Panama - Ice
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<strong>Panama</strong>
1. QUADRO MACROECONOMICO<br />
AGGIORNAMENTO AL 1^ SEMESTRE 2010<br />
PANAMA<br />
a) Andamento congiunturale e rischio Paese<br />
Per il 2010 i maggiori osservatori economici locali ed internazionali (tra cui il<br />
FMI, la Banca Mondiale e l’Economist Intelligence Unit) prevedono la ripresa della<br />
locomotiva panamense con un PIL a fine anno corrente del 5-6%, grazie soprattutto ai<br />
forti investimeti infrastrutturali ed in particolare a quello relativo all’ampliamento del<br />
Canale di <strong>Panama</strong>, attualmente in via di realizzazione, del valore complessivo di circa<br />
5,25 miliardi di dollari USA. Gli stessi volumi d’importazione, come l’attività della<br />
zona franca, il livello generale dei consumi e l’occupazione sono previsti in ulteriore e<br />
costante ripresa. Inoltre, per il 2010 e 2011 il Fondo Monetario prevede il rafforzamento<br />
dei servizi finanziari ed in particolare la crescita del credito che, accompagnato<br />
all’aumento dei prezzi delle maggiori commodity, contribuiranno alla ripresa del settore<br />
agricolo, duramente colpito nel 2009. Per contro, dette tendenze (aumento dei prezzi<br />
delle maggiori commodity e la ripresa della domanda interna) imporranno per fine 2010<br />
e nel 2011 pressioni inflazionistiche (oggi l’inflazione si attesta al 2,9% su base annua),<br />
oltre all’allargamento del deficit della bilancia commerciale che a fine 2009 aveva<br />
raggiunto quota -1,6 mld di usd (esclusa la zona franca) e che nel primo semestre del<br />
2010 ha già superato quota -1,8 mld di usd.<br />
I flussi di merce in transito nel Canale, che lucrano annualmente allo Stato<br />
mediamente 1,3 mld di usd in termini di pedaggi e di commissioni e dei quali il paese<br />
ha storicamente beneficiato finanziando gran parte della sua crescita economica, non<br />
mostrano per ora convincenti segni di ripresa, tanto che nel 2009 e nei primi mesi del<br />
2010 si é verificato un calo di circa il 3% dei flussi in transito. I pronostici cautamente<br />
ottimistici presentati di recente dall’Autorità del Canale di <strong>Panama</strong> (ACP) lasciano<br />
intravvedere una lieve crescita dei flussi per il 2011, con un aumento dell’1,5% del<br />
tonnellaggio trasportato rispetto al 2010.<br />
Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Contralorìa General de la Republica,<br />
l’economia panamense ha registrato nel primo semestre 2010 una variazione positiva<br />
del 6,1% rispetto allo stesso periodo 2009. Relativamente al solo secondo trimestre<br />
dell’anno, il PIL panamense ha avuto una crescita del 6,3% rispetto all’equivalente<br />
trimestre 2009.<br />
Tra i settori in crescita nel primo semestre 2010 si segnalano in particolare: la<br />
logistica e le telecomunicazioni con l’aumento più elevato del PIL (+14%); le attività<br />
commerciali (+10,6%) favorite del buon andamento delle vendite al dettaglio e<br />
dell’aumento delle riesportazioni dalla Zona Franca di Colon; il settore alberghiero e<br />
della ristorazione (+9,6%); seguono, in ordine, il settore immobiliare (+6,4%),<br />
l’istruzione privata (+6,4%), elettricità e acque (+5,7%), il settore delle costruzioni<br />
(+4,6%) e l’industria estrattiva (4,6%).
Nel semestre 2010 hanno fatto registrare tassi negativi i settori della pesca (-<br />
18,1%) e dei servizi finanziari (-2,7%).<br />
I dati semestrali segnalano una ripresa dell’accelerazione economica dopo i<br />
risultati economici avuti nell’anno 2009, in cui il PIL registrò uno sviluppo del 2,4%<br />
rispetto dell’indice di crescita del 10,7% avuto nel 2008.<br />
Il tasso d’inflazione, attestatosi al 2,4% nel 2009, si prevede chiuderà il 2010 in<br />
aumento, con un tasso previsto del 4% su base annua e ciò in particolare per via<br />
dell’aumento introdotto ad inizio anno del livello del salario minimo passato da 357 usd<br />
a 416 usd e dell’aumento dell’ITBMS (imposta sui trasferimenti di beni mobili e<br />
servizi, paragonabile all’imposta sul valore aggiunto) dal 5 al 7%, che ha rappresentato<br />
un’importante novità introdotta dalla recente riforma tributaria dello scorso mese di<br />
marzo 2010 (entrata in vigore il 1° luglio 2010), assieme alla riduzione dal 30% al<br />
27,5% dell’imposta sui redditi d’impresa e l’incremento da 9.000 usd a 11.000 usd della<br />
soglia minima tassabile, oltre alla riduzione dal 27% al 25% dell’imposta sui redditi<br />
individuali superiori ai 50.000 usd. La riforma mostra già i suoi effetti virtuosi sui conti<br />
pubblici. Infatti durante il primo semestre 2010 le entrate tributarie hanno fatto<br />
registrare un aumento di 319 milioni di usd in piu’ rispetto allo stesso periodo del 2009<br />
(pari ad un aumento del 12,8%).<br />
Con i nuovi ratings di Moody’s (Baa3) e di S&P’s e Fitch (BBB-), <strong>Panama</strong> si<br />
consolida quale Paese con grado di investimento e con prospettiva stabile. La gestione<br />
amministrativa statale, le prospettive di sviluppo economico nel medio periodo ed i<br />
piani di investimenti in atto e previsti ottengono quindi il riconoscimento delle maggiori<br />
società internazionali di rating, riducendo al contempo il peso del servizio del debito dei<br />
buoni panamensi. Il Paese a fine luglio 2010 si trovava infatti con un debito pubblico<br />
(soprattutto esterno) pari al 44,6% del PIL, ossia 11,176 mld di usd (pari all’1,7% in più<br />
rispetto ai dati del mese di luglio 2009).<br />
L’ambizioso Piano di Sviluppo Quinquennale (che prevede investimenti per oltre<br />
13,6 mld di usd nel periodo 2010-2014), oltre alla nuova legge finanziaria 2011 (di circa<br />
13 mld usd, ben 2,4 mld in piu’ rispetto al 2010, attualmente in discussione in<br />
Parlamento) e gli investimenti attualmente in corso, primo fra tutti quello di oltre 5 mld<br />
di usd per l’ampliamento del canale, rappresentano le maggiori sfide del Governo<br />
Martinelli e del suo staff, quelle che potrebbero, come nelle previsioni, confermare<br />
<strong>Panama</strong> il Paese con il maggiore tasso di sviluppo del Continente americano nei<br />
prossimi anni.<br />
Nel primo semestre 2010 il settore estero ha registrato un saldo negativo nelle<br />
partite correnti pari a – 1.348 mln. di USD. Il deficit della bilancia dei beni è risultato<br />
pari a –2.116 mln. USD. La bilancia dei servizi ha invece registrato un avanzo di 1.596<br />
mln. di USD. Il debito pubblico nel primo semestre del 2010 ha raggiunto i 10,9 mld.<br />
USD, di cui 10,1 mld. USD il debito estero. L’inflazione ad agosto 2010 è salita al 2,9%<br />
su base annua rispetto al 2,4% di fine anno 2009 e contro l’8,7% del 2008. Il tasso di<br />
disoccupazione ad agosto era attestato al 4,7% rispetto al 6,6% di fine 2009. Le<br />
importazioni, esclusa la ZLC, nel primo semestre 2010 sono state pari a 6.6 mld. USD,<br />
rispetto a 6.5 mld USD dello stesso periodo del 2009. La quota complessiva delle<br />
esportazioni, nel periodo preso ad esame ed esclusa la ZLC, ha raggiunto i 4.7 mld<br />
USD, registrando un leggero calo rispetto ai 4.9 mld USD dello stesso periodo del 2009.
Il rischio Paese secondo il rating delle principali agenzie internazionali è: “Ba1”<br />
per Moody’s Investor Service, “BB” per Standard & Poor’s e, dal marzo 2010, “BBB-”<br />
per Fitch Rating.<br />
Secondo le ultime analisi del World Economic Forum, <strong>Panama</strong> migliora il suo<br />
rating passando dalla 59° alla 53° posizione su un totale di 138 paesi, superato<br />
unicamente dal Cile (elencato in 50° posizione) per competitività ed in particolare per lo<br />
sviluppo del suo settore finanziario, di quello infrastrutturale e per la sua provata<br />
stabilità macroeconomica. Elementi deboli dell’equazione sono risultati la scarsa<br />
efficenza della manodopera specializzata, il deterioramento della sicurezza e la<br />
debolezza del settore giudiziario.<br />
PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI<br />
SUPERFICIE<br />
75.517 km²<br />
POPOLAZIONE 3.32 mln (2010)<br />
PIL NOMINALE 24,6 mld. USD (2009)<br />
TASSO DI CRESCITA DEL PIL 2,4% (2009). 6,1% nel primo semestre del 2010<br />
REDDITO PRO CAPITE 7.028 USD (2009)<br />
INFLAZIONE 4% (primo semestre 2010)<br />
DISOCCUPAZIONE 4,7% (agosto 2010)<br />
DEBITO PUBBLICO 11,1 mld. USD (primo sem. 2010)<br />
SALDO BILANCIA PAGAMENTI -458 mln USD (primo sem. 2010)<br />
TURISMO 1.562.884 presenze (2009), 915,625 nel 1°<br />
sem. 2010<br />
BILANCIA COMMERCIALE:<br />
IMPORTAZIONI<br />
4.431 mln. USD (1° sem. 2010 - esclusa ZLC)<br />
ESPORTAZIONI<br />
SALDO<br />
0,3 mln. USD (1° sem. 2010 - esclusa ZLC)<br />
-4.131 mln. USD (1° sem. 2010 - esclusa ZLC)<br />
IMPORT – 1° sem. 2010 (esclusa ZLC) Combustibili (20%), macchine e app. mecc. (10,5%), veicoli<br />
da trasporto (9,5%), macchine elettriche (9,0%), lavori in ferro ed acciaio (6,2%),<br />
abbigliamento (3,5%), farmaceutici (3,4%), prodotti in plastica (3,4%), prodotti cartacei<br />
(2,1%), cereali (2,0%).<br />
EXPORT – 1° sem. 2010 (esclusa ZLC) Prodotti ittici (88,3%) frutta (17,7)%), banane (8,5%), carne<br />
(2,3%), lavori in ferro e acciaio (5,0%), prodotti cartacei (2,7%), bevande alcoolici e non<br />
(2,6%), farmaceutici (2,5%), lavori in alluminio (2,5%), zucchero (2,2%).<br />
PRINCIPALI PARTNERS COMMERCIALI:<br />
Import – 1° sem. 2010 (esclusa ZLC) Stati Uniti (27,0%), Costa Rica (5,0%), Messico (4,7%), Cina<br />
(4,8%), Corea del Sud (3,9%), Colombia (3,3%), Giappone (3,2%), Brasile (2,3%),<br />
Guatemala (2,1%), Spagna (1,6%).<br />
Export – 1° sem. 2010 (esclusa ZLC) Stati Uniti (27,3%), Costa Rica (6,4%), Paesi Bassi (11,6%),<br />
Canada (9,7%), Svezia (6,8), Cina (5,3%), Taiwan (4,8%), Spagna (3,0%), Honduras<br />
(2,2%), Italia (2,1%).
IMPORT DA ITALIA (esclusa ZLC) 23,7 mln. USD (1° sem. 2010)<br />
EXPORT A ITALIA (esclusa ZLC) 8,2 mln. USD (1° sem. 2010)<br />
Fonte: Contraloría General de la República<br />
b) Grado di apertura del Paese al commercio internazionale ed agli investimenti<br />
esteri<br />
L'economia di <strong>Panama</strong> si basa per oltre il 75% sui servizi - specificamente le<br />
attività del Canale, della Zona Libre de Colón (ZLC), degli istituti bancari e del sistema<br />
portuale - mentre molto modesto è l’apporto del settore industriale, anche a causa delle<br />
ridotte dimensioni del mercato nazionale. Il settore agricolo è invece piuttosto<br />
sviluppato ed orientato all'esportazione. La bilancia commerciale del Paese è<br />
strutturalmente deficitaria, peraltro compensata quasi interamente dalle attività<br />
provenienti dal settore terziario.<br />
Essendo un Paese di servizi, l’economia di <strong>Panama</strong> è necessariamente aperta. Il<br />
Governo è tendenzialmente favorevole alla liberalizzazione del commercio estero e, di<br />
fatto, applica le tariffe doganali più basse di tutta l’America Latina.<br />
La trasparenza con cui vengono amministrate le società per azioni, o “sociedades<br />
anónimas” (S.A.), iscritte nel Registro Pubblico di <strong>Panama</strong> è ultimamente divenuta<br />
oggetto di controlli da parte del Gruppo d’Azione Finanziaria sul Lavaggio di Capitali<br />
(GAFI), che ha rafforzato le azioni di contrasto al riciclaggio.<br />
Per uscire dalla lista grigia OCSE, della quale <strong>Panama</strong> fa parte dal G20 di Londra<br />
del maggio 2009 assieme ad altri paesi considerati “paradisi fiscali”, l’Amministrazione<br />
Martinelli ha avviato a partire dal mese di agosto di quell’anno negoziati con numerosi<br />
Paesi. Sono stati finora conclusi 12 Accordi per l’eliminazione della doppia<br />
imposizione: con Messico, Italia, Belgio, Barbados, Francia, Spagna, Lussemburgo,<br />
Olanda, Qatar, Corea del Sud, Singapor e Portogallo. Messico, Portogallo e Barbados<br />
hanno già firmato, Singapore e Corea del Sud dovrebbero firmare in occasione della<br />
prevista visita del Presidente Martinelli in quei paesi, mentre Spagna, Francia, Belgio e<br />
Lussemburgo dovrebbero firmare i rispettivi Accordi in occasione della visita di questo<br />
Vice Presidente e Ministro degli Esteri Varela in Europa in ottobre p.v. Permangono<br />
difficoltà con la Germania, che ha sollecitato la conclusione di un Accordo in materia di<br />
scambio di informazioni fiscali prima di avviare un negoziato per evitare la doppia<br />
imposizione. Australia, Cile, Giappone, Gran Bretagna, Islanda, Israele, Lichtestein,<br />
Norvegia, Svizzera, Cipro, Canada, Ungheria e Bulgaria hanno già manifestato la loro<br />
disponibilità di addivenire ad un simile Accordo con questo Paese. Dopo la firma e<br />
ratifica del dodicesimo Accordo, secondo quanto dichiarato dall’OCSE, <strong>Panama</strong><br />
verrebbe depennata dalla lista dei cosiddetti “paradisi fiscali”. Il 27 novembre 2009 è<br />
stato parafato l’Accordo sull’eliminazione della doppia imposizione fiscale tra l’Italia e<br />
<strong>Panama</strong>, che non è stato ancora firmato dalle parti.<br />
<strong>Panama</strong> è membro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) dal<br />
settembre del 1997. A livello regionale appoggia la creazione dell’Area del Libero<br />
Commercio delle Americhe (ALCA) della quale aspira ad ospitare il Segretariato<br />
Permanente.
Accordi economico-commerciali<br />
Finora <strong>Panama</strong> ha sottoscritto dieci Trattati di Libero Commercio con: El Salvador<br />
(marzo 2002), Taiwan (dicembre 2003), Singapore (febbraio 2006), Cile (giugno 2006)<br />
Stati Uniti, (giugno 2007 – il più importante, essendo gli USA storicamente il primo<br />
partner commerciale di <strong>Panama</strong>, ma non ancora ratificato dal Congresso statunitense),<br />
Honduras (giugno 2007), Costa Rica (agosto 2007), Guatemala (febbraio 2008),<br />
Nicaragua (gennaio 2009) e Canada (settembre 2009). Sono stati anche firmati Accordi<br />
bilaterali parziali con Messico (maggio 1985), Colombia (aprile 2003), Repubblica<br />
Dominicana (ottobre 2003) e Cuba (marzo 2009) e sono già iniziati i colloqui col Peru<br />
che dovrebbero concludersi entro fine 2010. Proseguono infine i contatti fra le parti al<br />
fine di addivenire alla firma di un TLC con i Paesi del gruppo EFTA (Norvegia,<br />
Svizzera, Liechtenstein e Islanda), mentre per fine 2010 é prevista la firma del TLC con<br />
la Colombia, auspicabilmente al termine della quinta tornata prevista in ottobre a<br />
<strong>Panama</strong>.<br />
Con i Paesi centroamericani <strong>Panama</strong> ha firmato Accordi-quadro che fissano alcuni<br />
principi comuni in materia di scambi commerciali interregionali. Sono stati anche<br />
firmati Accordi bilaterali parziali con Messico (maggio 1985), Colombia (aprile 2003),<br />
Repubblica Dominicana (ottobre 2003) e Cuba (marzo 2009).<br />
PANAMA: ACCORDI COMMERCIALI INTERNAZIONALI<br />
PARTNER TIPO SITUAZIONE<br />
Messico Accordo commerciale parziale Firmato il 22.5.1985<br />
Rep. Dominicana Accordo commerciale Firmato il 8.6.1987<br />
El Salvador Trattato di Libero Commercio In vigore dal 11.04.2003<br />
Colombia Accordo commerciale parziale In vigore dal 18.1.1995<br />
Taiwan Trattato di Libero Commercio In vigore dal 1.1.2004<br />
Singapore Trattato di Libero Commercio In vigore dal 1.7.2006<br />
Honduras Trattato di Libero Commercio Firmato il 15.6.2007<br />
Stati Uniti Trattato di Libero Commercio Firmato il 28.6.2007<br />
Costa Rica Trattato di Libero Commercio Firmato il 7.8.2007<br />
Guatemala Trattato di Libero Commercio Firmato il 26.2.2008<br />
Cile Trattato di Libero Commercio In vigore dal 7.3.2008<br />
Nicaragua Trattato di Libero Commercio Firmato il 15.1.2009<br />
Canada Trattato di Libero Commercio Firmato il 2.9.2009
In materia d’integrazione regionale, sono cadute definitivamente le ipotesi di<br />
adesione al G3 ed al Mercosur. Lo scorso mese di maggio 2010 <strong>Panama</strong>, assieme agli<br />
altri Paesi centroamericani, ha firmato a Madrid l’Accordo di Associazione UE-<br />
Centroamerica, che dovrà ora essere ratificato dai rispettivi Paesi. Pur essendo membro<br />
del SICA, <strong>Panama</strong> non partecipa al SIECA e nel novembre di quest’anno dovrebbe<br />
ritirare la propria delegazione dal Parlamento Centroamericano Da rilevare infine che,<br />
recentemente, <strong>Panama</strong> ha aderito alla CAN, alla CAF, ad ALADI, e ha presentato la<br />
richiesta di adesione a PETROCARIBE.<br />
Commercio estero. Esclusa la ZLC, nel primo semestre 2010 le esportazioni panamensi<br />
sono state pari a 387,1 mln. USD, registrando un calo del 8,1% rispetto al 2009. Le<br />
importazioni nello stesso periodo sono state pari a 4.431,7 mln. USD (+23,9%). La<br />
bilancia commerciale, tradizionalmente negativa, ha quindi registrato un deficit di –<br />
4.044,6 mln. USD.<br />
Bilancia Commerciale di PANAMA - Esclusa ZLC<br />
(valori in mln. USD e variazioni %)<br />
2007 2008 2009 2009 (*) 2010 (*)<br />
Esportazioni 1,120,4 1.144,7 820,9 421,5 387,1<br />
2,2% -28,3% -45,5% -8,1%<br />
Var. annua % 9,6%<br />
Importazioni 6,874,6 9.050,1 7.800,5 3.576,7 4.431,7<br />
-13,8 -15,9 +23,9<br />
Var. annua % 42,1% 31,7%<br />
Saldo bilancia<br />
commerciale -5,754,2<br />
-7.905,4 -6.979,6 -3.155,3 -4.44,6<br />
(*) primo semestre<br />
Nel primo semestre 2010 i primi 10 clienti di <strong>Panama</strong> (esclusa la ZLC) sono stati,<br />
nell’ordine: Stati Uniti (27,3%), Paesi Bassi (11,6%), Canada (9,7%), Costa Rica<br />
(6,4%), Svezia (6,8%), Cina (5,3%%), Taiwan (4,8%), Spagna (3,0%), Honduras<br />
(2,2%), Italia (2,1%).<br />
Nello stesso periodo i primi dieci fornitori di <strong>Panama</strong> (esclusa la ZLC) sono<br />
risultati gli Stati Uniti con una quota del 27,0% sul totale delle importazioni, seguono<br />
Costa Rica (5,0%), Cina (4,8%), Messico (4,7%), Corea del Sud (3,9%), Colombia<br />
(3,3%), Giappone (3,2%), Brasile (2,3%) Guatemala (1,9%), e Spagna (1,6%). Come<br />
descritto nelle seguenti tabelle, gli Stati Uniti sono tradizionalmente il principale<br />
partner commerciale di <strong>Panama</strong>:
ESPORTAZIONI – PRINCIPALI MERCATI DI DESTINAZIONE<br />
(esclusa la ZLC – Valori in mln. USD)<br />
Pos. 2009 Paes i 2007 2008<br />
% s u l<br />
t o t . 2 0 0 9<br />
% s u l t o t .<br />
2 0 0 9<br />
1° sem.<br />
2010<br />
2 0 0 8<br />
1 Stati Uniti 391,1 435,1 38,0% 349,7 42,5 105,7<br />
2 Costa Rica 57,0 65,9 5,7% 60,7 7,3 24,8<br />
3 Spagna 55,9 56,9 4,9% 50,8 6,2 11,8<br />
4 Olanda 114,8 122,7 10,7% 53,9 6,6 11,6<br />
5 Svezia 62,1 62,7 5,4% 48,7 5,9 26,6<br />
6 Taiwan 39,5 46,6 4,0% 24,0 2,9 18,5<br />
7 Cina 62,9 49,1 4,3% 20,2 2,4 20,4<br />
8<br />
Rep.<br />
Dominicana<br />
13,6 16,9 1,4% 19,2 2,3<br />
9 ITALIA 18,3 29,6 2,6% 17,0 2,1 8,2<br />
10 Colombia 19,0 12,1 1,1% 15,7 1,9 4,8<br />
11<br />
Regno<br />
Unito<br />
61,1 61,3 5,3% 12,0 1,4<br />
12 Honduras 20,3 17,1 1,4% 11,5 1,4 8,4<br />
13 Nicaragua 12,8 13,4 1,2% 10,6 1,2 7,6<br />
14 Canada 2,5 3,4 0,3 9,5 1,9 37,4<br />
15 Porto Rico 9,0 13,0 1,1% 7,7 0,9 2,2<br />
Fonte: Contraloría General de la República<br />
MONDO 1.120,4 1.144,7 100% 820,9 100% 387,1<br />
4,2<br />
5,9<br />
IMPORTAZIONI – PRINCIPALI PAESI FORNITORI<br />
(esclusa la ZLC – Valori in mln. USD)<br />
Pos.<br />
2009<br />
Paes i 2007 2008<br />
% s u l t o t .<br />
2 0 0 8<br />
2 0 0 9<br />
% s u l<br />
t o t .<br />
2 0 0 9<br />
1° sem.<br />
2010<br />
1 St a ti Uniti 2. 078, 1 2. 683, 0 29, 6% 2. 266, 9 29, 6 1. 198, 0<br />
2 Cost a Ri ca 326, 8 456, 4 5, 0% 408, 5 5, 2 222, 4<br />
3 Messi c o 211, 9 312, 7 3, 4% 355, 0 4, 5 210, 1<br />
4 Cin a 358, 7 454, 4 5, 0% 327, 3 4, 2 211, 3<br />
5 Gi a ppon e 328, 9 385, 1 4, 2% 284, 2 3, 6 143, 1<br />
6 Col om bi a 192, 2 273, 2 3, 0% 258, 3 3, 3 149, 1
7 Cor ea del Sud 267, 6 263, 4 2, 9% 206, 5 2, 6<br />
172, 0<br />
8 Guatema la 108, 7 149, 7 1, 6% 162, 0 2, 1 84, 4<br />
9 Br a si l e 140, 7 140, 2 1, 5% 144, 3 1, 8 102, 4<br />
10 Spagn a 107, 1 142, 1 1, 5% 113, 8 1, 4 72, 5<br />
11 Ger man ia 87, 5 125, 7 1, 4% 103, 3 1, 4 65, 9<br />
12 E l Sa l va dor 73, 6 93, 4 1, 0% 83, 7 1, 1 40, 5<br />
13 E cuador 14, 6 90, 6 1, 0% 83, 5 1, 1 42, 9<br />
14 T a il andia 24, 8 84, 0 0, 9% 75, 9 0, 9 47, 2<br />
15 ITALIA 41, 9 66, 6 0, 7% 57, 0 0, 7 23, 7<br />
16 Can ada 50, 6 75, 9 0, 8% 49, 8 0, 3 29, 1<br />
M O NDO 6. 874, 6 9. 050, 1 100% 7. 800. 5 100% 4. 431, 7<br />
Fonte: Contraloría General de la República<br />
Le esportazioni panamensi nel primo semestre 2010 sono state essenzialmente<br />
rappresentate da prodotti ittici (22,8%), prodotti ortofrutticoli (17,7%), banane (8,5%),<br />
lavori in ferro ed acciaio (5,0%), prodotti cartacei (2,7%), bevande alcoolici e non<br />
(2,6%), farmaceutici (2,5%), lavori in alluminio, (2,5%), carne (2,3%), zucchero<br />
(2,2%).<br />
Sono stati invece importati, nello stesso periodo, prevalentemente combustibili<br />
(20,0%), macchine ed apparecchi meccanici (10,5%), veicoli da trasporto (9,5%),<br />
macchine elettriche (9,0%), lavori in ghisa, ferro ed acciaio (6,2%), abbigliamento<br />
(3,5%), farmaceutici (3,4%), prodotti in plastica (3,4%), prodotti cartacei (2,1%) e<br />
cereali (2,0%).
INTERSCAMBIO PANAMA – UNIONE EUROPEA<br />
PANAMA: ESPORTAZIONI VERSO UE<br />
(Esclusa ZLC – Valori in mln. USD)<br />
Pos.<br />
% sul tot.<br />
% sul tot. 1° sem.<br />
PAESI 2007 2008<br />
2009<br />
2009<br />
2008<br />
2009 2010<br />
1 Olanda 114,8 122,7 10,7% 53,9 6,6% 45,9<br />
2 Spagna 55,9 56,9 4,9% 50,8 6,2% 11,8<br />
3 Svezia 62,1 62,6 5,6% 48,7 5,9% 26,6<br />
4 ITALIA 18,2 29,6 2,6% 17,0 2,1% 8,2<br />
5 Regno Unito 61,1 61,3 5,3% 12,0 1,4% 5,9<br />
6 Belgio-Lussemb. 42,3 11,6 1,0% 6,3 0,7% 2,5<br />
7 Portogallo 12,9 3,7 0,3% 4,7 0,5% 1,8<br />
8 Germania 3,1 4,9 0,4% 3,6 0,4% 1,4<br />
9 Francia 2,9 2,9 0,2% 2,7 0,3% 0,5<br />
10 Danimarca 3,1 2,0 0,1% --- --- ---<br />
TOT. MONDO 1.120,4 1.144,7 100% 820,9 100%<br />
Fonte: Contraloría General de la República<br />
PANAMA IMPORTAZIONI DALLA UE<br />
387,1<br />
Esclusa ZLC – Valori in mln. USD<br />
Pos.<br />
% sul tot.<br />
% sul tot. 1° sem.<br />
PAESI 2007 2008<br />
2009<br />
2008<br />
2008<br />
2009 2010<br />
1 Spagna 107,1 142,1 1,5% 113,8 1,4% 72,5<br />
2 Germania 87,5 125,6 1,3% 103,3 1,3% 65,9<br />
3 ITALIA 41,9 66,6 0,7% 57,0 0,7% 23,7<br />
4 Francia 58,3 37,6 0,4% 40,7 0,5% 24,0<br />
5 Olanda 44,1 31,5 0,3% 37,5 0,4% 22,0<br />
6 Svezia 28,9 29,0 0,3% 33,9 0,4% 16,1<br />
7 Danimarca 17,4 58,1 0,6% 32,1 0,4% 12,5<br />
8 Regno Unito 32,5 24,3 0,2% 30,2 0,3% 16,1<br />
9 Belgio-Luss. 15,9 22,9 0,2% 14,9 0,2% 15,5<br />
10 Austria 6,9 19,1 0,2% 10,3 0,1% 3,2<br />
TOT. MONDO 6.874.6 9.050,1 100% 7.800,5 100%<br />
Fonte: Contraloría General de la República<br />
4.431,7
Interscambio Zona Libera di Colón (ZLC) – Resto del Mondo<br />
Nel 2009 il valore totale dell’interscambio commerciale attraverso la ZLC è stato di 18,5<br />
mld. USD. Le importazioni sono ammontate a 7,6 mld. USD, mentre le ri-esportazioni sono<br />
state pari a 10,9 mld. USD. Nel 2008 il valore totale del movimento commerciale della ZLC é<br />
stato di 19,2 mld. USD contro 16,5 mld. USD nel 2007.<br />
Nel 2009 i principali Paesi fornitori della ZLC sono stati nell’ordine: Cina (23,3%),<br />
Singapore (16,6%), Taiwan (10,8%), Hong Kong (10,7%), Stati Uniti (8,5%), Messico (2,7%),<br />
Giappone, (2,4%), Svizzera (1,9%), Francia (1,7%) e Regno Unito (1,7%). L’ Italia con il 1,4%<br />
è al posto 12° della graduatoria presieduto dal Vietnam (1,5%).<br />
I principali clienti risultano invece essere: Portorico (19,0%), Venezuela (16,3%),<br />
Colombia (11,3%), Repubblica Dominicana (3,7%), Costa Rica (3,5%), Guatemala (3,2%),<br />
Ecuador (3,1%), Stati Uniti (2,6%), Nicaragua (2,5%) Honduras (2,1%). Dalla ZLC vengono<br />
effettuate anche ri-esportazioni ad altre zone franche della regione, come quelle di Aruba, San<br />
Andrés, Isla Margarita, e Manaus. Le importazioni dalla ZLC risultano essere principalmente<br />
beni durevoli e di consumo: tessili e manufatti, macchinari e apparecchiature elettriche, prodotti<br />
dell’industria chimica e farmaceutica, calzature, apparecchiature per il cinema, ottica ed<br />
orologeria, alimentari, bevande, tabacco, articoli in gomma e materie plastiche.<br />
Con circa 785 punti di rappresentanza per 2.915 imprese nazionali ed internazionali, che<br />
danno lavoro a quasi 30.000 dipendenti, attualmente la ZLC rappresenta il principale centro di<br />
distribuzione di merci di tutta l'America Latina.<br />
ZONA FRANCA DI COLON (ZLC) - MOVIMENTO COMMERCIALE<br />
(valori in mln. USD)<br />
2005 2006 2007 2008<br />
Var. %<br />
Var. %<br />
07/08 2009 08/09<br />
Importazioni 6.216 6.753 7.625 9.335 +22,4% 7.693 -17,5%<br />
Ri-esportazioni 6.661 7.604 8.535 9.874 +15,7% 10.890 +10,3%<br />
Tot. Interscambio 12.877 14.357 16.160 19.209 +18,9% 18.583<br />
-3,2%<br />
Fonti: ZLC - Contraloría General de la República
Investimenti Esteri<br />
Dati statistici pubblicati dalla Contraloria General de la Republica hanno<br />
evidenziato che gli investimenti diretti esteri nel primo semestre del 2010 sono stati pari<br />
a 1.145 milioni di USD, in aumento del 26,1% rispetto al valore di 908 milioni di USD<br />
raggiunto nel primo semestre 2009.<br />
Il 70,6% del capitale straniero in <strong>Panama</strong> nei primi sei mesi del 2010 è stato<br />
destinato al settore privato. Segue nella graduatoria la Zona Franca di Colon e il settore<br />
bancario , ambedue con le stesse quote del 14,7% sul totale degli investimenti esteri .<br />
Il totale degli IDE registrati nel periodo 2005-2009 in <strong>Panama</strong> è stato di 9.606<br />
milioni di USD.<br />
Negli ultimi 5 anni, gli IDE in <strong>Panama</strong> si sono caratterizzati per avere avuto una<br />
tendenza altalenante: nel 2005 sono stati registrati investimenti diretti esteri per un<br />
valore pari a 1.027 milioni di USD; nel 2006 sono aumentati del 143% passando a 2.497<br />
milioni di USD; nel 2007 hanno registrato una diminuzione del 23% attestandosi su un<br />
valore di 1.907 milioni di USD; nel 2008 hanno raggiunto il valore di 2.401 milioni di<br />
USD, che ha rappresentato un aumento rispetto al precedente anno del 25,9%; nel 2009<br />
gli IDE panamensi sono diminuiti del 26% registrando un valore di 1.772 milioni di<br />
USD.<br />
Il flusso degli investimenti conferma la sua vitalità nel 2010 grazie anche alla<br />
provata stabilità del sistema politico-economico del Paese.<br />
INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI A PANAMA<br />
(Valori in mln. USD)<br />
Flussi in<br />
entrata<br />
2005 2006 2007 2008 2009<br />
2010<br />
(*)<br />
1.027,0 2.497,9 1.907,2 2.401,7 1.772,8 1.145,1<br />
Var. % +1,45% +143,22% -23,65% +25,9% -26,1 +26,1%<br />
(*) primo semestre 2010 e percentuale in relazione con lo stesso periodo del 2009.<br />
Fonte: Contraloría General de la República<br />
In base agli ultimi dati disponibili sugli investimenti esteri i maggiori investitori<br />
a <strong>Panama</strong> sono: Stati Uniti (settore manifatturiero, energia, servizi finanziari,<br />
idrocarburi), Regno Unito (telecomunicazioni, banche), Spagna (energia, banche,<br />
telecomunicazioni, turismo), Svizzera, Cina (Hong Kong), Messico e Colombia.
IDE: PRINCIPALI PAESI INVESTITORI A PANAMA<br />
(Totale accumulato – valori in mln. USD)<br />
PAESI 2001 2002 2003 2004 2005 2006<br />
Stati Uniti 1.617,9 1.945,6 2.030,6 2.101,4 2.108,8 2.008,8<br />
Regno Unito 1.139,1 1.154,8 1.178,3 1.139,1 1.251.5 1.214,2<br />
Spagna 434,7 456,8 502,9 756,1 951,7 832,7<br />
Svizzera 52,6 58,2 119,1 171,9 498,1 683,0<br />
Hong Kong 123,1 122,1 169,1 241,2 392,4 457,6<br />
Messico 452,0 481,5 472,9 445,4 317,4 403,1<br />
Colombia 548,2 574,3 586,2 303,6 335,2 355,7<br />
Sud Corea 169,6 169,6 184,2 250,4 255,2 340,8<br />
Giappone 312,4 289,0 397,1 458,3 281,9 302,9<br />
Taiwan 126,7 141,0 165,5 186,4 227,2 220,1<br />
Venezuela 66,7 72,9 90,3 126,0 140,3 128,0<br />
Canada 85,8 88,5 89,5 91,0 106,3 113,6<br />
TOTALE 7.314,0 7.412,5 2.168,7 2.927,0 10.211,2 12.664,5<br />
Fonte: Contraloría General de la República (ultimi dati disponibili)<br />
<strong>Panama</strong> ha firmato Accordi per la Promozione e Protezione degli<br />
Investimenti (APPI) con i seguenti Paesi: Stati Uniti (1991), Francia (1985), Regno<br />
Unito (1985), Svizzera (1985), Germania (1989), Taiwan (1992), Canada (1998),<br />
Argentina (1998), Spagna (1998), Cuba (1999), Cile (1999), Repubblica Ceca (2000),<br />
Uruguay (2001), Stati Uniti (accordo OPIC – 2000), Olanda (2001), Corea del Sud<br />
(2002), Ucraina (2004), Repubblica Dominicana (2006), Messico (2006), Svezia (2008)<br />
e Finlandia (2009) e Italia (firmato il 6 febbraio 2009 a Venezia, da parte italiana è stato<br />
firmato lo strumento di ratifica, mentre manca ancora la ratifica panamense).
C) Andamento dell’interscambio commerciale con l’Italia e degli investimenti<br />
diretti esteri bilaterali<br />
Interscambio commerciale Italia–<strong>Panama</strong><br />
(Valori in mln. Euro)<br />
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2009 (*) 2010 (*)<br />
Export 667,2 536,9 650,6 490,7 196,1 651,1 220,9 655,9 69.746 104.225<br />
Import 56,6 58,7 50,6 49,5 98,5 84,1 149,5 53,0 12.969 9.472<br />
SALDI 610,6 479,2 600,0 441,2 97,6 567,0 71,4 600,9 56.777 94.753<br />
(*) primo semestre<br />
Fonte: elaborazione <strong>Ice</strong> su dati ISTAT<br />
In base ai dati ISTAT il valore dell’intercambio Italia–<strong>Panama</strong> nel periodo 2001–2009<br />
evidenzia costantemente saldi a favore del nostro Paese. Nel 2009 l’export italiano verso<br />
<strong>Panama</strong> è stato pari a 655,9 mln. di euro, di cui le forniture navali sono state pari a 524 milioni<br />
di euro.<br />
Tolte le forniture naval il nostro export verso <strong>Panama</strong> è stato nel periodo - gennaio<br />
dicembre 2009 pari a 131,9 milioni di euro dei quali in ordine di importanza: 56,5 milioni di<br />
gioielleria, 17,1 milioni di macchinari, 8,2 milioni di mobili, 6,7 di abbigliamento, 5,5 milioni<br />
di saponi, detergenti e cosmetici.<br />
Nel 2009 le nostre importazioni di prodotti panamensi sono state pari a 55 mln. di euro, con una<br />
flessione del + 63,2% rispetto al 2008. Le principali voci dell’export locale verso il mercato<br />
italiano risultano essere: prodotti dell’agricoltura e la pesca, prodotti alimentari, articoli in pelli<br />
e simili.<br />
La presenza delle imprese italiane a <strong>Panama</strong>, storicamente abbastanza esigua,<br />
ha evidenziato nell’ultimo periodo una sensibile crescita. Da rilevare al riguardo<br />
l’investimento di 350 mln di USD del Gruppo Enel che ha acquisito il controllo del<br />
pacchetto azionario di Fortuna, la più grande centrale idroelettrica del Paese (che eroga<br />
il 30% dell’energia idroelettrica del Paese). Si tratta del maggiore investimento italiano<br />
a <strong>Panama</strong> degli ultimi 20 anni.<br />
Molto forte su questo mercato anche Assicurazioni Generali di Trieste, che ha<br />
aperto un ufficio di rappresentanza della Banca Svizzera Italiana. Le altre aziende si<br />
concentrano soprattutto nei settori dei servizi, arredamento e costruzioni. Tra le più<br />
attive: Dalmaso, Panalpina trasporti, Veneta Cucine, Arrital Cucine, Doimo, Scavolini,<br />
Berloni Luxottica, Came (automatismi per porte e cancelli), Decal (petrolio),<br />
ElettronicaVeneta, Urmet (sicurezza e comunicazioni). Da segnalare inoltre la presenza<br />
nei centri commerciali più rinomati, di noti marchi d’abbigliamento: Ferragamo,<br />
Bulgari, Benetton, Armani, Ermenegildo Zegna, Dolce & Gabbana, Kartell, Segue,<br />
Furla, Mandarina Duck, Geox. Impregilo ha preso la decisione di trasferire a <strong>Panama</strong> il<br />
proprio ufficio regionle, chiudendo le attuali strutture operative di Caracas e Santo<br />
Domingo.<br />
Il consorzio italo-spagnolo Grupo Unidos por el Canal, di cui fa parte Impregilo,<br />
si é aggiudicato nel luglio 2009 l’appalto piú rilevante del progetto di ampliamento del
Canale di <strong>Panama</strong>, la realizzazione del Terzo Sistema di Chiuse, una commessa di 3,22<br />
mld di USD.<br />
Le imprese italiane sono anche interessate alle altre licitazione che fanno parte<br />
del Piano Strategico Quinquenale del Governo, prima fra tutte quella per la<br />
realizzazione della prima linea della metropolitana di <strong>Panama</strong>, alla quale partecipa un<br />
consorzio guidato da Impregilo, di cui fanno parte Ansaldo, Astaldi, Ghella e Ferrovie<br />
dello Stato. Il gruppo DECAL ha firmato il 29 gennaio 2010 il contratto per la<br />
ristrutturazione del proprio impianto nell’Isola di Taboguilla, la commessa di 60 mln.<br />
USD eleva l’investimento complessivo del gruppo italiano a <strong>Panama</strong> ad oltre 100<br />
milioni di USD.<br />
Di rilievo inoltre l’arrivo a <strong>Panama</strong> negli ultimi mesi di nuovi gruppi ed<br />
investimenti italiani, concentrati soprattutto nel settore delle costruzioni, come ad<br />
esempio la Zernike, la Peri SpA e la Mapei International. Degno inoltre di menzione la<br />
recente costituzione della neo Associazione imprenditoriale italo-panamense che conta<br />
al momento 43 soci e la cui prima attività è stata quella della partecipazione, assieme a<br />
questi Ufficio Commerciale ed antenna ICE, alla fiera internazionale delle costruzioni<br />
CAPAC EXPO HABITAT 2010, svoltasi dal 15 al 19 settembre u.s.<br />
Elenco delle principali imprese italiane presenti a <strong>Panama</strong><br />
ALF GROUP IT<br />
Franchising - mobili<br />
d’arredamento<br />
ARNEG<br />
Filiale – refrigerazione<br />
commerciale<br />
ASSICURAZIONI<br />
GENERALI<br />
Filiale - assicurazioni<br />
ASTALDI<br />
Filiale - costruzioni<br />
BANCA DELLA<br />
SVIZZERA-ITALIANA<br />
Filiale – servizi finanziari<br />
BENETTON<br />
Franchising - abbigliamento<br />
BERLONI CUCINE<br />
Filiale – mobili per cucine<br />
CAME PANAMA<br />
Filiale – automatismi per cancelli<br />
COSTAMARE<br />
Rappresentante - trasporto<br />
DANZAS<br />
DHL Global Forwarding, S.A.<br />
Rappresentante esclusivo - trasporto<br />
DECAL PANAMA<br />
Filiale - immagazzinaggio prodotto<br />
petrochimico<br />
DIESEL<br />
Denin Deluxe Industries LTD<br />
Franchising – abbigliamento<br />
DOLCE & GABANA<br />
Franchising – abbigliamento<br />
DUCATI<br />
Auto Sportivo, S.A.<br />
Concessionario – moto<br />
Co-proprietà -Energia<br />
ERMENEGILDO ZEGNA<br />
Franchising - abbligliamento<br />
FILA PANAMA<br />
Franchising - abbligliamento<br />
FIAT SPA<br />
Turin Motors, S.A.<br />
Concessionario - automobili<br />
FIORI GROUP<br />
Fiorazzo de Panamá<br />
Filiale – betoniere<br />
FURLA<br />
Lafur, S.A.<br />
Franchising – pelletteria<br />
ELETTRONICA VENETA<br />
Filiale – formazione<br />
EMPORIO ARMANI<br />
Franchising – abbligliamento<br />
BULGARI<br />
Filiale – orificeria<br />
ENEL - FORTUNA<br />
Enel Fortuna, S.A.<br />
GHELLA<br />
Filiale - costruzioni
GRUPPO TREVI -<br />
GALANTE<br />
Filiale - costruzioni<br />
DOIMO<br />
Arrital Cucine, S.A.<br />
Franchising – mobili per<br />
cucine<br />
IMPREGILO<br />
Filiale - costruzioni<br />
LAVAZZA<br />
Franchising – caffè e<br />
macchine caffè<br />
MASTER Divisione<br />
Elettrica<br />
Filiale – elettrico<br />
SAVINO DEL BENE<br />
Filiale – trasporti<br />
SCAVOLINI PANAMA<br />
Home Interior, S.A.<br />
Franchising – mobili per cucine<br />
TRI-MARINE<br />
Filiale – prodotti ittici<br />
URMET PANAMA<br />
Filiale - telecomunicazioni, sicurezza<br />
VENETA CUCINE<br />
Filiale – mobili per cucine<br />
MENARINI RICERCHE<br />
Menafar, S.A.<br />
Rappresentante –<br />
farmaceutici<br />
MOTIVI<br />
Franchising – abbigliamento<br />
NATUZZI<br />
Franchising – mobili<br />
PRADA<br />
Franchising – moda<br />
PIRELLI<br />
Grupo Daher, S.A.<br />
Distributore autorizzato –<br />
pneumatici<br />
POLVANI TOURS<br />
Rappresentante – agente<br />
turistico<br />
SALVATORE<br />
FERRAGAMO<br />
Franchising - abbigliamento<br />
SAECO PANAMA<br />
Rappresentante – macchine<br />
da caffé
2. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI INTERVENTO<br />
a) Valutazione della penetrazione commerciale dei prodotti italiani sul mercato locale<br />
Prodotti agroalimentari<br />
Com’è noto i prodotti agroalimentari italiani d’esportazione sono caratterizzati da ottimi<br />
standard di qualità e quindi destinati a nicchie di mercato di livello medio-alto. In alcuni<br />
comparti del settore, anche a causa del persistere nei confronti dei nostri operatori di<br />
barriere tariffarie per carni, insaccati e formaggi freschi, l’importazione diretta di<br />
prodotti alimentari italiani è stata in parte sostituita o affiancata da quella indiretta<br />
operata da aziende di distribuzione nordamericane, verso le quali le predette barriere<br />
doganali non sussistono. Nonostante la predominante presenza in questo mercato di<br />
prodotti marchiati USA e Cina, la domanda panamense di prodotti alimentari di qualitá<br />
è sempre in aumento ed alcuni operatori locali stanno iniziando ad importare prodotti<br />
tipici del nostro made in Italy, quali pasta, olio di oliva, vino, caffè, acqua minerale, ecc.<br />
È una tendenza che andrebbe senz’altro incoraggiata ed appoggiata, con l’obiettivo<br />
d’incrementare la presenza di prodotti italiani nel circuito della grande distribuzione<br />
agroalimentare, che a <strong>Panama</strong> è concentrata in poche grandi compagnie.<br />
Settore moda<br />
Anche nella moda i target dei prodotti italiani sono principalmente le nicchie di mercato<br />
di livello medio–alto. Molte delle marche più note del settore sono qui presenti, sia nei<br />
negozi di importatori/distributori locali, che in quelli operanti in franchising. Questo<br />
settore, tradizionalmente tra i più strategici per l’immagine italiana all’estero, potrebbe<br />
essere qui ulteriormente rafforzato se consideriamo l’importanza di <strong>Panama</strong> come<br />
centro di distribuzione commerciale e hub aeroportuale per tutta la regione<br />
centroamericana e caraibica.<br />
Prodotti d’arredamento<br />
La forte crescita del settore immobiliare ha qui aperto nuove opportunità al commercio<br />
dei prodotti d’arredamento per cucine, bagni, ceramiche per pavimenti e rivestimenti,<br />
illuminazione ed automazione di sicurezza per edifici. Un’offerta dal design originale<br />
che proponga prodotti di qualità avrebbe molto probabilmente un’accoglienza positiva<br />
su un mercato, come quello locale, ancora dominato da prodotti che si ispirano quasi<br />
esclusivamente a standard statunitensi.<br />
b) Valutazione degli investimenti diretti da e verso l’Italia<br />
Gli investimenti diretti panamensi in Italia non sono al momento degni di nota. Per<br />
quanto riguarda invece gli IDE italiani a <strong>Panama</strong>, sono ancora abbastanza limitati e<br />
concentrati nel settore della produzione di energia elettrica (ENEL) e del bunkeraggio<br />
del petrolio (DECAL).<br />
c) Valutazione delle potenzialità di cooperazione commerciale ed industriale nei settori<br />
ad alto contenuto tecnologico<br />
In occasione della recente, storica visita dell’On. Presidente Berlusconi a<br />
<strong>Panama</strong>, la prima di un Capo di Governo italiano negli ultimi 106 anni di relazioni<br />
diplomatiche, è stato firmato un Memorandum d’Intesa per la Sicurezza nel quale sono<br />
state previste importanti forniture dall’Italia nei settori del pattugliamento costiero
(elicotteri, sistemi radar, 6 imbarcazioni della Guardia Costiera e sistema cartografico) e<br />
di quello penitenziario (cellule modulari prodotte dalla Svemark). Finmeccanica ha<br />
firmato ad ottobre contratti per 230 milioni di euro.<br />
Inoltre, esistono altri settori dove sarebbero attuabili forme di cooperazione ad<br />
alto contenuto tecnologico. Tra questi quello della produzione di energia elettrica e delle<br />
energie alternative, della tutela ambientale, delle costruzioni e delle telecomunicazioni.<br />
Purtroppo però in passato, in occasione di numerose gare internazionali qui indette, le<br />
imprese italiane hanno in generale mostrato scarso interesse, lasciando ampi spazi di<br />
manovra alle strategie industriali e commerciali delle società spagnole, inglesi, francesi,<br />
nordamericane ed asiatiche, che sono, al contrario, molto attive.<br />
Il Progetto di Ampliamento del Canale<br />
L’ampliamento del Canale di <strong>Panama</strong>, il progetto più importante per il futuro<br />
del Paese, consentirà il passaggio delle cosiddette navi “post-panamax” in grado di<br />
trasportare fino a 12,000 TEU, contro i 4.400 TEU delle navi “panamax”.<br />
I lavori, iniziati nel 2007, con una serie di grandi opere da completare nel corso dei<br />
prossimi anni, dovrebbero terminare nel 2014.<br />
Previsto in 5,25 mld. USD, il costo totale del mega-progetto sarà in<br />
parte finanziato con un aumento annuo progressivo, mediamente del 3,5%, dei pedaggi<br />
per i prossimi 20 anni, e con un accesso ad una linea di credito di 2,3 mld. USD, cui<br />
partecipa anche la BEI.<br />
Componenti principali del Progetto:<br />
1. Costruzione di due nuove Chiuse - una sull'Atlantico e l'altra sul Pacifico -<br />
ognuna di tre livelli, con dimensioni di 427 x 55 m. Tali nuove chiuse, molto più grandi<br />
di quelle esistenti (305 x 33 m.), permetteranno il passaggio delle navi di grande<br />
tonnellaggio alle quali è oggi impedito il transito lungo il Canale.<br />
2. Costruzione, per ogni Chiusa, di un sistema di vasche (18 in totale) per il<br />
parziale recupero dell'acqua utilizzata dalle Chiuse, pari a 200 mln. di litri per ogni<br />
transito.<br />
3. Dragaggio e scavo dei canali di accesso alle nuove Chiuse, sia sul lato<br />
atlantico che su quello pacifico, per una lunghezza complessiva di 11,2 km. ed una<br />
larghezza di 218 metri.<br />
4. Dragaggio del Canale in tutta la sua lunghezza (circa 80 km.), compresi gli<br />
accessi marittimi sull'Atlantico e sul Pacifico, per aumentarne la profondità e renderlo<br />
compatibile con il maggiore pescaggio delle navi “post-panamax”.<br />
Il 19 agosto 2009, al termine del periodo previsto dal cronogramma ufficiale,<br />
dopo la riscossione di garanzie assicurative per 450 mln. USD da parte della Zurich<br />
American Insurance Co., l’Autorità del Canale di <strong>Panama</strong> (ACP) ha dato ufficialmente<br />
al consorzio Grupo Unidos por el Canal (GUPC), composto da Sacyr Villahermoso<br />
S.A. (Spagna), Impregilo SPA (Italia), Jan de Nul N.V. (Belgio) e Constructora Urbana<br />
S.A. (<strong>Panama</strong>), l’ordine d’inizio dei lavori più ambiti dell’intero progetto di<br />
ampliamento del Canale di <strong>Panama</strong>, qui stimato il più importante attualmente in fase di<br />
realizzazione nell’intero continente americano che prevede il disegno e la realizzazione<br />
del Terzo Sistema di Chiuse.<br />
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici <strong>Ice</strong> estero 1^ sem. 2010
Il GUPC si é aggiudicato il contratto avendo presentato la migliore qualificazione<br />
tecnica e l’offerta più bassa: 3,22 mld. USD, contro i 4,185 mld. USD del consorzio<br />
capeggiato dalla statunitense Bechtel e i 5,981 mld. USD di C.A.N.A.L., guidato dalla<br />
spagnola A.C.S.<br />
I lavori, pur iniziati il 25 agosto 2009, sono stati inaugurati in occasione della<br />
visita dell’On. Presidente del Consiglio a fine giugno 2010 e dovrebbero terminare alla<br />
scadenza dei successivi 1.883 giorni, ovvero entro il 15 novembre 2014. Eventuali<br />
dilazioni nella consegna delle Chiuse costeranno al GUPC 300.000 USD per ogni<br />
giorno di ritardo, sino a un massimo di 54,6 milioni di dollari; d’altro canto, nel caso<br />
opposto in cui riuscisse a consegnare le Chiuse prima del termine concordato, il<br />
consorzio avrà diritto ad una compensazione da parte dell’ACP pari a 215.000 USD al<br />
giorno, sino a un massimo di 50 milioni di dollari.<br />
<br />
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<br />
<br />
Oltre al contratto per la realizzazione per il disegno e la realizzazione del Terzo<br />
Sistema di Chiuse risultano giá aggiudicati dall’ACP anche:<br />
il primo lotto di lavori di scavo a secco (PAC 1) e rimozione di 7,4 mln. di<br />
metri cubici di materiale sul versante pacifico del Canale, del valore di 41 mln. USD,<br />
assegnato a Constructora Urbana S.A. (CUSA);<br />
il secondo lotto di lavori di scavo a secco e rimozione di 7,5 mln. di metri cubici<br />
di materiale sul versante pacifico del Canale, del valore di 25,4 mln di USD, assegnato<br />
all’Impresa CILSA MINERA MARIA;<br />
il contratto di 4,4 mln. USD assegnato alla Mizuho Corporate Bank Ltd per la<br />
consulenza finanziaria sul megaprogetto;<br />
il contratto di 2,1 mln. USD assegnato al consorzio Post <strong>Panama</strong>x per lo<br />
sviluppo di un modello fisico del sistema idraulico delle due nuove chiuse a tre livelli<br />
sui versanti atlantico e pacifico;<br />
il contratto di 1 mln. USD a Mayer Brown Rowe & Maw LLP per la consulenza<br />
legale internazionale;<br />
lo studio d’impatto ambientale del programma di ampliamento del Canale<br />
assegnato a URS Holding/Fundación UDP/Fundación UNACHI per 633.718 USD;<br />
il contratto di 650.000 USD con Shearman & Sterling per i servizi di<br />
consulenza legale finanziaria;<br />
il contratto di “amministratore di programma” del valore di 8,9 mln. USD<br />
all’impresa statunitense CH2M Hill, che offrirà la propria assistenza<br />
nell’amministrazione dei contratti concernenti il programma d’ampliamento del Canale,<br />
inclusi il disegno e la costruzione delle nuove chiuse;<br />
il contratto da 177 mln. USD in quattro anni per l’allargamento e lo scavo in<br />
profondità di un tratto sul lato pacifico del Canale, con dragaggio di almeno 9 mln. di<br />
metri cubi di materiale, assegnato alla Dredging International, emanazione del gruppo<br />
belga DEME;<br />
il contratto di 36,6 mln USD per i lavori di scavo del canale di accesso alla<br />
nuova chiusa sul lato Pacifico assegnato alla locale Constructora Meco, S.A;<br />
il contratto di 86,9 mln. USD per lavori di dragaggio sul versante atlantico<br />
assegnato a Jan de Nul N.V.(Belgio);<br />
Il contrato di 267,7 mln USD per lo scavo a seco PAC 4 assegnato a FCC<br />
(Spagna), ICA (Messico) e MECCO (Costa Rica).<br />
contratto di 250,6 milioni di USD per test di qualità dei materiali e del suolo<br />
asseganato a Laboratorios Contecom Urban <strong>Panama</strong>, S.A.<br />
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici <strong>Ice</strong> estero 1^ sem. 2010
Il Piano quinquennale di Sviluppo<br />
Il Bilancio dello Stato panamense per l’anno finanziario 2010è stato il più grande<br />
ed impegnativo nella storia del Paese, con una manovra finanziaria pari a 10.575 milioni<br />
di USD di cui il 36,6% destinato agli investimenti di sviluppo economico. Per il 2011 si<br />
prevede un bilancio ancora piu’ ambizioso con una manovra di circa 13 mld di USD,<br />
attualmente al vaglio del Parlamento.<br />
Il Governo panamense ha inoltre posto in atto un ambizioso programma di<br />
investimenti pubblici da realizzare nel prossimo quinquennio 2010-2014, per un<br />
importo valutato in 13,6 miliardi di Dollari USA, indirizzato ad implementare la<br />
sicurezza sociale, garantire il diritto alla salute, potenziare le infrastrutture, consentire ai<br />
ceti sociali poveri della popolazione di accedere al nuovo programma alimentare,<br />
attuare validi programmi formativi sulla base delle reali esigenze del Paese,<br />
modernizzare le strutture amministrative dello Stato, incrementare l’occupazione<br />
produttiva.<br />
La Logistica, il Turismo, l’Agricoltura ed i Servizi Finanziari sono stati<br />
identificati come motori di crescita nei quali il Paese potrà avere vantaggi competitivi<br />
sostenibili nel futuro.<br />
<strong>Panama</strong> dovrà fare importanti investimenti a lungo termine in infrastrutture e<br />
programmi sociali per un totale stimato di 9,6 miliardi di dollari. Tale importo<br />
rappresenta il 70% del totale degli investimenti pari a 13,6 miliardi di USD previsti nel<br />
quinquennio. Questa percentuale comprende circa 3,8 miliardi di USD di investimenti<br />
in infrastrutture e programmi sociali tra i quali si evidenziano :<br />
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Metropolitana di <strong>Panama</strong><br />
Ospedali<br />
Edilizia sociale<br />
Complessi scolastici<br />
Acqua e sistemi fognari<br />
Centri penitenziari<br />
I restanti 5,8 miliardi di USD saranno destinati ad investimenti in altri programmi di<br />
sviluppo tra i quali:<br />
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Sistemi per l’irrigazione in agricoltura<br />
Strutture per la frigoconservazione dei prodotti agricoli<br />
Piano di sviluppo del turismo<br />
Implementazione della rete viaria nazionale<br />
Costruzione di nuovi aeroporti<br />
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici <strong>Ice</strong> estero 1^ sem. 2010
TABELLA RIASSUNTIVA DEGLI INVESTIMENTI DEL SETTORE PUBBLICO NON<br />
FINANZIARIO PER SETTORI NEL QUINQUENNIO 2010–2014<br />
(Valori in mln. USD)<br />
SETTORE 2010 2011 2012 2013 2014 TOTALE<br />
TOTALE di cui: 2.403 3.205 2.991 2.678 2.319 13.596<br />
Agricoltura 76 138 143 137 125 619<br />
Industria, Commercio, Turismo 67 105 99 79 61 411<br />
Energia 63 60 28 18 42 211<br />
Trasporto 508 687 642 577 423 2.837<br />
Istruzione e Cultura 365 456 491 492 487 2.291<br />
Settore Salute, Ospedali, Sistemi per rete idrica,<br />
Sistema fognario.<br />
354 541 396 260 170 1.721<br />
Lavoro e assistenza sociale 422 595 631 634 582 2.864<br />
Edilizia abitativa sociale 56 96 97 79 86 414<br />
Ambiente 21 34 29 25 16 125<br />
Giustizia, nuovo sistema penitenziario. 98 144 111 61 52 466<br />
Amministrazione e Servizi Generali 373 349 324 316 275 1.637<br />
Fonte: Gazzetta Ufficiale<br />
Nel settore trasporto e delle infrastrutture viarie, si rileva lo sviluppo di un<br />
sistema di trasporto pubblico, chiamato Metrobus, la costruzione della prima linea<br />
metropolitana della capitale, la ristrutturazione della rete viaria nazionale, l’ampliamento<br />
dell’area urbana della Città di <strong>Panama</strong>, definita “Cinta Costera”, il miglioramento delle<br />
infrastrutture negli aeroporti nazionali e dell’aeroporto internazionale di Tocumen.<br />
In particolare, tra i progetti viari più significativi si segnalano: la costruzione della prima<br />
linea metropolitana della capitale (di 13,7 km, di cui 7,2 sotterranei e del valore complessivo di<br />
1,5 mld USD. Per fine ottobre 2010 verrà aggiudicata l’importante gara che vede la cordata<br />
italiana, guidata da Impregilo e formata da Ansaldo STS e Ansaldo Brera, Astaldi, Ferrovie<br />
dello Stato e Ghella, competere contro la brasiliana Obredecht), lo studio per l’aggiornamento<br />
delle condizioni strutturali del Ponte Centenario situato sul Canale di <strong>Panama</strong> in prossimità della<br />
Chiusa di Pedro Miguel; la diagnosi e il rafforzamento delle componenti strutturali del Puente<br />
de Las Americas, situato all'entrata del versante pacifico del Canale; il miglioramento del<br />
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici <strong>Ice</strong> estero 1^ sem. 2010
sistema viario dell’Isola Contadora, una delle principali mete turistiche dell’arcipelago de Las<br />
Perlas, al largo del Golfo di <strong>Panama</strong>.<br />
Nel settore della salute si prevede la costruzione di 8 nuovi ospedali e di 34<br />
centri di assistenza sanitaria di base; il risanamento delle infrastrutture fognarie della Città di<br />
<strong>Panama</strong> e della Baia di <strong>Panama</strong>; la costruzione di impianti di acqua potabile nelle aree rurali;<br />
forniture di macchinari ed attrezzature per le strutture sanitarie.<br />
Nel settore dell’istruzione é in programma la realizzazione di scuole di<br />
eccellenza, complete di nuovi strumenti didattici, la costruzione di nuovi centri educativi<br />
attrezzati e l’ammodernamento del Sistema Radio-Televisivo nazionale.<br />
Nel settore dell’agricoltura si prevede la creazione di nuove strutture di<br />
frigoconservazione rivolte all’implementazione della catena del freddo per i prodotti<br />
agroalimentari.<br />
Nel settore dell’edilizia residenziale verranno costruite nuove unità abitative<br />
d’interesse sociale.<br />
Nel settore della giustizia è prevista la costruzione di alcuni nuovi centri penitenziari<br />
completamente attrezzati e la ristrutturazione di quelli esistenti. Tra questi la possibile fornitura<br />
di moduli penitenziari della italiana SVEMARK nell’ambito del Memorandum bilaterale di<br />
sicurezza firmato tra Italia e <strong>Panama</strong> in occasione della visita, lo scorso mese di giugno 2010,<br />
del Presidente Berlusconi. Il progetto, originariamente di 83,5 mln. USD potrebbe essere più<br />
consistente, dal momento che interesserebbe tre nuovi istituti penitenziari a Colon, La Chorrera<br />
e David.<br />
d) Suggerimenti per l’attivazione degli strumenti di sostegno finanziario e assicurativo<br />
pubblico per SACE e SIMEST<br />
Ad eccezione delle licitazioni dell’Autorità del Canale, che sono regolate da una diversa<br />
normativa, non esistono restrizioni per l’erogazione di finanziamenti in quanto l’atteggiamento<br />
assicurativo della SACE è di apertura per ogni tipo di rischio, con i seguenti ratings: Categoria<br />
OCSE 4/7, Categoria SACE 3 e Categoria Consensus 2.<br />
Per quanto riguarda invece la SIMEST, ci sono state in passato alcune richieste di<br />
finanziamento di aziende italiane, a valere su fondi previsti dalle Leggi 394/81 e 304/90, per<br />
progetti sui quali l’Ufficio ICE e l’Ambasciata avevano peraltro espresso forti perplessità.<br />
3. POLITICA COMMERCIALE E D’ACCESSO AL MERCATO<br />
a) Barriere tariffarie<br />
Come già accennato, il Governo panamense é tendenzialmente favorevole alla<br />
liberalizzazione del commercio estero e in generale applica tariffe doganali modeste. Non<br />
esistono quindi, salvo limitate eccezioni, ostacoli tariffari all’introduzione dei prodotti italiani in<br />
questo mercato.<br />
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici <strong>Ice</strong> estero 1^ sem. 2010
Permangono alcune barriere, peraltro nei limiti consentiti dall’Organizzazione Mondiale<br />
del Commercio sopratutto nel settore agricolo, dove su alcuni prodotti, fra i quali latte, riso e<br />
prosciutto esistono alti dazi doganali.<br />
b) Barriere non tariffarie<br />
La principale barriera non tariffaria consiste nell’obbligo della pre-certificazione<br />
fitozoosanitaria, richiesta dalle autorità panamensi alle singole aziende produttrici di lavorati di<br />
origine animale (carni, insaccati, formaggi freschi), per poterne autorizzare l’importazione a<br />
<strong>Panama</strong>. Tale normativa è stata finora applicata in maniera rigida e di fatto rende estremamente<br />
difficile l’importazione di tali prodotti sul mercato locale. La situazione potrebbe essere<br />
superata se l’Autority per la Sicurezza Alimentare (AUPSA), accoglierà la richiesta, più volte<br />
sollecitata da quest’Ambasciata, di riconoscimento della certificazione fitozoosanitaria dei<br />
produtti italiani di alimenti di origine animale (specialmente prosciutti e formaggi freschi), la<br />
cui esportazione a <strong>Panama</strong> avviene attualmente per via indiretta, attraverso il Nord America.<br />
Nel corso dei colloqui a Roma nel 2009, il Presidente Martinelli aveva annunciato la<br />
disponibilità a rivedere la normativa, seguendo l’esempio delle nuove disposizioni relative ai<br />
visti (che consentono l’ingresso a <strong>Panama</strong> a coloro che hanno un visto valido per gli Stati Uniti),<br />
introducendo un criterio che avrebbe consentito alle merci che possono liberamente essere<br />
esportate negli USA di accedere anche in questo mercato. Finora non si registrano novità in<br />
materia.<br />
Restano, ma è un aspetto generale dei Paesi centroamericani, l’estenuante burocrazia, la<br />
corruzione ancora molto alta ed una generale incertezza del diritto che a volte possono<br />
scoraggiare gli investitori.<br />
c) Violazioni delle norme sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale<br />
Non risultano problemi di contraffazione né di marchi registrati, né di prodotti a<br />
denominazione di origine. <strong>Panama</strong> ha firmato e ratificato la Convenzione di Ginevra sulla<br />
Proprietá Intellettuale del 20 dicembre 1996 ed é membro dell’Organizzazione Mondiale per la<br />
Protezione della Proprietá Intellettuale (OMPI).<br />
d) Problematiche relative agli investimenti esteri nel Paese<br />
Va tenuto in conto che i gruppi economici dominanti sono molto abili nel contrastare, di<br />
fatto, l’entrata di nuovi concorrenti stranieri. Utilizzando una forte capacità di lobbying, tali<br />
gruppi riescono spesso a bloccare, ritardare o comunque a rendere difficile l’insediamento di<br />
chiunque minacci i loro interessi.<br />
Sul piano bilaterale, è stato firmato a Venezia il 6 febbraio 2009 l’Accordo per la<br />
Promozione e Protezione degli investimenti; da parte italiana, è stato già firmato lo strumento<br />
di ratifica.<br />
Dal 2000 è in piedi un contenzioso commerciale di difficile risoluzione che vede un<br />
gruppo di aziende orafe italiane vantare crediti per ca. 6 mln. USD nei confronti delle società<br />
panamensi già operanti nella Zona Libera di Colón “Speed Joyeros” e “Argento Vivo”,<br />
coinvolte in un procedimento giudiziario per riciclaggio di denaro avviato dalle locali autorità di<br />
polizia, congiuntamente a quelle degli Stati Uniti. La questione è stata evocata nel corso dei<br />
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici <strong>Ice</strong> estero 1^ sem. 2010
colloqui che il Vice Ministro Urso prima ed il Ministro Frattini poi hanno avuto con il<br />
Presidente Martinelli durante le loro recenti visite ufficiali a <strong>Panama</strong> (marzo e maggio 2010).<br />
Rari altri casi meno complicati di contenziosi commerciali sono stati risolti in passato<br />
grazie all’intervento coordinato di questa Ambasciata e del locale Rappresentante ICE. Resta<br />
ancora da seguire una licitazione che interessa a ElettronicaVeneta: si tratta di un appalto, già<br />
assegnato nel giungno 2009, poi revocato dalla nuova Amministrazione Martinelli. La questione<br />
è seguita dal Ministro Varela, il quale si è impegnato nel giugno scorso a trovare una soluzione<br />
che tuteli gli interessi dell’impresa italiana.<br />
Per fronteggiare le crescenti pressioni OCSE per l’adeguamento della normativa<br />
panamense in materia fiscale agli indirizzi di politica economico-finanziaria decisi nel summit<br />
G20 di Londra, l’Esecutivo ha istituito una Commissione d’Alto Livello per la Difesa dei<br />
Servizi Internazionali e Finanziari col compito istituzionale di definire le strategie perseguibili<br />
nel breve termine che favoriscano l’espunzione di questo Paese dalle “black lists” fiscali di quei<br />
Paesi in cui ancora risulta incluso, nonché la definizione di una strategia di promozione<br />
economico-finanziaria che favorisca l’attrazione di capitale estero mediante la negoziazione e la<br />
firma di accordi internazionali per evitare la doppia imposizione fiscale (APPI).<br />
Tra le misure di possibile attuazione è stata in passato evocata, “sulla base delle priorità<br />
nazionali”, quindi in maniera selettiva, l’eventuale convenienza ad applicare la famosa “Legge<br />
di Ritorsione”, consistente in sanzioni nei confronti di quei Paesi che mettano in atto azioni<br />
discriminatorie ai danni di <strong>Panama</strong> (fra cui, ad esempio, il divieto per le imprese di questi Paesi<br />
a partecipare a licitazioni pubbliche).<br />
4. POLITICA PROMOZIONALE E PROPOSTE OPERATIVE DI INTERVENTO<br />
CONGIUNTO<br />
a) Mappatura delle iniziative di sostegno all’internazionalizzazione del sistema<br />
produttivo che la rappresentanza diplomatico-consolare e l’ICE intendono realizzare nel<br />
corso del secondo semestre del 2010.<br />
Non sono previste iniziative di carattere promozionale.<br />
b) Progetti delle rappresentanze diplomatico-consolari e degli Uffici ICE per iniziative<br />
promozionali nel corso del 2011<br />
La strategia che si intende perseguire considera come riferimento i punti di forza del<br />
Paese ed i risultati della visita ufficiale del Vice Ministro Adolfo Urso a <strong>Panama</strong>, svoltasi dal 7<br />
al 9 marzo 2010 .<br />
Nel corso degli incontri inseriti nel programma della visita ufficiale del Vice Ministro<br />
Urso a <strong>Panama</strong> i rappresentanti delle imprese partecipanti hanno avuto l’opportunitá di acquisire<br />
direttamente dai vari responsabili dei ministeri competenti le informazioni tecniche degli appalti<br />
in gara, la tempistica, le specifiche peculiaritá delle opere, indispensabili per valutare le<br />
modalitá di partecipazione delle imprese italiane alla realizzazione dei progetti inseriti nel piano<br />
quinquennale del Governo Martinelli .<br />
Le future proposte possono essere organicamente orientate verso tre percorsi strategici:<br />
dare un seguito diretto ai risultati raggiunti sviluppando i contatti di assistenza con le imprese<br />
italiane partecipanti alla missione per agevolare il loro inserimento nelle gare di licitazione dei<br />
progetti ; consentire l’inserimento di nuove imprese che detengono tecnologia e macchinari per<br />
la realizzazione delle opere, come macchine per movimento terra, opere idrauliche, per le<br />
costruzioni; realizzare specifiche iniziative in un ambito di Sistema Italia che possano sostenere<br />
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici <strong>Ice</strong> estero 1^ sem. 2010
le PMI italiane dei settori sopraindicati nelle loro iniziative rivolte a cogliere le opportunità<br />
esistenti nei progetti di sviluppo del Piano Quinquennale .<br />
L’inserimento di nuove imprese e specifi eventi potranno essere realizzati in un ambito<br />
sinergico di Sistema Italia in collaborazione con il Sistema fieristico italiano .<br />
In particolare potrebbero avere una spiccata validità iniziative da inserire nella prossima<br />
edizione della Fiera internazionale, a cadenza triennale, Samoter 2011, in programma a Verona<br />
dal 2 al 6 marzo 2011, patrocinata dal Ministero dello Sviluppo Economico, rivolta alle<br />
macchine per movimento terra da cantiere ed edilizia. Come noto, nel marzo 2008 il Premio<br />
Samoter, assegnato al progetto di ampliamento del Canale, è stato ritirato a Verona<br />
dall’Amministratore del Canale.<br />
Nel periodo precedente o successivo alla prossima edizione della manifestazione<br />
Samoter 2011, quale efficace supporto ai processi di internazionalizzazione delle PMI<br />
manifatturiere italiane delle macchine da movimento terra da cantiere ed edilizia, potrebbe<br />
collocarsi una edizione del Samoter Tours da realizzarsi a <strong>Panama</strong>. Il Samoter Tours é una<br />
iniziativa inserita nel progetto pluriennale C.E. Lab ( Construction Equipment Lab), che vede<br />
come partner Veronafiere, Ucomesa ed Unicredit.<br />
I vantaggi competitivi del Paese possono essere riassunti nei seguenti punti: solide basi<br />
economiche; posizione geografica privilegiata del Paese; una stabilità in termini<br />
macroeconomici; un quadro normativo di riferimento chiaro e determinato;proiezione<br />
internazionale del sistema imprenditoriale ; stabilitá delle istituzioni e garanzie investimenti<br />
esteri; Consolidato sistema bancario ; sistema valutario equiparato alla divisa Usa ; Zone<br />
Franche e Aree Economiche Speciali .<br />
I nuovi programmi economici in atto dal Governo eletto, la realizzazione di importanti<br />
opere infrastrutturali, il dinamismo del settore delle costruzioni, del settore turistico, unitamente<br />
alle agevolazioni previste in termini imprenditoriali nelle zone economiche speciali e nella Zona<br />
Franca di Colon, costituiscono opportunità di sviluppo per le Piccole e Medie Imprese italiane.<br />
Una componente importante dello sviluppo economico panamense è certamente<br />
rappresentata dal locale sistema fieristico che viene considerato strategicamente importante per i<br />
processi di internazionalizzazione delle imprese su un mercato in forte espansione e collocato in<br />
una privilegiata posizione di passaggio verso i mercati dell’America Latina e Sud America.<br />
In tale contesto si inseriscono le proposte di partecipazione a fiere di settore come le<br />
edizioni 2011 della fiera plurisettoriale Expocomer e della fiera specializzata del settore edile<br />
Capac Expohabotat.<br />
La presenza ufficiale italiana alla manifestazioni fieristiche rappresenta una valida<br />
opportunità per le piccole e medie imprese italiane, operanti nei settori della tecnologia<br />
costruzioni e servizi, in un momento particolarmente importante in cui verranno assegnate le<br />
grandi commesse collegate all’ampliamento del Canale, con la possibilità di poter affiancare,<br />
nel corso del programma fieristico, altre grandi imprese italiane interessate a programmi di<br />
sviluppo, e presentarsi uniti in un quadro rappresentativo del sistema Italia.<br />
Nella definizione delle strategie adottate un ruolo importante assumono le missioni di<br />
operatori che consentono alle rispettive realtà imprenditoriali di conoscere ed approfondire le<br />
conoscenze dei rispettivi settori.<br />
Rapporti Paese congiunti Ambasciate/Uffici <strong>Ice</strong> estero 1^ sem. 2010
Nel Programma Promozionale sono state pertanto strutturate le proposte dei seguenti<br />
settori che per i motivi sopraesposti potranno consentire ad entrambi i sistemi dei rispettivi<br />
Paesi di cogliere le migliori opportunità:<br />
Agroindustria<br />
Edilizia<br />
Beni di Consumo<br />
Macchine edili, stradali e movimento terra. Opportunità derivanti dai lavori di<br />
ampliamento del canale e grandi opere infrastrutturali<br />
Le principali azioni che si intendono realizzare nel 2011 a valere sui fondi promozionali ICE<br />
sono le seguenti:<br />
MISSIONE OPERATORI PANAMENSI IN ITALIA DEL SETTORE PRODOTTI<br />
AGROALIMETARI IN OCCASIONE DI FIERE INTERNAZIONALI. Cibus 2011. Vinitaly<br />
2011.<br />
PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA FIERA INTERNAZIONALE DEL<br />
SETTORE EDILE CAPAC EXPO HABITAT PANAMA 2011.<br />
PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA FIERA PLURISETTORIALE<br />
(AGROALIMENTARE, TESSUTI, ABBIGLIAMENTO, COSTRUZIONE, TECNOLOGIA E<br />
SERVIZI) INTERNAZIONALE EXPOCOMER, PANAMA 2011.<br />
SAMOTER 2011. MISSIONE OPERATORI ITALIANI A PANAMA.<br />
OPPORTUNITÀ DERIVANTI DAL PROGRAMMA DI AMPLIAMENTO DEL CANALE.<br />
SETTORE MACCHINE EDILI STRADALI E MOVIMENTO TERRA.<br />
SAMOTER VERONA 2/6 MARZO 2011. EVENTO PANAMA 2011.<br />
PRESENTAZIONE DELLE OPPORTUNITÀ PRESENTI A PANAMA IN OCCASIONE<br />
DELLO SVOLGIMENTO DELLA EDIZIONE 2011 DELLA SAMOTER .<br />
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