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0-TESTO COMPLETO.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Attività per linea di ricerca corrente D<br />

in particolare al processo di riorientamento dell’attenzione da uno stimolo irrilevante<br />

ad uno stimolo target (switching attentivo). L’aspetto più interessante<br />

del lavoro di Mitchell è l’analogia, proposta e confermata dai risultati, fra lo<br />

switching attentivo necessario per risolvere un task di cue invalido e il cambiamento<br />

di prospettiva sul contenuto mentale dell’altro necessario per risolvere<br />

una prova di falsa credenza. Il fatto che la R-TPJ sia la sola area attiva sia nella<br />

falsa credenza che nei task attentivi di cue invalido fornisce ulteriore supporto<br />

all’ipotesi che una prova di falsa credenza necessiti, per essere risolta, di una<br />

funzione di switching attentivo e che questa sia svolta dalla R-TPJ.<br />

Questo tipo di interpretazione risulta radicalmente diversa da quella proposta<br />

da Saxe. La R-TPJ non sarebbe quindi un’area specifica di cognizione<br />

sociale necessaria per l’attribuzione di stati mentali quanto piuttosto un’area<br />

attentiva che, nel caso specifico della falsa credenza, svolge il ruolo di riorientamento<br />

dell’attenzione dal dato di realtà alla credenza del soggetto.<br />

Ipotesi di ricerca<br />

Sulla linea del lavoro svolto da Mitchell, la presente ricerca si propone di<br />

indagare la relazione fra switching attentivo e compiti di falsa credenza sulla<br />

popolazione di soggetti con cerebrolesione acquisita.<br />

Attività previste<br />

Verranno valutati due gruppi di soggetti, uno di controllo e uno costituito<br />

da pazienti cerebrolesi destri. Quest’ultimo gruppo verrà ulteriormente<br />

suddiviso in due sottogruppi a seconda della prestazione fornita alla<br />

prova di switching attentivo. Tutti i pazienti verranno sottoposti a valutazione<br />

neuropsicologica. Le prove sperimentali prevedono la somministrazione di:<br />

• un compito di switching attentivo (paradigma di Poster con cue endogeno)<br />

[Posner 1984]<br />

• ToM di falsa credenza<br />

• ToM diverse dalla falsa credenza<br />

La fase preliminare del progetto sarà dedicata alla costruzione delle due<br />

batterie (falsa credenza e Tom senza falsa credenza). Nella fase successiva<br />

avverrà la somministrazione delle prove al gruppo di controllo e si procederà<br />

alla selezione dei pazienti. Infine, se l’ipotesi di associazione tra deficit attentivo<br />

e deficit nelle prove di falsa credenza fosse verificata, si intraprenderà lo<br />

studio dettagliato delle lesioni nei pazienti che evidenziano o meno tale associazione.<br />

Nel corso del 2009 si procederà alla costruzione delle due batterie (falsa<br />

credenza e Tom senza falsa credenza). Si inizierà la raccolta dati sui soggetti<br />

di controllo e contemporaneamente verranno reclutati i pazienti con lesione<br />

cerebrale destra.<br />

– Astafiev SV, Shulman GL, Stanley CM, Snyder AZ, Van Essen DC, Corbetta M<br />

(2003) Neurosci 23: 4689-4699.<br />

– Corbetta M, Kincade JM, Ollinger JM, McAvoy MP, Shulman GL (2000) Nat Neurosci<br />

3: 292-297.<br />

442 2009

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