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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Riabilitazione neuromotoria e nuove strategie per il recupero della mobilità in pazienti…<br />

movimenti che non sono più in grado di effettuare, poiché gli schemi motori<br />

corticali rimangono attivi nonostante l’impedimento fisico.<br />

In uno studio recente condotto in questo centro di Neuroriabilitazione<br />

(<strong>Fondazione</strong> <strong>Santa</strong> <strong>Lucia</strong> IRCCS) abbiamo dimostrato che durante l’immaginazione<br />

del movimento della mano paretica, si produce un transitorio<br />

miglioramento dell’attività nelle aree corticali motorie dell’emisfero cerebrale<br />

colpito dall’ictus. I risultati sono stati molto incoraggianti ed hanno suggerito<br />

l’ipotesi che la sollecitazione ripetuta degli schemi motori mediante l’“ immaginazione<br />

del movimento ” possa aiutare le metodiche riabilitative tradizionali<br />

a rinforzare le aree corticali deputate al comando motorio anche quando gravemente<br />

colpite.<br />

OBIETTIVI E METODI<br />

Partendo da questa ipotesi, lo studio si propone di valutare la possibilità<br />

di utilizzare la “ motor imagery ” come tecnica di facilitazione del recupero<br />

motorio nella riabilitazione di pazienti con esiti di ictus cerebrale e con grave<br />

deficit motorio dell’arto superiore. La nostra attenzione sarà focalizzata sul<br />

recupero dei movimenti della mano il cui deficit motorio determina un elevato<br />

grado di disabilità.<br />

A tale scopo, mediante la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS),<br />

una metodica non-invasiva, ben tollerata dai pazienti ed ampiamente utilizzata<br />

nella pratica clinica per lo studio delle caratteristiche delle vie motorie<br />

centrali, verrà effettuato uno studio neurofisiologico della rappresentazione<br />

corticale di un muscolo della mano sana e di quella paretica in una popolazione<br />

di pazienti ricoverati presso il nostro Ospedale per un ciclo di riabilitazione<br />

per esiti di ictus.<br />

I pazienti eseguiranno, accanto ad un ciclo di riabilitazione neuromotoria<br />

secondo metodiche tradizionali (FKT; gruppo A), un “ training mentale ” in cui<br />

verrà proposto il compito di “ pensare ” selettivamente al movimento di un<br />

muscolo target della mano paretica (gruppo B). La valutazione neurofisiologica<br />

sarà effettuata all’inizio del trattamento (Tempo 1) e alla fine del ciclo<br />

riabilitativo (Tempo 2) nei due gruppi di pazienti: (A) “ motor imagery ”<br />

+ FKT; (B) solo FKT.<br />

I risultati ottenuti dai due gruppi verranno confrontati tra di loro al fine<br />

di valutare se il “ training mentale ” aggiunto al metodo riabilitativo tradizionale<br />

possa indurre un persistente aumento dell’attività corticale nelle aree<br />

cerebrali di rappresentazione della mano. Inoltre, per valutare il grado di<br />

recupero motorio verranno confrontati i punteggi ottenuti dai due gruppi<br />

nelle principali scale di valutazione neurologica e di disabilità funzionale.<br />

2006 747

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