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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Studio del ruolo delle regioni sensorimotorie corticali primarie nei fenomeni di affaticamento…<br />

Tutti i soggetti di entrambi i gruppi sperimentali, dopo aver consentito di<br />

partecipare allo studio ed aver firmato un consenso informato, saranno sottoposti<br />

ad indagine neurofisiologica mediante studio dei Potenziali Evocati<br />

Motori tramite Stimolazione Magnetica Transcranica focale (Rossini e coll.,<br />

1999; Di Lazzaro e coll., 2004). Tale tecnica permette lo studio della rappresentazione<br />

motoria corticale e della soglia di eccitabilità della M1.<br />

L’apparecchiatura si compone di un generatore di corrente ad elevata<br />

intensità e da una sonda mobile (coil) che viene posta in contatto diretto in<br />

aree specifiche dello scalpo del soggetto corrispondenti ad aree corticali sottostanti.<br />

Quando attivato, il generatore di corrente produce un campo elettrico<br />

che viene veicolato lungo la sonda. Il campo elettrico a sua volta produce un<br />

campo magnetico che ha la proprietà di poter passare attraverso le strutture<br />

cerebrali sottostanti, in particolare la corteccia cerebrale, e modificarne l’attività<br />

elettrica. Il campo magnetico così prodotto agisce sulle strutture corticali<br />

determinandone una modificazione della attività elettrica che può perdurare<br />

anche oltre il periodo della stimolazione stessa. Verrà valutata una serie di<br />

parametri: estensione dell’area corticale di muscoli identificati in base al compito<br />

motorio specifico, soglia di eccitabilità corticale. Particolare attenzione<br />

verrà data alla valutazione delle differenze interemisferiche. Il gruppo di controllo<br />

identificato svolgerà quindi dei compiti ripetitivi della mano secondo<br />

un pattern di apprendimento implicito visuomotorio. Studi precedenti hanno<br />

dimostrato come tale apprendimento sia associato a modificazioni transitorie<br />

della eccitabilità corticale in M1 (Molinari e coll., 1997; Molinari e coll., 2002;<br />

Pascual Leone e coll., 1996 ).<br />

Nel protocollo proposto si valuteranno le eventuali modificazioni corticali<br />

con particolare riferimento alle differenze interemisferiche in condizione di<br />

apprendimento iniziale e di overlearning.<br />

– Di Lazzaro V., Oliviero A., Pilato F., Saturno E., Dileone M., Mazzone P., Insola A.,<br />

Tonali P.A., Rothwell J.C. (2004) Clin Neurophysiol 115(2): 255-266.<br />

– Molinari M., Leggio M.G., Solida A., Ciorra R., Misciagna S., Silveri M.C., Petrosini<br />

L. (1997) Brain 120: 1753-1762.<br />

– Molinari M., Filippini V., Leggio M.G. (2002) Neuroscience 111(4): 863-870.<br />

– Pascual-Leone A., Wasserman E.C., Grafman J., Hallet M. (1996) Exp Brain Res<br />

107: 479-485.<br />

– Rossini P.M., Pauri F., Cicinelli P., Pasqualetti P., Traversa R., Tecchio F. (1999)<br />

Electroencephalogr Clin Neurophysiol 50 Suppl: 210-220.<br />

– Tamburin S., Fiaschi A., Idone D., Lochner P., Manganotti P., Zanette G. (2003)<br />

Mov Disord 18(11): 1316 1324.<br />

– Traversa R., Cicinelli P., Oliveri M., Giuseppina Palmieri M., Filippi M.M., Pasqualetti<br />

P., Rossini P.M. (2000) Clin Neurophysiol 111(9): 1695-1703.<br />

2006 761

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