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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Attività per progetti<br />

U. O. 1 – Laboratorio di Neurofisiologia<br />

Antonio Pisani<br />

CONTRIBUTO SPECIFICO FORNITO AL PROGRAMMA<br />

Il corpo striato è la struttura del Sistema Extrapiramidale che riceve la<br />

più cospicua innervazione dopaminergica dalla sostanza nera (SN). Pertanto<br />

la degenerazione dei neuroni dopaminergici della SN in corso di Malattia di<br />

Parkinson (MP) ha un profondo impatto funzionale sul sistema nigrostriatale.<br />

Ciò ha avuto conferma in diversi modelli animali di parkinsonismo come la<br />

lesione della SN con 6-idrossi-dopamina (Calabresi et al., 2003). Negli ultimi<br />

anni sono state individuate diverse forme familiari di MP. Mutazioni in<br />

almeno 4 geni sono state collegate a MP ereditari. Tra questi, il gene DJ-1<br />

codifica per una proteina la cui funzione rimane ancora ignota, ma che si<br />

ritiene abbia un ruolo protettivo nel danno neuronale da alterazioni del metabolismo<br />

energetico (Zhang et al., 2005).<br />

Obiettivo della nostra Unità sarà quindi di valutare gli effetti determinati<br />

da alterazioni del metabolismo energetico sulla funzionalità cellulare striatale.<br />

La vulnerabilità di neuroni striatali a tale tipo di insulto sarà testata<br />

esponendo le cellule ad una soluzione priva di ossigeno e glucosio, o a<br />

concentrazioni note di rotenone, una tossina mitocondriale selettiva per il<br />

complesso I; di notevole interesse sarà valutare la possibile vulnerabilità individuale<br />

di specifici gruppi neuronali. Infatti l’effetto di tossine mitocondriali<br />

verrà testato su differenti sottotipi neuronali striatali, i neuroni spinosi e gli<br />

interneuroni colinergici ottenuti da topi knockout DJ-1, allo scopo di caratterizzarne<br />

i meccanismi molecolari sottostanti. Inoltre, registrazioni da<br />

entrambi i sottotipi neuronali striatali verranno effettuate da animali sottoposti<br />

a trattamento cronico con un’altra tossina mitocondriale, metamfetamina,<br />

principio attivo di droghe d’abuso. Un eccessivo aumento di ioni calcio intracellulari<br />

è stato indicato tra i meccanismi più accreditati alla base del danno<br />

neuronale (Pisani et al., 2004). Differenze nella capacità di gestire aumenti di<br />

calcio intracellulari possono rendere conto della peculiare resistenza interindividuale<br />

tra sottotipi neuronali distinti. Pertanto, durante la perfusione con<br />

tossine verranno monitorizzati i livelli intracellulari di calcio e registrate le<br />

eventuali differenze tra neuroni spinosi ed interneuroni.<br />

METODOLOGIA<br />

Preparazione delle fettine corticostriatali – Utilizzeremo topi transgenici<br />

con la mutazione per il gene DJ-1 (Goldberg et al., 2005) e topi intossicati cronicamente<br />

con metamfetamina. La preparazione ed il mantenimento delle<br />

fette coronali sono stati descritti in dettaglio (Goldberg et al., 2005). Brevemente,<br />

fette coronali corticostriatali vengono tagliate con un vibratomo da<br />

blocchi di tessuto cerebrale (200-300 micrometri). Una fetta viene trasferita<br />

alla camera di registrazione, dove è immersa in un flusso continuo di solu-<br />

734 2006

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