Parte ii - IIS Marconi Latina - Area didattica
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944 volume V Programmazione<br />
chiave, come specificato dalla dichiarazione ‘RECORD KEY’, associata al file in questione. Se<br />
si tenta di cancellare un record indicando una chiave che non esiste, si ottiene l’errore che fa<br />
scattare l’esecuzione dell’istruzione associata all’opzione ‘INVALID KEY’.<br />
Dipende dal compilatore il modo in cui viene trattato effettivamente il record da cancellare:<br />
questo potrebbe essere sovrascritto con un valore prestabilito, oppure potrebbe essere semplicemente<br />
segnato per la cancellazione; in ogni caso, il record non viene cancellato fisicamente<br />
dal file.<br />
Quando si accede al file attraverso un indice, bisogna considerare che la cancellazione può provocare<br />
la comparsa di record con chiavi doppie, se la cancellazione implica la sovrascrittura<br />
del record con un certo valore; inoltre, se il file contiene record con chiavi doppie, la cancellazione<br />
di un record specificando la sua chiave, può portare a cancellare quello sbagliato.<br />
Pertanto, in presenza di file a indice con chiavi doppie, conviene usare un accesso sequenziale<br />
per individuare in modo esatto il record da cancellare.<br />
«<br />
82.12.6 Istruzione «DISPLAY»<br />
L’istruzione ‘DISPLAY’ consente di emettere un messaggio attraverso un dispositivo che consenta<br />
di farlo. Generalmente, se usata senza opzioni, la visualizzazione avviene attraverso il<br />
terminale dal quale è stato avviato il programma.<br />
Osservando lo schema sintattico si vede che dopo la parola chiave ‘DISPLAY’ si possono mettere<br />
delle costanti letterali o dei nomi di variabile. Questi elementi possono rappresentare sia<br />
valori alfanumerici, sia numerici (tuttavia, il compilatore potrebbe rifiutarsi di accettare delle<br />
variabili di tipo ‘INDEX’): è il compilatore che provvede a eseguire le conversioni necessarie.<br />
L’elenco di costanti o di variabili viene concatenato prima della visualizzazione.<br />
L’aggiunta dell’opzione ‘UPON’ consente di specificare dove deve essere emesso il messaggio.<br />
Si può indicare una parola chiave definita dal compilatore, che identifica qualche tipo di dispositivo,<br />
oppure un nome mnemonico, da specificare nel paragrafo ‘SPECIAL-NAMES’ della<br />
sezione ‘INPUT-OUTPUT SECTION’ (sezione 82.4.3).<br />
|Tabella 82.161. Parole chiave non standard.<br />
Parola chiave<br />
Descrizione<br />
Quando non si specifica la fonte dei dati per l’istruzione<br />
| CONSOLE<br />
‘ACCEPT’, si intende il terminale dal quale il programma è<br />
stato avviato; spesso, i compilatori considerano l’uso della<br />
| SYSOUT parola chiave ‘CONSOLE’, o di ‘SYSOUT’, come sinonimo di<br />
questo comportamento, anche se è quello predefinito.<br />
L’esempio successivo mostra un uso abbastanza comune dell’istruzione ‘DISPLAY’:<br />
|000000 DISPLAY "ATTENZIONE: ", A, " + ", B, " = ", C.