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Brindisini la mia gente.pdf

Fotografie della Brindisi che fu e della Brindisi che è, con i commenti spontanei e personalissimi di coloro che, brindisini doc, quella Brindisi che fu l'hanno vissuta e vivono la Brindisi che è. Brindisi, la "filia solis" di Federico II, la Brundisium romana, la messapica Brunda, il più bel porto naturale dell’Adriatico italiano. Il tutto in più di 300 pagine e quasi 300 fotografie!

Fotografie della Brindisi che fu e della Brindisi che è, con i commenti spontanei e personalissimi di coloro che, brindisini doc, quella Brindisi che fu l'hanno vissuta e vivono la Brindisi che è. Brindisi, la "filia solis" di Federico II, la Brundisium romana, la messapica Brunda, il più bel porto naturale dell’Adriatico italiano. Il tutto in più di 300 pagine e quasi 300 fotografie!

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HGianna SantoroH Beh.....mo quante mosse.......antipatico!<br />

HCosimo GuerciaH Brindisi ha avuto due dialetti: uno contadino e uno sciabbicoto, difatti tanti paroli ti li<br />

sciabbichi li cittadini di lu centru di brindisi no li capivunu.<br />

HGianfranco PerriH Menomale che Cosimo é simpatico e non mi chiama antipatico, ma ¨gentilmente¨.. spiega! É da<br />

tanto che non sentivo ¨mo quante mosse¨. E´bellissima!!<br />

HGianna SantoroH Ahahhhhah.......ma tu l'hai detto con un tono....ti ho sentito sa'?<br />

HGianfranco PerriH Ma dai, era solo l´accento spagnolo!<br />

HGianna SantoroH Está bien,.........bueno!<br />

HGianni Tanzarel<strong>la</strong>H Devo dire che ho imparato tante cose di Brindisi che mi erano sconosciute e poi queste foto<br />

stupende ci riportano un po del<strong>la</strong> nostra infanzia.<br />

HAngelo Cata<strong>la</strong>noH Ho conosciuto Capurussu, non mi sembra lui. Sia Capurussu che <strong>la</strong> Trapuranel<strong>la</strong>, con quei<br />

secchi andavano a prendersi il rancio sopra al<strong>la</strong> difesa (marina militare). Da ragazzo si sfotteva: "capurussu 7<br />

piccinni ta mangiato sotta lu liettu¨, e lui ci tirava dietro i secchi. Erano quei giochi infantili, oggi me ne vergogno<br />

persino a scriverli.<br />

HGianfranco PerriH É vero Angelo, peró il bello per cui lo si sfotteva era per sentire le sue imprecazioni diciamo...<br />

forbitissime!<br />

HGianfranco PerriH Cosimo, siamo a quota 50: Ho vinto il premio!!!<br />

HAngelo Cata<strong>la</strong>noH Capurussu pernottava in via Scalese dentro un sottosca<strong>la</strong>.<br />

HGianfranco PerriH Si, aveva vari rifugi, poveretto. E al<strong>la</strong> fine dormiva dove ¨gli prendeva <strong>la</strong> notte¨.<br />

HAngelo Cata<strong>la</strong>noH Scusate, si é scritto di questi due personaggi, ma chi si ricorda di "Ange<strong>la</strong> piscia <strong>la</strong>citu"?<br />

HErnani NaniH Solo di nome, ma fisicamente non l'ho presente, di che anno parliamo?<br />

HAngelo Cata<strong>la</strong>noH Sto par<strong>la</strong>ndo dal 45 al 55. Era molto magra e sempre ubriaca, per quello <strong>la</strong> chiamavano cosí.<br />

HGianfranco PerriH Angelo, questa volta io passo, sono nato al<strong>la</strong> fine del 51.<br />

HAngelo Cata<strong>la</strong>noH Gianfra' sono nato prima, ci sarebbero tante cose da raccontare,per esempio in questi periodi<br />

ci si organizzava per <strong>la</strong> festa del<strong>la</strong> Santa Pasqua si andava a raccogliere i secchi del<strong>la</strong> spzzatura per poi tirarli<br />

fuori, farne una montagnetta e a mezzogiorno con il suone delle campane tutti a battere su queste secchi a far<br />

baldoria, giochi innocenti,i secchi li rubavamo vicino le abitazioni.<br />

HRaffaele MauroH Gianfranco, Gianfranco sei un bel biricchino....Hai tirato un bel tranello a tutti gli amici, <strong>la</strong> foto di<br />

"Lu Pici" famoso bevitore brindisino risale all'800 circa ed è pubblicata nel "Lu sciabbicotu", libretto di poesie di<br />

papa Agostino Chmienti....libro splendido ormai introvabile, del quale vi regaleró piú di qualche poesia, una tra<br />

tutte ¨Tuluri ti panza¨. Trapuranel<strong>la</strong> negli anni é stato il nome di tante disgraziate oltre <strong>la</strong> soglia dell´indigenza,<br />

costrette a vivere in tuguri, nell píndifferenza se non lo sberleffo di una comunitá.... cosa che icuramente non fa<br />

onore a ness uno..<br />

HGianfranco PerriH Raffaele, l´idea non era quel<strong>la</strong> di un tranello, ma ho solo risposto ad una richiesta di Ernani,<br />

presentando una foto con tutti i dubbi del caso, come del resto si legge dai primi commenti. Poi ne é nata una<br />

simpatica conversazione che ci ha divertito un pó senza tante pretese. Edé anche venuto fuori il nome di ¨lu Pici¨,<br />

una volta scartato Capurussu, quindi ci stavamo avvicinando. Peró con il tuo intervento, che in effetti ci mancava,<br />

abbiamo riordinato le idee. Grazie, ed opportuno come sempre.<br />

HRaffaele MauroH Hehehe, conoscendo il tuo spirito caro Gianfranco era incero se fosse voluto o meno, tu mi dici<br />

di no ed io ti credo, però lo scherzo non sarebbe stato male, ahhahhahahhahhahha.<br />

Remo Simoniello Capurussu aveva i capelli e <strong>la</strong> barba bianchi lo trovarono morto per infarto sui bastioni del<br />

Castello (difesa) vedeva da un solo occhio e l'altro se ne andava per fatti suoi. Il bevitore del<strong>la</strong> foto si chamava<br />

Lafuenti ,mentre confermo che <strong>la</strong> donna era Trapunarel<strong>la</strong>. Per Gianna, ha ragione tua madre è "scirratu",<br />

¨scurdatu¨, mi dispiace, è un neologismo. ¨Scirratu? lo dicevano sia gli "sciabbicoti che li ua<strong>la</strong>ni".<br />

Gianfranco Perri Otttimo complemento al<strong>la</strong> nostra lunga chiacchierata su queste foto. Grazie Remo!

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