infornare a 180° per 30-35 minuti.<br />

Una bella birra fredda e buona pedalata. Un consiglio: meglio mangiarla<br />

come recupero gara.<br />

Il Bullettino e tutta la Bulletta si<br />

uniscono alla gioia di Matteo e<br />

Martina per l’arrivo del piccolo<br />

Michael, che, ne siamo certi, vedremo<br />

molto presto in sella ad una<br />

piccolissima bicicletta.<br />

Un record l’ha già battuto: a nemmeno<br />

un mese dalla nascita ha<br />

partecipato alla sua prima Ciclomangiata,<br />

insieme a babbo, mamma<br />

e nonni. Potrebbe essere il più<br />

giovane brevettato nella storia del<br />

nostro glorioso sodalizio!!

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