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Terminali a caratteri - IIS Marconi Latina - Area didattica

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<strong>Terminali</strong> a <strong>caratteri</strong> 573<br />

|Figura 15.15. Il terminale video più comune, DEC VT100 del 1978, aderente allo standard<br />

ANSI X3.64, ovvero ECMA-48, ovvero ISO/IEC 6429. Questa foto è di Dave<br />

Dunfield, tratta da Daves Old Computers 〈http://www.classiccmp.org/dunfield/tty 〉.<br />

15.1.9 Mutazione della mappa italiana<br />

Gli anni 1980 rappresentano il momento in cui la macchina da scrivere comincia a cedere<br />

il posto agli elaboratori personali, un po’ in tutto il mondo. Questo passaggio, per quanto<br />

riguarda l’Italia, segna la trasformazione della mappa italiana per le tastiere.<br />

Alla fine degli anni 1970 cominciavano a diffondersi elaboratori professionali abbastanza completi.<br />

In quel periodo la produzione italiana era praticamente assente, o comunque non comparabile<br />

sul piano tecnico. Gli elaboratori in questione erano quindi importati dagli Stati Uniti o<br />

dalla Gran Bretagna, dotati di tastiere QWERTY senza lettere accentate. Tuttavia, lo standard<br />

di scrittura della lingua italiana prevede gli accenti quasi esclusivamente alla fine delle parole,<br />

cosa che si poteva ottenere graficamente con l’apostrofo: era il contesto a far capire se si<br />

doveva intendere come apostrofo, accento grave o accento acuto.<br />

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