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Terminali a caratteri - IIS Marconi Latina - Area didattica

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<strong>Terminali</strong> a <strong>caratteri</strong> 567<br />

Nella tradizione italiana, con la scomparsa delle macchine da scrivere meccaniche si smette<br />

di pensare al concetto di composizione, tramite la sovrapposizione dei simboli. Infatti,<br />

la mappa per la tastiera apparsa nel 1983 nell’elaboratore Olivetti M24, non prevede la<br />

presenza di tasti morti. Tuttavia, il sistema operativo Dos di allora consentiva di generare<br />

altri simboli attraverso combinazioni con la tastiera numerica, pertanto non se ne avvertiva<br />

il problema. Al contrario, in altri paesi europei la configurazione della tastiera prevedeva<br />

spesso anche dei tasti morti per la composizione.<br />

Per motivi tecnici, nella macchina da scrivere tradizionale il concetto di «inserimento» è assente<br />

del tutto, mentre compare solo nella scrittura elettronica, dove invece si può distinguere<br />

tra una scrittura che inserisce del testo, rispetto a una scrittura che sovrascrive eventualmente<br />

il testo che si trova in corrispondenza del cursore ( ).<br />

15.1.7 Tabulatore<br />

A un certo punto dell’evoluzione delle macchine da scrivere tradizionali, si sente il bisogno di<br />

facilitare la scrittura di informazioni incolonnate. Per fare questo viene introdotta la tabulazione,<br />

che si ottiene fissando degli stop di tabulazione, a cui si accede direttamente premendo un<br />

tasto: il tabulatore.<br />

In pratica, era necessario spostare orizzontalmente il carrello nella posizione desiderata, fissare<br />

lo stop di tabulazione e ripetere l’operazione per tutti gli altri incolonnamenti da programmare.<br />

Successivamente, durante la scrittura, bastava premere il tabulatore per raggiungere immediatamente<br />

lo stop successivo. Per togliere gli stop programmati in precedenza, ci si doveva<br />

riposizionare negli stessi punti, usando un altro tasto per toglierli.<br />

Nella scrittura elettronica la tabulazione di evolve, ma rimane il concetto di fondo ( ).<br />

15.1.8 Telescrivente<br />

La telescrivente è letteralmente la macchina che consente la scrittura a distanza, che nasce<br />

come evoluzione della telegrafia. La telescrivente costituisce anche la prima fase di adattamento<br />

della macchina da scrivere a terminale di un elaboratore elettronico. Il primo sistema<br />

telescrivente ragionevolmente efficace è quello di IBM, con il sistema Radiotype, del 1931.<br />

«<br />

«<br />

|Figura 15.11. Disegno della macchina da scrivere Blickensderfer Electric, del 1902. La<br />

prima macchina da scrivere elettrica, per di più con testina di scrittura cilindrica, apre<br />

la strada all’idea della telescrivente. Questa immagine proviene da: Richard Polt, The<br />

classic typewriter page, 〈http://site.xavier.edu/polt/typewriters/ 〉.

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