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Parte ii - IIS Marconi Latina - Area didattica

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874 volume V Programmazione<br />

L’organizzazione del file definisce le potenzialità di accesso, ma in generale sono disponibili<br />

diverse varianti nel modo particolare di accedere ai record.<br />

Il paragrafo ‘FILE CONTROL’ si articola in dichiarazioni ‘SELECT’, una per ogni file, secondo<br />

lo schema sintattico sintetico seguente:<br />

Il modo in cui l’istruzione ‘SELECT’ si articola, dipende dall’organizzazione del file e dal metodo<br />

di accesso specifico che si vuole attuare sullo stesso. Nella logica originale del linguaggio,<br />

in questa fase non viene ancora indicato il nome del file reale, secondo il sistema operativo,<br />

perché generalmente per questa informazione si agisce nella divisione ‘DATA DIVISION’; tuttavia,<br />

spesso il compilatore permette, o richiede, di specificare il nome del file reale proprio<br />

nell’istruzione ‘SELECT’.<br />

82.4.3.2 File fisici e file «logici»<br />

«<br />

L’organizzazione di un file è una caratteristica immutabile, che stabilisce, oltre che le potenzialità<br />

di accesso, anche la sua forma fisica «reale», ovvero quella che viene gestita attraverso<br />

l’astrazione del sistema operativo.<br />

L’organizzazione sequenziale è quella più semplice, dove normalmente i record logici del<br />

linguaggio corrispondono esattamente al contenuto del file fisico che li contiene.<br />

L’organizzazione relativa richiede la capacità di abbinare delle informazioni ai record logici,<br />

per esempio per poter annotare che un record è stato cancellato. Per fare questo, il compilatore<br />

può inserire tutte le informazioni necessarie in un file solo, oppure può avvalersi di due file<br />

reali: uno per i dati, l’altro per le informazioni sui record.<br />

L’organizzazione a indice richiede tutte le funzionalità di quella relativa, con l’aggiunta di<br />

poter gestire l’accesso in base a una o più chiavi. Nei compilatori COBOL attuali, è molto<br />

probabile che tutte le informazioni necessarie vengano gestite in un file fisico soltanto, ma<br />

originariamente era frequente l’uso di un file per i dati e di altri file per le chiavi (uno per ogni<br />

chiave).<br />

In base a questa premessa, si deve intendere che un file che viene creato con una certa organizzazione,<br />

può essere usato solo con quella; inoltre, si può contare sul fatto che un file creato con<br />

un programma realizzato attraverso un certo compilatore COBOL, non può essere utilizzato<br />

con un programma generato con un altro.<br />

Di fronte a questo problema di compatibilità dei dati, i file organizzati in modo sequenziale<br />

sono sempre l’unica garanzia per un trasferimento dei dati. D’altra parte, negli anni in cui il<br />

linguaggio COBOL aveva il suo massimo splendore, i nastri magnetici rappresentavano l’unità<br />

di memorizzazione «standard» tra le varie architetture proprietarie.

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