01.02.2014 Views

JASMINE n° 43 - Istituto di scienze umane

JASMINE n° 43 - Istituto di scienze umane

JASMINE n° 43 - Istituto di scienze umane

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

jasmine<br />

62<br />

SETTEMBRE - NOVEMBRE 2009<br />

tà ci aiutano a curare meglio le persone<br />

malate, ma in questo sistema<br />

governato da una logica simile ai criteri<br />

produttivi <strong>di</strong> un'azienda si è<br />

creato un grande vuoto umano.<br />

"Terminale" è una parola che<br />

ricorre molto spesso nel linguaggio<br />

me<strong>di</strong>co. Si possono rendere più<br />

<strong>umane</strong> le parole della burocrazia<br />

me<strong>di</strong>ca.<br />

Davanti a situazioni <strong>di</strong>sperate ci<br />

sono me<strong>di</strong>ci e ospedali che <strong>di</strong>rottano<br />

altrove i loro pazienti. Li scaricano.<br />

Dà sollievo e speranza poter leggere<br />

delle pagine così esplicite e<br />

piene <strong>di</strong> umanità, perché ciò permette<br />

ad ognuno <strong>di</strong> noi <strong>di</strong> allontanare lo<br />

spettro <strong>di</strong> essere trattati come semplici<br />

oggetti, in caso <strong>di</strong> un ricovero <strong>di</strong><br />

emergenza.<br />

Il messaggio del Prof. Bonadonna<br />

e le sue iniziative a livello sociale ci<br />

fanno sperare che un numero sempre<br />

maggiore <strong>di</strong> pazienti faccia valere<br />

il proprio <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> essere trattato<br />

con rispetto ed umanità, qualunque<br />

sia la prognosi che viene fatta. 6<br />

Si può sempre curare, afferma<br />

l'autore, anche quando non si riesce<br />

a guarire. La me<strong>di</strong>cina è arte, perspicacia,<br />

intuito, capacità <strong>di</strong> creare un<br />

<strong>di</strong>alogo con il paziente.<br />

Non si può combattere il cancro<br />

se non si combatte con e per il<br />

paziente, de<strong>di</strong>cando al malato il<br />

tempo dovuto e costruendo con onestà<br />

un rapporto <strong>di</strong> fiducia. I pazienti<br />

assistiti con sollecitu<strong>di</strong>ne collaborano<br />

più efficacemente e si riprendono<br />

prima rispetto ai pazienti trattati<br />

come semplici numeri.<br />

Soprattutto nel campo della me<strong>di</strong>cina<br />

oncologica si è giunti ad una<br />

frammentazione e una tecnicizzazione<br />

eccessive, con sempre minore<br />

attenzione all'ascolto dei problemi<br />

del paziente.<br />

"Il compito <strong>di</strong> ogni me<strong>di</strong>co oggi è<br />

riguadagnare la cre<strong>di</strong>bilità che gli è<br />

stata tolta dall'umiltà perduta e dalla<br />

corsa al business e al mercato". 7<br />

Troppi politici dettano le regole<br />

per l'ingresso e la carriera dei giovani<br />

me<strong>di</strong>ci. Per anni negli ospedali<br />

pubblici non si è tenuto in nessun<br />

conto il talento professionale.<br />

Le terapie me<strong>di</strong>che poggiano su<br />

due pilastri: la conoscenza scientifica<br />

e l'umanità. Un buon me<strong>di</strong>co è<br />

colui che merita la fiducia del paziente,<br />

rispettandone la <strong>di</strong>gnità e l'autonomia<br />

decisionale.<br />

"A contatto quoti<strong>di</strong>ano con la<br />

morte, il me<strong>di</strong>co vede il limite dell'uomo,<br />

la sua impotenza, il suo interminabile<br />

soffrire [….] si rende conto<br />

che assistere gli ammalati e <strong>di</strong>fendere<br />

la vita costituisce anche un segno<br />

<strong>di</strong> civiltà". 8<br />

Ci si commuove quando il prof.<br />

Bonadonna racconta l'esperienza<br />

della sua visita ad una delle case <strong>di</strong><br />

accoglienza per morenti create da<br />

Madre Teresa a Kalighat (Calcutta,<br />

In<strong>di</strong>a) chiamata "Casa del cuore<br />

puro". Egli è colpito dalla serenità del<br />

luogo, in cui non si avverte l'atmosfera<br />

<strong>di</strong> angoscia e solitu<strong>di</strong>ne che circonda<br />

i malati senza speranza.<br />

Madre Teresa ha scoperto che la<br />

malattia più grave non è la lebbra, la<br />

malnutrizione, ma qualcosa <strong>di</strong> peggio:<br />

la sensazione <strong>di</strong> essere indesiderati,<br />

abbandonati.<br />

Coloro che fanno volontariato<br />

possono aiutare i me<strong>di</strong>ci a capire<br />

come avvicinarsi meglio alla sofferenza<br />

delle persone. Essi costituiscono<br />

quell'espressione <strong>di</strong> umanità che<br />

tante volte manca nel contatto me<strong>di</strong>co<br />

paziente.<br />

Il me<strong>di</strong>co non dovrebbe <strong>di</strong>ventare<br />

complice del marketing della salute,<br />

che riduce la figura del me<strong>di</strong>co alla<br />

stregua <strong>di</strong> un operatore <strong>di</strong> mercato.<br />

La me<strong>di</strong>cina, come arte raffinata<br />

<strong>di</strong> assistenza umana, al <strong>di</strong> sopra<br />

della tecnologia, dovrebbe passare<br />

per l'etica. Più che offrire nelle<br />

Università lezioni <strong>di</strong> informatica e <strong>di</strong><br />

inglese, cose che gli studenti già<br />

fanno per proprio conto, il Prof.<br />

Bonadonna auspica che vengano rafforzati<br />

gli insegnamenti che ci vengono<br />

dalla storia della me<strong>di</strong>cina e dalla<br />

filosofia, perché gli studenti <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />

hanno bisogno <strong>di</strong> una formazione<br />

morale (che la scuola e la famiglia<br />

non sono più in grado <strong>di</strong> dare), per<br />

costruire una generazione <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci<br />

capaci <strong>di</strong> farsi carico del malato nella<br />

sua globalità 9 .<br />

Il prof. Bonadonna, dopo avere<br />

constatato che ci sono sempre più<br />

donne che si iscrivono in me<strong>di</strong>cina se<br />

ne compiace, e riporta un detto<br />

secondo cui la donna nasce dottore,<br />

mentre l'uomo deve stu<strong>di</strong>are per<br />

<strong>di</strong>ventarlo.<br />

Nell'ultimo capitolo del libro intitolato<br />

"LA VOGLIA DI RICOMINCIA-<br />

RE", il Prof. Bonadonna racconta<br />

come in certi college americani si<br />

chiede ai docenti <strong>di</strong> immaginare la<br />

propria scomparsa e <strong>di</strong> ripensare<br />

alle cose più importanti da lasciare<br />

in ere<strong>di</strong>tà agli studenti. Ricordando<br />

l'ultima lezione del Prof. Randy<br />

Pausch, un giovane ricercatore colpito<br />

da un tumore al pancreas, la definisce<br />

come un inno alla gioia <strong>di</strong> vivere.<br />

Pensando ai propri figli, il Prof.<br />

Pausch aveva affermato che onestà,<br />

integrità e rettitu<strong>di</strong>ne sono semi da<br />

gettare per il futuro. 10<br />

Il Prof. Bonadonna volendo anche<br />

lui lasciare ai suoi figli l'esempio <strong>di</strong><br />

un padre che combatte e non si<br />

arrende, afferma che chi fa una scelta<br />

non deve in<strong>di</strong>etreggiare fino a<br />

quando non giunge al traguardo.<br />

Così egli conclude l'ultimo capitolo:<br />

"Il giorno più bello da me<strong>di</strong>co è<br />

stato quando ho potuto <strong>di</strong>re a un<br />

malato che la possibilità <strong>di</strong> vivere<br />

c'era davvero, che il cancro era sconfitto.<br />

Il giorno più bello da malato è<br />

stato quando ho cominciato a credere<br />

che sarei riuscito e rivedere i miei<br />

figli e a completare il mio percorso:<br />

cambiare una me<strong>di</strong>cina ancora troppo<br />

arida e burocratica, per farla<br />

<strong>di</strong>ventare più umana". 11<br />

1 Ve<strong>di</strong> Gianni Bonadonna con Giangiacomo<br />

Schiavi, Me<strong>di</strong>ci umani, pazienti guerrieri, Bal<strong>di</strong>ni<br />

Castol<strong>di</strong> Dalai, Milano 2008<br />

2 Ibidem p.13<br />

3 Ibidem p.26<br />

4 Ibidem p.28<br />

5 Ibidem p.46<br />

6 Ve<strong>di</strong> capitolo intitolato: Vivere bene, vivere a<br />

lungo, morire seranamente del mio Libro<br />

sull'Arte della longevità. Scaricabile dal sito<br />

www.vittoriocalogero.com<br />

7 Nicola Dioguar<strong>di</strong> citato a p.92 del libro <strong>di</strong> Gianni<br />

Bonadonna.<br />

8 Ibidem p.106<br />

9 Ibidem p.132-133<br />

10 Ibidem p.142<br />

11 Ibidem p.1<strong>43</strong><br />

I S U - I S T I T U T O D I S C I E N Z E U M A N E

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!