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0-TESTO COMPLETO.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Attività per linea di ricerca corrente A<br />

zioni. La nostra ipotesi, sulla base di precedenti studi, prevede che il fascicolo<br />

longitudinale superiore (SFL) sia particolarmente importante a tale riguardo.<br />

In questo nuovo studio ci proponiamo pertanto di indagare le possibili<br />

correlazioni in un gruppo di soggetti sani tra le proprietà di eccitabilità della<br />

suddetta connessione e la rappresentazione neuroanatomica dei fasci corticocorticali,<br />

tramite metodiche di trattografia con risonanza magnetica. Tale<br />

strumento rende possibile determinare il grado di omogeneità dell’orientamento<br />

delle fibre cortico-corticali individualmente in ogni soggetto attraverso<br />

la misura della frazione di anisotropia (FA), rendendo possibile una correlazione<br />

con i dati ottenuti con la TMS. Tale approccio è stato recentemente utilizzato<br />

dal gruppo di Oxford in uno studio pubblicato su Current Biology<br />

[Boorman et al. 2007] in cui gli autori valutavano le proprietà funzionali e<br />

anatomiche delle connessioni tra l’area premotoria dorsale (PMd) e l’area<br />

motoria controlaterale. La correlazione era significativa quando la connettività<br />

funzionale con TMS era testata durante un compito di choice reaction<br />

time (tempo di reazione in relazione alla presentazione di diversi stimoli<br />

visivi). Nel nostro progetto pertanto ci proponiamo di eseguire negli stessi<br />

soggetti la valutazione neurofisiologica della funzionalità delle connessioni tra<br />

PPC ed area motoria ipsilaterale sia a riposo che nella fase di pianificazione di<br />

un movimento di reaching lateralizzato nello spazio. Tali soggetti saranno<br />

inoltre sottoposti ad un esame di risonanza magnetica per eseguire la trattografia.<br />

– Koch G, Fernandez Del Olmo M, Cheeran B, Ruge D, Schippling S, Caltagirone C,<br />

Rothwell JC (2007) J Neurosci 27(25): 6815-6822.<br />

– Koch G, Fernandez Del Olmo M, Cheeran B, Schippling S, Caltagirone C, Driver J,<br />

Rothwell JC (2008a) J Neurosci 28(23): 5944-5953.<br />

– Koch G, Oliveri M, Cheeran B, Ruge D, Gerfo EL, Salerno S, Torriero S, Marconi<br />

B, Mori F, Driver J, Rothwell JC, Caltagirone C (2008b) Brain 131 (12): 3147-3155.<br />

Attività previste<br />

Venti giovani volontari destrimani in buona salute saranno arruolati in<br />

questo studio. Le registrazioni di elettromiografia (EMG) saranno fatte dal<br />

muscolo primo interosseo dorsale (FDI) tramite elettrodi di superficie a<br />

coppetta AG-AgCl di 9-millimetri di diametro. L’elettrodo attivo sarà disposto<br />

sopra il ventre del muscolo e l’elettrodo di riferimento sopra l’articolazione<br />

metacarpofalangea del dito indice. Le risposte saranno amplificate<br />

con un amplificatore tipo Digitimer D360 (Digitimer srl, Welwyn Garden<br />

City, Hertfordshire, Regno Unito) con i filtri regolati a 20 hertz ed a 2 KHz<br />

con un tasso di campionamento di 5 KHz, quindi registrati tramite un computer<br />

usando il software SIGNAL (CED srl, Cambridge, Regno Unito). Utilizzeremo<br />

una tecnica accoppiata di stimolazione con due macchine Magstim<br />

200 (Magstim Co., Whitland, Dyfed, Regno Unito). Lo stimolo magnetico<br />

ha una configurazione di impulso monofasica con una durata di circa<br />

800 µs. In primo luogo l’intensità dello stimolo test (TS) sull’area motoria<br />

sarà aggiustata per evocare un potenziale evocato motorio (MEP) di circa 1<br />

342 2009

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