Interesse, sconto, ratei e risconti - IIS Marconi Latina - Area didattica
Interesse, sconto, ratei e risconti - IIS Marconi Latina - Area didattica
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293<br />
<strong>Interesse</strong>, <strong>sconto</strong>, <strong>ratei</strong> e <strong>risconti</strong><br />
Capitolo 129<br />
129.1 <strong>Interesse</strong> semplice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 293<br />
129.1.1 Esercizio per il calcolo dell’interesse semplice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 294<br />
129.1.2 Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 295<br />
129.1.3 Formule inverse dell’interesse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .296<br />
129.1.4 Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 296<br />
129.1.5 Formule inverse del montante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 297<br />
129.1.6 Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 298<br />
129.2 Sconto «semplice» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 298<br />
129.2.1 Sconto razionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 298<br />
129.2.2 Sconto commerciale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 301<br />
129.2.3 Formule inverse dello <strong>sconto</strong> commerciale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 303<br />
129.2.4 Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 303<br />
129.3 Confronto tra interesse e <strong>sconto</strong> semplici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 304<br />
129.4 Ratei e <strong>risconti</strong> . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307<br />
«<br />
«a2» 2010.08 anteprima --- Copyright © Daniele Giacomini -- 〈appunti2 ( ad) gmail·com 〉 〈http://informaticalibera.net 〉 Edizione di prova.<br />
129.4.1 Calcolo di un rateo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .307<br />
129.4.2 Esercizio sul calcolo di un rateo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 309<br />
129.4.3 Calcolo di un ri<strong>sconto</strong> . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 310<br />
129.4.4 Esercizio sul calcolo di un ri<strong>sconto</strong> . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 312<br />
129.1 <strong>Interesse</strong> semplice<br />
Quella che segue è la formula per il calcolo dell’interesse semplice, dove C è il capitale<br />
investito, i è il tasso percentuale, t è l’unità di tempo e I è l’interesse maturato:<br />
Il tasso percentuale è riferito all’unità di tempo: se si tratta di unità di un anno, il tasso deve<br />
essere annuo. Per esempio, un capitale di 1000,00 e, investito a un tasso annuo del 1 %, rende<br />
10,00 e all’anno.<br />
Si osservi che qui, un valore percentuale, si intende pari al valore numerico visibile, diviso<br />
100. Pertanto, 1 % è pari a 0,01.<br />
Per calcolare l’interesse semplice con un tasso di interesse che si riferisce a unità di tempo più<br />
grandi di quelle che si vogliono considerare, occorre tradurre il tempo in tali unità di misura.<br />
Per esempio, disponendo di un tasso di interesse annuo, si può calcolare l’interesse di un certo<br />
numero di mesi dividendo il tempo per 12. Nella formula seguente, utilizzando un tasso annuo,<br />
il tempo esprime una quantità di mesi:<br />
«
294 volume VIII Didattica in laboratorio<br />
Nella formula seguente, invece, utilizzando un tasso annuo, il tempo esprime una quantità di<br />
giorni e si intende che l’anno sia composto da 365 giorni:<br />
Il montante, ovvero il valore futuro, è costituito dalla somma tra il capitale e gli interessi<br />
maturati alla fine del periodo; nella formula seguente viene rappresentato con la lettera M:<br />
129.1.1 Esercizio per il calcolo dell’interesse semplice<br />
«<br />
Si realizzi un foglio strutturato come si vede nella figura successiva, con gli stessi dati:<br />
Per il calcolo dell’interesse, nella colonna E, la formula deve adattarsi al tipo di unità di misura<br />
usato per il tempo: nella colonna C appare la durata, ma nella colonna D appare una lettera<br />
che consente di determinarne l’unità di misura. In pratica, si usa la lettera «a» per indicare un
<strong>Interesse</strong>, <strong>sconto</strong>, <strong>ratei</strong> e <strong>risconti</strong> 295<br />
tempo in anni, la lettera «m» per indicare un tempo in mesi e la lettera «g» per un tempo in<br />
giorni. Evidentemente, se il tempo è espresso in mesi, utilizzando un tasso di interesse annuo,<br />
il tempo corrispondente in anni si ottiene dividendolo per 12; nello stesso modo, se il tempo è<br />
espresso in giorni, il tempo corrispondente in anni lo si ottiene dividendolo per 365.<br />
È possibile fare questi calcoli sottoponendoli al controllo di una condizione: se nella colonna<br />
D appare la lettera «a», il tempo rimane tale e quale; se appare la lettera «m» il tempo va diviso<br />
per 12; se appare la lettera «g» il tempo va diviso per 365. Ecco l’espressione che potrebbe<br />
apparire nella cella E2:<br />
|<br />
|A2*B2*SE(D2="a";C2;SE(D2="m";C2/12;SE(D2="g";C2/365;0)))<br />
|<br />
La funzione SE() si utilizza con la sintassi seguente:<br />
|<br />
|SE(condizione;valore_se_vero;valore_se_falso)<br />
|<br />
Nell’esempio mostrato vengono usate più funzioni SE() annidate, per valutare diverse condizioni<br />
assieme. Si può osservare che se nella colonna D non appare alcun contenuto previsto, il<br />
risultato complessivo dell’espressione è zero.<br />
129.1.2 Verifica<br />
Una volta concluso e salvato il lavoro descritto nella sezione precedente, lo si salvi nuovamente<br />
con un altro nome e lo si modifichi in modo da calcolare il montante alla fine del periodo:<br />
«<br />
Una volta apportate le modifiche e salvato il file, si deve stampare il prospetto in forma normale,<br />
poi, lo si deve ristampare visualizzando le formule, la griglia delle celle, assieme alle<br />
intestazioni di riga e di colonna, per la correzione. Prima di stampare il prospetto con le formule<br />
in evidenza, si deve verificare nell’anteprima di stampa che le formule inserite siano visibili,<br />
altrimenti è bene ridurre il carattere, fare andare a capo il testo o allargare le colonne.
296 volume VIII Didattica in laboratorio<br />
«<br />
129.1.3 Formule inverse dell’interesse<br />
Quando si cerca di trasformare le formule legate al calcolo dell’interesse, per determinare altre<br />
componenti (diverse dall’interesse o dal montante), conviene considerare il tempo come se<br />
fosse espresso sempre nella stessa unità prevista per il tasso di interesse:<br />
Se invece si vuole considerare il tempo in modo diverso rispetto al tasso di interesse, occorre<br />
moltiplicare o dividere t di conseguenza. Considerato che generalmente il tasso di interesse è<br />
annuale, se il tempo viene espresso in mesi o in giorni, la variabile t va divisa rispettivamente<br />
per 12 o per 365. Seguono le stesse formule inverse per un tasso annuale e un tempo espresso<br />
in mesi:<br />
Seguono le stesse formule inverse per un tasso annuale e un tempo espresso in giorni:<br />
«<br />
129.1.4 Verifica<br />
Si realizzi un foglio simile a quello che appare nella figura successiva, dove la colonna E<br />
deve contenere delle formule per calcolare, rispettivamente, il capitale originale e il tasso di<br />
interesse annuo:
<strong>Interesse</strong>, <strong>sconto</strong>, <strong>ratei</strong> e <strong>risconti</strong> 297<br />
Una volta salvato il file, si deve stampare il prospetto in forma normale, poi, lo si deve ristampare<br />
visualizzando le formule, la griglia delle celle, assieme alle intestazioni di riga e di<br />
colonna, per la correzione. Prima di stampare il prospetto con le formule in evidenza, si deve<br />
verificare nell’anteprima di stampa che le formule inserite siano visibili, altrimenti è bene<br />
ridurre il carattere, fare andare a capo il testo o allargare le colonne.<br />
129.1.5 Formule inverse del montante<br />
«<br />
Valgono le stesse considerazioni fatte a proposito del tempo quando viene espresso in frazioni<br />
rispetto all’unità usata per il tasso di interesse. Pertanto, se il tasso è annuo e il tempo si<br />
esprime in mesi o in giorni, la variabile t va divisa rispettivamente per 12 o per 365. Seguono<br />
le stesse formule inverse per un tasso annuale e un tempo espresso in mesi:<br />
Seguono le stesse formule inverse per un tasso annuale e un tempo espresso in giorni:
298 volume VIII Didattica in laboratorio<br />
«<br />
129.1.6 Verifica<br />
Si realizzi un foglio simile a quello che appare nella figura successiva, dove la colonna E deve<br />
contenere delle formule per calcolare il capitale originale:<br />
Una volta salvato il file, si deve stampare il prospetto in forma normale, poi, lo si deve ristampare<br />
visualizzando le formule, la griglia delle celle, assieme alle intestazioni di riga e di<br />
colonna, per la correzione. Prima di stampare il prospetto con le formule in evidenza, si deve<br />
verificare nell’anteprima di stampa che le formule inserite siano visibili, altrimenti è bene<br />
ridurre il carattere, fare andare a capo il testo o allargare le colonne.<br />
«<br />
«<br />
129.2 Sconto «semplice»<br />
Lo <strong>sconto</strong> rappresenta una somma da sottrarre a un certo valore futuro per determinarne il<br />
valore corrispondente nel presente. Lo <strong>sconto</strong> «semplice» può essere calcolato in due modi:<br />
<strong>sconto</strong> razionale o <strong>sconto</strong> commerciale.<br />
129.2.1 Sconto razionale<br />
Per il calcolo dello <strong>sconto</strong> razionale, si considera normalmente che la lettera C rappresenti<br />
il valore del capitale in un momento futuro; inoltre, la lettera V rappresenta il valore attuale<br />
razionale, che, se investito al tasso i percentuale per il tempo t che rimane fino al momento<br />
futuro in questione, genererebbe un montante pari a C stesso. Pertanto:<br />
Se lo <strong>sconto</strong> si indica con la lettera S, si ottiene che:
<strong>Interesse</strong>, <strong>sconto</strong>, <strong>ratei</strong> e <strong>risconti</strong> 299<br />
Si ribadisce che lo <strong>sconto</strong> del valore futuro è pari all’interesse semplice del valore attuale<br />
razionale:<br />
Se il tasso di <strong>sconto</strong> è annuo, ma il tempo considerato si riferisce a frazioni inferiori, occorre<br />
dividere il tempo in proporzione. Per esempio, le equazioni principali relative allo <strong>sconto</strong><br />
razionale, con un tasso di <strong>sconto</strong> annuo e un tempo in mesi si trasformano così:<br />
Quando il tasso di <strong>sconto</strong> è annuo e il tempo è in giorni:
300 volume VIII Didattica in laboratorio<br />
129.2.1.1 Esercizio per il calcolo dello <strong>sconto</strong> razionale<br />
«<br />
Si realizzi un foglio strutturato come si vede nella figura successiva, con gli stessi dati:<br />
Per il calcolo dello <strong>sconto</strong> razionale, nella colonna E, la formula deve adattarsi al tipo di unità<br />
di misura usato per il tempo: nella colonna C appare la durata, ma nella colonna D appare<br />
una lettera che consente di determinarne l’unità di misura. In pratica, si usa la lettera «a»<br />
per indicare un tempo in anni, la lettera «m» per indicare un tempo in mesi e la lettera «g»<br />
per un tempo in giorni. Evidentemente, se il tempo è espresso in mesi, utilizzando un tasso<br />
di interesse annuo, il tempo corrispondente in anni si ottiene dividendolo per 12; nello stesso<br />
modo, se il tempo è espresso in giorni, il tempo corrispondente in anni lo si ottiene dividendolo<br />
per 365.<br />
È possibile fare questi calcoli sottoponendoli al controllo di una condizione: se nella colonna<br />
D appare la lettera «a», il tempo rimane tale e quale; se appare la lettera «m» il tempo va diviso<br />
per 12; se appare la lettera «g» il tempo va diviso per 365. Ecco l’espressione che potrebbe<br />
apparire nella cella E2:<br />
|<br />
|(A2/(1+B2*SE(D2="a";C2;SE(D2="m";C2/12;SE(D2="g";C2/365;0)))))*←↪<br />
↩→ B2 *SE(D2="a";C2;SE(D2="m";C2/12;SE(D2="g";C2/365;0)))<br />
|<br />
La funzione SE() si utilizza con la sintassi seguente:<br />
|<br />
|SE(condizione;valore_se_vero;valore_se_falso)<br />
|<br />
Nell’esempio mostrato vengono usate più funzioni SE() annidate, per valutare diverse condizioni<br />
assieme. Si può osservare che se nella colonna D non appare alcun contenuto previsto, il<br />
risultato complessivo dell’espressione è zero.<br />
«<br />
129.2.1.2 Verifica<br />
Una volta concluso e salvato il lavoro descritto nella sezione precedente, lo si salvi nuovamente<br />
con un altro nome e lo si modifichi in modo da calcolare il valore attuale razionale:
<strong>Interesse</strong>, <strong>sconto</strong>, <strong>ratei</strong> e <strong>risconti</strong> 301<br />
Una volta apportate le modifiche e salvato il file, si deve stampare il prospetto in forma normale,<br />
poi, lo si deve ristampare visualizzando le formule, la griglia delle celle, assieme alle<br />
intestazioni di riga e di colonna, per la correzione. Prima di stampare il prospetto con le formule<br />
in evidenza, si deve verificare nell’anteprima di stampa che le formule inserite siano visibili,<br />
altrimenti è bene ridurre il carattere, fare andare a capo il testo o allargare le colonne.<br />
129.2.2 Sconto commerciale<br />
Lo <strong>sconto</strong> commerciale serve a determinare la riduzione di un valore futuro, in base a un tasso,<br />
per il tempo di anticipazione di tale valore. Il calcolo dello <strong>sconto</strong> commerciale avviene in<br />
modo diverso rispetto allo <strong>sconto</strong> razionale e il tasso di <strong>sconto</strong> ha così un significato differente<br />
rispetto a quello che si calcola invece per l’interesse. Nella formule seguenti: C è il valore<br />
finale; Vc è il valore attuale commerciale; s è il tasso di <strong>sconto</strong> percentuale; Sc è lo <strong>sconto</strong><br />
commerciale; t è il tempo di anticipazione.<br />
«<br />
Se il tasso di <strong>sconto</strong> è annuo, ma il tempo considerato si riferisce a frazioni inferiori, occorre<br />
dividere il tempo in proporzione. Per esempio, le equazioni principali relative allo <strong>sconto</strong><br />
commerciale, con un tasso di <strong>sconto</strong> annuo e un tempo in mesi si trasformano così:
302 volume VIII Didattica in laboratorio<br />
Quando il tasso di <strong>sconto</strong> è annuo e il tempo è in giorni:<br />
«<br />
129.2.2.1 Esercizio per il calcolo dello <strong>sconto</strong> commerciale<br />
Si realizzi un foglio strutturato come si vede nella figura successiva, con gli stessi dati:<br />
Per il calcolo dello <strong>sconto</strong> commerciale, nella colonna E, la formula deve adattarsi al tipo<br />
di unità di misura usato per il tempo: nella colonna C appare la durata, ma nella colonna D<br />
appare una lettera che consente di determinarne l’unità di misura. In pratica, si usa la lettera<br />
«a» per indicare un tempo in anni, la lettera «m» per indicare un tempo in mesi e la lettera «g»<br />
per un tempo in giorni. Evidentemente, se il tempo è espresso in mesi, utilizzando un tasso<br />
di interesse annuo, il tempo corrispondente in anni si ottiene dividendolo per 12; nello stesso<br />
modo, se il tempo è espresso in giorni, il tempo corrispondente in anni lo si ottiene dividendolo<br />
per 365.<br />
È possibile fare questi calcoli sottoponendoli al controllo di una condizione: se nella colonna<br />
D appare la lettera «a», il tempo rimane tale e quale; se appare la lettera «m» il tempo va diviso<br />
per 12; se appare la lettera «g» il tempo va diviso per 365. Ecco l’espressione che potrebbe<br />
apparire nella cella E2:<br />
|<br />
|A2*B2*SE(D2="a";C2;SE(D2="m";C2/12;SE(D2="g";C2/365;0)))<br />
|<br />
La funzione SE() si utilizza con la sintassi seguente:<br />
|<br />
|SE(condizione;valore_se_vero;valore_se_falso)<br />
|<br />
Nell’esempio mostrato vengono usate più funzioni SE() annidate, per valutare diverse condizioni<br />
assieme. Si può osservare che se nella colonna D non appare alcun contenuto previsto, il<br />
risultato complessivo dell’espressione è zero.
<strong>Interesse</strong>, <strong>sconto</strong>, <strong>ratei</strong> e <strong>risconti</strong> 303<br />
129.2.2.2 Verifica<br />
Una volta concluso e salvato il lavoro descritto nella sezione precedente, lo si salvi nuovamente<br />
con un altro nome e lo si modifichi in modo da calcolare valore attuale commerciale:<br />
«<br />
Una volta apportate le modifiche e salvato il file, si deve stampare il prospetto in forma normale,<br />
poi, lo si deve ristampare visualizzando le formule, la griglia delle celle, assieme alle<br />
intestazioni di riga e di colonna, per la correzione. Prima di stampare il prospetto con le formule<br />
in evidenza, si deve verificare nell’anteprima di stampa che le formule inserite siano visibili,<br />
altrimenti è bene ridurre il carattere, fare andare a capo il testo o allargare le colonne.<br />
129.2.3 Formule inverse dello <strong>sconto</strong> commerciale<br />
Quando si cerca di trasformare le formule legate al calcolo dello <strong>sconto</strong> commerciale, per<br />
determinare altre componenti (diverse dallo <strong>sconto</strong> o dal valore attuale), conviene considerare<br />
il tempo come se fosse espresso sempre nella stessa unità prevista per il tasso di <strong>sconto</strong>:<br />
«<br />
Se invece si vuole considerare il tempo in modo diverso rispetto al tasso di interesse, occorre<br />
moltiplicare o dividere t di conseguenza. Considerato che generalmente il tasso di interesse è<br />
annuale, se il tempo viene espresso in mesi o in giorni, la variabile t va divisa rispettivamente<br />
per 12 o per 365. Seguono le stesse formule inverse per un tasso annuale e un tempo espresso<br />
in mesi:<br />
Seguono le stesse formule inverse per un tasso annuale e un tempo espresso in giorni:
304 volume VIII Didattica in laboratorio<br />
«<br />
129.2.4 Verifica<br />
Si realizzi un foglio simile a quello che appare nella figura successiva, dove la colonna E<br />
deve contenere delle formule per calcolare, rispettivamente, il valore finale e il tasso di <strong>sconto</strong><br />
annuo:<br />
Una volta salvato il file, si deve stampare il prospetto in forma normale, poi, lo si deve ristampare<br />
visualizzando le formule, la griglia delle celle, assieme alle intestazioni di riga e di<br />
colonna, per la correzione. Prima di stampare il prospetto con le formule in evidenza, si deve<br />
verificare nell’anteprima di stampa che le formule inserite siano visibili, altrimenti è bene<br />
ridurre il carattere, fare andare a capo il testo o allargare le colonne.<br />
129.3 Confronto tra interesse e <strong>sconto</strong> semplici<br />
«<br />
Per mettere a confronto l’andamento dell’interesse semplice e quello dello <strong>sconto</strong> commerciale<br />
e razionale, si può realizzare uno schema come quello successivo, in cui le celle che producono<br />
un risultato attraverso delle formule hanno uno sfondo azzurro per essere riconoscibili. Si<br />
tratta del calcolo del montante nell’arco di un anno; sul valore finale ottenuto si calcola il<br />
valore attuale, a ritroso, secondo la modalità dello <strong>sconto</strong> commerciale e di quello razionale.<br />
Utilizzando un tasso di interesse e di <strong>sconto</strong> esageratamente elevato, si mettono in evidenza le<br />
differenze tra i valori che si ottengono.
<strong>Interesse</strong>, <strong>sconto</strong>, <strong>ratei</strong> e <strong>risconti</strong> 305<br />
Il montante, ovvero il valore futuro, è costituito dalla somma tra il capitale e gli interessi<br />
maturati alla fine del periodo; nella formula seguente viene rappresentato con la lettera M:<br />
Nella cella C3 si scrive una formula per calcolare il montante ottenibile nel primo mese, avendo<br />
cura di bloccare la riga nelle coordinate relative al capitale iniziale e al tasso, in modo da poter<br />
copiare tale formula nelle celle successive. L’espressione da scrivere nella cella C3 è pertanto<br />
la seguente:<br />
|=C$2+C$2*B$2*B3/12<br />
Per il calcolo del valore attuale razionale, si considera normalmente che la lettera C rappresenti<br />
il valore del capitale in un momento futuro e la lettera V il valore attuale razionale, che, se<br />
investito al tasso i percentuale per il tempo t che rimane fino al momento futuro in questione,<br />
genererebbe un montante pari a C stesso. Pertanto:
306 volume VIII Didattica in laboratorio<br />
Nella cella D14 si mette la prima formula per il calcolo del valore attuale razionale, partendo<br />
dal montante ottenuto alla fine dell’anno. Anche in questo caso, il riferimento al valore finale<br />
da attualizzare (il montante) e al tasso di <strong>sconto</strong> devono rimanere fissi, in modo da poter copiare<br />
la formula trascinandola in alto per le altre celle. Per il calcolo del tempo, a ritroso, si sottrae<br />
il valore della cella B14 da 12, così che copiando la formula si arrivi progressivamente a fare<br />
lo <strong>sconto</strong> dei mesi di differenza (logicamente, la prima volta si ottiene un tempo pari a zero,<br />
pertanto il valore attuale alla fine del periodo è uguale al montante che si sta scontando).<br />
|=C$14/(1+A$2*(12-B14)/12)<br />
Il calcolo del valore attuale commerciale avviene in modo diverso rispetto allo <strong>sconto</strong> razionale<br />
e il tasso di <strong>sconto</strong> ha così un significato differente rispetto a quello che si calcola invece per<br />
l’interesse. Nella formule seguenti: C è il valore finale; Vc è il valore attuale commerciale; s<br />
è il tasso di <strong>sconto</strong> percentuale; Sc è lo <strong>sconto</strong> commerciale; t è il tempo di anticipazione.<br />
Si procede in modo analogo compilando la formula del valore attuale commerciale nella cella<br />
E14, secondo la stessa modalità vista a proposito del valore attuale razionale:<br />
|=C$14-C$14*(12-B14)/12*A$2<br />
Dai valori calcolati con le formule si può osservare che il valore attuale razionale produce<br />
effettivamente un risultato inverso, ma solo all’inizio del periodo complessivo preso in considerazione,<br />
mentre con il valore attuale commerciale si produce un valore inferiore al capitale<br />
originale, a parità di tasso.<br />
Con l’aiuto di un grafico lineare è possibile evidenziare le differenze tra i due tipi di attualizzazione.<br />
Per produrre tale grafico occorre selezionare l’area della zona B1:E14, quindi occorre<br />
specificare che la prima riga e la prima colonna della zona sono da utilizzare come didascalie.
<strong>Interesse</strong>, <strong>sconto</strong>, <strong>ratei</strong> e <strong>risconti</strong> 307<br />
129.4 Ratei e <strong>risconti</strong><br />
Il rateo è la rilevazione (anticipazione) di una parte di costo o di ricavo di competenza dell’esercizio<br />
che si chiude, quando questo si deve manifestare in un momento successivo. Sono <strong>ratei</strong><br />
attivi le anticipazioni di ricavi che si manifestano successivamente alla chiusura dell’esercizio;<br />
sono <strong>ratei</strong> passivi le anticipazioni di costi.<br />
Il ri<strong>sconto</strong> è la sospensione di una parte di costo o di ricavo di competenza dell’esercizio successivo<br />
a quello che si chiude, quando questo si è già manifestato per intero in modo anticipato.<br />
Sono <strong>risconti</strong> attivi le sospensioni di costi per la quota che compete all’esercizio successivo;<br />
sono <strong>risconti</strong> passivi le sospensioni di ricavi.<br />
129.4.1 Calcolo di un rateo<br />
Nelle figure successive si descrive intuitivamente il calcolo di un rateo.<br />
«<br />
«
308 volume VIII Didattica in laboratorio<br />
|Figura 129.54. Un costo o un ricavo che riguarda un periodo a cavallo tra due esercizi, si<br />
manifesta in modo posticipato.<br />
|Figura 129.55. Manifestazione posticipata del costo o del ricavo.<br />
|Figura 129.56. Suddivisione del valore su tutto il suo periodo di competenza.<br />
|Figura 129.57. Determinazione del costo o del ricavo di competenza fino alla fine<br />
dell’esercizio, in proporzione.<br />
Per calcolare un rateo occorre conoscere il valore che si manifesta posticipatamente, la durata
<strong>Interesse</strong>, <strong>sconto</strong>, <strong>ratei</strong> e <strong>risconti</strong> 309<br />
di tempo a cui si riferisce tale valore, il periodo di competenza dell’esercizio che si chiude.<br />
|Figura 129.58. Suddivisione delle durate in base alle competenze.<br />
Se D è la durata di tempo alla quale compete il valore che si manifesta posticipatamente, se d 1 è<br />
la porzione di competenza dell’esercizio in chiusura, il valore del rateo si ottiene moltiplicando<br />
al valore in questione il rapporto d 1 /D:<br />
Per esempio, se un costo di 1000,00 e si manifesta posticipatamente il giorno 15 febbraio,<br />
ma riguarda un periodo che va dal 16 ottobre incluso, per determinare il rateo passivo di<br />
competenza dell’esercizio che si chiude il 31 dicembre, occorre calcolare:<br />
• la durata del periodo complessivo (123 giorni);<br />
• il periodo di competenza dell’esercizio che si chiude (77 giorni);<br />
• il rapporto tra il tempo che compete all’esercizio in chiusura e la durata di competenza<br />
del costo che si manifesta in forma posticipata (77/123).<br />
Il rateo si ottiene moltiplicando il rapporto trovato per il valore del costo posticipato:<br />
129.4.2 Esercizio sul calcolo di un rateo<br />
Un capitale di 100000,00 e è stato investito a un tasso annuo del 5 % che matura con rate<br />
quadrimestrali (posticipate), il giorno 17 di ottobre, di febbraio e di giugno. Si vuole sapere<br />
qual è il rateo attivo di competenza dell’esercizio in chiusura al 31 dicembre, rispetto alla rata<br />
che vi si trova a cavallo: quella dal 18 ottobre (incluso) al 17 febbraio.<br />
Si eseguano i calcoli con l’ausilio del foglio elettronico, rispettando il modello seguente, dove<br />
le cifre in corsivo rappresentano valori ottenuti attraverso delle formule:<br />
«
310 volume VIII Didattica in laboratorio<br />
«<br />
129.4.3 Calcolo di un ri<strong>sconto</strong><br />
Nelle figure successive si descrive intuitivamente il calcolo di un ri<strong>sconto</strong>.<br />
|Figura 129.62. Un costo o un ricavo che riguarda un periodo a cavallo tra due esercizi, si<br />
manifesta in modo anticipato.<br />
|Figura 129.63. Manifestazione anticipata del costo o del ricavo.
<strong>Interesse</strong>, <strong>sconto</strong>, <strong>ratei</strong> e <strong>risconti</strong> 311<br />
|Figura 129.64. Suddivisione del valore su tutto il suo periodo di competenza.<br />
|Figura 129.65. Determinazione del costo o del ricavo di competenza dell’esercizio<br />
successivo, in proporzione.<br />
Per calcolare un ri<strong>sconto</strong> occorre conoscere il valore che si manifesta anticipatamente, la durata<br />
di tempo a cui si riferisce tale valore, il periodo di competenza dell’esercizio successivo a<br />
quello che si chiude.<br />
|Figura 129.66. Suddivisione delle durate in base alle competenze.<br />
Se D è la durata di tempo alla quale compete il valore che si manifesta anticipatamente, se d 2 è<br />
la porzione di competenza dell’esercizio successivo a quello in chiusura, il valore del ri<strong>sconto</strong><br />
si ottiene moltiplicando al valore in questione il rapporto d 2 /D:<br />
Per esempio, se un costo di 1000,00 e si manifesta anticipatamente il giorno 16 ottobre, ma<br />
riguarda un periodo che va fino al 15 febbraio incluso, per determinare il ri<strong>sconto</strong> attivo di<br />
competenza dell’esercizio successivo a quello che si chiude il 31 dicembre, occorre calcolare:<br />
• la durata del periodo complessivo (123 giorni);<br />
• il periodo di competenza dell’esercizio successivo a quello che si chiude (46 giorni);<br />
• il rapporto tra il tempo che compete all’esercizio successivo a quello in chiusura e la<br />
durata di competenza del costo che si manifesta in forma anticipata (46/123).<br />
Il ri<strong>sconto</strong> si ottiene moltiplicando il rapporto trovato per il valore del costo anticipato:
312 volume VIII Didattica in laboratorio<br />
«<br />
129.4.4 Esercizio sul calcolo di un ri<strong>sconto</strong><br />
Un fitto passivo di 5000,00 e viene pagato anticipatamente il giorno 18 di ottobre, di febbraio<br />
e di giugno. Si vuole sapere qual è il ri<strong>sconto</strong> attivo, corrispondente alla quota di costo che,<br />
nell’esercizio in chiusura al 31 dicembre, viene sospesa in quanto di competenza dell’esercizio<br />
successivo. La rata in questione è quella che si trova a cavallo della chiusura: dal 18 ottobre al<br />
17 febbraio (incluso).<br />
Si eseguano i calcoli con l’ausilio del foglio elettronico, rispettando il modello seguente, dove<br />
le cifre in corsivo rappresentano valori ottenuti attraverso delle formule: