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0-TESTO COMPLETO.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Neurologia clinica e comportamentale<br />

promissione della consapevolezza o ad un disturbo emotivo o cognitivo [1] . La<br />

neuroanatomia funzionale dell’apatia è stata studiata principalmente in<br />

pazienti affetti da demenza, nei quali l’apatia rappresenta uno dei sintomi frequentemente<br />

presenti all’esordio di malattia [2] . Precedenti studi hanno identificato<br />

nell’apatia il coinvolgimento della corteccia frontale inferiore [3] , del circuito<br />

cingolato anteriore con le sue proiezioni ad altre regioni limbiche [4] e<br />

dei gangli della base [4,5] . Sulla base di tali conoscenze neuroanatomiche, che<br />

evidenziano il coinvolgimento di strutture cerebrali tipicamente compromesse<br />

nella malattia di Parkinson (MP) [6] , non sorprende l’alta prevalenza di<br />

apatia nei soggetti affetti da tale patologia (dal 16 al 42%) [7,8] .<br />

Ci sono evidenze che l’apatia nella MP non è correlata alla gravità dei sintomi<br />

motori mentre sembra essere collegata alle abilità esecutive del soggetto<br />

[9] . Inoltre, alcuni sintomi apatici, come l’appiattimento affettivo, possono<br />

dare origine alla perdita di empatia, ovvero all’incapacità di riconoscere<br />

ed esperire le emozioni provate da altre persone. A tale proposito, studi precedenti<br />

suggeriscono che una riduzione della capacità empatica possa influire<br />

negativamente sul processo di riconoscimento facciale delle emozioni [10,11] . Ci<br />

sono prove, infatti, che le strutture del cervello rispondenti alle emozioni sono<br />

attivate anche durante il processo di identificazione delle stesse emozioni<br />

espresse da altri [10,12] . Tali prove suggeriscono che il danno anatomico o funzionale<br />

di diversi circuiti neurali possa condurre all’incapacità di sperimentare<br />

emozioni così come alla compromissione del riconoscimento delle emozioni<br />

espresse da altri individui.<br />

Negli ultimi anni numerosi studi si sono focalizzati sulla compromissione<br />

del riconoscimento di emozioni facciali in pazienti con MP, con risultati<br />

piuttosto contraddittori [13] anche se la maggior parte di questi studi concorda<br />

nell’identificare una compromissione nel riconoscimento dell’espressione<br />

facciale del disgusto. La possibile correlazione tra apatia e deficit nel<br />

riconoscimento di emozioni facciali nella MP, tuttavia, ha ricevuto poca<br />

attenzione, con evidenze limitate solo all’osservazione che sia l’apatia che il<br />

riconoscimento di emozioni possono essere compromessi dalla stimolazione<br />

profonda del cervello ad alta frequenza a livello dei nuclei subtalamici<br />

(DBS) [14] .<br />

Obiettivi dello studio<br />

Nel nostro studio ci proponiamo di:<br />

1) Indagare, con scale specifiche e validate per valutare i disturbi comportamentali<br />

nelle malattie neurologiche, la relazione tra compromissione del<br />

riconoscimento delle espressioni facciali di emozioni e severità dell’apatia in<br />

un gruppo di pazienti con MP in terapia dopaminergica stabile.<br />

2) Studiare la prevalenza dei disturbi comportamentali, in particolare<br />

dell’apatia, associati a tale disturbo del movimento.<br />

3) Valutare la relazione tra i sintomi psicopatologici e quelli neuropsicologici<br />

nei pazienti con MP.<br />

4) Indagare le differenze nel riconoscimento di espressioni facciali di<br />

emozioni tra pazienti con MP idiopatico e soggetti sani di controllo (HC).<br />

2009 301

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