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0-TESTO COMPLETO.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Borse di studio<br />

repertorio comportamentale possa innescare una rappresentazione simulativa,<br />

e che questo tipo di rappresentazione visuo-motoria influisca nella detezione<br />

di caratteristiche dell’azione stessa, come per esempio il rilevamento di<br />

errori di esecuzione, coinvolgendo alcuni substrati neurali in maniera differente<br />

rispetto a soggetti non esperti.<br />

In questo caso sono stati coinvolti in uno studio di fMRI dei pianisti<br />

esperti con un elevato grado di stabilità e fluenza nei movimenti fini delle dita<br />

ed un gruppo di controllo costituito da soggetti senza nessuna abilità motoria<br />

specifica. Nella prima sessione (compito di discriminazione percettiva) ai soggetti<br />

è stato chiesto di indicare attraverso la pressione di un tasto il numero<br />

dei tasti neri premuti dalla mano che esegue l’azione musicale, in modo da<br />

misurare l’attivazione funzionale durante il rilevamento di una caratteristica<br />

dello stimolo che non richiede nessun tipo di conoscenza sulla modalità di<br />

esecuzione dell’azione. Nella seconda sessione (compito di discriminazione<br />

dell’errore motorio), ai soggetti è stato chiesto di discriminare la correttezza<br />

dell’azione osservata, in modo da ottenere una mappa di attivazione collegata<br />

alla discriminazione attiva durante l’osservazione di un errore motorio. Per<br />

entrambi i compiti sono state registrate l’accuratezza di risposta ed i tempi di<br />

reazione. Un confronto fra le mappe statistiche di attivazione cerebrale fra i<br />

due diversi compiti cognitivi e fra i due gruppi di soggetti ci ha altresì permesso<br />

di identificare i substrati neurali coinvolti nell’osservazione di azioni e<br />

quali aree cerebrali siano modulate in maniera specifica nella detezione dell’errore<br />

osservato.<br />

Paradigma sperimentale – 2 gruppi sperimentali differenti per abilità motorie<br />

(pianisti esperti (M) e musicisti non pianisti (NM) x 2 compiti sperimentali<br />

(compito di discriminazione percettiva (kd) e compito di detezione dell’errore<br />

osservato (ed)), ognuno con 2 livelli indipendenti di risposta. Per ogni run è<br />

prevista una baseline sotto forma di immagini statiche cui il soggetto non<br />

deve rispondere.<br />

Discussione e risultati – L’osservazione di azioni sembra attivare specifici<br />

meccanismi di risonanza visuomotoria. Nei sistemi motori esperti, nei quali il<br />

piano motorio è ampiamente consolidato, la lettura della cinematica del<br />

corpo comporta che il sistema motorio compia operazioni discriminative<br />

molto fini. Il trasferimento al sistema motorio di codici percettivi sembra giocare<br />

un ruolo fondamentale nella detezione di caratteristiche dell’azione<br />

stessa, come per esempio il rilevamento di errori di esecuzione nell’eseguire<br />

una scala al pianoforte.<br />

Lo studio dimostra l’esistenza di substrati neurali distinti per i pianisti<br />

esperti rispetto ai novices indicando una relazione tra l’osservazione dominio<br />

specifica e la capacità di raggiungere degli elevati standard esecutivi e strategici<br />

nel dominio osservato.<br />

In particolare, le aree prefrontali, premotorie e del cingolo risultano maggiormente<br />

attive nella detezione dell’errore nei sistemi motori esperti. Al contrario,<br />

per i soggetti con nessuna esperienza visiva del gesto motorio sono<br />

risultati maggiormente attivi i circuiti corticali dell’azione, comprendendo il<br />

parietale inferiore e le aree premotorie.<br />

2009 155

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