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Alma Mater Stu<strong>di</strong>orum Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Bologna<br />

Il turismo nelle aree fragili.<br />

Il caso delle Isole Galápagos (Ecuador).<br />

Roberta Curiazi, PhD<br />

Dip. Discipline Storiche, Antropologiche e Geografiche<br />

roberta.curiazi@unibo.it


Le attività turistiche creano impatto dal punto <strong>di</strong> vista ambientale e sociale in<br />

misura <strong>di</strong>fferente rispetto al livello <strong>di</strong> fragilità eco-sistemica e socio-culturale dei luoghi<br />

trovare un equilibrio nel rapporto turismo-ambiente che permetta lo sviluppo del<br />

settore limitando gli effetti negativi sull'ambiente e le comunità sociali.<br />

Negli ultimi decenni molti sistemi micro-insulari, da economie basate<br />

prevalentemente su risorse come agricoltura e pesca, si sono trasformati in sistemi basati<br />

su una quasi totale monocultura turistica<br />

aumenta il grado <strong>di</strong> vulnerabilità <strong>di</strong> queste aree, dove la <strong>di</strong>versità ambientale,<br />

culturale e paesaggistica sono i principali elementi <strong>di</strong> attrazione turistica.<br />

L'arcipelago delle Galápagos (Repubblica dell’Ecuador), situato nell'Oceano Pacifico a<br />

1000 km dalla costa ecuadoriana, è considerato un “museo vivente dell'evoluzione”.<br />

La sopravvivenza delle Isole è stata garantita nel tempo proprio dall'isolamento fisico<br />

che le caratterizza.


cartina


L'arcipelago delle Galápagos<br />

La riserva terrestre e marina delle Galápagos è situata nell'Oceano Pacifico a 1000 km <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dalla parte continentale<br />

dell'Ecuador, all'altezza della linea dell'Equatore.<br />

L'Arcipelago delle Galápagos, <strong>di</strong> recente vulcanizzazione (circa 4 milioni <strong>di</strong> anni), è costituito da 233 unità terrestri emerse,<br />

tra isole, isolotti e conformazioni rocciose. La superficie totale emersa è pari a circa 8000 kmq, 1690 dei quali sono litorale<br />

costiero, ed è composta da 13 gran<strong>di</strong> isole (con una superficie superiore ai 10 kmq) e da altre cinque isole <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a grandezza<br />

(tra uno e <strong>di</strong>eci kmq). Le restanti 215 unità sono isolotti e promontori rocciosi con una superficie <strong>di</strong> pochi metri quadrati.<br />

Cinque delle isole – Isabela, Santa Cruz, Fernan<strong>di</strong>na, Santiago e San Cristóbal – rappresentano il 3,2% della superficie totale<br />

dell'arcipelago. L'isola maggiore è Isabela: con 4697 kmq rappresenta da sola il 59% della superficie totale dell'Arcipelago.<br />

La fauna endemica si compone <strong>di</strong> invertebrati, rettili, <strong>di</strong>verse specie <strong>di</strong> volatili e <strong>di</strong> alcuni mammiferi. Tutti i rettili presenti<br />

sulle Isole sono endemici - ad eccezione <strong>di</strong> due specie <strong>di</strong> tartarughe marine –, come le famose tartarughe giganti (Geochelone<br />

elephantopus) e le iguana terrestri (Conolophus subcristatus e Conolophus pallidus) e marine (Amblyrhynchus cristatus).<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista politico ed amministrativo le Galápagos rappresentano una delle 24 Province nelle quali si sud<strong>di</strong>vide la<br />

Repubblica dell'Ecuador, creata il 18 febbraio del 1973 col fine <strong>di</strong> dare a questo territorio, <strong>di</strong> importanza strategica dal punto<br />

<strong>di</strong> vista naturalistico e turistico, una piena integrazione ed un riconoscimento ufficiale all'interno del regime amministrativo<br />

nazionale.<br />

La Provincia è sud<strong>di</strong>visa in tre Cantoni: San Cristóbal (la cui capitale cantonale, Puerto Baquerizo Moreno, è anche<br />

capoluogo provinciale), Santa Cruz (la cui capitale è Puerto Ayora) e Isabela (la cui capitale cantonale è Puerto Villamil).<br />

Esistono inoltre cinque Parrocchie rurali, due delle quali situate nell'isola <strong>di</strong> San Cristóbal, due nell'isola <strong>di</strong> Santa Cruz e una<br />

nell'isola Isabela.<br />

L'attività <strong>di</strong> governo viene esercitata sul territorio da parte <strong>di</strong> Istituzioni pubbliche <strong>di</strong>rettamente <strong>di</strong>pendenti dal Governo<br />

centrale ecuadoriano attraverso leggi speciali la cui competenza è definita dalla Costituzione della Repubblica dell'Ecuador<br />

(come la Legge <strong>di</strong> regime Speciale delle Galápagos e altri corpi normativi vigenti a tutela e <strong>di</strong>sciplina dell'ambiente locale).


Nel 1959 viene creato il Parco Nazionale delle Galápagos (PNG)<br />

il territorio viene sud<strong>di</strong>viso in cinque zone:<br />

1. zona abitata e coltivata (attività silvi-agricole);<br />

2. zona scientifica interdetta, salvo autorizzazioni speciali;<br />

3. zona scientifica aperta a tutti i <strong>ricerca</strong>tori;<br />

4. zona <strong>di</strong> visita turistica limitata;<br />

5. zona <strong>di</strong> visita turistica ipersensibile (non più <strong>di</strong> 12 visitatori alla volta).<br />

Nel 1968, con l'apertura al pubblico del Parco Nazionale e la crescente fama<br />

scientifico-naturalistica delle Isole, ha inizio lo sviluppo moderno dell'Arcipelago.<br />

Giugno 2007: l'UNESCO <strong>di</strong>chiara le Galápagos “Patrimonio Naturale in<br />

Pericolo”.<br />

Nel 2010 il Comitato per il Patrimonio Mon<strong>di</strong>ale dell'UNESCO decide <strong>di</strong> rimuovere<br />

le Isole Galápagos dalla Lista del Patrimonio Mon<strong>di</strong>ale in Pericolo.<br />

La necessità <strong>di</strong> preservare le Isole ha portato ad un progetto <strong>di</strong> riorganizzazione<br />

del sistema locale per aumentare la sostenibilità ambientale e sociale.


Lo sviluppo moderno dell'Arcipelago<br />

* Con la massiccia affluenza <strong>di</strong> turisti inizia un veloce processo <strong>di</strong> espansione e<br />

modernizzazione capitalistica trainata dal settore turistico:<br />

moltiplicarsi <strong>di</strong> attività economiche legate <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente al settore turistico;<br />

grande capacità attrattiva della colonia in termini <strong>di</strong> opportunità <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> guadagno.<br />

* Sostenuta immigrazione proveniente dall’Ecuador continentale: inizialmente agricoltori<br />

an<strong>di</strong>ni e poi, a partire dagli anni Settanta, anche pescatori della costa ecuadoriana.<br />

* Aumento <strong>di</strong> servizi pubblici, trasporti locali , collegamenti col continente e sviluppo del<br />

tessuto urbano in corrispondenza della zona costiera.<br />

* Comincia l’emergenza ambientale nelle Isole.


Effetti della modernizzazione<br />

I) La creazione <strong>di</strong> attività agricole e legate all’allevamento ha determinato effetti <strong>di</strong>sastrosi sull’ambiente:<br />

l’introduzione <strong>di</strong> molte specie <strong>di</strong> piante esotiche (guayaba) e non (mora), e <strong>di</strong> animali antagonisti delle<br />

specie endemiche (cani, gatti, capre, maiali, topi) ha mo<strong>di</strong>ficato l’assetto originario degli ecosistemi.<br />

II) Produzione locale insufficiente al fabbisogno <strong>di</strong> una popolazione in rapida crescita<br />

aumento dell’importazione <strong>di</strong> beni dal continente, con ingresso <strong>di</strong> insetti e <strong>di</strong> malattie sconosciute alle<br />

specie locali.<br />

i.<br />

III) Aumento <strong>di</strong> attività turistiche e della popolazione locale<br />

eccessiva pressione sulle capacità <strong>di</strong> carico dell’ambiente: aumento <strong>di</strong> visite, emissione <strong>di</strong> gas nocivi,<br />

produzione e smaltimento <strong>di</strong> rifiuti, emissione <strong>di</strong> rumore a <strong>di</strong>sturbo delle specie native, ecc.<br />

IV) Incremento della pesca legale a scopo commerciale e della pesca <strong>di</strong> frodo (anche all’interno dell’area<br />

marina protetta – Reserva Marina de Galápagos, <strong>di</strong>chiarata nel 2001 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO -)<br />

eccessivo sfruttamento della risorsa marina, che lede la capacità <strong>di</strong> riproduzione e sopravvivenza delle<br />

specie marine protette: sono quasi scomparsi aragoste e cetrioli <strong>di</strong> mare, richiesti dal mercato asiatico e<br />

statunitense.


Nel 1974 il Plan Maestro para la protección del Parque Nacional Galápagos<br />

→ restrizioni sul numero <strong>di</strong> visitatori all’anno (12.000, poi 25.000) e sulla durata<br />

dei soggiorni (al massimo sei giorni).<br />

A partire dal 2005, nuovo Plan de Manejo del Parque<br />

→ fare leva su una maggiore partecipazione e collaborazione da parte <strong>di</strong> tutti gli<br />

agenti sociali ed economici coinvolti dal progetto <strong>di</strong> sviluppo locale.


Alcuni dati<br />

* Nelle isole vivono circa 24.000 persone: prevalentemente emigrati <strong>di</strong> origine campesina ed<br />

Europei (stabilitisi nelle isole a partire dalla prima metà del XX° secolo).<br />

* Quando si costituì il Parco Nazionale, il 97% del territorio delle Isole venne <strong>di</strong>chiarato area<br />

naturale protetta. Nel rimanente 3% la popolazione si è stabilita sia nelle aree rurali che in<br />

quelle urbane, lungo la costa ed intorno ai porti.<br />

* La maggior parte dei primi coloni vive a Isabela (il 10% circa) e a San Cristòbal. A Santa<br />

Cruz, sede principale delle attività turistiche locali, delle attività <strong>di</strong> conservazione<br />

dell’ambiente e delle attività commerciali, prevalgono gli immigrati, circa un terzo <strong>di</strong> tutta la<br />

popolazione dell’Arcipelago.<br />

*Perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> boom turistico:<br />

- tra il 1982 e il 1990 la popolazione locale cresce ad un tasso del 2,4% all’anno;<br />

- tra il 1990 e il 2001 la popolazione locale cresce a un tasso annuale del 6%.<br />

* Nel 1998 solo un terzo del totale della popolazione residente risultava nata nella Provincia.


Usi attuali del territorio<br />

Agricoltura e allevamento<br />

debole e incostante attività agricola, anche a causa le caratteristiche morfologiche del territorio,<br />

particolarmente brullo e <strong>di</strong> recente vulcanizzazione.<br />

L’allevamento, destinato all’esportazione in continente, è più costante e concentrato in<br />

particolare nell’isola <strong>di</strong> Santa Cruz.<br />

Pesca attività florida, caratterizzata da ampli margini <strong>di</strong> guadagno. Prevalentemente pesca<br />

industriale, sia nazionale che internazionale, a <strong>di</strong>scapito della pre-esistente pesca artigianale.<br />

Turismo attualmente principale risorsa economica:<br />

due terzi della popolazione locale economicamente attiva si de<strong>di</strong>ca ad attività legate al turismo;<br />

un centinaio <strong>di</strong> imbarcazioni offrono visite guidate a circa 200.000 turisti all’anno, la maggior<br />

parte dei quali nord-americani ed Europei;<br />

evoluzione e <strong>di</strong>versificazione dell’offerta turistica: non solo turismo naturalistico, ma crescente<br />

turismo balneare e <strong>di</strong> intrattenimento.


Conservazione ambientale da sempre attività condotta da Istituzioni<br />

internazionali, come la Fondazione Charles Darwin - FChD e il Parque Nacional<br />

Galápagos - PNG:<br />

perio<strong>di</strong>ca pulizia delle zone <strong>di</strong> ni<strong>di</strong>ficazione degli uccelli;<br />

salvaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> specie floristiche e faunistiche rare e a rischio <strong>di</strong> estinzione;<br />

allevamento e riproduzione in cattività <strong>di</strong> specie <strong>di</strong> iguana terrestri e tartarughe<br />

giganti terrestri per la reintroduzione degli esemplari in zone a carenza o scomparsa<br />

<strong>di</strong> popolazione endemica;<br />

sra<strong>di</strong>camento e circoscrizione <strong>di</strong> specie introdotte (maiali, capre, topi, cedro, mora,<br />

guayaba);<br />

attività <strong>di</strong> ispezione e quarantena per la prevenzione all’introduzione <strong>di</strong> nuove<br />

piante, animali, insetti e malattie;<br />

monitoraggio e regolazione dell’attività turistica, peschiera e <strong>di</strong> estrazione <strong>di</strong><br />

materiale (sabbia, pietra e legname).


Focus sul settore turistico: alcuni dati<br />

L’attività turistica comincia a svilupparsi verso la fine anni Sessanta.<br />

Si regge su un’offerta turistica che, per le sue caratteristiche intrinseche, bypassa la<br />

stagionalità.<br />

Affluenza turistica:<br />

* seconda metà degli Ottanta: boom <strong>di</strong> arrivi (quasi interamente dall’estero), con un tasso <strong>di</strong><br />

incremento annuale pari al1'8,2%;<br />

* a cavallo dei primi anni Novanta generale rallentamento delle visite;<br />

* 1995 – 2000: + 6,1% per gli arrivi stranieri; -1,2% per i nazionali (continentali);<br />

* a partire dal 2000 crescono esponenzialmente tanto le presenze nazionali quanto quelle straniere;<br />

* trend successivo:<br />

- tra il 2007 e il 2008 crescita degli arrivi turistici pari al 7,1%;<br />

- nel 2009 si registra un decremento del -5,7% rispetto al 2008, probabilmente relazionato con la<br />

crisi economico-finanziaria globale, che ha avuto contraccolpi importanti sulle economie dei<br />

principali paesi esportatori <strong>di</strong> flussi <strong>di</strong>retti alle isole dell'Arcipelago;<br />

* attualmente circa 190.000 presenze all’anno.


Arrivi turistici alle Isole Galápagos, periodo 1979-2011.<br />

200000<br />

180000<br />

160000<br />

145229<br />

161859<br />

173420<br />

163480<br />

173296<br />

185028<br />

140000<br />

120000<br />

108934<br />

121694<br />

100000<br />

80000<br />

60000<br />

40000<br />

20000<br />

11765<br />

17445<br />

16265<br />

17123<br />

17656<br />

18858<br />

17840<br />

26023<br />

32595<br />

40745<br />

41899<br />

41192<br />

40746<br />

39510<br />

46818<br />

53825<br />

55786<br />

61895<br />

62809<br />

64791<br />

66071<br />

68856<br />

77570<br />

82226<br />

91345<br />

0<br />

1979<br />

1980<br />

1981<br />

1982<br />

1983<br />

1984<br />

1985<br />

1986<br />

1987<br />

1988<br />

1989<br />

1990<br />

1991<br />

1992<br />

1993<br />

1994<br />

1995<br />

1996<br />

1997<br />

1998<br />

1999<br />

2000<br />

2001<br />

2002<br />

2003<br />

2004<br />

2005<br />

2006<br />

2007<br />

2008<br />

2009<br />

2010<br />

2011<br />

Arrivi nazionali Arrivi internazionali TOTALE<br />

Fonte: nostra rielaborazione dati DPNG, anni vari.


L' incremento <strong>di</strong> presenze e <strong>di</strong> servizi ad esse correlati ha toccato in particolare le isole maggiori dell'Arcipelago<br />

(Santa Cruz, Isabela, San Cristobal e Floreana).


Tra gli anni Novanta e la prima metà del Duemila anche ncremento sostanziale anche nelle attività complementari<br />

come ristoranti e bar.<br />

N.B. Il dato riferito all'isola Floreana per l'anno 2006 non è <strong>di</strong>sponibile.


Ingressi derivanti dalle attività turistiche (dati 2006)<br />

* Ingresso lordo totale delle strutture alberghiere → passato da 1,2 milioni <strong>di</strong> dollari statunitensi a 10,7 milioni tra<br />

il 1982 e il 2006.<br />

* Tra le isole principali, Santa Cruz risultava avere il numero maggiore <strong>di</strong> ingressi legati al settore, con un tasso del<br />

91%, a fronte <strong>di</strong> un 5% <strong>di</strong> San Cristòbal e un 4% <strong>di</strong> Floreana e Isabela.<br />

Ingresso totale derivante dall'attività turistica<br />

pari a 156 milioni <strong>di</strong> US $, sud<strong>di</strong>visi in:<br />

* comparto alberghiero: 10.725.992 US $,<br />

con un prezzo me<strong>di</strong>o per notte pari a<br />

68,25 US $ → (7%);<br />

* imbarcazioni turistiche: 120 milioni <strong>di</strong> US<br />

$ → (77%);<br />

* altri servizi in terra: 12.400.000 US $ →<br />

(8%);<br />

* settore pubblico:12.000.000 US $, inclusa<br />

tassa <strong>di</strong> ingresso al PNG e altre tasse<br />

relazionate alle attività turistiche (patenti,<br />

permessi, ecc.) → (8%).


Effetti della modernizzazione sul territorio: in<strong>di</strong>catori sociali, economici ed<br />

ambientali.<br />

La società locale, più moderna, attrezzata e prospera rispetto agli standard ecuadoriani, ha continuato a crescere ad un ritmo<br />

senza precedenti, soprattutto tra il 1975 e il 2001.<br />

In totale la crescita della popolazione è stata pari al 497% tra il 1975 e il 2010.<br />

Tra il 2001 e il 2010 l'incremento maggiore <strong>di</strong> popolazione (pari al 30%) si è avuto proprio alle Galápagos, rispetto ad un totale<br />

nazionale pari al 14%.


* Nelle isole principali dell'Arcipelago si conta un ottimo livello <strong>di</strong> copertura tanto dei servizi pubblici al citta<strong>di</strong>no quanto<br />

della fornitura <strong>di</strong> energia elettrica.<br />

*Più problematica la situazione dei servizi igienici e <strong>di</strong> smaltimento <strong>di</strong> liquami, che se appare ottima in Santa Cruz, dove<br />

si concentra il maggior numero <strong>di</strong> turisti e <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> accoglienza, risulta invece inferiore nell'Isola Isabela e ad<strong>di</strong>rittura<br />

molto scarsa a San Cristóbal.<br />

*La copertura dei servizi tra aree rurali e urbane risulta abbastanza omogenea, e comunque elevata, tranne nel caso dei<br />

servizi pubblici al citta<strong>di</strong>no, che mostra una netta prevalenza nei contesti urbani piuttosto che in quelli rurali.


Le Isole contano in<strong>di</strong>catori sensibilmente superiori<br />

rispetto ai dati nazionali <strong>di</strong> riferimento.<br />

Al 2010 le Galápagos mostrano:<br />

- un tasso <strong>di</strong> occupati globale pari al 67%,<br />

superiore <strong>di</strong> circa <strong>di</strong>eci punti percentuali rispetto<br />

al dato nazionale;<br />

- un tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione pari al 3,5%, inferiore<br />

<strong>di</strong> circa sei punti percentuali rispetto al dato<br />

nazionale.<br />

In<strong>di</strong>pendentemente dal settore <strong>di</strong> appartenenza, i<br />

lavoratori galapagueñi risultano percepire salari<br />

me<strong>di</strong> <strong>di</strong> molto superiori ai colleghi continentali.<br />

Si tratta <strong>di</strong> ingressi provenienti da lavoro salariato<br />

o <strong>di</strong>pendente e da attività in<strong>di</strong>pendenti.<br />

Ad oggi il salario minimo <strong>di</strong> base in Ecuador è<br />

fissato intorno ai 264 dollari (circa 201 Euro).


* Crescita della popolazione, aumento dei servizi locali e creazione <strong>di</strong> un tessuto produttivo che prima<br />

non c'era, hanno generato:<br />

- gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà per l'approvvigionamento <strong>di</strong> acqua, aspetto più problematico connesso alle<br />

caratteristiche climatiche delle Isole;<br />

- maggiore <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o energetico → soprattutto da parte del settore residenziale e <strong>di</strong> quello commerciale;<br />

- maggiore produzione <strong>di</strong> rifiuti → adozione <strong>di</strong> misure <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziazione e <strong>di</strong> riciclaggio dei rifiuti;<br />

- generale aumento dell'inquinamento acustico ed atmosferico → crescita totale <strong>di</strong> veicoli a motore su<br />

ruota del 216% (San Cristóbal conta l'incremento in assoluto maggiore, pari al 352%).


* Specie <strong>di</strong> vertebrati introdotte e già stabilitesi nelle Isole: 11 volatili, 4 specie <strong>di</strong> rettili, 13 le specie <strong>di</strong><br />

mammiferi.<br />

* Specie registrate <strong>di</strong> invertebrati introdotti, già stabilitesi nell'ambiente e altamente dannose per gli ecosistemi<br />

delle Isole: 490 specie <strong>di</strong> insetti e 53 specie <strong>di</strong> altri invertebrati.


“Espansione economica” versus “Preservazione dell'ambiente<br />

naturale”?<br />

TRADE-OFF tra elevato grado <strong>di</strong> isolamento per la preservazione del patrimonio<br />

ambientale e necessità <strong>di</strong> promuovere lo sviluppo socio-economico locale aprendosi<br />

all'esterno.<br />

Piano Globale <strong>di</strong> Gestione Turistica e Conservazione delle Galápagos (Presidenza della Rep.<br />

dell'Ecuador, 1991) → politica del “turismo selettivo”<br />

Opposizione tra residenti e “forestieri” <strong>di</strong>fesa dell'identità delle Isole e dei loro abitanti dalla<br />

crescente minaccia <strong>di</strong> “interessi esterni”: inasprimento <strong>di</strong> conflitti politici e sociali che vede opposti<br />

abitanti locali e organizzazioni <strong>di</strong> conservazione, pescatori artigianali locali e pescatori industriali<br />

continentali, operatori turistici locali e continentali.<br />

Legge Speciale (1998) organizzazione e finanziamento dell'autonomia provinciale: restrizione<br />

dell'emigrazione, priorità all'occupazione ed agli investimenti dei locali, decisiva partecipazione<br />

locale nella definizione <strong>di</strong> politiche pubbliche.<br />

Tra il 1990 e il 2003 l'affluenza turistica raddoppia e il numero <strong>di</strong> pescherecci triplica.<br />

Solo il 6% circa degli ingressi derivanti dall’attività turistica rimane nelle Isole.


Sviluppo socio-economico<br />

Progetto comune<br />

<strong>di</strong> gestione delle relazioni tra società locale ed<br />

ambiente<br />

Attori sociali ed<br />

economici<br />

Locali Operatori turistici Ambientalisti<br />

Residenti<br />

Pescatori<br />

Operatori locali<br />

FChD<br />

PNG<br />

Agenzie <strong>di</strong> viaggio<br />

Guide<br />

turistiche<br />

Proprietari <strong>di</strong> servizi a<br />

terra (ristoranti, hotel,<br />

<strong>di</strong>scoteche, negozianti,<br />

ecc.)<br />

Visione prospettica comune: l''interesse personale è l'interesse <strong>di</strong> tutti ed il progetto<br />

privato /in<strong>di</strong>viduale deve <strong>di</strong>venire parte del progetto comune!<br />

Senso comune della responsabilità verso l’ambiente: gli attori economici e sociali<br />

devono definire i limiti dell’espansione delle proprie attività e la forma <strong>di</strong> gestione più<br />

adatta alla preservazione dell’ambiente conservazione degli ecosistemi, integrità dei<br />

processi evolutivi e delle risorse su cui si basa la vita e l’economia locale.<br />

N.B. Per operatori locali si intendono i proprietari e/o gli amministratori <strong>di</strong>retti <strong>di</strong> imbarcazioni, che si incaricano <strong>di</strong> seguire le<br />

operazioni tecniche della navigazione in mare e <strong>di</strong> pattuire i servizi per i turisti sulle isole.


Perchè “sviluppo sostenibile”?<br />

* La popolazione <strong>di</strong>pende completamente dal capitale naturale dell'Arcipelago,<br />

principale e unica risorsa a <strong>di</strong>sposizione della popolazione locale.<br />

* Gli ingressi derivanti dal turismo e le tasse <strong>di</strong> ingresso alle aree protette<br />

contribuiscono ad incrementare in modo significativo le entrate dei residenti e<br />

mantengono il bilancio <strong>di</strong> molte Istituzioni pubbliche e private della Provincia.<br />

* L'attenzione alla conservazione genera dei benefici sostenibili che contribuiscono,<br />

<strong>di</strong>rettamente ed in<strong>di</strong>rettamente, a migliorare la qualità <strong>di</strong> vita ed il benessere della<br />

popolazione locale, garantendo uno sviluppo duraturo nel tempo della destinazione.


Perchè “sviluppo sostenibile”?<br />

AMBIENTALE<br />

SVILUPPO<br />

SOSTENIBILE<br />

ECONOMICO<br />

SOCIALE<br />

La mancanza <strong>di</strong> un modello socialmente con<strong>di</strong>viso sulla conservazione dell'ambiente naturale, che integri<br />

le <strong>di</strong>verse visioni esistenti e che in<strong>di</strong>chi non solo cosa conservare, ma anche come conservarlo, genera<br />

politiche settoriali non coor<strong>di</strong>nate, che si sovrappongono e competono tra loro sul medesimo territorio,<br />

inasprendo i conflitti tra attori locali.<br />

La conservazione delle Galápagos deve avere come alleato principale la società civile locale, convertita in<br />

custode del capitale naturale, dal quale <strong>di</strong>pende il proprio sviluppo e quello delle generazioni future.<br />

E' quin<strong>di</strong> necessario rafforzare il sentimento <strong>di</strong> identificazione e <strong>di</strong> complicità col proprio territorio:<br />

* consolidare il senso <strong>di</strong> appartenenza al territorio;<br />

* consolidare il senso <strong>di</strong> responsabilità verso il territorio.


Perchè “sviluppo sostenibile”?<br />

Il turismo è per le isole Galápagos la principale fonte <strong>di</strong><br />

entrata.<br />

La principale risorsa dell’attività turistica è l’ambiente<br />

naturale.<br />

Natura<br />

Valore<br />

economico<br />

Patrimonio<br />

dell'umanità<br />

Se le isole Galápagos hanno una possibilità <strong>di</strong> conservare il proprio<br />

patrimonio naturalistico, questo <strong>di</strong>penderà non solo dalla capacità <strong>di</strong><br />

gestire e accettare gli inevitabili conflitti che un processo <strong>di</strong> sviluppo<br />

porta con sé, ma anche dalla volontà <strong>di</strong> trovare le vie, i mezzi e le risorse<br />

per superarli, ponendo le basi per uno sviluppo partecipato, duraturo e<br />

sostenibile nel tempo.


Il <strong>di</strong>alogo sociale per lo sviluppo locale sostenibile<br />

Un territorio che <strong>di</strong>aloga è un territorio potenzialmente più sostenibile!<br />

L'accettazione <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> sviluppo si costruisce attraverso forme <strong>di</strong> partecipazione volte a<br />

rintracciare la più ampia con<strong>di</strong>visione da parte <strong>di</strong> tutti gli stakeholders interessati:<br />

<strong>di</strong>alogo + comunicazione + coesione territoriale<br />

La convergenza spontanea del sistema locale verso un equilibrio sostenibile si gioca su due elementi<br />

fondamentali:<br />

* la riconoscibilità tra gli attori, che incentiva una visione identitaria <strong>di</strong> azione;<br />

* l'interazione ripetuta tra essi, <strong>di</strong>sciplinata dall'esistenza <strong>di</strong> norme sociali con<strong>di</strong>vise, <strong>di</strong> legami <strong>di</strong><br />

conoscenza consolidati e <strong>di</strong> reti <strong>di</strong> fiducia essenziali per creare benefici <strong>di</strong> lungo periodo.<br />

Obiettivo: dare vita ad un processo <strong>di</strong> monitoraggio costante e <strong>di</strong>namico degli impatti del turismo<br />

identificazione da parte della comunità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> sostenibilità<br />

sulla base delle problematiche più con<strong>di</strong>vise sul territorio


Il <strong>di</strong>alogo sociale per lo sviluppo<br />

Uno strumento <strong>di</strong> supporto alle decisioni utilizzabile per il <strong>di</strong>alogo sociale tra e<br />

con la comunità è la Nominal Group Technique (Delbecq, A. L., Van de Van,<br />

A. H. and Gustafson, D. H., 1975):<br />

* confronto tra attori locali all'interno <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> lavoro (focus group):<br />

in<strong>di</strong>viduare elementi <strong>di</strong> forza / debolezza del comparto turistico locale<br />

→ <strong>di</strong>alogo su temi prioritari in un'ottica sostenibile <strong>di</strong> sviluppo del proprio<br />

territorio;<br />

* occasione per contribuire alla Corporate Social Responsibility delle imprese<br />

locali impegnate nel settore, attraverso un maggiore integrazione col territorio<br />

e gli stakeholders;<br />

* parentesi <strong>di</strong> autentica democrazia partecipativa e <strong>di</strong> governance attiva;<br />

* nominal groups per dare continuità nel tempo a questo concreto “esperimento<br />

<strong>di</strong> buone pratiche”.


Il Value Stretch Model (Mansfeld Y., 2006)<br />

* Strumento <strong>di</strong> analisi e <strong>di</strong> monitoraggio <strong>di</strong>namico degli effetti che la presenza<br />

del turismo genera nelle comunità ospitanti per misurare la Socio Carrying<br />

Capacity (SCC) <strong>di</strong> una destinazione.<br />

* Particolarmente utile per comunità già turistiche o turisticamente mature, per<br />

evitare o prevedere la fase <strong>di</strong> declino del settore.<br />

* Permette <strong>di</strong> misurare il LAC (Limit for Accettable Change) <strong>di</strong> una comunità<br />

ospite: limite entro il quale è possibile attuare un progetto turistico grazie<br />

alla persistenza <strong>di</strong> uno scambio tra turismo e popolazione in termini <strong>di</strong><br />

benefit (la popolazione cede in alcuni punti in cambio <strong>di</strong> miglioramenti<br />

indotti dal turismo).<br />

Se questo scambio <strong>di</strong> benefit viene a mancare, e vi è il superamento del LAC,<br />

la comunità può assumere comportamenti attivi contro il progetto <strong>di</strong><br />

sviluppo turistico locale.


ll Value Stretch Model (Mansfeld Y., 2006)<br />

Il lavoro del nominal group si <strong>di</strong>vide in tre sessioni volte a in<strong>di</strong>viduare in<strong>di</strong>catori rispetto al:<br />

* livello <strong>di</strong> tolleranza → impatti del turismo considerati inaccettabili dalla comunità locale: visione generale;<br />

* livello della situazione corrente → come vede adesso il turismo la comunità locale: impatti negativi /<br />

positivi attuali;<br />

* livello delle aspettative → cosa si aspetta <strong>di</strong> ottenere la comunità locale grazie al turismo: impatti positivi<br />

futuri derivanti dal turismo.<br />

In fase precedente ai workshop viene somministrato ai partecipanti un questionario conoscitivo.


Grazie per l'attenzione

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