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Brindisini la mia gente.pdf

Fotografie della Brindisi che fu e della Brindisi che è, con i commenti spontanei e personalissimi di coloro che, brindisini doc, quella Brindisi che fu l'hanno vissuta e vivono la Brindisi che è. Brindisi, la "filia solis" di Federico II, la Brundisium romana, la messapica Brunda, il più bel porto naturale dell’Adriatico italiano. Il tutto in più di 300 pagine e quasi 300 fotografie!

Fotografie della Brindisi che fu e della Brindisi che è, con i commenti spontanei e personalissimi di coloro che, brindisini doc, quella Brindisi che fu l'hanno vissuta e vivono la Brindisi che è. Brindisi, la "filia solis" di Federico II, la Brundisium romana, la messapica Brunda, il più bel porto naturale dell’Adriatico italiano. Il tutto in più di 300 pagine e quasi 300 fotografie!

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Antonio Fox Grazie per <strong>la</strong> buona memoria hahaha (stavolta rido io). Quanto alle case su via Santa Aloy,<br />

concordo che l'abbattimento partí dall'inizio del<strong>la</strong> Marina e arrivó fino a via Lucio Scarano. Mi ricordo, cosa che<br />

non puoi fare tu, sic!, <strong>la</strong> bel<strong>la</strong> veduta del porto da via Santa Aloy, e quante ne abbiamo combinato tra quei ruderi.<br />

Remo Simoniello All'ultimo piano del caseggiato degli archi, abitavano Roccucciu, Roberto e Lilli. Al secondo<br />

piano abitava Tonino Miceli. Di fronte abitavano Pino ed Antonio Lopez, Tori, Rinu Capuinu, Micheli e Brunu<br />

Signorile. Sotto quegli archi si giocava alli quattru anguli. Quei pa<strong>la</strong>zzi furono costruiti prima del<strong>la</strong> guerra. Li<br />

scuffu<strong>la</strong>ti dei bombardamenti stavano a Largo del<strong>la</strong> Volta, poi di fronte a via Cittadel<strong>la</strong> su via Santa Aloy stava lu<br />

prima scuffu<strong>la</strong>tu, poi c'era il secondo e l'atro era a <strong>la</strong>rgo San Paolo. Dove abitava mestru Marinu, in via Madonna<br />

del<strong>la</strong> neve angolo via Cittadel<strong>la</strong>, abitavano anche Gino e Eugenio Borsetti.<br />

Imbriani Ugo<br />

Via Madonna del<strong>la</strong> neve e Largo del<strong>la</strong> Volta<br />

Gianfranco Perri Interessante notare sul muro di Largo del<strong>la</strong> Volta, quel quadro del<strong>la</strong> madonna che doveva<br />

essere in una stanza da letto delle abitazioni che crol<strong>la</strong>rono in seguito ai bombardamenti inglesi del<strong>la</strong> notte tra il<br />

7 e l ´8 novembre 1941 e che distrussero quasi integralmente <strong>la</strong> zona di Via Cittadel<strong>la</strong>. Scusate, il quadro non é<br />

del<strong>la</strong> madonna, ma é comunque un quadro religioso, un frate con barba, mi pare San Lorenzo, ma adesso non lo<br />

ricordo con precisione.<br />

Signorile Cosimo Abitavo di fronte dove abitava mestru Marinu lu biciclittaru, in via Madonna del<strong>la</strong> neve dove<br />

c´era <strong>la</strong> nicchia di San Ghiatoru, ed affacciandomi dal<strong>la</strong> finestra par<strong>la</strong>vo con il figlio di mestru Marinu, Osvaldo<br />

con il quale siamo ancora amici.<br />

Gianfranco Perri Cosimo, grazie per aver ricordato <strong>la</strong> nicchia di San Ghiatoru. Immagino ci sia ancora, ormai<br />

son piú di un pó di anni che non ci son piú passato, da quando <strong>mia</strong> madre ha dovuto trasferirsi a casa di <strong>mia</strong><br />

sorel<strong>la</strong> al Casale. Cercheró di fare una foto al<strong>la</strong> prima occasione, non si sa mai...<br />

Remo Simoniello Osvaldo era il figlio minore, Lorenzo era il più grande e di fronte c'era <strong>la</strong> cantina di "Ghiatora".<br />

Signorile Cosimo Lorenzo non era il più grande perchè c'era prima il postino che non ricordo il nome . Lui fece<br />

il militare in marina con mio cugino Michele e dopo il militare restarono in O<strong>la</strong>nda un pò di anni e al rientro<br />

entrò nelle poste come portalettere. Comunque, l'unico rimasto in vita è Osvaldo.

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