VASCHE DI PRIMA PIOGGIA e VASCHE DI LAMINAZIONE - Caprari

VASCHE DI PRIMA PIOGGIA e VASCHE DI LAMINAZIONE - Caprari VASCHE DI PRIMA PIOGGIA e VASCHE DI LAMINAZIONE - Caprari

29.10.2012 Views

58 criteri di progettazione, realizzazione e gestione vasche di prima pioggia e vasche di laminazione nell’ambito dei sistemi fognari Figura 6.1 - Elettropompe Caprari Serie K+ su basamento Nel caso invece di vasche di laminazione, il cui obiettivo è contenere i picchi di portata, lo svuotamento può essere continuo, ma con valori di portata prefissati in funzione delle caratteristiche del recapito. In questo caso i tempi di svuotamento non sono definibili a priori, ma sono necessariamente legati alle dimensioni del manufatto ed alla portata massima in uscita. 1.2 Sistema di pulizia automatico L’economia della gestione e manutenzione delle vasche di raccolta è direttamente influenzata dal volume di sedimenti che si depositano e vengono trattenuti sulle pareti e sul fondo dopo ogni ciclo di funzionamento (evento meteorico). Occorre, infatti, tenere in considerazione che la quantità di materiale dilavato dalle superfici urbane è proporzionale al tempo secco che precede l’evento pluviometrico (raggiunge valori medi di circa 10 kg per ogni ettaro di superficie al giorno) e all’intensità e durata dell’evento pluviometrico stesso. Tale quantità di materiale può essere interamente dilavata dall’evento meteorico e veicolata verso gli invasi presenti nel sistema di drenaggio. Le operazioni manuali di rimozione dello strato di sedimenti possono creare notevoli disagi al personale addetto agli impianti per ragioni ambientali e di sicurezza. Inoltre i composti organici combinati all’umidità presente e alle alte temperature, soprattutto dei periodi estivi, provocano una rapida formazione di muffe e batteri, generando gas e odori sgradevoli. La necessità di attrezzare le vasche con sistemi elettromeccanici di pulizia diventa quindi indispensabile per rinnovare l’efficienza dell’invaso alla fine di ogni ciclo di funzionamento. Le fasi principali che caratterizzano un sistema di pulizia completo con gruppi idro-eiettori e elettromiscelatori si possono identificare in: CAPITOLO 6

criteri di progettazione, realizzazione e gestione vasche di prima pioggia e vasche di laminazione nell’ambito dei sistemi fognari • Movimentazione e risospensione L’avviamento di questa fase inizia durante il riempimento, quando si raggiunge un volume d’acqua tale da rendere necessaria una forte circolazione per tenere in sospensione tutte le particelle che possono aderire alle pareti e al fondo della vasca. Il segnale di consenso all’avviamento viene trasmesso da un sensore di livello all’apparecchiatura di comando e rimane sempre attivo anche durante la successiva fase di svuotamento per terminare poco prima o in corrispondenza del successivo livello di avviamento per il comando dell’intervento di “flussaggio”. Si deve inoltre tenere presente che negli invasi che raccolgono acque meteoriche di dilavamento di aree urbane la dimensione caratteristica delle particelle solide trasportate è d50 = 150 – 300 μm (che corrisponde alla dimensione della maglia del setaccio che consente il passaggio del 50% del materiale) salvo la presenza di corpi grossolani (stracci, rami, foglie, ecc.) che comunque possono entrare nel sistema di drenaggio. Le apparecchiature utilizzabili sono: elettromiscelatori; gruppi idro-eiettori. L’utilizzo di elettromiscelatori garantisce sempre valori superiori di portata (movimentazione) e spinta (risospensione) rispetto a quelli ottenibili con altre apparecchiature elettromeccaniche a getto d’acqua, ottenendo inoltre un consistente risparmio energetico. In particolare la spinta risulta la caratteristica determinante per il sollevamento e il distacco delle incrostazioni di sedimenti. Il limite di funzionamento degli elettromiscelatori è dovuto al minimo battente di acqua necessario per evitare l’insorgere di fenomeni di cavitazione, oltre al quale è indispensabile fermarli. GETTAZIONE, REALIZZAZIONE E GESTIONE DELLE VASCHE DI PRIMA DELLE VASCHE DI LAMINAZIONE NELL’AMBITO DEI SISTEMI FOGNARI sabile fermarli. Rappresentazione Figura 6.2 - Rappresentazione della movimentazione della movimentazione e risospensione e risospensione realizzata realizzata tramite tramite elettromiscelatori elettromiscelatori gio di “flussaggio” viene comandata sempre dallo stesso sensore di livello; in CAPITOLO 6 59 ase viene garantita la raccolta dei sedimenti che tendono a depositarsi sul

criteri di progettazione, realizzazione e gestione vasche di prima<br />

pioggia e vasche di laminazione nell’ambito dei sistemi fognari<br />

• Movimentazione e risospensione<br />

L’avviamento di questa fase inizia durante il riempimento, quando si raggiunge un volume<br />

d’acqua tale da rendere necessaria una forte circolazione per tenere in sospensione tutte le<br />

particelle che possono aderire alle pareti e al fondo della vasca. Il segnale di consenso<br />

all’avviamento viene trasmesso da un sensore di livello all’apparecchiatura di comando e rimane<br />

sempre attivo anche durante la successiva fase di svuotamento per terminare poco prima o in<br />

corrispondenza del successivo livello di avviamento per il comando dell’intervento di “flussaggio”.<br />

Si deve inoltre tenere presente che negli invasi che raccolgono acque meteoriche di dilavamento<br />

di aree urbane la dimensione caratteristica delle particelle solide trasportate è d50 = 150 – 300<br />

μm (che corrisponde alla dimensione della maglia del setaccio che consente il passaggio del<br />

50% del materiale) salvo la presenza di corpi grossolani (stracci, rami, foglie, ecc.) che comunque<br />

possono entrare nel sistema di drenaggio.<br />

Le apparecchiature utilizzabili sono: elettromiscelatori; gruppi idro-eiettori.<br />

L’utilizzo di elettromiscelatori garantisce sempre valori superiori di portata (movimentazione)<br />

e spinta (risospensione) rispetto a quelli ottenibili con altre apparecchiature elettromeccaniche<br />

a getto d’acqua, ottenendo inoltre un consistente risparmio energetico.<br />

In particolare la spinta risulta la caratteristica determinante per il sollevamento e il distacco delle<br />

incrostazioni di sedimenti.<br />

Il limite di funzionamento degli elettromiscelatori è dovuto al minimo battente di acqua necessario<br />

per evitare l’insorgere di fenomeni di cavitazione, oltre al quale è indispensabile fermarli.<br />

GETTAZIONE, REALIZZAZIONE E GESTIONE DELLE <strong>VASCHE</strong> <strong>DI</strong> <strong>PRIMA</strong><br />

DELLE <strong>VASCHE</strong> <strong>DI</strong> <strong>LAMINAZIONE</strong> NELL’AMBITO DEI SISTEMI FOGNARI<br />

sabile fermarli.<br />

Rappresentazione Figura 6.2 - Rappresentazione della movimentazione della movimentazione e risospensione e risospensione realizzata realizzata tramite tramite<br />

elettromiscelatori elettromiscelatori<br />

gio<br />

di “flussaggio” viene comandata sempre dallo stesso sensore di livello; in<br />

CAPITOLO 6 59<br />

ase viene garantita la raccolta dei sedimenti che tendono a depositarsi sul

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