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0-TESTO COMPLETO.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione II<br />

copy number variations) nel genoma umano sono state associate con l’autismo<br />

da diversi gruppi.<br />

Obiettivi – Si è valutata la frequenza dei CNVs in campioni di tessuto neocorticale<br />

di pazienti autistici e di controlli e si è stabilito il loro grado di correlazione<br />

con l’espressione genica.<br />

Materiali e metodi – L’analisi CNV è stata condotta su DNA genomico<br />

estratto da campioni di tessuto temporocorticale postmortem (BA 41/42)<br />

appartenenti a 10 coppie di pazienti-controlli, utilizzando il sistema Gene<br />

Chip Mapping 250K arrays (Affimetrix). L’espressione genica è stata valutata<br />

mediante il sistema Human Genome 133 plus arrays (Affimetrix) [Garbett et<br />

al. (2008) Neurobiol Dis 30(3): 303-311]. Per lo studio CNV, i dati di intensità<br />

di segnale degli SNP (log2 ratio) sono stati analizzati mediante CNAG, SPSS e<br />

MATLAB.<br />

Risultati – Dagli arrays genomici non sono risultate differenze significative<br />

nelle percentuali di SNPs deleti e duplicati tra pazienti e controlli.<br />

Lo studio dell’espressione genica ha rivelato che, nei pazienti, 186 trascritti<br />

aumentavano la loro espressione, mentre 35 la diminuivano. In particolare,<br />

l’aumento dell’espressione coinvolge geni del sistema immunitario, mentre<br />

la diminuzione dell’espressione interessa geni che regolano lo sviluppo<br />

neuronale e la crescita.<br />

Tuttavia, i CNVs non sono correlati con i livelli di espressione dei geni<br />

contenenti SNPs che sono duplicati o deleti.<br />

Conclusioni – Lo studio effettuato non rileva un aumento dell’instabilità<br />

genomica nei cervelli post-mortem dei pazienti autistici rispetto ai controlli.<br />

Negli stessi cervelli non è stata riscontrata una correlazione statisticamente<br />

significativa tra l’instabilità genomica e i livelli di espressione genica. Ciò indirizza<br />

il prosieguo della nostra ricerca verso l’identificazione di una causa<br />

patogenetica comune all’origine sia dei CNV, sia delle alterazioni nell’espressione<br />

genica corticale.<br />

ANALISI BIOLOGICA E CHIMICA IN MODELLI ANIMALI DI DISTONIA<br />

(Alessandra Bonito Olivo)<br />

Introduzione – La distonia è un disordine neurologico caratterizzato da<br />

sostenute contrazioni muscolari, frequentemente associate a disorganizzazione<br />

motoria e posture anormali. La forma più comune di distonia ad<br />

esordio precoce, nota come DYT1, è ritenuta essere causata da una mutazione<br />

dominante a carico del gene TOR1a codificante per la proteina TorsinA<br />

[Ozelius et al. (1997) Nat Genet 17: 40-44]. Si ritiene che tale mutazione<br />

possa in ultima analisi indurre alterazioni funzionali nella trasduzione<br />

del segnale dopaminergico striatale. A supporto di tale ipotesi, in<br />

pazienti DYT1 sono state riscontrate significative alterazioni dopaminergiche<br />

[Asanuma et al. (2005) Neurology 64: 347-349; Augood et al. (2004) Adv<br />

Neurol 94: 53-60], mentre i modelli animali caratterizzati dall’espressione<br />

della proteina umana mutata DYT1 presentano disturbi connessi al con-<br />

118 2009

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