Rapporto attività 2009 - Istituto Affari Internazionali

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Rapporto delle attività
centri studi del mondo (esclusi quelli statunitensi) elaborata dal Foreign Policy
Research Institute di Filadelfia, nell’ambito del Think Tanks and Civil Societies
Program, una classifica redatta sulla base di 3.605 istituti censiti.
Fra i principali risultati conseguiti dall’Istituto si segnalano:
▼ il consolidamento dei legami di collaborazione con le istituzioni pubbliche
(Ministero degli Affari esteri innanzitutto, ma anche il Parlamento italiano);
▼ la capacità di presenza e proiezione internazionale dell’istituto, confermata anche
dalla sua crescente partecipazione a reti internazionali di ricerca con un ruolo spesso
di punta; in particolare nel 2009 l’istituto ha assunto il segretariato della rete
mediterranea EuroMeSCo;
▼ il numero crescente di attività svolte in collaborazione con la Commissione
europea – più di una dozzina nel solo 2009 - anch’esse realizzate nell’ambito di reti
europee di ricerca;
▼ il sostegno che l’istituto riceve anche da fondazioni estere come, ad esempio, il
German Marshall Fund of the United States, con il quale ha stabilito una partnership
strategica pluriennale;
▼ il rafforzamento nell’ultimo triennio del team di ricerca dell’istituto (quasi 30
ricercatori tra capi progetto, assistenti e consiglieri scientifici);
▼ l’ampliamento delle attività di formazione;
▼ l’ulteriore sviluppo delle pubblicazioni periodiche - l’annuario di politica estera
italiana, la rivista in inglese The International Spectator, la rivista on-line
Affarinternazionali - e della presenza su Internet;
▼ la gestione attenta e rigorosa del bilancio che ha sempre chiuso in pareggio.
Di grande importanza per la realizzazione di vari aspetti di questo programma sono
stati – oltre agli sponsor istituzionali già ricordati - il sostegno della Compagnia di
San Paolo, di Finmeccanica (per i progetti riguardanti la difesa), del Ministero
dell’Università e della Ricerca, della Regione Lazio, dei vari enti e imprese
committenti, della Banca d’Italia e di tutti i soci - collettivi straordinari e ordinari e
individuali - ai quali va il nostro ringraziamento.
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