13.01.2014 Views

Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Sezione III: Linea di ricerca corrente F<br />

“ cognitivi ”, e dall’altro che i processi cognitivi superiori siano sostanzialmente<br />

indipendenti da quelli percettivi e motori. Entrambi questi assunti<br />

sono stati smentiti da una mole crescente di evidenze sia comportamentali<br />

che neurofisiologiche, ottenute nell’uomo e nei primati non umani, che hanno<br />

portato ad un’estrema rivalutazione del ruolo che i sistemi cognitivi e cerebrali<br />

deputati alla pianificazione, all’organizzazione ed al controllo dell’azione<br />

hanno sui livelli “ precedenti ” dell’elaborazione dell’informazione, dalla percezione,<br />

all’attenzione, alla memoria.<br />

Dal punto di vista comportamentale, le richieste del compito e le “ intenzioni<br />

” del soggetto (cioè i suoi scopi in termini di azione) influenzano l’attenzione,<br />

la percezione e l’immaginazione visiva. Dal punto di vista neurofisiologico,<br />

i “ neuroni specchio ” nella corteccia premotoria rispondono non solo<br />

quando l’animale esegue, ma anche quando osserva un movimento, stabilendo<br />

così una corrispondenza funzionale tra azione e percezione, che costituirebbe<br />

il substrato neurofisiologico della rappresentazione delle azioni e<br />

medierebbe l’esecuzione, l’imitazione e la comprensione del comportamento<br />

(Gallese V. et al. (2002) In Prinz W. & Hommel B. (eds) Attention and performance<br />

XIX. Common mechanisms in perception and action. Oxford, UK:<br />

Oxford University Press, 334-355). Anche nell’uomo, aree corticali motorie<br />

risultano attive quando si osservano azioni compiute da altri o si immagina di<br />

agire, ma anche in compiti apparentemente eterogenei come la rotazione<br />

mentale, ed in alcuni casi anche per la semplice visione di oggetti, suggerendo<br />

che la visione di un oggetto attivi automaticamente rappresentazioni relative<br />

a potenziali azioni eseguibili con quell’oggetto. Più in generale, si ritiene oggi<br />

che sistemi cerebrali tradizionalmente considerati come “ motori ” siano coinvolti<br />

in processi come la rappresentazione dello spazio e l’orientamento spaziale<br />

dell’attenzione, il riconoscimento delle azioni ed intenzioni degli altri, o<br />

la comprensione del linguaggio, classicamente considerati come completamente<br />

indipendenti dall’azione.<br />

Le tecniche di neuroimmagine, ed in particolare la risonanza magnetica<br />

funzionale, costituiscono il mezzo di elezione per studiare nell’uomo le relazioni<br />

tra sistemi deputati all’azione ed altri sistemi cognitivi. Generalmente le<br />

neuroimmagini sono percepite come uno strumento che permette di effettuare<br />

una sorta di sofisticata frenologia, “ mappando ” certi meccanismi cognitivi su<br />

certe strutture cerebrali. Le mappe ottenute con questo approccio sono molto<br />

più sofisticate delle mappe frenologiche in voga nel diciannovesimo secolo, ma<br />

in realtà non sembrano a prima vista contribuire alla comprensione dei meccanismi<br />

cognitivi. Tuttavia, le neuroimmagini non ci danno solamente informazioni<br />

su dove i processi cognitivi hanno il loro substrato neurale, ma anche su<br />

come avviene l’elaborazione dell’informazione nelle varie aree cerebrali, e possono<br />

quindi essere oggi usate per supportare o confutare modelli teorici sul<br />

funzionamento cognitivo. Ad esempio, i paradigmi codificati in fase (Sereno<br />

M.I. et al. (1995) Science 268: 889-893) e quelli basati sugli effetti di facilitazione<br />

da ripetizione (Naccache L., Dehaene S. (2001) Cereb Cortex 11: 966-<br />

974), in abbinamento con la risonanza magnetica funzionale, forniscono informazioni<br />

sull’organizzazione funzionale interna e sulla natura dell’elaborazione<br />

dell’informazioni in determinate regioni di interesse.<br />

552 2006

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!