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Brindisini la mia gente.pdf

Fotografie della Brindisi che fu e della Brindisi che è, con i commenti spontanei e personalissimi di coloro che, brindisini doc, quella Brindisi che fu l'hanno vissuta e vivono la Brindisi che è. Brindisi, la "filia solis" di Federico II, la Brundisium romana, la messapica Brunda, il più bel porto naturale dell’Adriatico italiano. Il tutto in più di 300 pagine e quasi 300 fotografie!

Fotografie della Brindisi che fu e della Brindisi che è, con i commenti spontanei e personalissimi di coloro che, brindisini doc, quella Brindisi che fu l'hanno vissuta e vivono la Brindisi che è. Brindisi, la "filia solis" di Federico II, la Brundisium romana, la messapica Brunda, il più bel porto naturale dell’Adriatico italiano. Il tutto in più di 300 pagine e quasi 300 fotografie!

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Gianni Tanzarel<strong>la</strong> Ciao Valeria, tutti abbiamo comprato qualcosa dal Napulitanu, io compravo i denti per <strong>la</strong><br />

fioscina, lui vendeva le cose più impensabili.<br />

Valeria De R obertis E´vero Gianni, è proprio così, ancora ora chiedono a mio padre i salvadanai in terracotta. :<br />

Pino Spina Gentile Signora Valeria, quel negozio è un ricordo per tutti, penso farebbe cosa grata a pubblicare<br />

qualche immagine.<br />

Gianni Tanzarel<strong>la</strong> Si, si, pubblica se puoi anche <strong>la</strong> foto di tuo nonno.<br />

Angelo Cata<strong>la</strong>no Valeria, oltre i salvadanai, quanti di quei "curri" ho comprato da suo nonno!<br />

Ernani Nani Oltre a tuo padre, aveva un altro figlio, se non sbaglio, gran brava persona, sempre gentile.<br />

Valeria De Robertis Signor Ernani, mio padre aveva un fratello che però è venuto a mancare al<strong>la</strong> tenera età di<br />

dodici anni.<br />

Gianni Tanzarel<strong>la</strong> L'altro negozio famoso era Mita, un po più avanti.<br />

Roberto Guadalupi Mita vendeva biciclette? Accanto c'era un fruttivendolo?<br />

Annarita Spagnolo Il fruttivendolo si chiamava Armando e d'estate vendeva delle deliziose granite che noi<br />

chiamavamo "grattate". Il vigile Mastrarosa con <strong>la</strong> moglie Ida e i figli abitavano in via Armengol e poi andarono<br />

al<strong>la</strong> commenda. Il Bar Ida per noi era un'istituzione.<br />

Ernani Nani Si, Mita vendeva biciclette ed affianco c'era il negozio di Tortorel<strong>la</strong>, cognato con il tito<strong>la</strong>re dell'altro<br />

negozio di frutta di via Carmine, di fronte al<strong>la</strong> merceria Mulino.<br />

Annarita Spagnolo Valeria, tu sei <strong>la</strong> figlia del figlio di Mauro Napolitano. Abiti in via San Benedetto, o per lo<br />

meno i tuoi abitano li?<br />

Valeria De Robertis Si Annarita, abito proprio lì! Grazie Gianfranco, ...in effetti alcune cose che mi ha raccontato<br />

oggi mio padre non le sapevo! Son contenta anch'io di far parte di questo bel gruppo, ...un gruppo molto attivo e<br />

interessante! Si, devo scannerizzare le foto, ...datemi qualche giorno e le pubblicherò!<br />

Annarita Spagnolo Valeria, io mi ricordo di tuo zio morto giovane, lo vedevo quando entravo da Mauro e con<br />

20 lire mi compravo un quaderno e 10 lire di liquerizie, a forma di pesciolini, se avevo soldi in più, magari 15<br />

lire, mi permettevo anche un formaggino di ciocco<strong>la</strong>ta che dividevo con <strong>la</strong> <strong>mia</strong> amica del cuore Stefania Panzuti,<br />

...che tempi ragazzi!<br />

Valeria De Robertis Siii Annarita! e poi c'era anche il ge<strong>la</strong>to d zucchero e le col<strong>la</strong>ne, sempre d zucchero, con le<br />

"perle" che erano tutte colorate, te le ricordi?<br />

Cosimo Guercia Li chamavamo li mintini Annari'! I miei genitori abitavano a Largo Angeli, li conoscevamo<br />

bene, quanti chiumbi e cranfarieddi ho comprato da ragazzo, pescavo sul<strong>la</strong> zattera del circolo nautico che stava<br />

alle sciabbiche, l'aqua era cristallina e cu lu crafarieddu quando vedevi in pesce bastava fare uno strappo, ed era<br />

fatta.<br />

Valeria De Robertis I proprietari dei due negozi in via Ferrante Fornari erano fratelli, è vero! Ho chiesto a mio<br />

padre che a tal propostito mi ha spiegato tutto per bene: prima aprì il negozio di mio nonno, che in principio fu<br />

del mio bisnonno, padre d <strong>mia</strong> nonna. Poi aprì l'altro che però ebbe vita molto più breve, loro erano parenti del<br />

mio bisnonno e i negozi erano simili ma furono gestiti diversamente! Il cognome dei fratelli era "Napolitano" ma<br />

ci fu un errore all'anagrafe e così il negozio di mio nonno prese il nome di "Napoletano", mentre l'altro rimase<br />

"Napolitano". Un pò ingarbugliata <strong>la</strong> cosa! Mio nonno veniva definito napoletano anche pel il suo modo di<br />

par<strong>la</strong>re, perchè non aveva certo un accento brindisino. In realtà lui era di Molfetta e non di Napoli, ma tutti<br />

sentendo un accento "strano" e conoscendo il cognome facevano l'errore di definirlo napoletano, anche di fatto.<br />

Gianfranco Perri Valeria sei stata bravissima, grazie. Il tuo racconto é veramente interessante e ci <strong>la</strong>scia<br />

intendere da vicino anche quelle teorie sull´influenza popo<strong>la</strong>re sui racconti, sul<strong>la</strong> storia, e persino sui cognomi e<br />

sulle parentele, spiegandoci come in tante occasioni, le involontarie tergiversazioni popo<strong>la</strong>ri abbiano potuto<br />

influire sul<strong>la</strong> realtá, quindi storia, finalmente tramandata. Son contento che cosí anche tu abbia scoperto tanti bei<br />

dettagli sul<strong>la</strong> tua amiglia che, magari senza questa occasione ti saresti finalmente perso per sempre. Adesso peró<br />

ci devi compensare, con qualche foto di tuo nonno, o del negozio, o qualsiesi altro che ci possa ancora far rivivere<br />

i tempi di quando ragazzi, ...tanti anni fa. Grazie!

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