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0-TESTO COMPLETO.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione II<br />

Conclusioni – Da questi dati emerge che l’alterazione riscontrata nelle cellule<br />

di pazienti AD relativa alla capacità di produrre aumentate quantità di IL-18 è<br />

presente dalle fasi precliniche della malattia. Inoltre, la correlazione tra valori<br />

di deficit cognitivo e la concentrazione di IL-18BP nel siero, riscontrata negli<br />

MCI, sembra confermare l’ipotesi che le alterazioni osservate a carico del<br />

sistema IL-18 possano avere un coinvolgimento nella patogenesi del danno<br />

neurologico nell’AD, già dalle fasi più precoci di malattia.<br />

Questi risultati candidano l’IL-18 come potenziale bersaglio terapeutico<br />

nella lotta contro la malattia di Alzheimer.<br />

REGOLAZIONE DELLA NEUROGENESI<br />

DA PARTE DEL GENE PC3/TIS21 (Irene Cinà)<br />

Introduzione e obiettivi – La neurogenesi, ovvero la produzione di nuovi<br />

neuroni, è un processo continuo che persiste nel cervello adulto di numerose<br />

specie, compreso l’uomo. Questo meccanismo è stato intensamente studiato<br />

in due regioni cerebrali: la zona ventricolare che delimita la parete laterale del<br />

ventricolo laterale (SVZ), e la zona subgranulare del giro dentato ippocampale<br />

(SGZ) (Gage FH, 2002).<br />

Gli obiettivi del programma di ricerca sono stati, quindi, quelli di caratterizzare<br />

i meccanismi molecolari alla base della neurogenesi ippocampale. In<br />

questa zona le nuove cellule destinate a diventare neuroni vengono generate<br />

lungo la parte interna della SGZ. Queste cellule migrano a breve distanza nello<br />

stato granulare del giro dentato, inviando i propri dendriti nello strato molecolare<br />

dell’ippocampo ed i propri assoni verso la regione CA3 ippocampale<br />

[Hastings, Gould (1999) J Comp Neurol 413(1): 146-154; Markakis, Gage (1999)<br />

J Comp Neurol 406(4): 449-460]. Sulla base delle caratteristiche morfologiche,<br />

della presenza di marker proteici peculiari e dell’attività proliferativa delle cellule<br />

è stato proposto un modello che descrive sei differenti stadi di sviluppo<br />

nell’ippocampo adulto [Kempermann (2004) Trends Neurosci 27(8): 447-452].<br />

Secondo questo modello la divisione di una cellula staminale (cell di tipo 1) dà<br />

origine a tre stadi consecutivi di progenitori proliferanti (tipo 2ab e tipo 3) che<br />

differiscono tra loro per capacità proliferative e per un progressivo aumento<br />

dello stato differenziativo. Successivamente i neuroblasti escono dal ciclo cellulare<br />

ed entrano in uno stato transiente postmitotico durante il quale si stabiliscono<br />

connessioni neurali. Infine si giunge alla formazione del neurone<br />

maturo integrato correttamente nel microambiente ippocampale.<br />

Numerosi studi hanno iniziato a far luce sui segnali molecolari specifici<br />

che controllano la neurogenesi del giro dentato, ed in questo complesso contesto<br />

molecolare si inserisce la recente scoperta del ruolo del gene PC3 nel<br />

processo di maturazione dei precursori granulari del giro dentato adulto. Il<br />

gene PC3 fisiologicamente viene espresso nei precursori neuronali prima dell’ultima<br />

divisione asimmetrica [Iacopetti et al. (1994) Mech Dev 47(2): 127-<br />

137; Iacopetti et al. (1999) PNAS USA 96(8): 4639-4644], e durante la neurogenesi,<br />

in alcune aree del CNS, è in grado di indurre il loro differenziamento terminale<br />

[Corrente et al. (2002) Neuroreport 13(4): 417-422; Canzoniere et al.<br />

(2004) J Neurosci 24(13): 3355-3369]. Per tentare di capire quali geni vengano<br />

132 2009

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