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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Linea di ricerca corrente F<br />

– Sereno M.I., Dale A.M., Reppas J.B., Kwong K.K., Belliveau J.W., Brady T.J., Rosen<br />

B.R., Tootell R.B. (1995) Science 268(5212): 889-893.<br />

– Tootell R.B., Reppas J.B., Kwong K.K., Malach R., Born R.T., Brady T.J., Rosen<br />

B.R., Belliveau J.W. (1995) J Neurosci 15: 3215-3230.<br />

F.2.4 – Individuazione dell’area V6A nella corteccia parieto-occipitale<br />

dell’uomo mediante uno studio di risonanza magnetica<br />

funzionale (Sabrina Pitzalis)<br />

Attività previste<br />

– Misure di risonanza magnetica funzionale a 3T basate sull’effetto<br />

BOLD su un gruppo di 12-15 volontari sani, utilizzando un paradigma cognitivo<br />

all’uopo predisposto e validato comportamentalmente.<br />

– Analisi delle neuroimmagini ed identificazione dei circuiti cerebrali<br />

responsabili dei processi di interesse.<br />

Descrizione<br />

Negli ultimi anni, grazie agli esperimenti di risonanza magnetica funzionale,<br />

molte aree visive umane, dorsali e ventrali, sono state individuate ed<br />

accettate come omologhe a quelle della scimmia. Tra queste aree ricordiamo<br />

V1, V2, V3, V3A, VP, V4v, e V5/MT (Sereno et al., 1995; Tootell et al., 1995).<br />

L’omologia tra due aree corticali appartenenti a due specie diverse può essere<br />

stabilita sulla base del grado di somiglianza rispetto alla retinotopia, alle<br />

caratteristiche funzionali, alla topografia. Di recente il nostro gruppo di<br />

ricerca ha individuato una chiara omologia tra l’area visiva V6 della scimmia<br />

macaco (e.g., Galletti et al., 1999) e quella dell’uomo (Pitzalis et al., 2004).<br />

Nell’uomo si trova nel banco posteriore del solco parieto-occipitale (POS)<br />

ed è stato possibile riuscire ad individuarla e a descriverla anche grazie all’utilizzo<br />

di una nuova ed importante tecnica di stimolazione visiva, ovvero la<br />

“ retinotopia ad ampio campo ” (sono stati raggiunti oltre 100 gradi di stimolazione<br />

visiva). Nella scimmia l’area V6 è situata superiormente alla scissura<br />

calcarina nella regione occipitale dorsale e confina con le aree visive V6A e<br />

V3A. Mentre nell’uomo l’area V3A è stata ampiamente documentata (seppure<br />

non senza controversie: Tootell et al., 1995), l’area V6A resta ancora da definire.<br />

L’area V6A si trova in una posizione più anteriore e dorsale rispetto a V6,<br />

ma sempre nel solco POS (banco anteriore). È considerata un’area meno<br />

organizzata da un punto di vista retinotopico rispetto alla vicina area V6. L’area<br />

infatti seppure presenta un trend retinotopico lungo la dimensione dell’eccentricità<br />

(che aumenta muovendosi dorso-ventralmente nel banco anteriore<br />

del POS e nel precuneo) manca di una chiara separazione tra il campo visivo<br />

inferiore e superiore. L’area, inoltre, a differenza di V6, rappresenta sia il<br />

campo visivo controlaterale che ipsilaterale nello stesso emisfero (dati che<br />

giustificano l’assenza di un chiaro trend retinotopico). Da un punto di vista<br />

funzionale, oltre la metà (50-60%) dei neuroni dell’area V6A scarica durante<br />

l’esecuzione di movimenti di reaching diretti verso un target, mentre solo una<br />

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