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0-TESTO COMPLETO.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione II<br />

PROFUNDISTANCE: UNA BANCA DATI DI INTERAZIONI PROTEICHE UMANE<br />

RELAZIONATE ED INTEGRATE CON DATI DI COLOCALIZZAZIONE<br />

ED ASSOCIATE A PATOLOGIE MENDELIANE (Daniele Peluso)<br />

Introduzione – L’applicazione, su scala genomica, di nuovi potenti strumenti<br />

della proteomica ha permesso di ottenere, in breve tempo, una quantità<br />

d’informazioni senza precedenti riguardanti il numero e la distribuzione di<br />

molecole biologiche cellulari e le loro interazioni. Per citare i database più<br />

importanti: HPRD, Intact, DIP, MPact, BioGRID, MPIDB, MatrixDB e tra queste<br />

le banche dati del nostro gruppo: MINT, VirusMINT e HomoMINT.<br />

MINT (http://mint.bio.uniroma2.it/mint/), basata su standard specifici,<br />

riconosciuti dalla comunità internazionale, è stata sviluppata con l’ambizione<br />

di raccogliere tutte le informazioni pubblicate riguardanti l’interazione tra<br />

proteine, attraverso la condivisione di dati curati con le altre grandi banche<br />

informatiche biologiche, rappresentandoli attraverso una forma binaria o di<br />

rete complessa. La crescita di MINT è stata costante a partire dal 2002, anno<br />

in cui MINT è stata per la prima volta descritta in una pubblicazione scientifica,<br />

ora contiene più di 111.000 interazioni fisiche di cui oltre 23.000 riguardanti<br />

proteine umane.<br />

Partendo proprio dalla mole di dati a nostra disposizione si è pensato<br />

di sfruttare l’interattoma umano associandolo ad informazioni relative alla<br />

colocalizzazione e alle patologie relazionate alle proteine coinvolte nelle<br />

interazioni, sviluppando una banca dati, con interfaccia web dedicata, in<br />

modo da offrire uno strumento che permetta di avere un visione di<br />

insieme riguardo alle interazioni proteiche attualmente conosciute permettendo<br />

esperimenti mirati in modo da ridurre di molto le risorse sperimentali.<br />

Metodi – Il progetto è stato sviluppato in 4 fasi: 1) Integrazione: a) dati di<br />

interazione tra proteine umane; b) associazione gene/malattia; c) localizzazione<br />

proteica; 2) Creazione Banca Dati; 3) Inserimento dati; 4) Progettazione<br />

e sviluppo di un’interfaccia WEB.<br />

Nella prima fase l’obiettivo è stato integrare i dati provenienti dall’interattoma<br />

umano, che rappresenta una rete di interazioni tra proteine umane con<br />

informazioni su gene/malattia ed una classificazione delle localizzazioni proteiche.<br />

L’informazione sul proteoma è immagazzinata nella banca dati MINT<br />

e nella banca dati HomoMINT che invece contiene interazioni inferite da<br />

esperimenti su organismi modello. La raccolta dei dati concernenti patologie<br />

umane/geni, è avvenuta attraverso la banca dati OMIM (http://www.ncbi.nlm.<br />

nih.gov/omim/) che conserva tutte le informazioni su malattie umane mendeliane<br />

ricavate dalla letteratura e con informazioni provenienti da collaborazioni<br />

con gruppi sperimentali. Per finire, la localizzazione proteica è stata<br />

caricata a partire dalla banca dati cellMINT (http://mint.bio.uniroma2.it/<br />

CellMINT/).<br />

Una volta raccolti i dati e comprese le caratteristiche di ogni informazione<br />

abbiamo progettato la Banca Dati relazionale vera e propria, sviluppata<br />

con il DBMS ad oggetti postgreSQL (http://www.postgresql.org/), a licenza<br />

156 2009

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