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con Luciano Passoni - presidente SIR<br />
lità mentale assumono grande importanza. La minaccia<br />
è invece di tipo indiretto, in quanto la concorrenza<br />
<strong>dei</strong> Paesi a basso costo comporta l'impoverimento<br />
e la perdita di competitività <strong>dei</strong> nostri<br />
clienti. Questi si trovano spesso di fronte a un bivio<br />
inevitabile: delocalizzare o investire in automazione.<br />
È chiaro che solo la seconda opportunità<br />
rappresenta una reale occasione di crescita per il<br />
nostro patrimonio industriale”.<br />
N.8 -MAGGIO 2007<br />
Avete fortemente voluto, e realizzato, una<br />
stretta collaborazione con l'Università di Modena<br />
e Reggio Emilia attraverso la creazione di<br />
due laboratori universitari ospitati direttamente<br />
nelle strutture della SIR. Anche in questa<br />
forma di sinergia siete stati all'avanguardia in<br />
Italia nel settore…<br />
“La collaborazione tra SIR e l'Università è nata tre<br />
anni fa: abbiamo creato un gruppo di lavoro misto,<br />
una sorta di team comprendente personale della nostra<br />
azienda e ingegneri e ricercatori universitari. I<br />
due laboratori, un esempio sinergico piuttosto raro<br />
sul panorama nazionale, sono risultati di importanza<br />
fondamentale per lo sviluppo di progetti di ricerca<br />
applicata, poiché si trovano a operare in un contesto<br />
profondamente dinamico, in cui i risultati di studi e<br />
sperimentazioni vengono immediatamente riportati<br />
IL PERSONAGGIO<br />
Nome: Dott. Ing. Luciano Passoni<br />
Stato civile: coniugato<br />
Cariche ricoperte: Presidente di SIR<br />
Soluzioni Industriali Robotizzate<br />
Hobby: Volo a motore, motociclismo, sci.<br />
sulle commesse in produzione. Le collaborazioni si<br />
fondano sulle persone e sono le persone stesse a decretarne<br />
o meno il successo: da questo punto di vista<br />
la disponibilità a confrontarsi e a trovare un punto<br />
d'accordo comune è stata reciproca. Ci siamo confrontati<br />
sui programmi di ricerca, stabilendo di comune<br />
accordo tempi e traguardi intermedi: ciò ha<br />
permesso all'Università di confrontarsi in un ambito<br />
di mercato concorrenziale e ha consentito a SIR di<br />
attingere al notevole bagaglio di conoscenza dell'ateneo<br />
e di disporre di nuove risorse a livello umano”.<br />
Da tempo, nel settore, si parla sempre più concretamente<br />
della necessità di arrivare ad aggregazioni<br />
di realtà produttive. Le dimensioni ridotte<br />
delle nostre aziende e la globalizzazione del<br />
mercato, secondo i sostenitori di questa visione,<br />
ci porteranno a soccombere nella competizione,<br />
ad esempio con la Germania. Lei che ne pensa?<br />
“Nel nostro settore è già difficile instaurare un rapporto<br />
di collaborazione con aziende similari, figuriamoci<br />
portare a buon fine operazioni di aggregazione.<br />
Le aziende sono caratterizzate da piccole dimensioni<br />
e da una conduzione tipicamente familiare; la<br />
Il 23 maggio 2005 si realizza “il grande sogno” di Luciano<br />
Passoni: l'Università di Modena e Reggio Emilia gli conferisce<br />
la laurea ad honorem in Ingegneria meccanica.<br />
produzione è prototipale, quindi non consona a una<br />
struttura di grandi dimensioni o alla nascita di alleanze.<br />
Credo che in un settore come la <strong>robot</strong>ica la piccola-media<br />
impresa sia ancora la dimensione vincente,<br />
così come credo che l'esperienza del distretto industriale<br />
modenese, caratterizzato da un notevole<br />
numero di PMI a elevata tecnologia, non sia affatto<br />
esaurita. Io non penso che soccomberemo così facilmente:<br />
SIR ha dimostrato come sia possibile affermarsi<br />
a livello internazionale malgrado le dimensioni,<br />
che le hanno anzi assicurato la necessaria reattività<br />
per differenziarsi dalla concorrenza più standardizzata.<br />
Quello che dobbiamo cambiare non è tanto<br />
la dimensione, quanto la mentalità: finché rimarremo<br />
chiusi nel nostro territorio, immobilizzati nel nostro<br />
provincialismo, non potremo sviluppare il nostro vero<br />
valore aziendale e la nostra identità globale”.<br />
Il 23 maggio del 2005 le è stata conferita la laurea<br />
ad honorem in Ingegneria meccanica da<br />
parte dell'Università di Modena e Reggio Emilia.<br />
Che effetto le ha fatto vedere realizzato quello<br />
che lei ha chiamato 'il mio grande sogno'?<br />
È stato realmente un momento magico e irripetibile,<br />
il coronamento di un desiderio coltivato per tutta la<br />
vita. Non ho avuto la fortuna di poter proseguire gli<br />
studi in gioventù: allora i tempi erano diversi e poche<br />
persone potevano permetterselo. Con il passare<br />
del tempo, sentivo che l'opportunità di conseguire<br />
una laurea nel campo in cui ho lavorato con passio-<br />
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