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0-TESTO COMPLETO.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Borse di studio<br />

e miglioramenti a livello di caviglia per quanto riguardava ab-adduzione e<br />

rotazione interna-esterna, a livello di ginocchio e di anca. Tali risultati si sono<br />

mantenuti anche sei mesi dopo la fine del trattamento. Ciò che però non è<br />

migliorato è stata l’eccessiva planta-flessione del piede (equinismo). Questi<br />

risultati hanno provato l’efficacia del bendaggio funzionale nei bambini con<br />

paralisi cerebrale nel far apprendere nuovi schemi locomotori più funzionali,<br />

sicuri e stabili.<br />

Un metodo per valutare le differenze tra curve di gait analysis – Durante i due<br />

precedenti studi ci si è accorti della mancanza di un metodo semplice ed efficace<br />

per comparare curve di analisi del movimento tra pazienti e soggetti<br />

sani. A tale proposito si è sviluppato un metodo lineare per valutare la similarità<br />

di due curve in termini di forma, ampiezza e offset verticale.<br />

La valutazione strumentata e il trattamento robotico Gait Trainer nei pazienti<br />

post-ictus – Un terzo studio ha riguardato la valutazione strumentata degli<br />

effetti del presidio robotico Gait Trainer per il recupero della deambulazione<br />

nei pazienti con emiplegia post-ictus. Il Gait Trainer è un dispositivo che consente<br />

di sostenere parte del peso del paziente mediante un’imbracatura e di<br />

muovere i suoi piedi, simulando un movimento prossimo al cammino naturale,<br />

mediante piattaforme motorizzate a cui i piedi del paziente vengono fissati<br />

per mezzo di cinghie.<br />

Mediante diverse scale di valutazione si sono valutati tali effetti su un<br />

gruppo di pazienti (n=14) che hanno sostituito 20 sedute di terapia convenzionale<br />

con altrettante sedute riabilitative al Gait Trainer e su un gruppo di<br />

pazienti (n=14) che hanno fatto solo terapia convenzionale. Ogni gruppo è<br />

stato poi suddiviso in due sottogruppi (n=7) a seconda del livello di menomazione<br />

all’arto inferiore (motricity index minore o maggiore di 29).<br />

I risultati hanno mostrato una maggiore efficacia del trattamento robotico<br />

rispetto al trattamento convenzionale solo per chi aveva un grado di<br />

menomazione elevato all’inizio della riabilitazione, mentre nessuna differenza<br />

si è registrata tra i due sottogruppi con ridotta menomazione iniziale.<br />

Un’ulteriore indagine ha mostrato come variava lo scarico del peso corporeo<br />

durante la seduta rispetto a quello selezionato inizialmente, fornendo così<br />

utili informazioni sull’importanza di un corretto setting iniziale dei parametri<br />

della macchina e della necessità di un continuo feedback relativo al peso scaricato<br />

che il fisioterapista deve saper interpretare.<br />

La valutazione strumentata dell’arto superiore in soggetti sani mediante interfaccia<br />

virtuale – Questo studio svolto dal Laboratorio di Fisiologia Neuromotoria<br />

della <strong>Fondazione</strong> <strong>Santa</strong> <strong>Lucia</strong> ha investigato in che modo i soggetti<br />

sani riescano ad interagire con oggetti in movimento. La comprensione dei<br />

meccanismi alla base della capacità di intercettare un oggetto possono<br />

infatti facilitare la determinazione di percorsi riabilitativi più efficaci per<br />

l’arto superiore.<br />

In questo studio i soggetti sani (n=42) erano chiamati ad intercettare un<br />

oggetto in movimento all’interno di un ambiente virtuale proiettato su un<br />

grande schermo (3m per 4m) posto davanti a loro mediante un comune<br />

mouse da computer che tenevano in mano.<br />

2009 147

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