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BILANCIO 2009 - Prysmian

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<strong>BILANCIO</strong> <strong>2009</strong> – Relazione sulla Gestione<br />

6<br />

RELAZIONE SULLA GESTIONE<br />

Signori Soci,<br />

il bilancio al 31 dicembre <strong>2009</strong>, che sottoponiamo alla Vostra approvazione, chiude con un utile di Euro 502<br />

migliaia, contro un utile di Euro 6.455 migliaia dell’esercizio precedente. Sono stati effettuati ammortamenti<br />

delle immobilizzazioni materiali ed immateriali per Euro 8.603 migliaia e accantonamenti al fondo trattamento di<br />

fine rapporto, maturazione e rivalutazione e contribuzioni facoltative per Euro 2.492 migliaia. Il bilancio include<br />

dividendi della società <strong>Prysmian</strong> PowerLink S.r.l. per Euro 5.355 migliaia.<br />

Fatti di rilievo avvenuti nel periodo<br />

Il 31 dicembre <strong>2009</strong>, con efficacia contabile e fiscale 1 gennaio <strong>2009</strong>, ha avuto effetto giuridico la fusione per<br />

incorporazione di <strong>Prysmian</strong> Cavi e Sistemi Telecom Italia S.r.l. in <strong>Prysmian</strong> Cavi e Sistemi Energia Italia S.r.l. sulla<br />

base delle situazioni patrimoniali al 30 giugno <strong>2009</strong>. In seguito a questa operazione la Società ha cambiato<br />

ragione sociale assumendo la denominazione di <strong>Prysmian</strong> Cavi e Sistemi Italia S.r.l. (di seguito la “Società”); ha<br />

emesso una nuova quota di capitale sociale di importo nominale pari a Euro 17.393.747, con assegnazione della<br />

medesima al socio <strong>Prysmian</strong> Cavi e Sistemi Telecom S.r.l. ed ha incrementato il proprio capitale sociale, ora pari<br />

a Euro 77.143.249. Tale operazione di fusione ha avuto quale scopo primario la riorganizzazione delle società<br />

esistenti, al fine di ricercare tutte le possibili aree di sinergia e integrazione. Ha trovato inoltre giustificazione<br />

nell’attuale situazione di mercato, economica e finanziaria, che rende opportuno sviluppare semplificazione organizzativa<br />

e flessibilità, al fine di incrementare la competitività. Per effetto della fusione, <strong>Prysmian</strong> Cavi e Sistemi<br />

Italia S.r.l. è subentrata in tutti i rapporti giuridici facenti capo all’incorporanda, cioè diritti, obblighi, impegni e<br />

passività di qualsiasi natura.<br />

Attività della <strong>Prysmian</strong> Cavi e Sistemi Italia S.r.l.<br />

Le vendite <strong>2009</strong> della Società, pari a Euro 391.893 migliaia, evidenziano una riduzione rispetto all’esercizio precedente<br />

di circa il 18%, dovuto a calo di volumi e prezzi, anche in correlazione alla diminuzione dei prezzi dei<br />

metalli, a fronte di un mix sostanziamente invariato. I segmenti che hanno risentito meno della crisi sono stati,<br />

nell’ambito delle Utilities, High Voltage e accessori di alta tensione, anche grazie alla conferma da parte di Terna<br />

del proprio piano investimenti.<br />

Per quanto riguarda l’impatto delle materie prime, l’andamento dei metalli nel corso dell’anno è stato contraddistinto<br />

da una fase iniziale con prezzi medi in Dollari statunitensi inferiori di circa il 45% rispetto alla media<br />

dell’anno precedente, quindi in crescita costante nel periodo. Su base annua i prezzi in Dollari statunitensi di<br />

rame e alluminio sono infine calati rispettivamente di circa 25% e 35%. Su base Euro, va inoltre segnalata la<br />

rivalutazione media di circa 10% della nostra valuta sul Dollaro statunitense.<br />

Tali fluttuazioni sono state adeguatamente neutralizzate dalle politiche di copertura, nonché tramite meccanismi<br />

di adeguamento dei prezzi di vendita. L’andamento dei prezzi medi delle altre materie prime, con particolare<br />

riferimento a derivati del petrolio (polietilene, PVC plastificante, gomme e altri prodotti chimici) è risultato in calo<br />

rispetto all’anno precedente, coerentemente alla riduzione del prezzo del petrolio.<br />

I business nei quali opera la Società hanno registrato i seguenti andamenti:<br />

• Il mercato Trade & Installers ha rilevato volumi in calo rispetto all’anno precedente e una generale riduzione<br />

dei prezzi a seguito della variazione metalli e di una domanda debole, che globalmente hanno portato al decremento<br />

del fatturato annuale di circa il 40% confrontato con il 2008. D’altra parte, nonostante una attenta e<br />

capillare politica di pricing la redditività è risultata in calo rispetto all’anno precedente. Particolare attenzione<br />

si è posta al rischio finanziario dei clienti. La progressiva crescente attenzione del settore della distribuzione<br />

verso gli aspetti finanziari del business ha comportato una tendenza alla parcellizzazione degli ordini e una<br />

maggiore domanda di servizio. L’evidente contrazione della domanda e l‘inasprimento della concorrenza han-

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