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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Attività per progetti<br />

di correnti corticali (localizzazione dell’Equivalent Current Dipole<br />

o Source Imaging).<br />

2.3. Applicazione di tecniche di processamento del segnale per l’estrazione<br />

delle variabili migliori. Con lo sviluppo della acquisizione digitale del<br />

segnale EEG, un certo numero di tecniche di processamento del<br />

segnale sono state sviluppate per la caratterizzazione di questo<br />

segnale nello studio della fisiologia e patologia di alcune funzioni<br />

cerebrali. Queste tecniche vanno dalle stime spettrali parametriche e<br />

non-parametriche, da template matching, separazione di componenti<br />

(PCA, ICA), decomposizione delle forme d’onda, stime delle<br />

fractal dimensionality, etc. Molte di queste tecniche possono essere<br />

applicate in tempo reale durante l’acquisizione del segnale, a patto di<br />

una ottimizzazione e implementazione del sistema in questo senso.<br />

La aspettativa è che almeno una parte di queste tecniche permetta di<br />

ottenere informazioni circa alcune variabili delle EEG e che un processo<br />

di estrazione delle variabili appropriato contribuisca all’apprendimento<br />

dell’utente.<br />

2.4. Uso di un classificatore che meglio sia in grado di separare le features.<br />

Alcune applicazioni BCI utilizzano su un classificatore di features<br />

che si basa su una semplice discriminazione a soglia. Questa scelta<br />

conservativa trova il suo massimo vantaggio nella minima necessità<br />

di adattamento del classificatore all’individuo che lo usa o ai cambiamenti<br />

del suo stato psicofisico. Classificatori lineari o non lineari più<br />

efficaci sono stati sviluppati a questo fine; ciò che è però necessario<br />

in questo caso è che il classificatore auto-adatti i propri parametri<br />

allo stato corrente dell’utente, cosicché possa essere minimizzata o<br />

esclusa la necessità di intervento da parte di un operatore/assistente<br />

sanitario.<br />

Fase 3 – Fase di implementazione pilota. Il sistema verrà installato in un<br />

ambiente clinico (locali di Terapia Occupazionale della FSL) adattato a casa<br />

(cucina, camera da letto, etc.). Questo richiederà che sia implementato un<br />

sistema modulare ad accesso ampliato per il controllo dell’ambiente domestico<br />

(domotica) e sviluppo di dispositivi domotici stessi. Questa fase durerà<br />

fino alla fine del primo anno di progetto, quando inizierà una intensa collaborazione<br />

con U.O. 3, che si occuperà della integrazione modulare dei programmi<br />

che compongono la versione finale dell’interfaccia.<br />

Fase 4 – Esperimenti pilota. Il paziente adopererà il sistema finché non<br />

sarà allenato alle modifiche introdotte e le prestazioni rese nuovamente stabili.<br />

Ciò permetterà un paragone diretto con le prestazioni ottenute grazie<br />

ad un lungo uso del precedente sistema BCI. Questa fase durerà dai 2 ai 4<br />

mesi del secondo anno di progetto, e permetterà di riscontrare l’eventuale<br />

necessità di nuove strategie d’allenamento per l’utilizzo del sistema e di possibili<br />

problemi non inclusi nella fase di pianificazione. Le scoperte ottenute<br />

nella sperimentazione pilota verranno usate come milestone per la valutazione<br />

del progetto.<br />

710 2006

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