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0-TESTO COMPLETO.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Attività per progetti<br />

scientifiche e cliniche dei due gruppi facenti parte dell’U.O.2, potrà consentire<br />

di approfondire notevolmente la comprensione delle cause di queste malattie<br />

nervose, aprendo la prospettiva di nuove indagini diagnostiche e di terapie<br />

innovative.<br />

SCOPO DEL PROGETTO<br />

Con il presente progetto intendiamo proseguire la nostra ricerca sullo studio<br />

del sistema endocannabinoide in pazienti con SM ed in modelli animali di<br />

SM. L’obiettivo specifico di tale ricerca è individuare all’interno di tale sistema<br />

nuovi bersagli per terapie immunomodulanti e neuroprotettive innovative<br />

contro la SM.<br />

In corso di SM, infatti, insieme a fenomeni infiammatori a carico della<br />

sostanza bianca, si verificano eventi patologici degenerativi che interessano<br />

primariamente la componente neuronale del sistema nervoso centrale. Tali<br />

fenomeni di morte neuronale di tipo degenerativo sono i responsabili dell’accumularsi<br />

della disabilità nelle fasi tardive della SM e della transizione verso la<br />

forma secondariamente progressiva (SP) della malattia. La morte neuronale di<br />

tipo degenerativo è poi in primo piano i quei pazienti che presentano un<br />

decorso della malattia di tipo primariamente progressivo (PP). Sfortunatamente<br />

nessuno degli agenti immunomodulanti e immunosoppressivi attualmente<br />

disponibili per il trattamento della SM è in grado di interferire con la<br />

progressione del danno neurodegenerativo nei pazienti con SM, mentre sono<br />

di una certa efficacia sul danno infiammatorio. Una terapia che sia in grado di<br />

interferire non solo con i fenomeni infiammatori, ma anche con il danno degenerativo<br />

non è attualmente disponibile ed è altamente auspicabile per la SM.<br />

Noi riteniamo che il ruolo svolto dal sistema endocannabinoide sia nella<br />

modulazione della risposta infiammatoria che nei fenomeni di neurodegenerazione<br />

lo ponga come un interessante candidato per tale terapia.<br />

ATTIVITÀ DI RICERCA PREVISTE<br />

U.O.1 – Lo studio del sistema endocannabinoide da parte dell’U.O.1 riguarderà<br />

tutti i componenti ad oggi noti del sistema stesso, attraverso dosaggi biochimici<br />

della loro attività, dosaggi biologico-molecolari della loro espressione<br />

genica (a livello sia di trascrizione che di traduzione) ed immunocitochimici<br />

della loro localizzazione intracellulare. Tali misure verranno eseguite sui campioni<br />

forniti dall’U.O.2, oltre che su modelli cellulari di SM e di altre patologie<br />

neurodegenerative già disponibili presso l’U.O.1. Inoltre, lo studio prevedrà<br />

l’analisi dei livelli endogeni degli endocannabinoidi (soprattutto N-arachidoniletanolammina<br />

o anandamide, AEA; 2-arachidonilglicerolo, 2-AG; N-palmitoiletanolammina,<br />

PEA), usando le metodiche più avanzate oggi disponibili di<br />

seguito schematizzate.<br />

Determinazione dei livelli degli endocannabinoidi<br />

I campioni verranno sottoposti ad estrazione lipidica in presenza degli<br />

standard interni: d 8<br />

-anandamide, d 8<br />

-2-AG, d 4<br />

-PEA. La fase organica sarà essic-<br />

806 2009

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