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Eccezionale:<br />
TORNA IL<br />
DIZIONARIO!!<br />
Pol. La Bulletta - Castelnuovo Berardenga - www.bullettabike.it - marcopanti55@gmail.com - 2° numero del <strong>2013</strong> (9 Novembre)<br />
La vittoria è andata al sinalunghese Stefano Farnetani<br />
Fondo della Berardenga: corsa per ciclisti veri<br />
Un percorso duro e bellissimo - Folta partecipazione dei Bullettai - Valentino ottimo <strong>22</strong>°<br />
55 km. che in parte segue il percorso agonistico aggiungendo<br />
il tratto Casetta, Colonna del Grillo. La classifica per società<br />
vede al primo posto il gruppo ciclistico La Bulletta, ma essendo<br />
la squadra organizzatrice, rifiuta il premio e quindi passa<br />
al successivo che è il gruppo ciclistico Amatori Chiusi di Franco<br />
Rosati. Per tutti i cicloturisti una bottiglia di vino mentre gli<br />
agonisti una bottiglia di vino e gagdet. La prova è stata valida<br />
per il Campionato individuale provinciale della Uisp senese<br />
oltre che per il cicloturismo, con la novità di quest’anno che<br />
la gara è stata valida come seconda prova del Campionato<br />
“Terre di Siena strada e Mtb”. La classifica assoluta: 1° Stefano<br />
Farnetani dell’ASD Team Vallone, 2° Emanuele Marianeschi<br />
della Ciclistica Senese, 3° Emanuele Guidi dell’Olimpia<br />
Cycling Team, 4° Alessandro Spanpani dell’Olimpia Cycling<br />
Team, 5° Cristian Ballestri del Tree Team. Valentino, primo<br />
dei bullettai è invece giunto <strong>22</strong>° assoluto insieme ad un folto<br />
gruppo. Nella categoria “Giovani, da 15 a 18 anni”, al primo<br />
posto Giovan Battista Bolò del gruppo ciclistico Savinese.<br />
Nella categoria “Jiunior, da 19 a 30 anni”, al primo posto Domenico<br />
Giovanni Nocera del Gaudenzi. 2° Roberto Petroni<br />
Ottima la partecipazione alla 12° Fondo della Berardenga<br />
che si è svolta a Castelnuovo Berardenga dove<br />
il chianino Stefano Farnetani si è imposto su ottimi<br />
calibri. Ormai è diventata una classica di fine estate con un<br />
percorso non particolarmente impegnativo ma si sa che nel<br />
Chianti la pianura non esiste, i ciclisti si daranno battaglia e<br />
sarà determinante l’ultimo tratto da Pianella a Castelnuovo.<br />
La manifestazione è stata organizzata dalla Bullettabike con<br />
partenza alle ore 9.00 dal paese e dedicata agli amatori con<br />
due percorsi: La Fondo di poco più di 100 km. dopo un primo<br />
giro classico nel Chianti senese con Brolio e Pianella, allunga<br />
nel secondo giro con Gaiole e Badia a Coltibuono. Una<br />
gara molto emozionante visto la presenza di circa trecento<br />
appassionati di ciclismo. Cento i chilometri da percorrere. Al<br />
primo passaggio da Castelnuovo Berardenga un gruppetto di<br />
quattro ciclisti, allungavano il passo e si portavano a circa<br />
un minuto dagli inseguitori. Gara decisa solo all’arrivo con<br />
Stefano Farnetano che taglia per primo il traguardo seguito da<br />
Emanuele Marianesch e da Emanuele Guidi. Oltre al percorso<br />
di fondo amatoriale c’è stato un percorso cicloturistico di
gruppo ciclistico Max Team, 2° Franco Bensi dell’ASD Team<br />
Bike Ballero, 3° Antonio Messina del gruppo ciclistico Cavallino.<br />
Nella categoria “Supermaster, oltre 60 anni”, al primo<br />
posto il bullettaio Franco Brilli 2° Alessandro Plotegher del<br />
Team Chianti Bike ASD, 3° Walter Santeroni del Saccarelli<br />
Alpin. Nella categoria “W-Donne, unica da 13 a 39 anni”, al<br />
primo posto Alice Karen Doljak del Gaudenzi, 2° Sara Cannoni<br />
della Bulletta, 3° Roberta Ongaro dell’ASD Gruppo ciclistico<br />
Tondi Sport.<br />
Giordano Cioli<br />
2<br />
del Gaudenzi, 3° Alessandra Diomedi del gruppo ciclistico<br />
Tuderter. Nella categoria “Senior, da 31 a 40 anni”, al primo<br />
posto Stefano Farnetani dell’ASD Team Vallone, 2° Emanuele<br />
Marianeschi della Ciclistica Senese, 3° Emanuele Guidi.<br />
Nella categoria “Veterani, da 41 a 50 anni”, al primo posto<br />
Alessandro Spampani del gruppo ciclistico Olimpia Cycling<br />
Team ASD, 2° Giulio Cappell, 3° David Caroti. Nella categoria<br />
“Master, da 51 a 59 anni”, al primo posto Marco Soli del<br />
Ggli Allievi Regionali a Castelnuovo<br />
«Aspettando l’Eroica»<br />
La gara ciclistica degli allievi regionali, “4° Trofeo La<br />
Bulletta – Aspettando L’Eroica”, organizzata dal gruppo<br />
ciclistico La Bulletta di Castelnuovo Berardenga insieme<br />
all’Olimpia Valdarno, gara di circa 80 km. ha fatto il giro<br />
classico nel Chianti senese con Brolio e Pianella e due<br />
giri ridotti, sempre transitando per il centro del Capoluogo.<br />
Da tenere presente che il percorso ha avuto un<br />
tratto sterrato di circa 1 km. ripetuto tre volte. Il ritrovo e<br />
le premiazioni si sono svolte presso la Palestra Comunale,<br />
mentre l’arrivo è stato nella splendida Piazza centrale del<br />
paese. Oltre 80 i partecipanti alla gara, dove Paolo Baccio<br />
si è aggiudicato la seconda vittoria in Provincia di Siena,<br />
infatti, nel mese di luglio si aggiudicò la vittoria nella gara<br />
della Coppa Valli di Siena. Mentre il tempo si tingeva di<br />
scuro e il vento portava nuvole di minaccia si faceva partire<br />
i giovani atleti. Nel primo giro da Castelnuovo, dopo aver<br />
percorso 40 chilometri, tre atleti passano con un vantaggio<br />
di circa un minuto dagli inseguitori. Lungo il percorso tutto<br />
procede al migliore dei modi. Si stà percorrendo il giro<br />
più corto di 20 chilometri. Al passaggio di Castelnuovo al<br />
comando due atleti. Altro giro corto di 20 chilometri e poi<br />
il traguardo. I due fuggitivi vengono ripresi a pochi chilometri<br />
dal traguardo. Sul traguardo, mentre inizia una fitta<br />
pioggia, due ali di immensa folla, una volata a due fino<br />
all’ultimo respiro, ne ha la meglio Paolo Baccio seguito da<br />
Michele Lupini. Si deve annotare che il vincitore della gara<br />
di due anni fa è cresciuto e parteciperà al mondiale Juniores<br />
di Firenze. Un grande evento che ha mobilitato tanti<br />
appassionati ad assistervi in qualità di spettatori, sapendo<br />
che i volontari della Bulletta bike hanno fatto di tutto per<br />
rendere tutto facile e far passare una sana giornata sportiva,<br />
con al centro la passione per la bicicletta. La classifica<br />
di arrivo: 1°) Paolo Baccio, del gruppo ASD Spin Gym<br />
S.Egidio, con il tempo di 2.16.00, alla media di 35.515.<br />
2°) Michele Lupini, dell’ASD Gubbio Ciclismo Mocaiana.<br />
3°) Nicolas Nesi, dell’USD Montecarlo Ciclismo. 4°) Mirko<br />
Iafrati, dell’Unione Ciclistica Anagni Team Nereggi ASD.<br />
5°) Simone Germanà, del gruppo ciclistico Team Toscano.<br />
6°) Luca Milano, del gruppo ciclistico Molise ricambi. 7°)<br />
Edoardo Fabbri, del Gruppo Sportivo Olimpia Valdarnese.<br />
8°) Filippo Mori, dell’USD Montecarlo Ciclismo. 9°) Francesco<br />
Fontini, del Gruppo Sportivo Olimpia Valdarnese.<br />
10°) Samuel Augusti, dell’Unione Ciclistica Empolese.<br />
Giordano Cioli
3<br />
Nel tradizionale percorso da Castelnuovo-Bivio S. Gusme-Castelnuovo<br />
Tanti Bullettai in gara contro il tempo<br />
Record assoluto di partecipanti. Quest’anno ha vinto il più giovane<br />
<strong>2013</strong><br />
1 Giannini Luca 13:21 - - -<br />
2 Trapani Valentino 13:39 13:08 1 +00:31 <br />
3 Semboloni Luca 13:45 13:46 2 -00:01 <br />
4 Bruni Francesco 13:58 13:59 3 -00:01 <br />
5 Rossi Luca 13:59 14:<strong>22</strong> 4 -00:23 <br />
6 Brilli Franco 14:13 - - -<br />
7 Gennai Milko 14:20 14:50 7 -00:30 <br />
8 Laschi Marco 14:35 14:53 9 -00:18 <br />
9 Bartoloni Luca 14:37 14:29 5 +00:08 <br />
10 Faustini Alfredo 14:53 14:50 6 +00:03 <br />
11 Manganelli Walter 15:12 15:30 16 -00:18 <br />
12 Ricci Antonio 15:20 - - -<br />
13 Giannini Furio 15:25 - - -<br />
14 Benocci Alessandro 15:28 15:09 11 +00:19<br />
15 Verdelli Luciano 15:30 15:24 15 +00:06<br />
<br />
<br />
16 Braconi Andrea 15:42 - - -<br />
17 Draghi Alessandro 15:50 - - -<br />
18 Alcidi Maurizio 15:55 - - -<br />
19 Ceccarelli Mauro 15:57 16:20 20 -00:23<br />
20 Rossi Massimiliano 15:58 15:08 10 +00:50<br />
<br />
<br />
21 Gatterelli Roberto 16:03 - - -<br />
<strong>22</strong> Cannoni Sara 16:20 - - -<br />
23 Panti Marco 16:35 17:02 <strong>22</strong> -00:27 <br />
24 Varinelli Claudio 16:40 - - -<br />
25 Di Tardo Marco 19:07 18:34 23 +00:33 <br />
26 Gatterelli Nicola 19:07 - - -<br />
27 Gatterelli Franco 19:45 19:20 27 +00:25<br />
28 Magi Luciano 19:59 19:03 26 +00:56<br />
<br />
<br />
29 Bottazzi Valeria 20:32 - - -<br />
30 Ricci Stefano <strong>22</strong>:53 <strong>22</strong>:00 29 +00:53 <br />
Mercoledì 24 luglio. Anche quest’anno, puntuale come una<br />
cambiale, si è ripetuto l’appuntamento tradizionale con la<br />
Cronometro Sociale della Bulletta. Stesso collaudatissimo<br />
percorso, che sembra facile facile, ma a farlo “a tutta” è impegnativo<br />
come ogni altro percorso. Il successo della manifestazione<br />
è sotto gli occhi di tutti: da tre anni il numero dei<br />
partecipanti è in costante crescita, a dimostrazione che la<br />
“nostra garetta” piace assai. Quest’anno record di partenti,<br />
ben 30, contro i 29 dell’anno scorso. La vittoria è andata a<br />
Luca Giannini (Luchino è un brillante juniores con L’Aquila<br />
Ganzaroli di Ponte a Ema) seguito dai soliti dell’anno scorso,<br />
cioè Valentino (la locomotiva di Iesa), Ciolo, Cisco e Ossi:<br />
come si vede, i valori in campo, nelle prime come nelle ultime<br />
posizioni sembrano essere ormai fortemente consolidati.<br />
Nella classifica possiamo vedere chi si è migliorato e chi no,<br />
rispetto al 2012, con l’exploit di Milko, con mezzo minuto in<br />
meno dell’anno scorso e la debâcle del Magi (giustificato dal<br />
grave infortunio di poche settimane prima) e del Tasso (senza<br />
scuse) che quest’anno hanno lasciato sulla strada quasi un<br />
minuto. Da segnalare la new entry Brilli giunto ad appena 14<br />
secondi dal Rossello. A seguire bella cena a Spruzzi d’Estate<br />
e baldoria fino a tardi. Peccato per chi non c’era.<br />
Perché le Ciclomangiate non “tirano” più?<br />
In pochini a Bolsena<br />
Cosa dire della Ciclomangiata di Bolsena, seconda prova<br />
del Brevetto <strong>2013</strong>? La nota che subito balza agli occhi<br />
è la scarsa partecipazione dei ciclisti, principalmente a<br />
causa degli impegni del giorno dopo: la Prato-Abetone<br />
per gli agonisti e la Gran Fondo di Pisa a Portammare<br />
per i Cicloturisti del Regionale. Alcuni di questi, eroicamente<br />
hanno però deciso di partecipare ugualmente<br />
alla Ciclomangiata del sabato (Loredana, Gatto, Marco,<br />
Luca, Fabio, ecc. ecc.) impegnandosi nella doppietta<br />
(mogli permettendo).<br />
Giggetto, come al solito, garanzia di qualità, anche se non<br />
sarebbe male di tanto in tanto, variare un po’ il menù.
4<br />
Prato-Abetone? Finalmente il 7 Luglio, il<br />
giorno di una delle gare più dure del Circuito<br />
del Cuore; per il lungo i ragazzi si<br />
erano organizzati bene, Serena sarebbe<br />
andata a prenderli in cima all’Abetone e<br />
riportati a Prato con l’ammiraglia dove<br />
erano le auto; i più furbi (Bartolo e Manolo)<br />
si erano organizzati con un amico<br />
che andava a prenderli in macchina... e<br />
poi i più bischeri, il Brusti e io.... visto<br />
che 72 km di salita ci sembravano pochi<br />
abbiamo deciso di tornare a Prato in<br />
sella per rientrare a casa...La gara per i<br />
primi 20-25 km ha avuto un ritmo sostenuto<br />
e siamo riusciti a mantenere il<br />
gruppo con una buona media, arrivati<br />
alla prima salita (quella delle Piastre) io<br />
e Massi abbiamo un po’ rallentato e ce la<br />
siamo fatta al nostro passo; l’intento era<br />
quello di riprendere quante più donne<br />
possibile per tutta la salita; e così è stato;<br />
ce ne mangiavamo una via l’altra senza<br />
affaticarci troppo; anzi da ultimo, nonostante<br />
Massi sia uno specialista della salita,<br />
faceva pure fatica a starmi dietro!!!!<br />
Insomma sono arrivata 3° di categoria<br />
con mia grande soddisfazione perché il<br />
percorso era abbastanza impegnativo e<br />
dopo i primi 30 km non lasciava respirare<br />
molto; fortunatametne le condizioni<br />
meteo erano favorevoli e non ci hanno<br />
penalizzato; il caldo è bello ma quando<br />
si pratica il “fancazzismo”.<br />
Comunqe la parte più difficile è stato il<br />
rientro a Prato; se avessi saputo quanta<br />
fatica costava avrei aspettato il pullman<br />
navetta per 1 ora e mezza anche al fresco<br />
montano.... ma mai sarei tornata indietro<br />
pedalando....<br />
Primo dei Bullettai Valentino in una fantasmagorica<br />
13ª posizione assoluta.<br />
Sara<br />
E venne Monteroni. Gara valevole sia<br />
per il provinciale sia per il Circuito del<br />
Cuore, se Dio vòle l’ultima. Avevo dunque<br />
un doppio “appuntamento”; quello<br />
di stravincere il cuore e quello contro la<br />
cavalla della Tondi sport, ma sapevo che<br />
questa non era la mia gara contro di lei;<br />
il mio fido gregario era con me....e alla<br />
salita di Montalcino si è unito a me a<br />
e Massi anche il Laschi che ha provato<br />
fino all’ultimo a farmi vincere contro la<br />
mia rivale sostenendomi e incitandomi;<br />
Montalcino l’ho scollinata per prima, il<br />
peso in certi momenti conta, e abbiamo<br />
mantenuto un bel ritmo anche in discesa,<br />
peccato che il gruppetto che era con<br />
noi aveva poca voglia di tirare in pianura<br />
così alla prima occasione la mia rivale<br />
col suo immancabile “stalliere” si è fatta<br />
sotto e allo sprint ha avuto la meglio<br />
(uno sprint in pianura....il peso in certi<br />
momenti conta....). Anche qui ho ottenuto<br />
un 3° posto di categoria e ancora<br />
una volta devo ringraziare il mio super<br />
gregario che ha fatto un ottimo lavoro<br />
che è stato con me dalla prima all’ultima<br />
gara, che si è sacrificato per mantenere<br />
un impegno preso nella passata stagione.<br />
Un grazie speciale a Massimiliano<br />
Viola fedele fino all’ultimo e a tutti coloro<br />
che si sono avvicendati per farmi<br />
vincere un’impresa tentata per la prima<br />
volta: Luca Rossi (il mi’ Rossello), il Tasso,<br />
Milko, Marco Laschi, Ottino, Luciano<br />
Verdelli, Alessandro Draghi e un extra<br />
Bulletta: Alessandro Benocci. Grazie<br />
a tutti, è stata una soddisfazione correre<br />
accanto a dei veri amici che hanno deciso<br />
di condividere con me la vittoria e<br />
anche il prosciutto.....<br />
Valentino, ovviamente migliore dei Bullettai,<br />
in <strong>22</strong>ª posizione.<br />
Sara
5<br />
Al caldo della Verna si<br />
chiude il Brevetto <strong>2013</strong><br />
3 Agosto. Ultima pedalata del Brevetto del Ciclomangiatore,<br />
come al solito alla Verna. Un bel gruppo di Bullettai anche<br />
quest’anno, anche se il numero dei Ciclomangiatori, complici<br />
le inevitabili concomitanze con gare e garette, da qualche<br />
anno tende sempre più a ridursi. La giornata è caldissima, il<br />
percorso è quello abituale, da Laterina fino a Rassina, e da lì<br />
la parte più bella (o per tanti, più brutta) del percorso: la lunga<br />
salita che porta fino a Chiusi della Verna, dove ci sono le meritatissime<br />
docce e l’agognato pranzo. Anche quest’anno non<br />
è stato possibile fare gruppo, per “colpa” dei soliti che si sono<br />
messi a tirare a tutta fin dal Pian di Zoccola, frantumando la<br />
comitiva.<br />
Breve “contrattempo” alla Colonna del Grillo con Luca Pesci<br />
che non si capisce con Emanuele sul percorso da prendere: i<br />
due si attorcigliano e Luca finisce rovinosamente a terra procurandosi<br />
un vistoso ematoma alla mela sinistra.<br />
Sosta di rito dal fruttivendolo di Rassina (da quelle parti sembra<br />
stiano pensando di fare un monumento al Bullettaio), per<br />
alcuni brevissima (per non farsi raggiungere dagli altri), per<br />
altri lunghissima (crisi di fame che nemmeno in Biafra…), per<br />
qualcun’altro pesantissima (qualcuno prima o poi dovrà spiegare<br />
al Di Tardo che uno sfilatino al salame di mezzo chilo<br />
prima della salita non è il massimo…) e il Bardelli che continuava<br />
a ripetere come un disco rotto «Gnamo, gnamo, gnamo,<br />
che ci si diaccia!!»<br />
Il pranzo all’albergo di Chiusi è, come al solito, eccellente,<br />
ma prima o poi saremo costretti a cercare una diversa soluzione,<br />
perché quando si va in montagna di solito si cerca<br />
il fresco e questa Ciclomangiata non può e non deve essere<br />
ricordata come la più “calda” della serie.<br />
È anche l’occasione per contare il numero dei brevettati del<br />
<strong>2013</strong>, che, pur nella flessione dei partecipanti, è rimasto molto<br />
alto, se non superiore all’edizione precedente. Ecco il brevettati:<br />
Alcidi, Bonechi, Bottazzi, Ciccioni, Di Tardo, Gatterelli,<br />
Panti, Ottino, Ottone, Varinelli. Da segnalare il Direttore alla<br />
24ª Ciclomangiata consecutiva, dal 2006 sempre presente!<br />
Nell’afoso pomeriggio d’inizio agosto in diversi optano per il<br />
“rianda”, dimostrando coraggio e decisione, o forse costretti,<br />
perché stavolta i posti macchina sono veramente contati.<br />
Dal Lago di Garda al mare:<br />
l’idea vincente di Bassoli<br />
19-20-21 Luglio. Erano mesi che se ne parlava, già al<br />
primo convegno su “Idee Pedalabili” l’amico Bassoli,<br />
sindaco di Pieve di Coriano aveva manifestato l’intenzione<br />
di mettere in piedi una pedalata dal lago di Garda<br />
al mare Adriatico. Ci ha lavorato a lungo, e, da tosto<br />
“lombardo della bassa” quale è, in breve ha dato corpo<br />
alle idee. Rispondono all’invito in quattro: Luca, Fabio,<br />
Loredana e Marco.<br />
Partenza di buon mattino sul fiammante Caddy di Luca,<br />
nel quale c’è più spazio di quanto ti aspetti: comodi comodi<br />
quattro persone, bagagli e quattro bici. Ottimo acquisto,<br />
Luca!<br />
Arriviamo nel primo pomeriggio e approfittiamo del<br />
tempo per guardare un po’ in giro: le tracce del terremoto<br />
sono evidentissime, da queste parti ha colpito forte e<br />
le ferite non sono ancora rimarginate.<br />
A sera convegno a Pieve di Coriano, in Comune, nel<br />
quale Fabio illustra alla folta platea il master plan della<br />
Provincia in tema della mobilità dolce, poi cena in piazza<br />
e a nanna che al mattino si parte presto.<br />
Sveglia all’alba, partenza dal greppo destro del Po, la<br />
bussola punta fissa ad est, la strada sulla sommità d’argine<br />
del grande fiume il fine settimana è chiusa al traffico,<br />
tutta per noi, una vera libidine. Siamo una trentina a pedalare<br />
veloci verso il mare ancora molto lontano, dopo<br />
cento chilometri abbiamo superato circa 80 metri di dislivello,<br />
solo cavalcavia o deviazioni per qualche ristoro<br />
organizzato, poi tutta pianura alla quale dalle nostre<br />
parti siamo poco avvezzi. Visita pedalata alla splendida<br />
Ferrara, quindi pranzo in riva al fiume in un bel ristorantino,<br />
dove incontriamo il Conte di Goro un singolare<br />
ed eccentrico personaggio (vd. foto nella pag. seguente).<br />
Quindi ripartenza per gli ultimi sessanta chilometri verso<br />
il mare. Doccia, ristoro sontuoso offerto dal sindaco di<br />
Goro, e rientro in pullman.<br />
L’indomani trasferta in pullman ad un’orario inumano<br />
verso Peschiera, quindi sulla ciclabile verso Mantova,<br />
dove ci imbarchiamo insieme alle bici sulla motonave<br />
sul Mincio verso il Po. All’arrivo, ultimi trenta chilometri<br />
in bici verso Coriano dove ci aspetta un pranzo principesco<br />
in riva al fiume.<br />
L’unico a lamentarsi del vitto è stato Luca, che non mangia<br />
maiale, a cui un vicino di tavolo ha dato un consiglio:<br />
«Ma tu lo sai che qua ci sono centomila abitanti e<br />
due milioni e mezzo di maiali? O incominci a mangiare<br />
il porco o fai la fame!» È tornato a casa affamato....
L’Eroica <strong>2013</strong>: Grandi campioni al via: uno di<br />
questi è Erik Zabel, un gran signore dei ciclismo.<br />
L’Eroica <strong>2013</strong>: Grandi campioni al via: Luciano<br />
Magi con una bici non proprio corsaiola.<br />
L’Eroica <strong>2013</strong>: La Bulletta accoglie gli eroici a<br />
braccia aperte.<br />
Suor Ottina: una sorella, una santa, una vergine.<br />
Dalla Pontificia Clausura prega ogni giorno per noi.<br />
Una birra scovata in Sicilia. «Se nà iurnata bedda<br />
vuoi passari, nà birra del Rossello t’à pigghiari»!<br />
Occhio, Remo, che questo tipo di allenamento<br />
non fa scendere la pancia...<br />
Quando sei un ciclista: Con una giornata così, ma<br />
chi me lo fa fare di andare a lavoro?<br />
Ecco il camion caricato dal Tasso che riporta le<br />
nostre bici dall’ultima Ciclomangiata!<br />
Il Conte di Goro, straordinario personaggio incontrato<br />
in un ristorante della Bassa Padana.<br />
Buona educazione: usare sempre il cassonetto e<br />
non abbandonare mai i rifiuti dove capita.<br />
Franchino un po’ “malmesso“ dopo la frecciatura<br />
del percorso Mtb di Geggiano.<br />
Sembra il Grande Puffo ma è Mauro con il suo<br />
nuovo caschetto.
h, H<br />
Ha /a/ [vc. espressiva] pron.: a - Esprime sarcasmo e risentimento tra ciclisti:<br />
Ha! Credevi di vincere? Se ripetuta riproduce la risata: Ha, ha, sono arrivato<br />
prima di te!<br />
Habitué / / [fr. habituer] Frequentatore abituale, assiduo: Valentino è<br />
un habitué del podio.<br />
Hài /ai/ [vc. espressiva] Esprime dolore fisico: Hai, questo sellino mi fa male<br />
al culo. Oppure rabbia: Hai, hai, stavolta sono arrivato secondo.<br />
Handbike / / [angl.] Bicicletta reclinata con la quale si pedala con le<br />
mani, permette di praticare il nostro sport a coloro che non potrebbero farlo.<br />
Handicappàto /<br />
/ Si dice di colui che non sa andare in bicicletta,<br />
o che la guida in modo singolare.<br />
Harakiri / / [part. pass.] Azione che reca grave danno a chi la compie.<br />
Nel ciclismo fa h. colui che inizia la volata troppo presto, chi va in fuga<br />
solitaria a cento km. dall’arrivo o chi dimentica addirittura di mangiare e bere.<br />
Hàrdtail / / [angl. ’ha.rtel:l] Termine desueto per indicare una mountain<br />
bike priva dell’ammortizzatore posteriore. Viene usato solo il termine inglese,<br />
in quanto la traduzione italiana “duro di dietro” è poco elegante.<br />
Hàscisch / / [arabo: hasïs] Volgarmente detto fumo è uno stupefacente a<br />
volte usato dai ciclisti (non bullettai) per andare più forte. Chi fuma hashish è<br />
perseguibile dalla legge solo se non è al governo.<br />
Hit-Parade / / [angl.] La classifica delle squadre di maggior successo<br />
in Italia che vede la Bulletta da anni ai primi posti.<br />
Hobbìsta / / [ingl ho’bi] Dicesi del ciclista che va in bici per puro<br />
diletto e/o svago nel tempo libero e mai per competere con gli altri.<br />
Hors Catégorie / / [fr.] Indica le salite che vanno oltre la 4ª categoria,<br />
ritenuta la più dura: dalle nostre parti sarebbero Nusenna e Pian d’Albola.<br />
Hurrà / / Spesso preceduto in Toscana da “Ippeippe”. Esclamazione di<br />
giubilo al termine di una gara vittoriosa: “Ippeippe hurrà, abbiamo vinto”!<br />
i, I<br />
Iiiiii /iiiii/ Grido acuto che esprime paura e/o disgusto, spesso prodotto dalle<br />
cicliste che si infrattano nel bosco per motivi fisiologici e si trovano a pochi<br />
centimetri da un grosso ragno.<br />
Ibrido / / [vc. dotta] agg. Dicesi del telaio della bicicletta di Duccio,<br />
magistralmente realizzato dalla saldatura di diversi tipi di acciaio.<br />
Idee Pedalàbili /<br />
/ appuntamento annuale per gli amanti della<br />
Mobilità Dolce organizzato dal BiciClub terre di Siena di cui Bulletta Bike<br />
è grande animatore.<br />
Ideòlogo / / [da idea - pl.-gi] Colui che elabora o teorizza o concretizza<br />
un’ Idea Pedalabile: “Luca è il nostro i., una ne fa e cento ne pensa (e poi<br />
dice che lavora...)”.<br />
Idìllio/ / [vc. dotta] Amore delicato, avvolto in un’atmosfera sognante e<br />
intrisa di sentimentalismo: “Tra il Bonechi e il Bardelli c’è un i.”<br />
Idiòta/ / [vc. dotta] Ciclista con grave ritardo mentale. Purtroppo in questo<br />
ambiente ne girano parecchi. Vd. anche dopato.<br />
Idòneo/ / [da idonèo] 1. Il ciclista che ottiene i requisiti necessari per<br />
poter andare in bicicletta. 2. Colui che è adatto a ricoprire un ruolo: “Manu e i.<br />
alla carica di Premier”.<br />
Idratazióne / / [da idro] Assorbimento di acqua per la quale<br />
l’organismo recupera i liquidi persi per disidratazione nella fatica della corsa.<br />
Idraulìco / / [s.m.] 1. Ciclista addetto anche all’istallazione degli<br />
impianti idraulici. Specie assai comune tra i bullettai: Vd. Scucca, Trombike...<br />
2. Freno a disco usato comunemente sulle MTB.<br />
Idròfobo / / [vc. dotta] Imbufalito, infuriato, incazzato nero. Il ciclista<br />
che si sente defraudato dalla giuria anche di una sola posizione in classifica, anche<br />
oltre il centesimo posto. Alla fine di ogni gara se ne vedono parecchi.<br />
Idromassàggio /<br />
/ [s.m.] Massaggio costituito da getti di acqua<br />
calda allo scopo di rilassare il corpo e i muscoli dopo una bella pedalata. Si<br />
usa dire, a ragione, che l’i. dopo la bici sia una vera libidine.<br />
Iettatóre / / [da iettare] Vd. gufo. Colui cui viene attribuita la facoltà<br />
di esercitare sui ciclisti influssi malefici, spesso di natura metereologica:<br />
“Vai tranquillo, oggi non piove...”<br />
Illécito / / [agg., s.m.] Che è proibito dal Codice Pedale, dalla morale<br />
o dal regolamento, come farsi spingere, o salire non visto sull’auto di appoggio.<br />
Chi commette illecito viene processato dalla Sacra Rota.<br />
Illuminàre / / [vc. dotta, lat.tardo] Rendere luminosa e/o visibile<br />
la via durante la pedalata notturna con strumento atto a produrre luce montato<br />
sul manubrio o sul caschetto, o dove cazzo di pare. Vd. anche fanalino.<br />
Imbacuccàto /<br />
/ [part. pass.] Ciclista in tenuta invernale, formata<br />
da più e più strati di indumenti che ne inibiscono la pedalata lo rendono<br />
simile all’omino Michelin.<br />
Imballàto / / [agg.] Ciclista che perde la scioltezza dei muscoli:<br />
Oggi ’un vò, sò tutto imballato.<br />
Imbandìto / / [v.tr.] Il tavolo delle cene della Bulletta, come vorremmo<br />
vederlo almeno una volta al mese.<br />
Imbarcàta / / [vc. aeronav.] Evoluzione involontaria della bicicletta<br />
nell’atto di percorrere a velocità eccessiva una stretta curva. L’i. è spesso<br />
seguita dalla boccata.<br />
Imbattibìle / / [agg.] Detto di colui che non si riesce a battere. “Il<br />
ciclista della Bulletta è per sua natura imbattibile”.<br />
Imboccatùra /<br />
/ [s.f.] Parte di una strada dalla quale si entra<br />
in un’altra, o in altro luogo. Comune tra ciclisti: “ci vi trova all’imboccatura<br />
della strada”.<br />
Imbolsìto / / [vc. dotta] Diventare bolso. Il ciclista che appare appesantito<br />
e infiacchito, specie dopo un intero inverno passato pigramente a poltrire<br />
e ingozzarsi di porcherie davanti alla TV.<br />
Imbroglione / / [agg., s.m.] Il ciclista che abitualmente imbroglia<br />
gli altri con comportamenti scorretti o uso di sostanze proibite.<br />
Imbucàto / / [da buco] Il ciclista che partecipa alle manifestazioni<br />
senza averne diritto e senza pagare. Visto come la peste, viene solitamente additato<br />
al pubblico ludibrio. Vd. pezzente, parassita.<br />
Imbùto / / [et. incerta] Calca di ciclisti alla partenza delle Gran Fondo,<br />
quando la strada a poco a poco di stringe.<br />
Imène / / [s.f.] Membrana presente solo nelle parti intime di cozze e zitelle.<br />
Per regolamento e per comodità le cicliste della Bulletta ne sono del tutto<br />
sprovviste. Recenti studi teorizzano che addirittura nascono senza.<br />
Immaginazióne /<br />
/ [da imaginatüs] Facoltà di immaginare<br />
e/o elaborare liberamente con la fantasia grandi imprese ciclistiche mai suffragate<br />
da testimoni attendibili: “Ieri da solo ho fatto dugento chilometri in tre ore...”<br />
Immigràto / / [agg., s.m. e f.] Ciclista extraregionale, con o senza<br />
permesso di soggiorno, parla generalmente un italiano poco comprensibile,<br />
generalmente si impegna molto nello sport e nello studio della lingua di Dante.<br />
Immondìzia /<br />
/ [s.f.] Spazzatura e rifiuti di ogni genere che vediamo<br />
ai lati delle nostre strade durante le quotidiane pedalate in bicicletta e che<br />
tocca a noi (e putroppo solo a noi) pulire una volta l’anno.<br />
Immortàle / / [agg., s.m. e f.] Anche se non è più tra noi, nei cuori<br />
dei bullettai è sempre presente: Sua Entità Immortale Zolfo.<br />
Impaginàre /<br />
/ [v.tr.] Fatica immane alla quale è sottoposto il<br />
direttore del <strong>Bullettino</strong> al quale pochi danno una mano.<br />
Impeachment / / [angl.] Stato di accusa previsto dall’ordinamento<br />
della Sacra Rota per reati commessi da ciclisti che ricoprono cariche<br />
pubbliche. Per gli altri è semplicemente rinvio a giudizio.<br />
Impellènte / / [p.pres., agg.] Urgente bisogno fisiologico che costringe<br />
il ciclista a ringuattarsi precipitosamente dietro ad un cespuglio, i deboli<br />
di prostata molto spesso in ritardo.<br />
Impégno / / [da pegnüs] Impiego assiduo e zelante delle proprie<br />
forze e capacità al servizio della Bulletta.<br />
Impermeàbile /<br />
/ [lat. tardo impermeabileɱ] Indumento protettivo<br />
del ciclista durante le giornate umide. Vd. mantellina, k-way, incerato.<br />
Impèrvio / / [da impĕrvium] Dicesi di luogo dal quale è impossibile<br />
o difficile transitare, spesso pericoloso: montagna impervia, salita impervia,<br />
luoghi spesso addirittura cercati dai ciclisti più strulli.<br />
Impoltronìre /<br />
/ [da poltronam] o Impoltrire. Divenire poltrone.<br />
Non avere più voglia di faticare con la bici: “Quest’anno mi sono impoltronito,<br />
non ho fatto un cazzo”.<br />
Impotènte / / [agg., s.m.] Stato fisico del randonnée dopo 90 ore<br />
consecutive di bicicletta, durante le quali la prostata assume irrimediabilmente<br />
e definitivamente la forma di un sellino SMP, causando temporanea impotenza.<br />
Imprecazione /<br />
/ [s.f.] Violento epiteto, associato al dito<br />
medio agitato in segno di saluto, spesso reciproco, con cui viene apostrofato<br />
l’automobilista scorretto quando sfiora i ciclisti che pedalano correttamente in<br />
coppia o in gruppo in mezzo alla strada.<br />
Impugnatùra /<br />
/ [s.f. da impugnare] Impugnare il manubrio. Il<br />
ciclista longilineo predilige l’impugnatura bassa, mentre il ciclista con la trippetta<br />
ama quella alta, o, al massimo, l’intermedia al fine di evitare che la parte<br />
femorale della gamba colpisca ad ogni pedalata l’addome sporgente.<br />
Imputàto / / [p.pass., agg., s.m.] Chi, in un processo, viene accusato<br />
di aver commesso dei reati previsti dal Codice Pedale, come spinte, scorciatoie,<br />
uso illecito dei mezzi al seguito, diserzione, caccia abusiva, ecc. ecc.<br />
Inappellabìle /<br />
/ [agg.] La Sentenza emessa dall’Inquisicio<br />
Curia de Sacra Rotæ (Vd. Sacra Rota) a seguito di un processo penale istruito<br />
per i reati stabiliti dal Codice.<br />
Continua sul prossimo <strong>Bullettino</strong>
8<br />
10 Agosto. Avere quattro siti Unesco non è prerogativa comune<br />
a molte città nel mondo. Siena è una di queste, e merita<br />
sicuramente una celebrazione a livello ciclistico. Se ne sono<br />
accorti gli amici del BiciClub Terre di Siena che da quest’anno<br />
hanno dato il via alla Randonnée Gran Tour Unesco in<br />
Terre di Siena, brevetto ARI valido per il campionato italiano<br />
nonché raduno della Nazionale Italiana Randonnée.<br />
Partenza intorno alle ore 13 da San Gimignano, dopo il saluto<br />
alla Nazionale Italiana Randonneur, un omaggio ai ciclisti<br />
delle ultramaratone <strong>2013</strong> (LEL-Transdanubie, Brancaleone e<br />
MGM) e un “Pasta e Parti” per prepararsi ad affrontare il percorso.<br />
Arrivo è previsto nella città turrita intorno alle ore <strong>22</strong>, e<br />
comunque entro la mezzanotte, dopo aver pedalato per 240<br />
km, con 3.100 metri di dislivello, su strade a traffico promiscuo<br />
e a basso indice di presenza di veicoli a motore.<br />
Moltissimi i Randagi che hanno voluto essere presenti all’appuntamento<br />
che è stato un successo sotto ogni punto di vista.<br />
Oltre al percorso randonnée, è stato proposto anche un itinerario<br />
cicloturistico più breve, di circa 70 km, con partenza<br />
alle ore 15.30, e, francamente questa è stata una fatica che<br />
gli organizzatori potevano benissimo risparmiarsi. Una quindicina<br />
(ad esagerare) i partenti, con i Bullettai in prevalenza:<br />
Gatto, Marco, Claudio e Loredana, e primo posto assoluto per<br />
partecipazione. Bel percorso, da Colle alta a Casole, Pievescola,<br />
Strove, e poi ancora Colle alta e San Gimignano, una<br />
settantina di chilometri ricchi di saliscendi e su strade poco<br />
battute da noi bullettai. All’arrivo la sgradita sorpresa della<br />
mancanza delle docce, che ci ha costretti ad un rapidissimo<br />
rientro a casa, nonostante volessimo rimanere al paese per la<br />
cena (in seguito abbiamo saputo che invece le docce c’erano,<br />
ma alcuni organizzatori non ne erano al corrente). Ci auguriamo<br />
che la manifestazione possa avere seguito anche nei<br />
prossimi anni, con una migliore organizzazione e promozione<br />
per attrarre i molti cicloturisti delle nostre zone.<br />
Quattro bischeri in cerca di avventure su<br />
un percorso molto più duro del previsto<br />
I “muri delle Cerbaie”<br />
<strong>22</strong> Settembre. A stagione ormai conclusa siamo venuti a<br />
conoscenza di questa cicloturistica che parte da Staffoli,<br />
frazione di S. Croce sull’Arno, in provincia di Pisa. La distanza<br />
del lungo, 130 km ci pareva perfetta per testare la<br />
gamba per l’Eroica prossima ventura e anche l’altimetria<br />
non è male, con oltre 1500 metri di dislivello. Ci siamo<br />
presentati al via in 4 con tanto di ammiraglia: Lillo, Claudio,<br />
Franco e Marco. Ovviamente sveglia a notte fondissima<br />
e accesa discussione su quale strada prendere per<br />
andare in quel paese sconosciuto. Timbro e partenza alle 8<br />
stecchite, insieme ad altri 350 ciclisti, qualcuno anche da<br />
fuori regione (un rompicoglioni emiliano che non riusciva<br />
a stare zitto un attimo…). La prima sorpresa alla salita dei<br />
Bechini, detta lo Zoncolan di Staffoli, dove siamo transitati<br />
tra due ali di folla tra grida e campanacci, poi, dopo un<br />
tratto bruttino a fondovalle sono arrivate le tanto temute<br />
salite: i “muri delle Cerbaie”! Non saranno i muri delle<br />
Fiandre, ma si contano comunque ben 20 salite da affrontare,<br />
e molto presto capiamo che c’è poco da scherzare!!<br />
Suggestivo il passaggio all’interno delle storiche Ville delle<br />
Cerbaie, aperte per l’accasione ai ciclisti. Abbiamo pedalato<br />
su un percorso tortuoso, cervellotico e complicato come<br />
non avevamo mai visto, che se malauguratamente sbagliavi<br />
un incrocio sono guai seri, su stradine secondarie assai<br />
rovinate, un solo ristorino abbastanza misero al cinquantesimo<br />
chilometro (su questo fondamentale abbiamo da insegnare<br />
a tutti) e poi timbri, timbri, e ancora timbri… Alla<br />
fine se ne conteranno ben sette nel percorso lungo, ma qui<br />
siamo nella patria dei “ladri di Pisa” e avevano un fottuto<br />
terrore che qualcuno imboccasse improbabili scorciatoie<br />
(il perché resta un mistero…).<br />
Marco e Franco cadevano come polli nella trappola<br />
dell’”unico ristoro” non alimentandosi a dovere e giungendo<br />
all’ultima deviazione per il lungo in preda a acutissimi<br />
crampi, feroce crisi di fame e un’inizio di infiammazione al<br />
nervo sciatico, per cui decidevano che 97 chilometri potevano<br />
anche bastare. Lillo e Claudio procedevano per i 130<br />
come se niente fosse portando a termine la corsa come da<br />
progetto iniziale. Bravi!! Ci torneremo? Chissà.<br />
I Quattro delle Cerbaie.
Per soli dieci punti non abbiamo<br />
vinto il Regionale Cicloturismo Uisp<br />
Fatale ci fu Pisa...<br />
Il DS Maggi: «Siamo stati dei piccioni»!<br />
7 Luglio. E finalmente venne Pisa, ultima<br />
prova di un Regionale di Cicloturismo<br />
che quest’anno è stato “compresso”<br />
dagli organizzatori interamente nei<br />
mesi di giugno e luglio, costringendo i<br />
partecipanti a lunghe trasferte una domenica<br />
sì e l’altra pure.<br />
Stavolta eravamo davvero in tanti e la<br />
posta in palio era decisamente alta: nella<br />
classifica del Campionato Toscano<br />
guardavamo tutti dall’alto e ci tenevamo<br />
assolutamente a vincere finalmente<br />
un titolo regionale.<br />
Il Commissario Tecnico Maggi prima<br />
8 Settembre. Anche se è uscito dal<br />
Circuito del Cicloturistico Regionale<br />
entrando nel Granducato, la corsa organizzata<br />
da Stefano Del Re ci piace<br />
troppo per rinunciarci: ottima l’organizzazione,<br />
con un’attenzione quasi<br />
maniacale alla sicurezza dei ciclisti,<br />
bellisima la location del Galluzzo, con<br />
il lungo rettilineo di arrivo come non<br />
se ne vedono neppure al Tour, bello il<br />
percorso che ci porta fin quasi a casa<br />
nostra. L’impressione però è che i partenti<br />
quest’anno siano in numero minore<br />
rispetto alle passate edizioni, e la<br />
facilità con la quale abbiamo trovato<br />
parcheggio vicino alla partenza ne è<br />
la prova.<br />
Dopo la nefasta esperienza del 2012<br />
con il terrificante Testalepre sul percorso<br />
corto, i nostri bullettai optano<br />
in maggioranza per il percorso medio<br />
che ci porta di fatto a casa nostra!<br />
Marco, Lillo, Duccio, Maurizio, Claudio<br />
e Valentino i partenti, più il Chiarelli<br />
che non faceva in tempo ad iscriversi,<br />
ma si intrufolava comunque nel<br />
lungo. In partenza i soliti grupponi a<br />
40 all’ora nel tratto pianeggiante dopo<br />
della partenza istruiva quindi a dovere<br />
l’intera squadra richiamando tutti al<br />
massimo dell’impegno per raggiungere<br />
l’agognato obiettivo; il pericolo ancora<br />
una volta si chiama Paperino e fa davvero<br />
paura, nonostante il nome…<br />
Ma se a Ovest di Paperino i piccioni si<br />
trasformavano in principi, qui i principi<br />
si trasformavano in altrettanti piccioni,<br />
e, come gli stupidi volatili, si facevano<br />
beffare da quelli non ti aspetti!<br />
I primi cinquanta chilometri venivano<br />
percorsi di conserva, gruppone compatto,<br />
un’unica macchia azzurra nel verde<br />
Impruneta, stare a ruota era un piacere<br />
e la media dei primi chilometri da<br />
manicomio. Il percorso è stato un po’<br />
modificato rispetto agli anni passati,<br />
con il transito dal Ferrone e Strada in<br />
Chianti, aumentando di fatto l’altimetria<br />
e la durezza del tracciato. Quindi<br />
Greve, la salita di Panzano, con il ristoro<br />
del macellaio poeta Cecchini a base<br />
di finocchiona e lardo (proprio roba da<br />
ciclisti…), quindi scollinamento dalle<br />
nostre parti verso Lucarelli, Radda, Castellina.<br />
Da qui il lungo proseguiva per<br />
Poggibonsi, Petrognano e Certaldo,<br />
mentre il medio svoltava per S. Donato<br />
e Tavarnelle dove i due percorsi si<br />
riunivano, quindi S. Pancrazio e Galluzzo,<br />
dopo ben 110 km di saliscendi<br />
senza un metro di pianura. All’arrivo<br />
volatona tra Marco e Lillo, ma non vi<br />
diciamo chi ha vinto. Valentino invece<br />
ha terminato il lungo insieme a babbo<br />
Andrea ad una media record.<br />
Ottimo il pasta party finale. Naturalmente,<br />
manco a dirlo, ci saremo anche<br />
l’anno prossimo.<br />
della campagna pisana. Si passa Fauglia<br />
e poi Casciana Terme, dopo una lunga<br />
ma non impegnativa salita.<br />
Alla deviazione tra il medio e il lungo,<br />
il fattaccio. Tutti svoltavano per il lungo<br />
meno uno sparuto gruppetto di bullettai<br />
che imboccavano inopinatamente il<br />
medio salutando la comitiva.<br />
Il risultato di questa sciagurata condotta<br />
di gara è stata la vittoria a sorpresa nella<br />
graduatoria finale dei terzi in classifica,<br />
il GC Lonzi Metalli di Livorno, giunti<br />
davanti a noi per soli dieci punti, un’inezia,<br />
visto che bastava fare tutti il lungo<br />
e non ci sarebbe stata storia!<br />
I Paperini giungevano terzi, ma si rifacevano<br />
vincendo alla grande il Circuito<br />
Toscano, classifica che ci vede al sesto<br />
posto.<br />
Non facciamo i nomi dei colpevoli della<br />
debâcle per la privacy e per non esporli<br />
alla ritorsione dei compagni di squadra,<br />
per cui pubblichiamo solo le iniziali dei<br />
codardi: M.C,. M.P., D.S., S.V. detto L.,<br />
F.G. detto G., F.D.F. detto N. e S.B.<br />
28 Agosto. Prima edizione della Cicloturistica<br />
di Casetta in occasione della<br />
tradizionale festa di settembre “Passato<br />
e Presente”. Organizzazione “a mezzo”<br />
tra Arbia e Bulletta, una sessantina i<br />
partenti, e un percorso inedito che transitava<br />
da Grillo, Rapolano, S. Gimignanello,<br />
Casetta. Una sessantina i partenti,<br />
tra i quali spiccavano come numero le<br />
maglie bianche dell’Arbia in una giornata<br />
uggiosa che forse ha tenuto lontano<br />
più di un ciclista. Quattro o cinque i<br />
bullettai al via, una vergogna, visto che<br />
eravamo anche organizzatori. Occorre<br />
darsi una regolata e garantire una partecipazione<br />
“decorosa” almeno alle manifestazioni<br />
che portano il nostro logo.<br />
A Rapolano le prime gocce di una<br />
pioggerellina insistente, che ci ha accompagnato<br />
per due ore.<br />
Da segnalare il “giallo dell’ammiraglia”:<br />
la nostra Skioda è rimasta mestamente<br />
in garage mentre avrebbe dovuto<br />
essere in testa al gruppo. Nessuno si<br />
è ricordato di portarla!<br />
Stavolta non abbiamo fatto una bella<br />
figura. In futuro stiamoci più attenti…
¡Dos locos bullettaios a la ultramaratón Española: aplausos!<br />
Da Madrid a Gijon e ritorno: 1240 interminabili<br />
chilometri pedalando sospesi tra terra e cielo<br />
Come ogni anno la calura di agosto<br />
regala agli amanti del ciclismo<br />
estremo, meglio conosciuti come<br />
randonneur, una grande manifestazione<br />
internazionale. Il <strong>2013</strong> è la volta della<br />
Spagna con una pedalata di 1240 chilometri<br />
da fare tutta d’un fiato in un tempo<br />
che non può superare le 90 ore. L’appuntamento<br />
è per lunedì 19 alle ore <strong>22</strong><br />
al Polideportivo di Algete, località posta<br />
alla periferia nord est di Madrid in prossimità<br />
della fitta rete di tangenziali che<br />
cingono la capitale spagnola. Ma le strade<br />
che percorreranno 300 randonneur<br />
provenienti da tutta Europa per raggiungere<br />
Gijon, la capitale della Costa Verde<br />
bagnata dall’Oceano Atlantico, sono<br />
di ben altra fattura: le “carreteras”, pur<br />
essendo aperte al traffico motorizzato,<br />
sono in larga parte strade secondarie<br />
dove si può pedalare con sufficiente sicurezza<br />
di giorno e di notte. Si, anche di<br />
notte perché il randonneur per compiere<br />
la propria impresa, deve gestire il lungo<br />
viaggio nell’arco delle 24 ore con brevi<br />
ed umane soste per alimentarsi e riposarsi.<br />
Il dormire, solitamente un microsonno,<br />
non è altro che una breve pausa<br />
consumata in un giaciglio improvvisato,<br />
mentre l’ora del pranzo o della cena,<br />
salvo rare eccezioni, si presenta ogni 30<br />
minuti in sella alla bici con un morso ad<br />
un panino, ad un frutto. Può accadere<br />
che nei 3-4 giorni di pedalata si decida<br />
anche per una sosta lunga di un’ora ad<br />
un ristorante “ a portata di gamba” o per<br />
un sonno di 2-3 ore con doccia rigenerante<br />
in una posada, ma senza eccedere.<br />
Altrimenti si rischia di non rientrare nel<br />
tempo massimo e di non ottenere il prestigioso<br />
superbrevetto di finisseur. Che<br />
strane corse sono poi queste! Non c’è<br />
mai un vincitore, anzi ce ne sono molti e<br />
sono tutti coloro che compiono l’impresa<br />
nei tempi previsti. A Madrid la Nazionale<br />
Italiana è seconda solo alla Spagna per<br />
numero di iscritti e conta ben 32 atleti.<br />
Si pedala sospesi tra la terra ed il cielo.<br />
Infatti il viaggio, ad eccezione del tratto<br />
in prossimità della costa atlantica, è per<br />
1000 km in altura: si va dai 710 metri di<br />
Algete ai 1406 dell’Alto Sierra de la Pela.<br />
La storia si incontra ben presto con i passaggi<br />
dalle cittadine di Cogolludo, Atienza<br />
dichiarata “Monumento Historico<br />
Artistico” e Ayllon. Lasciate le province<br />
di Guadalajara e Segovia si entra nella<br />
provincia di Burgos e si incontra Tortoles<br />
de Esgueva con la sua Ruta del Romànico.<br />
Le fontane romane di Fromista, el<br />
Cominciamo con il Campionato Società Cicloturismo Uisp, che vede, come nelle<br />
previsioni, primeggiare il G.C. Arbia con 241 punti, seguiti dalla Bulletta con 140 e gli<br />
Amatori Chiusi con 113. Un successo mai messo in discussione per la società dell’amico<br />
Covati, con tanti ciclisti sempre coesi per il raggiungimento del risultato finale.<br />
Il Campionato Provinciale Società Strada della Uisp, invece, come al solito è “cosa nostra”.<br />
La Bulletta infatti trionfa con 55 punti, seguita da Tondi Sport con 24 e Ciclistica<br />
Valdarbia con 19 miseri punticini.<br />
Per gli individuali invece, nella Categoria Junior (da 19 a 30 anni) vinta dal Marradi<br />
della Soc. Poggio al Vento, buon 4° posto per il Bruni. Nei Senior (da 31 a 40 anni),ha<br />
vinto il Secciani della Ciclistica Valdarbia. Valentino, nonostante gli ottimi piazzamenti<br />
ottenuti, si è classificato al 2° posto, a dimostrazione di quanto sia difficile primeggiare<br />
in questa categoria, Manolo 3° e il Laschi 10°. Nella Categoria Veterani (da 41 a<br />
50 anni) il vincitore è Mililotti della Soc. Tondi Sport, con Ciolo buon 2°, Biancolini 6°<br />
e Mingo 7°. Passiamo velocemente ai Master (da 51 a 59 anni) dove trionfa immortale<br />
il bravo Bartoloni, con un distacco abissale sugli altri. Nella Categoria Super Master<br />
(over 60) il Brilli giunge 2° battuto solo da un ottimo imbattibile Botarelli.<br />
La categoria unica delle Donne quest’anno non è stata monopolizzata da Sara, che<br />
torna tra i comuni mortali, e lascia la vittoria alla Cavalla per soli due miseri punticini,<br />
a dimostrazione di quanto sia dura battere la nostra campionessa.<br />
Ma Sara si è rifatta al Circuito del Cuore sbaragliando l’agguerrita concorrenza vincendo<br />
a mani basse. Nella Cat. “Lungo Junior” Valentino è ottimo 4°, mentre nella Cat.<br />
Super Gentlemen 1° assoluto il Brilli, tra i Gentlemen il Rossello è giunto 8° e Stocco<br />
11°, mentre la Bulletta à giunta meritatamente al secondo posto tra le Società.<br />
Non ci scordiamo dell’Interprovinciale di MTB, dove nella cat. A4 il Mingo ha messo<br />
tutti dietro. C’era da dubitarne?<br />
Nel Campionato Toscano di Cicloturismo Regionale la GC Lonzi Metalli di Livorno è<br />
giunta davanti a noi per soli dieci punti, al terzo post l’ASD Paperino. Nel Circuito Toscano<br />
a squadre la Bulletta è giunta al 6° posto in una classifica dominata dai Paperini.<br />
19 Ottobre: Premiazione del Cicloturismo Regionale a San Giuliano Terme.<br />
10<br />
Canal de Castilla, Torquemada ed un<br />
tratto del mitico Cammino di Santiago di<br />
Compostela anticipano la bella Cistierna.<br />
Il giro di boa è posto nel Principato<br />
delle Asturie dove il “vientos secos del<br />
oeste” proveniente dall’Oceano Atlantico<br />
accarezza la cordigliera Cantabrica<br />
con il Picos de Europa che è destinato a<br />
dare non pochi problemi ai ciclisti prima<br />
di giungere a Gijon per prepararsi poi di<br />
nuovo a navigare in direzione “ostinata<br />
e contraria” nel mare di terra spagnolo<br />
e giungere dopo altri 610 km di nuovo<br />
a Madrid.<br />
Luca e Fabio
11<br />
Bella manifestazione MTB dedicata a Baino<br />
Ruote grasse a Geggiano<br />
A SOVICILLE ED IN VAL DI MERSE<br />
LA TERZA EDIZIONE DI<br />
«IDEE PEDALABILI»<br />
La strada come protagonista e l’impegno di tutti gli<br />
utenti (pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti e camionisti)<br />
di rispettarsi e di rispettarla per renderla un<br />
luogo più sicuro e non il teatro di continue guerre che<br />
mietono vittime soprattutto fra gli utenti più deboli.<br />
Si chiacchera il sabato e, alla domenica, tutti in movimento<br />
per raggiungere Murlo.<br />
Geggiano, 25 Agosto. La tradizionale gara di MTB che si<br />
svolgeva solitamente a Pianella, sotto il patrocinio dell’ACSI,<br />
quest’anno si è disputata nel bosco di Geggiano, su un percorso<br />
costruito ad hoc, molto bello e adatto ai veri funamboli<br />
della bicicletta. Un tracciato estremamente tecnico, da oggi<br />
sempre aperto a chi vuole allenarsi con le ruote grasse. Sei<br />
giri per 24 chilometri complessivi, nei quali i cinquanta partenti,<br />
molti dei quali provenienti dalla Maremma, si sono fin<br />
da subito sgranati in un serpentone allungatissimo. Il nostro<br />
ex bullettaio Massimino Petreni si è posizionato immediatamente<br />
nelle prime posizioni, ma niente ha potuto fare davanti<br />
ad uno scatenatissimo Alessandro Timitilli che fin da subito<br />
ha imposto alla gara un ritmo impossibile per tutti gli altri.<br />
Massimo si è classificato al secondo posto dopo una battaglia<br />
(nel vero senso della parola) con Luca Firenze. Il sempreverde<br />
Nuti è invece arrivato 12° assoluto.<br />
Commovente la premiazione con i familiari di Danilo “Baino”<br />
Cappelli che hanno offerto la coppa al vincitore della<br />
manifestazione che da quest’anno è tutta dedicata a lui.<br />
Ruffolo, 7 Settembre. Di sabato pomeriggio, come vuole la<br />
tradizione degli amici dell’Arbia, ci siamo trovati tutti alla partenza<br />
della classica Cicloturistica della Sagra degli Antipasti<br />
di Ruffolo. Non eravamo tantissimi, perché anche in questa<br />
data, come è capitato spessissimo quest’anno c’erano alcune<br />
concomitanze, come il Giro della Toscana del giorno dopo.<br />
Ma i più non si sono scoraggiati e hanno comunque voluto<br />
essere presenti ugualmente. Il percorso è quello classico da<br />
Botteganova, Geggiano, Brolio, Castelnuovo, Grillo, Canapaia,<br />
Arbia e Ruffolo, con il Gruppo Benocci & C. che regolava<br />
gli altri giunti con ritardi abissali.<br />
Il 16 e 17 Novembre torna l’appuntamento annuale per<br />
gli amanti della Mobilità Dolce organizzato dal Bici-<br />
Club terre di Siena di cui Bulletta Bike è grande animatore.<br />
Quest’anno l’iniziativa che ormai ha raggiunto<br />
una notorietà a livello nazionale, si svolgerà a Sovicille<br />
dove nel giorno di sabato 16 novembre l’Auditorium<br />
della Banca Cras ospiterà il confronto sul tema “Sulla<br />
retta via: sicurezza ed etica nel vivere la strada”. Alla<br />
mattina centrale sarà la tavola rotonda sul “Patto di Civiltà”<br />
fra gli utenti della strada.<br />
Un confronto con protagonisti istituzionali quali il<br />
parlamentare Filippo Fossati, l’assessore regionale Vincenzo<br />
Ceccarelli, l’assessore provinciale Marco Macchietti,<br />
Alberto Fiorillo della Legambiente, Gianluca<br />
Santilli della FCI, Roberto Sgalla, un rappresentante<br />
dell’ACI ed altri ancora. Nel pomeriggio il confronto<br />
si articolerà in varie sessioni: dalla presentazione del<br />
progetto dell’ARI sulle ciclovie a € 0, ai racconti di<br />
viaggio con un ospite straordinario quale Marco Bonarrigo<br />
e poi Enrico Caracciolo, Lello Ginanneschi,<br />
Tony Lonero.<br />
Uno spazio anche per i protagonisti a due ruote con<br />
Marco Bonarrigo, Daniele Righi, Luigi Sgarbozza,<br />
Johnny Cecotto e altri ancora. Particolarmente interessante<br />
la consegna del “Premio Idee Pedalabili” con la<br />
presenza dell’Audax Cilento e della Fondazione Angelo<br />
Vassallo, il “Sindaco pescatore”. Al termine della<br />
serata ARI premierà i randonneur vincitori del campionato<br />
Nazionale e della Challenge Extreme.<br />
Alla domenica tutti (a piedi, in bici e con le vespine)<br />
a Murlo per una escursione nella bella Val di<br />
Merse. Per tutti i bullettai obbligatorio esserci.
12<br />
Il fatto andrà studiato attentamente,<br />
ma è quasi certo che qualcuno degli<br />
organizzatori delle nostra pedalata<br />
d’epoca ha un rapporto privilegiato<br />
con il Padreterno o con gente del suo entourage.<br />
Chiunque il sabato avesse solo<br />
osato prevedere un’Eroica sotto il sole<br />
sarebbe stato, come minimo, deriso o<br />
additato come si fa coi gufi. Un sabato<br />
terribile, sotto un diluvio che non lasciava<br />
speranze ai partenti del giorno dopo.<br />
«Io se piove non parto», era la frase<br />
che correva sulla bocca di molti (ma<br />
non di tutti), ma tutti erano comunque<br />
mooooolto preoccupati.<br />
L’indomani mattina, alle 4,30 è troppo<br />
buio per vedere il cielo, ma non piove,<br />
quindi ci si alza dal letto e si va a<br />
Gaiole, e, data l’ora riusciamo anche a<br />
trovare un buon parcheggio. La piazza è<br />
stracolma di ciclisti, quindi ci togliamo<br />
dalla testa la pazza idea di partire alle 5<br />
e ci armiamo di santa pazienza, per fortuna<br />
non è per nulla freddo. Riusciamo<br />
a timbrare alle 5,45 e via, col lumino<br />
accesso (molti anche senza…). Il Sòla<br />
parte con il <strong>22</strong> come ultimo rapporto,<br />
avrebbe sotto anche un 27 ma non c’è<br />
verso di far salire la catena. Gran delusione<br />
a Brolio: tutti si aspettano le fiaccole<br />
lungo la strada, ma purtroppo non<br />
ci sono, forse per la paura della pioggia,<br />
ma a molti proprio non va giù.<br />
Piano piano si macinano i chilometri e<br />
si intravede l’alba, e con l’alba la sorpresa<br />
di un cielo quasi sgombro dalle nubi<br />
e un sole che comincia a farsi vedere.<br />
Per scaramanzia nessuno fa commenti o<br />
CROSTONI CON FUNGHI DI STA-<br />
GIONE E SCAMORZA AFFUMICATA<br />
Ingredienti 4 persone<br />
500 gr di funghi misti o solo porcini- 4 fette di<br />
pane casereccio-1 spicchio d’aglio- 4 cucchiai<br />
d’olio extra vergine d’oliva-nepitella o menta<br />
q.b.-4 fette di scamorza affumicata -sale -pepe<br />
Pulire e tagliare e funghi a fettine e cuocerli in aglio e olio per 5 minuti,poi<br />
aggiungere l’erba aromatica va bene anche la mentuccia, sale e pepe.<br />
Grigliare le fette di pane,e sistemare sopra i funghi e la scamorza a fette,<br />
passarle in forno caldo per 3-4 minuti fino a quando il formaggio è sciolto,<br />
gustare con un buon bicchiere di vino rosso o anche bianco freddo. Questo<br />
e un piatto per il ciclista completo di tutti i nutrienti, carboidrati, proteine,<br />
vegetali e grassi.<br />
Al posto dei funghi ci sono delle varianti, possono essere le zucchine grigliate<br />
e condite, broccoli cotti in aglio e olio e peperoncino, cavolo nero sempre<br />
cotto e ripassato in padella con aglio e olio, a chi piace anche con la zucca<br />
grigliata e condita.<br />
gufa: la giornata è ancora parecchio, ma<br />
parecchio, lunga…<br />
A Radi ci ristoriamo (a lungo) e via, che<br />
di chilometri ne mancano ancora quasi<br />
cento. Mi guardo intorno e vedo anche<br />
tanti ciclisti senza il numero che non si<br />
vergognano minimamente di ingozzarsi<br />
al ristoro come porci quali sono. Alla<br />
Piana il Sòla buca un tubolare, ma noi<br />
abbiamo un’officina nello zaino, si ripara<br />
e si riparte in cinque minuti (peccato<br />
che la pompa non pompa e ce la facciamo<br />
prestare da due francesi). Molto bello<br />
il nuovo ristoro di Asciano, anche se la<br />
salitella lungo le mura per raggiungerlo<br />
non l’avevamo messa in conto e ci fa tirare<br />
qualche moccolo. Attenzione! Non<br />
bisogna farsi fregare dal profumo della<br />
ribollita: farne una scorpacciata adesso<br />
sarebbe un suicidio, c’è da affrontare<br />
la parte più dura del percorso… Monte<br />
Sante Marie. Vi assicuro che di Sante<br />
Marie ne ho sentite tante lungo la salita,<br />
ma poche erano davvero “sante”. L’ultima<br />
volta ero riuscito a non scendere di<br />
sella, ma sento nei garretti che quest’anno<br />
non sarà così. Mi arrendo fin troppo<br />
presto, non ci sono né con le gambe né<br />
con la testa, insieme ad altri cento come<br />
me decido che spingere un po’ non è<br />
una vergogna. Il Sòla riesce finalmente<br />
(grazie al Gaudenzi) a mettere la catena<br />
sul 27, fa un po’ il pettone, ma poi spinge<br />
anche lui.<br />
Quasi in cima arrivano i primi crampi,<br />
troppo presto, e chi mi riporta a Gaiole?<br />
La tentazione di segare la bicicletta<br />
in due è fortissima. A Castelnuovo invece<br />
è una vera festa: ristoro bellissimo, il<br />
passaggio dalla villa uno spettacolo per<br />
gli occhi, il Tasso ha avuto davvero un’idea<br />
fantastica! Scarto l’idea malsana di<br />
fare un pisolino all’ombra, e riparto per<br />
gli ultimi 35 chilometri: sembra di essere<br />
già arrivati, ma non è così. La salita<br />
di Brolio, sterrata, è una pugnalata sulle<br />
gambe di tutti: non ho visto un solo ciclista<br />
sui pedali, e poi, quasi allo scollinamento<br />
arriva il crampone, quello vero,<br />
quello che non ce la fai nemmeno a togliere<br />
il piede e finisci a rotolare per terra<br />
in preda agli acuti.<br />
Ma siamo uomini o caporali? Ora c’è<br />
la discesa e tutti i santi aiutano, anche<br />
se finora ci hanno solo ostacolato. Finalmente<br />
l’arrivo a Gaiole, alle 15,45,<br />
felici dell’impresa compiuta ma con il<br />
crampone che si ripresenta ciclicamente<br />
a intervalli regolari (come farà anche<br />
nei giorni successivi).<br />
Non è piovuto ed è stato tutto bellissimo,<br />
ma l’anno prossimo faccio servizio<br />
al timbro di Radi, lo giuro sulle Sante<br />
Marie (e anche su Suor Ottina)!!!<br />
Marco