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Libretto 2007.p65 - Villazzano

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27 gennaio<br />

Assemblea elettiva<br />

3-4 febbraio<br />

Rifugio Lancia - ciaspole<br />

11 febbraio<br />

Uscita speleo grotta La Bigonda<br />

18 febbraio<br />

Monte del Lago Sarentini - ciaspole<br />

4 marzo<br />

Piz de Levico - ciaspole<br />

25 marzo<br />

Passo Valles, Capanna Segantini - ciaspole<br />

6 maggio<br />

apertura gite in Marzola<br />

20 maggio<br />

Cicloturistica della Valsugana<br />

25-26-27 maggio<br />

Festa di Primavera<br />

17 giugno<br />

Rifugio Larcher al Cevedale<br />

8 luglio<br />

Sasso Piatto<br />

16 settembre<br />

Giro del Pelmo<br />

7 ottobre<br />

Congresso SAT a Moena<br />

14 ottobre<br />

chiusura gite in Marzola<br />

18 novembre<br />

pranzo sociale


UN SOLO OCCHIALE<br />

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Anche quest’anno la direzione ha voluto programmare<br />

delle serate culturali, proponendo ai soci e non,<br />

un programma differenziato.<br />

Incominceremo con il Gruppo Speleo:<br />

26 gennaio CAVITÀ ARTIFICIALI<br />

Marco Meneghini.<br />

ATTIVITÀ CULTURALI<br />

Una serata verrà dedicata al Cammino di Santiago:<br />

23 febbraio EL CAMINO DE SANTIAGO DE COMPOSTELA<br />

Diario di un pellegrino, Giampiero Girardi, che ci racconterà la sua esperienza<br />

e ci illustrerà l’aspetto religioso-culturale di questo antico itinerario.<br />

Proseguiremo con delle serate specifiche, prima delle uscite con le<br />

ciaspole. Sicuramente tratteremo argomenti<br />

interessanti e utili per le persone<br />

che frequentano la montagna nell’arco<br />

di tutto l’anno:<br />

2 marzo CHE NE SAI DELLA NEVE?<br />

Giorgio Limana.<br />

23 marzo DUE CHIACCHIERE SULLA METEOROLOGIA<br />

Giorgio Limana.<br />

Le altre serate ci porteranno alla scoperta di luoghi, persone<br />

e abitudini in paesi differenti dal nostro. Queste<br />

due serate fanno parte di un programma di solidarietà<br />

che la Direzione SAT Bindesi ha deciso di mettere in programma<br />

per aiutare l’associazione di volontariato NADIR<br />

(Onlus) di Trento, che opera nel settore dello sviluppo<br />

rurale nei Paesi del sud del mondo:<br />

30 marzo LADAKH: UN VIAGGIO FRA LE NUVOLE<br />

Tiziana e Fabio Cunego.<br />

11 maggio ARGENTINA: GLI INCREDIBILI COLORI DEL<br />

NORD<br />

Tiziana Salvadori.<br />

Per concludere il programma, una serata di Alpinismo<br />

himalaiano: in un filmato vedremo questi grandi<br />

spazi, presentati dalla guida Angelo Giovanetti:<br />

13 aprile MAKALÙ: IL GRANDE NERO


3/4 febbraio<br />

Escursione notturna:<br />

AL RIFUGIO LANCIA<br />

CIASPOLE<br />

Per la gita è previsto il trasferimento con mezzi propri. Ritrovo in località “Giazzera” di<br />

Vallarsa (Trambileno) alle 19.00.<br />

Per arrivare in questa località partendo da Trento e passando da Rovereto il tempo di<br />

percorrenza è di un ora.<br />

Proposta da:<br />

Paolo Visconti<br />

Dislivello salita: metri tri 733<br />

Tem<br />

empo po salita:<br />

2 ore<br />

Difficoltà:<br />

icoltà:<br />

media<br />

Dal posteggio al rifugio ci sono due ore di camminata con le ciaspole.<br />

Cena e pernottamento presso il rifugio Lancia.<br />

Il giorno dopo, domenica è previsto un giro sulle cime soprastanti il rifugio, con possibilità<br />

di pranzare al rifugio Lancia.<br />

Rientro a Trento nel pomeriggio di domenica.<br />

Per le iscrizioni telefonare a Paolo (tel. 348 1506329) entro il 31 gennaio.<br />

Attrezzatura:<br />

Ciaspole, pila frontale, sacco lenzuolo, thermos con bevanda calda.


18 febbraio<br />

CIASPOLE<br />

MONTE DEL LAGO (2.186 m.)<br />

SEEBERG - NOCK (Sarentini)<br />

A nord del Monte Villandro, dai boschi sempreverdi si scorge la candida sommità di<br />

una piccola dorsale, un itinerario ideale per una “ciaspolada”; l’ascensione attraverso<br />

i pascoli fino alla Cappella al Morto è un autentico piacere.<br />

Punto di partenza (circa 1.300 metri) a Boscoriva. Seguendo la destra orografica del<br />

Rio Gedrum si sale brevemente attraverso i prati costeggiando dapprima il canale e poi<br />

il torrente si risale la Val Gedrum in direzione est fino al ristoro zur Mühle (chiuso in<br />

inverno). Qui il sentiero si congiunge alla strada che proviene da S. Martino/Reinswald<br />

e che prosegue come via crucis fino al Prackfieder Jöchl. Poco più avanti si abbandona<br />

la valle attraversando un ponte sul torrente e si sale nel bosco in direzione<br />

sud-ovest. Giunti a una biforcazione tenersi sulla destra lasciando la via crucis.<br />

Usciti dal bosco si attraversa un modesto rio e si sale per i pascoli fino a una ben<br />

visibile malga di recente costruzione, la Riebner-Seeberghütt (2.047 metri). Da qui<br />

circa 20 minuti per superare i 120 metri di dislivello che ci separano dalla Cappella<br />

al Morto/Totenkirchl (2.186 metri), ai piedi del Monte Villandro.<br />

Il ritorno si svolge attraverso la conca situata a ovest della Seeberghütt, che altro<br />

non è che il Lago Nero/Schwarzsee<br />

coperto dalla neve. Dalla sponda<br />

occidentale del bacino lacustre si<br />

sale brevemente fino a una sella,<br />

poi si prosegue verso nord fino al<br />

Monte del Lago (2.146 metri). Traversando<br />

le ripide pendici occidentali<br />

del rilievo (in caso di neve abbondante<br />

ritornare alla sella e seguire<br />

il sentiero estivo T) raggiungere<br />

una malga al limitare del bosco<br />

e imboccare la forestale che,<br />

oltrepassando il Pinterhof e la segheria<br />

Gatterer in Val Gedrum,<br />

riconduce al punto di partenza.<br />

Proposta da:<br />

Fabio Cunego<br />

Dislivello salita: metri 880 circa<br />

ca<br />

Tem<br />

empo po salita:<br />

2,30/3,00 ore circa<br />

ca<br />

Tem<br />

empo po discesa: 2,00 ore circa<br />

ca<br />

Difficoltà:<br />

icoltà:<br />

media


4 marzo<br />

PIZZO DI LEVICO<br />

CIASPOLE<br />

Itinerario: Si parte dal passo di<br />

Vezzena (1.404 m.), raggiungibile in<br />

auto da Lavarone lungo la “Strada<br />

della Fricca” oppure da Caldonazzo e<br />

Levico lungo la “Strada del Menador”.<br />

In prossimità dell’alberto del passo<br />

parte la strada, inizialmente asfaltata,<br />

che in circa mezz’ora raggiunge comodamente<br />

il Forte di Busa Verle. Il<br />

percorso prosegue, sempre su strada<br />

asfaltata fino a raggiungere, sulla<br />

sinistra, il bivio in cui il sentiero n. 405<br />

sale ripido nel bosco per raggiungere<br />

la sommità del Pizzo. Si può anche<br />

continuare a seguire la strada<br />

asfaltata, che più avanti curva a sinistra<br />

e poco dopo curva a destra. In<br />

prossimità della seconda curva, sulla<br />

sinistra parte la strada militare che<br />

raggiunge il Pizzo di Levico, dal quale<br />

si può godere di un vasto panorama<br />

sulle montagne circostanti, con una<br />

superba vista sui sottostanti laghi di<br />

Caldonazzo e di Levico (1 ora e 30<br />

dal Forte di Busa Verle).<br />

Proposta da:<br />

Giorgio Limana<br />

Dislivello salita: metri 500<br />

Tem<br />

empo po salita:<br />

2,00 ore<br />

Tem<br />

empo po discesa: 1,30 ,30 ore<br />

Difficoltà:<br />

icoltà:<br />

media<br />

Il ritorno può avvenire lungo lo stesso itinerario,<br />

oppure seguendo il sentiero SAT, o tagliando i prati<br />

lungo un percorso non segnato e raggiungendo<br />

la Malga Marcai di sopra, da cui si segue in discesa<br />

la strada asfaltata che riporta al Forte di Busa<br />

Verle, e quindi al Passo di Vezzena.


25 marzo<br />

GIRO DEL CASTELLAZ<br />

CAPANNA SEGANTINI<br />

CIASPOLE<br />

In pullman al Pian dei Casoni<br />

(m. 1.671). Dopo Paneveggio<br />

si prosegue prendendo la<br />

strada a sinistra del Passo<br />

Valles e dopo circa 5 km si<br />

arriva al Pian dei Casoni (dove<br />

inizia la Val Venegia).<br />

Da qui si prende a destra passando<br />

il Trevignolo entrando<br />

in un bosco di Abeti prima in<br />

salire e poi in piano fino ad<br />

uscire sullo splendido prato di<br />

Malga Juribello (m. 1.868<br />

con vista sul Colbricon e<br />

Costabella).<br />

Ancora in leggera salita con<br />

a sinistra il Castellaz e la veduta<br />

del Cimon della Pala e<br />

della Vezzana, poi in piano<br />

fino ad incrociare le piste da sci che scendono dalla Costazza fino al Passo Rolle. Passiamo<br />

accanto alla Capanna Cervino (m. 2.062 - aperta con servizio di bar e cucina)<br />

arrivando alla Baita Segantini (m. 2.170), che naturalmente è chiusa.<br />

C’è la possibilità in mezz’ora di salire a Punta Rolle (m. 2.222) o a Cima Costazza (m.<br />

2.275). Si scende poi al Campigol<br />

della Vezzana con visita grandiosa<br />

del gruppo delle Pale. Poi sempre<br />

in leggera discesa alla Malga<br />

Venegiota (m. 1.778) e arrivo al<br />

Pian dei Casoni compiendo così il<br />

giro completo del Castellaz.<br />

Proposta da:<br />

Carmelo Chiogna<br />

Dislivello salita: metri 500 circa<br />

ca<br />

Tem<br />

empo salita:<br />

2,30/3,00 ore circa<br />

ca<br />

Tem<br />

empo po discesa: 2,00 ore circa<br />

ca<br />

Difficoltà:<br />

icoltà:<br />

media


22° CORSO DI ALPINISMO<br />

Il Corso è rivolto ai frequentatori della montagna che desiderino apprendere le tecniche<br />

e le manovre fondamentali per muoversi in sicurezza sui gradi più facili delle salite di<br />

roccia e sui percorsi di neve/ghiaccio non particolarmente difficili o impegnativi. Il corso<br />

si terrà nella primavera e a fine estate del 2007. Le date e gli argomenti in calendario<br />

potranno subire variazioni o spostamenti dovuti a cause di forza maggiore. Il corso avrà:<br />

• Un “modulo roccia” AR1 - primaverile, con lezioni teoriche che si terranno<br />

generalmente il mercoledì sera presso la sede SAT Bindesi di <strong>Villazzano</strong> e uscite<br />

pratiche svolte presso le diverse palestre trentine. La parte roccia terminerà<br />

con due uscite, una delle quali in ambiente. Massimo allievi: 12.<br />

• Un “modulo ghiaccio” AG1 - tardo estivo, con lezioni teoriche sempre di mercoledì,<br />

prevalentemente in sede ed uscite pratiche in ambiente glaciale. Anche la parte<br />

ghiaccio si concluderà con due uscite su vie di neve-ghiaccio. Massimo allievi: 12.<br />

L’iscrizione alla parte “roccia” non comporta necessariamente anche quella “ghiaccio”,<br />

ma la partecipazione alla parte “ghiaccio” è subordinata all’aver frequentato un corso<br />

roccia, nell’anno in corso o in anni precedenti. La Direzione del Corso si riserva comunque,<br />

previe verifiche del caso, la possibilità di fare delle eccezioni.<br />

Parte roccia AR1:<br />

28 marzo - sede presentazione corso, equipaggiamento, materiali, nodi<br />

4 aprile - sede metodo “Caruso”, nodi<br />

11 aprile - sede meteorologia, topografia, orientamento, nodi<br />

18 aprile - sede alimentazione, pronto soccorso, nodi<br />

21 aprile - palestra outdoor arrampicata - pratica tecniche di base<br />

22 aprile - palestra outdoor applicazione tecnica di base<br />

25 aprile - palestra outdoor camino, diedro, spigolo, placca, corda doppia, chiodi, nuts, friends<br />

2 maggio - sede catena di sicurezza, fattore di caduta, tecniche di assicurazione<br />

5 maggio - Val Scodella prova copertone, progressione cordata<br />

6 maggio uscita in falesia<br />

9 maggio - sede preparazione di una salita, valutazione delle difficoltà, pericoli<br />

oggettivi/soggettivi<br />

12 maggio uscita su via in ambiente<br />

Parte neve-ghiaccio AG1:<br />

sono da prevedere due pernottamenti in rifugio (costo a parte). Le lezioni teoriche si potranno<br />

tenere anche in serata al rifugio.<br />

29 agosto - sede materiali e tecniche, nivologia/glaciologia 1<br />

1 settembre - Marmolada uso di piccozza, ramponi e tecniche di progressione<br />

2 settembre - Marmolada progressione su ghiacciaio, recupero da crepaccio<br />

5 settembre - sede nivologia/glaciologia 2<br />

8 settembre - ambiente tecnica di progressione su ghiaccio<br />

9 settembre - sede progressione su ghiaccio in via<br />

Costo del corso: intero 300 euro, roccia 180, ghiaccio 120.<br />

Per informazioni: I.A. Diego Ballardini (tel. 0461 910448)<br />

I.A. Tiziano Miori (tel. 0461 819948 ore serali).


I nostri programmi:<br />

3 maggio/3 giugno<br />

CORSO DI AVVICINAMENTO<br />

ALLA SPELEOLOGIA<br />

Le lezioni teoriche si svolgeranno<br />

tutti i giovedì al Centro<br />

Valnigra di <strong>Villazzano</strong>.<br />

Le uscite si terranno di domenica.<br />

PER INFORMAZIONI:<br />

Presidente:<br />

Andrea Fambri - tel. 349 6237790<br />

Walter Bronzetti - tel. 338 8575286<br />

Silvano Tava - tel. 328 7661270


6 maggio<br />

APERTURA ATTIVITÀ IN MARZOLA<br />

La direzione invita tutti i soci e simpatizzanti<br />

a partecipare alla tradizionale apertura della<br />

nostra attività al bivacco Bailoni. Sarà sicuramente<br />

un momento di aggregazione e<br />

di allegria. Pranzo satino. Partecipazione del<br />

nostro coro.<br />

È sempre gradita la vostra partecipazione<br />

sabato 5 maggio per trasportare al<br />

bivacco le libagioni.<br />

20 maggio<br />

CICLOTURISTICA<br />

Dopo la Val di Sole e il Mincio, quest’anno la Sezione<br />

propone ai soci una gita sulla ciclabile della<br />

Valsugana. In pullman, con carrello porta bici appresso,<br />

ci portiamo a Borgo Valsugana. Da qui, si<br />

percorre la pista ciclabile, interamente su strada<br />

dedicata esclusivamente alle biciclette (si incontra<br />

solo qualche trattore) che attraverso i comuni di<br />

Villagnedo, Ospedaletto e Grigno portano al confine<br />

con il Veneto. A Tezze, all’altezza del bicigrill realizzato<br />

l’estate scorsa dalla Provincia Autonoma di Trento,<br />

c’è un’ampia<br />

area attrezzata<br />

con struttura<br />

coperta<br />

della Pro Loco<br />

di Tezze, dove<br />

i più stanchi si<br />

possono fermare ed aspettare chi prosegue. Infatti<br />

gli altri possono proseguire in territorio veneto in<br />

un suggestivo scenario che scorre lungo il fiume<br />

Brenta fino al comune di Valstagna. A questo punto<br />

la ciclabile termina ed il percorso prosegue su strada<br />

aperta anche alle auto. Noi ritorneremo indietro fino<br />

a Tezze, dove prepareremo una braciolata per tutti i<br />

partecipanti. Dopo pranzo si riprende la bici fino a<br />

Borgo Valsugana e si rientra. Il percorso è adatto a<br />

Proposta da:<br />

Remo Largaiolli<br />

tutti; infatti in questo tratto la ciclabile non presenta<br />

Dislivello:<br />

metri tri 155 circa<br />

ca<br />

asperità particolari. Il tratto Borgo Valsugana - Tezze<br />

Chilometri:<br />

tri: 40 (Tezze)/70<br />

è di circa 20 chilometri. Da Tezze fino alla fine della<br />

Difficoltà:<br />

icoltà:<br />

facile<br />

ciclabile sono circa 15 chilometri.


17 giugno<br />

ESCURSIONISTICA<br />

RIFUGIO LARCHER AL CEVEDALE<br />

e giro dei laghetti<br />

Le bellezze del gruppo Cevedale<br />

sono riassunte in questo itinerario<br />

che pur non toccando i<br />

ghiacciai offre all’escursionista<br />

un panorama veramente superbo.<br />

Da Malga Mare (raggiungibile<br />

in auto dall’abitato di<br />

Cogolo) si imbocca il sentiero<br />

102 e si sale lungo il versante<br />

impervio ricoperto di vegetazione<br />

per raggiungere Pian Venezia,<br />

dove sorge un rifugio-baita (2.290 m.). La Val Venezia forma un’ampia conca con al<br />

centro il corso del torrente Noce Bianco e mossa da ondulati rilievi e ampi pascoli, è<br />

chiusa ad occidente dalla catena del Vioz e del Palon de la Mare. Il sentiero, mantenendo<br />

la sinistra orografica, porta al rifugio Larcher, posto su un balcone roccioso e<br />

recentemente ristrutturato. Da qui il panorama corre sulle cime del Cevedale e sulla<br />

vedretta circostante. L’escursione prosegue verso il Lago delle Marmotte seguendo i<br />

segnavia 104 e 123 . Mantenendo il sentiero 123 il giro ad anello taglia il versante<br />

meridionale del Careser, sopra il Lago Lungo, per raggiungere il Lago Nero e il Lago<br />

Careser (bacino idroelettrico).<br />

Proposta da:<br />

Giorgio Limana<br />

Superata la base della diga, il<br />

Par<br />

artenza:<br />

Centrale ENEL Malga Mare (1.9<br />

.972 72 m.)<br />

sentiero gira a sud in località<br />

Arrivo:<br />

o: Rifugio Larcher (2.608 m.)<br />

Lame (2.430 m.), quindi prose-<br />

Dislivello salita:me<br />

metri tri 700<br />

gue scendendo rapidamente fra<br />

Tem<br />

empo salita:<br />

4,30/5,00 ore circa<br />

ca<br />

pendii rotti da pascoli per tuffar-<br />

Difficoltà:<br />

icoltà:<br />

E<br />

si nel bosco di conifere per tor-<br />

Sentieri: 102 02 - 104 04 - 123<br />

nare al piazzale della centrale.<br />

Ricevitoria<br />

LOTTO<br />

• CARTOLERIA •<br />

• GIORNALI • TABACCHI •<br />

N O V I T À<br />

noleggio DVD<br />

MARTIGNON<br />

Via dei Colli • <strong>Villazzano</strong> - Tel 0461 935 779


8 luglio<br />

ESCURSIONISTICA<br />

SASSO PIATTO (2.964 m.)<br />

Via Oskar Schuster<br />

Un sentiero contrassegnato dal marchio rosso<br />

si diparte dal Rif. Vicenza e arriva alle falde<br />

ghiaiose del Sasso Piatto; questo grandioso<br />

scenario di cime e pareti rocciose si eleva sopra<br />

gli scoscesi valloni della cima della conca<br />

del Sassolungo (2.821 m.), della Torre Innerkofler (3.081 m.), del Dente (3.000 m.) e<br />

del Sasso Piatto (2.964 m.). Camminando sopra ghiaioni e neve si sale e, ancor prima<br />

di raggiungere quota 2.600, a destra, una macchia di colore segna l’inizio della Via<br />

Oskar Schuster.<br />

Essa introduce nel labirinto roccioso e<br />

molto articolato della parete est del Sasso<br />

Piatto. Il corso del sentiero è assai<br />

complicato, perciò si consiglia di far attenzione<br />

ai segni rossi. Attraverso passaggi<br />

incassati, gradinate rocciose e<br />

scoscese, attraverso gole e scanalature<br />

e camini si guadagna in altitudine.<br />

Dall’apertura di una forcella, inattesa,<br />

appare una veduta, che lascia col fiato<br />

sospeso sulla sottostante prateria di<br />

Pian di Confin. Nel tratto superiore del<br />

giro, segna il punto di chiusura, una ripida<br />

parete di 20 metri che offre però<br />

anche appigli. Corde metalliche aiutano<br />

la traversata di questo passaggio.<br />

Salendo per un canaletto ghiaioso si raggiunge finalmente la cresta, la cui cima di mezzo<br />

(2.958 m.), è sormontata da una croce. Il panorama quassù si presenta grandioso;<br />

avvincono i contrasti delle praterie montane a ovest contro il frastagliato e multiforme<br />

Gruppo del Sassolungo, mentre sulla linea dell’orizzonte si allineano, una accanto all’altra,<br />

cime nevose che superano i 3.000 metri, dall’Ortles al Großvenediger.<br />

Discese: sul largo e pendente crinale del Sasso Piatto del fianco ovest, si scende seguendo<br />

le tracce del sentiero contrasse-<br />

Proposta da:<br />

Rugger<br />

uggero “Gimmi” Pedr<br />

edrotti<br />

gnato di rosso in 1 ora circa, fino<br />

Dislivello salita: (dalla for<br />

orcella Sassolungo-Sasso Piatto)<br />

al Rifugio Sasso Piatto (2.301<br />

metri 700<br />

m.). Si ritorna al PP di Passo Sella<br />

sul sentiero Friedrich-August<br />

Tem<br />

empo po salita:<br />

4,00 ore circa<br />

ca<br />

Tem<br />

empo po discesa: 2,00 ore circa<br />

ca<br />

che permette una passeggiata di<br />

Difficoltà:<br />

icoltà:<br />

EEA<br />

notevole attrattiva.


16 settembre<br />

GIRO DEL PELMO<br />

ESCURSIONISTICA<br />

Proposta da:<br />

Renat<br />

enato Tar<br />

arter<br />

Tem<br />

empo complessiv<br />

plessivo:<br />

6,30 ore circa<br />

ca<br />

Difficoltà:<br />

icoltà:<br />

E-EE<br />

Isolato massiccio dolomitico ricco di storia<br />

alpinistica, il Pelmo si innalza dalle pendici<br />

boschive con un’elegante e splendida muraglia<br />

di roccia. Dal Passo Staulanza (1.766 m.),<br />

raggiunto il sentiero n. 472, lungo le pendici<br />

meridionali, per il Triol dei Cavai al Rifugio<br />

Venezia (1.496 m.) - ore 2,30<br />

(possibilità di rientro per lo stesso percorso).<br />

Traversata al Rifugio Città di<br />

Fiume per il sentiero n. 480 (alpinistico<br />

di media difficoltà, parzialmente attrezzato).<br />

Per ghiaioni alla Forcella Val<br />

d’Arcia (2.476 m.), si aggira il grande<br />

anfiteatro morenico di nord-ovest<br />

(possibilità di deviazione a sinistra per<br />

Punta Staulanza) in direzione della<br />

Forcella Forada (1.977 m.) al Rifugio<br />

Città di Fiume (1.918 m.) - ore 3,15,<br />

quindi per il sentiero 472 al Passo<br />

Staulanza (ore 1,00).<br />

COMMISSIONE SENTIERI<br />

SAT BINDESI<br />

Anche quest’anno ci siamo prodigati, per sistemare<br />

e rendere più sicuri i nostri sentieri:<br />

n. 412 da <strong>Villazzano</strong> - Bindesi - Maranza -<br />

Biv. Bailoni - C. Marzola;<br />

n. 429 da Maranza - Dos delle Spazzadore<br />

- Confine con Vigolo V.;<br />

n. 441 da Pinara - sass dell’Ors - Maranza.<br />

RIPROPONIAMO LA GIORNATA ECOLOGICA IN MARANZA<br />

La data verrà comunicata con avviso mensile


14 ottobre<br />

CHIUSURA ATTIVITÀ IN MARZOLA<br />

La festa per la chiusura dell’attività in<br />

Marzola oramai è un classico! Ovviamente<br />

l’invito a recarsi al bivacco Bailoni è<br />

rivolto a tutti i soci e simpatizzanti, i quali<br />

potranno passare una bella giornata in<br />

compagnia ed allegria. A tutti verrà garantito<br />

il pranzo satino. Alla giornata parteciperà<br />

anche il nostro coro.<br />

CORSI DI GINNASTICA<br />

GINNASTICA PRESCIISTICA -<br />

TERAPEUTICA<br />

Due ore settimanali nei mesi di ottobre e novembre<br />

2007, presso il Campo coperto del Centro Sportivo<br />

Don Onorio Spada. Riproponiamo ai nostri Soci il<br />

corso di Ginnastica Terapeutica, per la prevenzione<br />

del mal di schiena, con esercizi di coordinazione,<br />

propriocezione, allungamento e potenziamento.<br />

Il corso si svolgerà nei mesi di settembre - ottobre<br />

2007 presso la palestra delle Scuole Elementari di <strong>Villazzano</strong> (entrata Via dei Molini).<br />

Le date e modalità di iscrizione saranno comunicate con l’avviso mensile.


CORO SAT BINDESI VILLAZZANO<br />

Era il febbraio del 1999 quando un piccolo gruppo di amici (in tutto 8-10 persone),<br />

accomunati dall’appartenenza alla SAT e dall’amore per il canto, si riunirono per la prima<br />

volta nella sede per dar vita ad un coro. L’idea venne ad Alessandro Bezzi, che al bivacco<br />

Bailoni o in pullman al ritorno dalle gite, in pieno spirito montanaro, immancabilmente<br />

intonava qualche canzone. Ognuno la cantava alla sua maniera, qualcuno esagerava nei<br />

toni dove invece la melodia avrebbe voluto dei piani, tanti conoscevano la prima strofa e<br />

poi si perdevano. Da qui l’idea e la proposta di Alessandro Bezzi di creare un gruppo con<br />

l’intento di imparare qualche canzone con la melodia giusta e, perché no, con le quattro<br />

voci classiche dei cori maschili.<br />

All’inizio aderirono appunto 8-10 persone; qualcuno abbandonò presto, qualcun’altro si<br />

aggiunse fino a creare uno “zoccolo storico” di 15-20 coristi. Alessandro Bezzi, andato<br />

in pensione, aveva ancor più impegni di prima e lasciò la direzione a Costantino Malpaga.<br />

Da tre anni il coro, che nel frattempo può contare su 25 coristi “fedeli”, è guidato da<br />

Giuliano Nicolini, tenore primo da 30 anni del blasonato Coro SOSAT.<br />

Il coro in questi anni oltre che numericamente, è cresciuto anche artisticamente. Con<br />

fatica, con qualche inevitabile “liscio” si è esibito numerose volte con soddisfazione sia<br />

dei coristi, specie quando sentono di aver ben interpretato qualche pezzo, che di chi ha<br />

avuto la bontà di ascoltarli constatando il miglioramento che piano piano si sente. Oggi<br />

i coristi si presentano anche con una loro divisa, con le insegne della SAT grazie all’intervento<br />

della Direzione che ha sempre sostenuto e spronato l’iniziativa, che si aggiunge<br />

all’intensa attività della Sezione Sat Bindesi.<br />

Il coro può crescere ancora ed i coristi, quando si verifica un nuovo ingresso, lo accolgono<br />

con calore. È d’obbligo quindi rivolgere l’invito a coloro che vogliono passare in compagnia<br />

“canora” una serata la settimana, per imparare a cantare: per questo vi aspettiamo<br />

in sede ogni lunedì.

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