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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Diagnosi tempestiva di demenza a corpi di Lewy mediante tecniche avanzate di neuroimaging<br />

• Il secondo obiettivo intermedio sarà di valutare l’adeguatezza del protocollo<br />

(in termini di sostenibilità e fattibilità) da parte dei soggetti oggetto<br />

del presente studio, mediante l’esecuzione di uno studio pilota su 5 soggetti<br />

rappresentativi.<br />

• Il terzo e più importante obiettivo intermedio risiede nell’acquisizione ed<br />

analisi di un primo data-set (a baseline) sia nei pazienti DLB, che nei soggetti di<br />

controllo. Lo stesso data-set verrà poi sfruttato per valutare possibili correlazioni<br />

fra indici volumetrici, neuro-psicologici e di fMRI ottenuti a baseline.<br />

Criteri e indicatori per la verifica dei risultati intermedi<br />

1. Messa a punto del protocollo di Risonanza Magnetica strutturale.<br />

2. Acquisizione dei dati di Risonanza Magnetica strutturale.<br />

3. Analisi trasversale dei dati di Risonanza Magnetica strutturale alla fine<br />

del primo anno di attività. Questa si baserà sul confronto dei tre gruppi (DBL<br />

e popolazioni di controllo) di soggetti, permettendo dunque di valutare eventuali<br />

differenze nei patterns di distribuzione regionale del danno tissutale sia<br />

macro- che micro-scopico.<br />

METODOLOGIA<br />

Per tutti i soggetti verranno acquisiti i seguenti dati: sequenze di RM convenzionale<br />

(pesate in T2, T1, e FLAIR); volume 3D ad alta risoluzione pesato<br />

in T1; sequenza di Diffusion Tensor Imaging (DTI); Spettroscopia protonica<br />

(1H-MRS);<br />

Verrà in primo luogo eseguita un’analisi combinata dei dati strutturali<br />

che include la tecnica della Voxel Based Morphometry (mediante utilizzo<br />

dei volumi T1-pesati) e del Diffusion Tensor Imaging (DTI) con approccio<br />

statistico voxel by voxel. Verranno dapprima utilizzati protocolli standard di<br />

prepropressing: metodo ottimizzato per la VBM, calcolo del tensore con<br />

derivazione delle mappe quantitative di mean diffusivity e fractional anisotropy<br />

per la tecnica del DTI. L’analisi statistica verrà successivamente eseguita<br />

con SPM 5 (Wellcome Dept. Cogn. Neurol., London; http://www.fil.ion.<br />

ucl.ac.uk/spm), mediante modelizzazione separata dei diversi gruppi<br />

e sottogruppi di soggetti studiati. Risultati attesi sono: (a) una diversa<br />

distribuzione del danno sia macro- (atrofia) che micro-scopico nelle due<br />

entità cliniche considerate, con differenze già in stadi precoci di malattia;<br />

(b) danno micro-scopico regionale più esteso di quello macroscopico.<br />

Verranno inoltre costruiti modelli statistici addizionali, al fine di testare<br />

correlazioni tra il danno patologico regionale, punteggi ottenuti alla testistica<br />

neuropsicologica e dati di attivazione funzionale (fMRI).<br />

La presente analisi verrà ripetuta nella valutazione longitudinale dei soggetti.<br />

Oltre a correlazioni tra test somministrati a follow up e immagini acquisite<br />

a follow up, sarà interessante testare l’ipotesi che gli score NPS ottenuti a<br />

baseline siano predittivi circa la distribuzione del danno tissutale a distanza<br />

di un anno di tempo.<br />

2006 653

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