Dolomiti Belluno Numero 4 - Dolomiti Turismo

L’angolo del Direttore
Le Dolomiti Bellunesi quest’inverno si colorano di emozioni: è
il bianco il protagonista, con la neve che torna ad avvolgere
montagne e valli, ed il ghiaccio che attende gli ospiti nei numerosi
palaghiaccio della provincia; ed ecco il rosso, dal “Rosso
Tiziano” che dalla mostra di Belluno e Pieve di Cadore ci
conduce alla scoperta dei tesori artistici custoditi nelle chiese
del Bellunese ma anche a curiosare tra le vetrine dei negozi
ispirate al maestro, al rosso fuoco dei Pavaroi che ardono la
notte del 5 gennaio sulle cime dell’Agordino.
Ecco Dolomiti Belluno for me:
• Neve, per gli amanti dello sci nordico e dello sci alpino, dello
snowboard e dello sci alpinismo, per chi preferisce una tranquilla
passeggiata con le ciaspe o per chi ama lo sleddog;
• Ghiaccio, dall’ice-climbing in Marmolada all’hockey ed al
pattinaggio, da Auronzo con i suoi ice-kart a Cortina con il
bob, il curling, il polo;
• Oltre lo sci, tante idee per una giornata lontano dalle piste,
tra mercatini di Natale, sfilate di Carnevale ed una visita al
nuovo Museo Diocesano d’Arte Sacra di Feltre;
• Dolomiti di notte, serate in rifugio a Sappada, Falcade, Alleghe
e nell’Agordino, Capodanno in piazza e tante idee per
una serata in allegria nei locali di Cortina, Cadore e Feltrino;
• Dolomiti a tavola, per riscoprire le ricette della tradizione,
tra una serata gastronomica nei ristoranti di Alto Gusto ed
una cena nei Ristoranti del Cuore in Val Biois;
E già guardiamo alla primavera con le Anticipazioni, proposte
dai Consorzi per una vacanza all’insegna dello sport, all’aria
aperta.
editoriale /EDITORIAL
Editor’s corner
This winter the Belluno Dolomites will be a burst of thrilling colours,
with red and white being the star of the show. White is the colour of the
snowy blanket which will once again envelop our mountains and valleys,
and of the ice which awaits visitors in the numerous rinks and stadiums
dotted around the province; and then there’s red, from the “Titian Red”
of the exhibition devoted to the great artist in Belluno and in Pieve di
Cadore – which will lead on to a voyage of discovery not only through
the art treasures hidden away in many of the area’s churches, but also
round the shop windows featuring displays inspired by the maestro
– to the scarlet flames of the Pavaroi bonfi res which will light up the
mountain-tops of the Agordino on the night of the 5th of January. Here
are Dolomiti Belluno for me’s ideas for this season:
• Snow, for fans of cross-country and downhill skiing, snowboarding
and ski-mountaineering; for sled-dog enthusiasts; and for those who
prefer a relaxing trip out on the snow on ciaspe;
• Ice, from ice-climbing in Marmolada to hockey and skating; from the
ice-karts in Auronzo to bobsleigh, curling or polo in Cortina;
• More than just skiing, a host of ideas for how to have fun away from
the slopes, with Christmas markets, Carnival parades or a visit to the
new Diocesan Museum of Sacred Art in Feltre;
• Dolomiti by night, with evenings in mountain refuges in Sappada,
Falcade, Alleghe and in the Agordino area; celebrating New Year in
the town centre; and plenty of ideas for a fun evening out on the town
in Cortina and in the Cadore and Feltrino areas;
• Dolomiti in the kitchen, a chance to discover – or re-discover – traditional
recipes, with a food and wine evening in the Alto Gusto restaurants, or a
romantic dinner in one of the Ristoranti del Cuore in Val Biois;
All that remains is to take a look forward to the spring, with a series of
proposals from the local tourist associations for sporty, outdoor spring
breaks.
Il filo rosso di Tiziano
The red thread of Titian
Belluno e il suo territorio si tingono di rosso, il colore del
“divin pittore”. Sulle orme del Tiziano ripercorriamo gli itinerari
seguiti nei suoi rientri da Venezia al Cadore per ammirare i lavori
del maestro e dei suoi familiari. Vi suggerisco di iniziare il
nostro viaggio da Lentiai, nella chiesa di Santa Maria Assunta,
dove è conservato un polittico di Tiziano e bottega costituito
da dieci tele. Proseguiamo poi verso Zoppè di Cadore. Nel
paesino c’è la chiesa di Sant’Anna che ci riserva una sorpresa
eccezionale: la bellissima pala, attribuita da sempre a Tiziano
ma più probabilmente opera della bottega, raffigurante la
Madonna col Bambino e santi Paolo, Anna e Girolamo. A
Perarolo di Cadore in un’altra chiesa di origine cinquecentesca
ammireremo uno dei più bei dipinti attribuiti a Francesco
Vecellio, la Madonna con Bambino e i santi Rocco e Sebastiano.
Risaliamo verso il Centro Cadore e facciamo tappa a
Domegge dove, nella chiesa di San Giorgio Martire, rimarremo
incantati davanti alla pala d’altare centinata Madonna con il
Bambino e Sante Lucia e Apollonia dipinta da Marco Vecellio
nel 1591. Infine arriviamo in Comelico, a Candìde, nella chiesa
di Santa Maria Assunta. Francesco Vecellio ha lasciato qui
due tele raffiguranti Sant’Andrea e San Giovanni Battista e una
splendida Madonna con il Bambino. Tre autentici tesori d’arte
che, ne sono certo, stimoleranno la vostra curiosità. Tutti gli
altri – sono davvero tanti – li potrete scoprire seguendo quel
filo rosso che da cinquecento anni unisce il “divin pittore” a
Belluno.
Sergio Reolon
Presidente della Provincia
This winter, Belluno and the surrounding area come alive with the
warm red hues of the divin pittore. Visitors and locals can follow
in Titian’s footsteps, retracing the route which brought the great
artist back from Venice to his native Cadore, and admiring the
works of the maestro and his relatives. My suggestion is that
you set out from Lentiai, where, in the Church of Santa Maria
Assunta, you can see a polyptych by Titian and the pupils from
his workshop. From here you can move on to the little village of
Zoppè di Cadore, where the Church of Sant’Anna conceals the
superb altar-piece, traditionally attributed to Titian himself, but
more likely to have been the work of artists from his workshop,
which shows the Madonna and Child with the Saints Paolo, Anna
and Girolamo. In Perarolo di Cadore you will fi nd another church,
dating back to the 16th century, in which you can admire one of
the fi nest paintings attributed to Francesco Vecellio, the Madonna
and Child with the Saints Rocco and Sebastiano; and on the
way up to the Centro Cadore area you might like to stop off at
Domegge, where, in the Church of San Giorgio Martire, you can
marvel at the arched altarpiece depicting the Madonna and Child
with the Saints Lucia and Apollonia, painted by Marco Vecellio.
The last stage on the route I suggest leads to the Church of
Santa Maria Assunta in Candide, in the Comelico area. Here you
can see two canvases by Francesco Vecellio depicting the Saints
Andrea and Giovanni Battista and a splendid Madonna and Child:
three veritable masterpieces which are sure to awaken your
curiosity.
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