VASCHE DI PRIMA PIOGGIA e VASCHE DI LAMINAZIONE - Caprari
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1<br />
1-n<br />
w = w 0 . - 15 . I - w 0 φ<br />
. P<br />
φ0 ⎧ ⎫<br />
⎩ ⎭<br />
dove:<br />
w 0 50 m 3 /ha;<br />
φ coefficiente di deflusso dopo la trasformazione;<br />
φ 0 coefficiente di deflusso prima della trasformazione;<br />
I frazione dell’area che viene trasformata;<br />
P frazione dell’area che resta inalterata;<br />
n 0.48 esponente della curva di possibilità pluviometrica.<br />
criteri di progettazione, realizzazione e gestione vasche di prima<br />
pioggia e vasche di laminazione nell’ambito dei sistemi fognari<br />
Il volume così ricavato è espresso in m 3 /ha e deve essere moltiplicato per l’area totale dell’intervento,<br />
a prescindere dalla quota P che viene lasciata inalterata.<br />
Per la Regione Veneto è interessante riportare quanto contenuto nell’Allegato A D.G.R. n. 1322 del<br />
10 Maggio 2006 in cui in relazione all’applicazione del principio dell’invarianza idraulica si dovrà<br />
fare riferimento alle curve di possibilità climatica con tempo di ritorno pari a 50 anni. I coefficienti di<br />
deflusso, ove non determinati analiticamente, andranno convenzionalmente assunti pari a 0,1 per le<br />
aree agricole, 0,2 per le superfici permeabili (aree verdi), 0,6 per le superfici semi-permeabili (grigliati<br />
drenanti con sottostante materasso ghiaioso, strade in terra battuta o stabilizzato, …) e pari a 0,9<br />
per le superfici impermeabili (tetti, terrazze, strade, piazzali, ...).<br />
Dovranno quindi essere definiti i contributi specifici delle singole aree oggetto di trasformazione<br />
dell’uso del suolo e confrontati con quelli della situazione antecedente, valutati con i rispettivi<br />
parametri anche in relazione alla relativa estensione superficiale.<br />
Il volume da destinare a laminazione delle piene sarà quello necessario a garantire che la portata di<br />
efflusso rimanga costante.<br />
Andranno pertanto predisposti nelle aree in trasformazione volumi che devono essere riempiti man<br />
mano che si verifica deflusso dalle aree stesse garantendone l’effettiva invarianza del picco di piena.<br />
Viene inoltre introdotta una classificazione degli interventi di trasformazione delle superfici.<br />
Tale classificazione consente di definire soglie dimensionali in base alle quali si applicano<br />
considerazioni differenziate in relazione all’effetto atteso dell’intervento.<br />
La classificazione è riportata nella seguente tabella.<br />
Classe di Intervento Definizione<br />
Trascurabile impermeabilizzazione potenziale Intervento su superfici di estensione inferiore a<br />
0,1 ha<br />
Modesta impermeabilizzazione potenziale Intervento su superfici comprese fra 0,1 e 1 ha<br />
Significativa impermeabilizzazione potenziale Intervento su superfici comprese fra 1 e 10 ha;<br />
interventi su superfici di estensione oltre 10 ha<br />
con Imp0,3<br />
CAPITOLO 2<br />
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