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LA CICLABILE DELLE DOLOMITI - Dolomiti Turismo

LA CICLABILE DELLE DOLOMITI - Dolomiti Turismo

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La ciclabile<br />

delle <strong>Dolomiti</strong><br />

Dobbiaco<br />

Cortina<br />

Calalzo<br />

www.bandion.it


Dobbiaco<br />

Cortina<br />

Calalzo<br />

La ciclabile<br />

delle <strong>Dolomiti</strong><br />

Il cuore delle <strong>Dolomiti</strong>, la bicicletta, la<br />

strada della vecchia ferrovia.<br />

Una proposta per un week end senza<br />

pari per pedalare nel territorio del<br />

patrimonio naturale dell’umanità<br />

riconosciuto da Unesco.<br />

Sistemi di trasporto integrato treno<br />

bici e autobus bici consentono di<br />

raggiungere Dobbiaco.<br />

Dalla cittadina dell’Alta Pusteria verso<br />

Cortina sul tracciato della vecchia<br />

ferrovia lambendo le Tre Cime di<br />

Lavaredo.<br />

La Perla delle <strong>Dolomiti</strong> e la Valle<br />

del Boite nella loro veste estiva<br />

raccontano la storia delle <strong>Dolomiti</strong>.<br />

San Vito di Cadore, Borca, Vodo, Valle,<br />

Pieve di Cadore.<br />

Una fantastica cavalcata in leggera<br />

discesa per raggiungere Calalzo<br />

di Cadore costeggiando il Lago.<br />

Un itinerario alla portata di tutti,<br />

collegato a Nord con i maggiori<br />

centri della Pusteria e verso l’Austria e<br />

in direzione Sud su percorso ciclabile<br />

verso Venezia.<br />

Dalle <strong>Dolomiti</strong> al mare per<br />

scoprire in una vacanza i gioielli<br />

più spettacolari e preziosi della<br />

provincia di Belluno.<br />

Dobbiaco - Cimabanche km 17,4<br />

Cimabanche - Cortina km 13,6<br />

Cortina - Borca km 14,0<br />

Borca - Calalzo km 23,0<br />

Caratteristiche generali:<br />

Lunghezza totale: km 72,0<br />

Dislivello in salita: mt 350<br />

Dislivello in discesa mt 850<br />

Durata h 5.00<br />

Natura del terreno: sterrato 50% | asfalto 50%<br />

Orari bike and bus www.dolomitibus.it<br />

Servizio biglietteria anche presso gli uffici IAT


Dobbiaco<br />

Cimabanche<br />

km 17,4<br />

www.bandion.it<br />

Dobbiaco è raggiungibile dal<br />

Veneto grazie al trasporto integrato<br />

bici+treno sino a Calalzo e bici+bus<br />

da Calalzo alla cittadina dell’Alta<br />

Pusteria.<br />

Dalla stazione, capolinea del servizio<br />

bike and bus, si procede in direzione<br />

Brunico lasciando a sinistra il<br />

complesso del Grand Hotel. Presto le<br />

segnalazioni della ciclabile saranno<br />

evidenti e immettono in via Landro<br />

dove ha inizio la cavalcata dolomitica.<br />

Si supera il nuovo stadio dello sci di<br />

fondo e la pista in breve conduce al<br />

lago di Dobbiaco (km 3).<br />

Superate in sinistra orografica le<br />

acque cristalline del lago, piacevoli<br />

saliscendi fanno da preludio alla<br />

piana del lago di Landro<br />

anticipato da un cimitero di guerra<br />

e più avanti sulla sinistra nei pressi<br />

di un parcheggio, da una magnifica<br />

vista sulle pareti verticali delle Tre<br />

Cime di Lavaredo.<br />

La Pista continua lasciando il<br />

laghetto di Landro, (km 11,4) sulla<br />

sinistra e sale in maniera più decisa<br />

sino alla località di Carbonin (km<br />

13,5). A sinistra la strada asfaltata<br />

conduce a Misurina, la ciclabile col<br />

suo bel fondo compatto fa rotta su<br />

Cimabanche che raggiunge dopo<br />

16,4 km da Dobbiaco e circa 350 mt.<br />

di dislivello superato in salita. Lo<br />

sterrato che incontriamo in questa<br />

prima parte di percorso è di ottima<br />

qualità. Compatto e ben battuto<br />

senza affaticare eccessivamente<br />

rende ancora più affascinante il<br />

tragitto. A Cimabanche è presente<br />

un noleggio bike in prossimità dello<br />

passo e vi sono buone possibilità di<br />

approvvigionamento idrico. Poco<br />

dopo lo scollinamento sulla sinistra<br />

sarà visibile un laghetto con le<br />

montagne che cingono Cortina che<br />

cominciano a delinearsi sullo sfondo.<br />

© CARTOGRAFIA : EUROEDIT Srl - Trento - Riproduzione vietata


Cimabanche<br />

CORTINA<br />

km 13,6<br />

© CARTOGRAFIA : EUROEDIT Srl - Trento - Riproduzione vietata<br />

La discesa verso la “Perla” è inebriante.<br />

Un lungo rettilineo tocca un laghetto<br />

sulla sinistra.<br />

Il percorso si insinua nel bosco,<br />

all’altezza di una radura nei pressi<br />

della statale si erge la chiesetta dei<br />

Santi Biagio e Nicolò di Ospitale (km<br />

20,1). Siamo giunti ad Ospitale un<br />

tempo luogo di sosta per i viandanti.<br />

Le gallerie della vecchia ferrovia<br />

ed i ponti sospesi fanno scivolare<br />

verso Fiames che raggiungiamo<br />

senza fatica (km 25,8). I profumi<br />

del bosco ed il suono del torrente<br />

accompagnano la discesa. Il<br />

panorama è ogni momento da<br />

scoprire, spettacolare. Prima di<br />

entrare in Cortina il fondo diventa<br />

asfaltato e in breve si raggiunge la<br />

stazione degli autobus. A due passi<br />

Corso Italia dominato dal campanile<br />

della Basilica Minore dei SS Filippo e<br />

Giacomo suggerisce agli escursionisti<br />

una passeggiata in centro. Conosciuta<br />

anche come la “Regina delle <strong>Dolomiti</strong>”<br />

Cortina d’Ampezzo è una delle<br />

più rinomate ed esclusive località<br />

turistiche montane al mondo.<br />

Grazie alle numerose attrazioni estive<br />

ed invernali Cortina ospita ogni anno<br />

turisti da tutto il mondo.<br />

Il centro elegante ed animato<br />

propone caratteristici negozi e<br />

numerosi punti per le offerte<br />

ricreative e culturali.<br />

Dal paese partono due ardite quanto<br />

spettacolari funivie per le Tofane e<br />

per il Faloria che in inverno sono il<br />

paradiso dello sci alpino dove ogni<br />

anno vengono disputate le gare di<br />

coppa del mondo. Lungo Corso Italia<br />

l’edificio storico “Ciasa de Ra Regoles”<br />

ospita il museo paleontologico<br />

quello etnografico e un museo di arte<br />

moderna.<br />

Immancabile l’appuntamento<br />

con la gastronomia tradizionale<br />

grazie alla presenza di numerosi e<br />

qualificati ristoranti per assaporare le<br />

prelibatezze locali.<br />

Info: IAT Cortina: tel. 0436 3231


cortina<br />

borca<br />

km 14,0<br />

www.bandion.it<br />

Dal piazzale della stazione degli<br />

autobus a Cortina si oltrepassa la<br />

stazione di partenza della funivia del<br />

Faloria per percorrere lo spettacolare<br />

ponte della ferrovia.<br />

Si raccomanda prudenza per l’elevata<br />

presenza di pedoni. Numerose le<br />

indicazioni lungo il tragitto che<br />

consentono agevolmente di seguire<br />

la pista.<br />

Nei pressi di Zuel, due km dopo,<br />

cattura la vista il vecchio trampolino<br />

olimpico di Cortina.<br />

Da qui il falsopiano in discesa<br />

aumenta la velocità di crociera<br />

mentre le vette dolomitiche<br />

richiamano l’attenzione del ciclista.<br />

Croda da Lago, Pelmo, Croda Marcora<br />

e Antelao, per citare le più note.<br />

Lo spettacolo della Valle del Boite è<br />

davanti agli occhi prima di toccare<br />

San Vito con il suo centro turistico<br />

ed il lago di Mosigo.<br />

Caratteristiche le stazioni della<br />

vecchia ferrovia che si incontrano<br />

lungo il percorso, originali nello<br />

stile, come quella di Resinego<br />

in zona San Vito oggi adibita a<br />

museo (km 10 da Cortina). La<br />

ciclabile procede piacevolmente in<br />

leggerissima discesa con panorami<br />

sempre nuovi alla volta di Borca<br />

di Cadore dove l’accoglienza è<br />

garantita da numerose strutture<br />

ideali per rifocillarsi. Di notevole<br />

interesse l’eventuale visita alla Chiesa<br />

parrocchiale che custodisce l’antico<br />

organo del Callido (km 14 da Cortina).<br />

San Vito di Cadore: centro turistico di notevole importanza, estivo<br />

ed invernale, con buone attrezzature ricettive e impianti di risalita, offre<br />

molte possibilità di svago e di escursioni nel fondovalle e ai circostanti rifugi.<br />

Particolare attrattiva turistica costituisce il Lago di Mosigo, circondato da<br />

boschi e prati e servito da impianti sportivi e ricreativi. Probabilmente San<br />

Vito fu abitato da pastori fin dai tempi dei Celti, ma una testimonianza certa di<br />

antica presenza umana sul suo territorio è venuta dalla recente scoperta della<br />

sepoltura mesolitica dell'uomo cacciatore di Mondeval, che visse circa 7000 anni<br />

fa. Testimonianze storico-artistiche di notevole valore architettonico sono le<br />

chiese della Beata Vergine della Difesa (fine XIV sec.) e della Beata Vergine della<br />

Salute nel villaggio di Chiapuzza.<br />

© CARTOGRAFIA : EUROEDIT Srl - Trento - Riproduzione vietata


orca<br />

calalzo<br />

km 23<br />

www.bandion.it<br />

Borca di Cadore:<br />

Borca di Cadore (942 mt) si estende<br />

tra i massicci dolomitici del Pelmo e<br />

dell’Antelao, dove la Valle del Boite<br />

si allarga in ampi pianori di abetaie.<br />

Sulla sponda destra del torrente<br />

omonimo e sulla sinistra della Strada<br />

di Alemagna si trova la caratteristica<br />

frazione di Villanova.<br />

Vodo di Cadore:<br />

Il Comune di Vodo di Cadore (901 mt) si<br />

allunga dalla Chiusa fino al confine con<br />

il territorio di Borca solcato dal torrente<br />

Boite. In posizione baricentrica nella Valle<br />

del Boite, ha due frazioni: Peaio e Vinigo.<br />

Il primo è un piccolo gruppo di case<br />

lungo la strada statale, mentre Vinigo è<br />

appollaiata su uno sperone boscoso.<br />

Il Corso del Boite prosegue a Sud e<br />

con lui la pista ciclabile. Numerosi<br />

sono gli spunti per una sosta: dopo il<br />

piacevole attraversamento di Borca<br />

di Cadore, altre mete di interesse<br />

possono essre: il mulino Varettoni<br />

a Vodo, il lago di Valle di<br />

Cadore, il centro storico di Pieve<br />

di Cadore, tutti interessanti spunti<br />

per una pausa. Grazie alle preziose<br />

opere realizzate la pista consente<br />

di raggiungere Calalzo in piena<br />

sicurezza con sottopassaggi e ponti.<br />

Due brevi saliscendi movimentano<br />

il tragitto dopo Peajo e immettono<br />

a Venas di Cadore. Sulla destra si<br />

diparte la rotabile che raggiunge<br />

Cibiana, il paese dei murales.<br />

L’eventuale visita a Cibiana richiede<br />

una deviazione di quattro chilometri,<br />

raggiungendo prima il fondovalle<br />

per attraversare il Boite (quota 800<br />

mt slm) e risalire sino ai 1034 mt<br />

del centro paese. Da non perdere il<br />

panorama sul Sassolungo di Cibiana.<br />

© CARTOGRAFIA : EUROEDIT Srl - Trento - Riproduzione vietata


CENTRO Cadore:<br />

poco dopo l’ingresso a Tai di Cadore,<br />

prima di raggiungere il traguardo<br />

di Calalzo, seguendo la strada<br />

principale che sale verso Pieve, in<br />

circa un km si potrà raggiungere<br />

il paese natale del grande Tiziano<br />

Vecellio. Oltre alla casa natia del<br />

celebre pittore il centro storico di<br />

Pieve merita una visita. Il palazzo<br />

della magnifica comunità del<br />

Cadore torreggia sulla caratteristica<br />

piazza Tiziano e regala uno scenario<br />

fantastico. Poco oltre sull’altura di<br />

fronte alla piazza, il monte Ricco<br />

dove è possibile visitare il forte che<br />

durante la prima guerra mondiale<br />

ospitava le batterie che sbarravano la<br />

strada alle valle del Piave e del Boite.<br />

Per chi volesse ritornare verso il<br />

capoluogo di Belluno pedalando da<br />

Calalzo basterà seguire le indicazioni<br />

della Lunga Via delle <strong>Dolomiti</strong> per<br />

raggiungere Belluno attraverso un<br />

percorso ciclabile che corre su quella<br />

che era la vecchia strada che serviva<br />

il Cadore. I borghi attraversati, ricchi<br />

di storia e tradizione raccontano<br />

ancora i fasti di un tempo, quello<br />

degli zattieri del Piave e degli<br />

scalpellini di Codissago.<br />

Pieve di Cadore:<br />

Pieve di Cadore (878 mt) è il centro<br />

storico-geografico e culturale del<br />

Cadore, fra i Colli Contràs e monte<br />

Ricco, alla confluenza dei fiumi<br />

Boite e Piave. È un comune di oltre<br />

4100 abitanti, che si estende da un<br />

lato fino alle pendici dell’Antelao<br />

e dall’altro fino a Cima Laste,<br />

comprendendo le frazioni di Nebbiù,<br />

Pozzale, Tai, Sottocastello.<br />

Il paese di Pieve di Cadore ha dato<br />

i natali a Tiziano Vecellio ed alla<br />

cerchia dei suoi parenti pittori.<br />

Centro del capoluogo è Piazza<br />

Tiziano, con la statua di bronzo<br />

dell’artista, opera di Antonio Dal<br />

Zotto (1880) ed il Palazzo della<br />

Magnifica Comunità di Cadore,<br />

riedificato nel 1525 in luogo di un<br />

precedente edificio del 1447. Pieve<br />

di Cadore è sede di tre musei:<br />

il Museo Casa Tiziano; il Museo<br />

Archeologico della Magnifica<br />

Comunità di Cadore,<br />

che contiene i reperti archeologici<br />

ritrovati tra Calalzo, Pieve e Valle;<br />

il Museo dell’Occhiale che espone<br />

preziosi occhiali di tutti i tipi e<br />

tutte le epoche. Infine, meta tutto<br />

l’anno di visite e di lettere da parte<br />

di bambini di tutta Italia, la Casa di<br />

Babbo Natale, nel Parco Comunale<br />

del Roccolo.<br />

Calalzo di Cadore:<br />

località di arrivo della ciclopista, è<br />

servito dalla stazione ferroviaria<br />

che si collega con il capoluogo di<br />

provincia, Belluno e con la pianura<br />

veneta.<br />

Calalzo offre interssanti opportunità<br />

turistiche: un interessante sito<br />

archeologico, meravigliose<br />

opportunità di escursioni<br />

naturalistiche, come ad esempio<br />

la cascata delle Pile in Val<br />

d’Oten e edifici di grande pregio<br />

architettonico come la chiesa di San<br />

Biagio.<br />

www.bandion.it<br />

www.bandion.it


calalzo<br />

belluno<br />

www.bandion.it<br />

km 49,3<br />

Per chi volesse ritornare verso il<br />

capoluogo di Belluno pedalando da<br />

Calalzo basterà seguire le indicazioni<br />

della Lunga Via delle <strong>Dolomiti</strong> per<br />

raggiungere Belluno attraverso un<br />

percorso ciclabile che corre su quella<br />

che era la vecchia strada che serviva<br />

il Cadore. I borghi attraversati, ricchi<br />

di storia e tradizione raccontano<br />

ancora i fasti di un tempo, come<br />

quelli degli zattieri del Piave e degli<br />

scalpellini di Codissago.<br />

notizie utili<br />

Info e orari su trasporti e servizio bike<br />

and bus: <strong>DOLOMITI</strong>BUS<br />

www.dolomitibus.it<br />

Info pernottamenti:<br />

CONSORZIO <strong>DOLOMITI</strong><br />

www.belledolomiti.it<br />

info@belledolomiti.it<br />

Tel. 0437 941148<br />

EMERGENZA SANITARIA:<br />

Numero unico SUEM 118<br />

TAXI:<br />

www.infodolomiti.it<br />

NOLEGGI BIKE:<br />

www.infodolomiti.it<br />

Uffici Informazione e Accoglienza<br />

Turistica www.infodolomiti.it<br />

IAT CORTINA:<br />

Tel. 0436 3231<br />

cortina@infodolomiti.it<br />

IAT SAN VITO DI CADORE:<br />

Tel. 0436 9119<br />

sanvito@infodolomiti.it<br />

IAT PIEVE DI CADORE:<br />

Tel. 0435 31644<br />

pievedicadore@infodolomiti.it<br />

IAT CA<strong>LA</strong>LZO DI CADORE:<br />

Tel. 0435 32348<br />

calalzo@infodolomiti.it<br />

www.bandion.it


Grafica e impaginazione: www.bandion.it | partner www.krealab.it<br />

Basi cartografiche estratte, per gentile concessione, da:<br />

Carta ciclabile Lunga Via delle <strong>Dolomiti</strong> - edita da <strong>Dolomiti</strong> <strong>Turismo</strong> Srl<br />

© CARTOGRAFIA Euroedit Srl Via del Commercio 59 I-38121 TRENTO<br />

Tel. 0461821245 euroedit@euroedit.com www.euroedit.com<br />

www.bandion.it

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