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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Attività per progetti<br />

RAZIONALE E METODI<br />

Rimaneggiamenti del funzionamento sinaptico e alterazioni della sensibilità<br />

alla neuromodulazione costituiscono un precoce ed importante correlato<br />

del danno neuronale di tipo degenerativo, in grado, ad esempio, di instaurare<br />

fenomeni di eccitotossicità lenta e morte apoptotica. Benché alcuni dati sperimentali<br />

indichino che anche in corso di Sclerosi Multipla (SM) possa verificarsi<br />

una precoce alterazione della trasmissione sinaptica, ad oggi nessuno<br />

studio è stato diretto alla dimostrazione, a livello di singole sinapsi, di fenomeni<br />

di neuroplasticità associati al danno immunomediato demielinizzante<br />

del SNC.<br />

Nel nostro studio, pertanto, vogliamo colmare tale lacuna valutando,<br />

mediante registrazioni elettrofisiologiche da singoli neuroni, il funzionamento<br />

della trasmissione sinaptica eccitatoria ed inibitoria in un accreditato modello<br />

animale di SM: il topo con encefalite allergica sperimentale (EAE).<br />

Condurremo lo studio su preparazioni di fettine corticostriatali vitali provenienti<br />

da topi EAE sacrificati 20-25 giorni (EAE acuti) e 80-90 giorni (EAE<br />

cronici) dopo l’immunizzazione. Attraverso registrazioni whole-cell di singoli<br />

neuroni spinosi striatali sarà valutata la trasmissione sinaptica eccitatoria ed<br />

inibitoria spontanea e, tramite registrazioni extracellulari di potenziali di<br />

campo e intracellulari di singoli neuroni, studieremo la trasmissione sinaptica<br />

evocata da stimolazione elettrica corticale.<br />

RISULTATI ACQUISITI<br />

Trasmissione sinaptica eccitatoria – In precedenti studi le nostre registrazioni<br />

hanno evidenziato un’abnorme sensibilità neuronale alla stimolazione<br />

dei recettori NMDA nei topi EAE. In condizioni fisiologiche, infatti, i canali<br />

NMDA sono inattivi al potenziale di riposo dei neuroni striatali, contribuendo<br />

in maniera trascurabile alla genesi dell’attività sinaptica eccitatoria spontanea<br />

ed evocata. Nei topi EAE acuti, ma non nei topi di controllo, la frequenza<br />

delle correnti spontanee glutammato-mediate e l’ampiezza dei potenziali<br />

post-sinaptici eccitatori si sono rivelate essere significativamente ridotte in<br />

presenza di AP5 (antagonista NMDA). Al contrario, nei topi EAE cronici, la<br />

riduzione è stata minima e non statisticamente significativa.<br />

Abbiamo poi cercato di valutare l’impatto potenziale di tale abnorme attivazione<br />

dei recettori NMDA sui fenomeni di plasticità sinaptica, intesi come<br />

modificazioni attività-dipendenti dell’efficacia della trasmissione sinaptica<br />

stessa. La stimolazione ad elevata frequenza delle terminazioni glutammatergiche<br />

corticostriatali ha determinato nello striato di topi di controllo una<br />

depressione a lungo termine (LTD) dell’efficacia sinaptica. Tale forma fisiologica<br />

di plasticità sinaptica era assente nei topi EAE, e poteva essere ripristinata<br />

unicamente in seguito al blocco farmacologico dei recettori NMDA.<br />

Abbiamo quindi valutato la modulazione dell’attività eccitatoria spontanea<br />

da parte degli endocannabinoidi e dello scambiatore Na + /Ca ++ . Entrambi i<br />

fattori, infatti, sono stati recentemente suggeriti come importanti mediatori<br />

750 2006

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