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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Linea di ricerca corrente E<br />

E.3.1 – La “ Motor Imagery ” nel recupero funzionale motorio di pazienti<br />

con stroke e lesione delle vie motorie primarie (Paola Cicinelli)<br />

È iniziato il 2° anno del progetto in esame. In uno studio precedente<br />

abbiamo dimostrato come la “ motor imagery ” modula l’eccitabilità corticale<br />

di un emisfero colpito da lesione vascolare (Cicinelli P. et al. (2006)<br />

Cereb Cortex 16(2): 247-253). Infatti, l’analisi delle mappe motorie da TMS<br />

effettuate in una popolazione di pazienti con esiti di ictus e buon recupero<br />

motorio, mostrava come la “ motor imagery ” induceva un aumento delle<br />

aree di rappresentazione corticale dei muscoli della mano paretica. Partendo<br />

da tale risultato ci siamo domandati se attraverso la “ motor imagery ”<br />

sarebbe stato possibile ottenere una facilitazione delle vie motorie anche in<br />

pazienti con una grave emiparesi e per i quali le metodiche riabilitative tradizionali<br />

spesso risultano di scarso impatto per il recupero della funzione<br />

perduta.<br />

Nei pazienti selezionati che soddisfacevano i criteri di inclusione nello<br />

studio, abbiamo valutato le mappe motorie da TMS registrando i MEPs dai<br />

muscoli della mano (Abduttore del mignolo ed FDI) e dell’avambraccio<br />

(ECD) del lato sano e di quello con grave paresi e/o plegia della mano. Le<br />

mappe motorie sono state ottenute sia a riposo (“ rest ”) che durante pensiero<br />

di movimento del muscolo abduttore del mignolo (“ think ”). Allo stato<br />

attuale possiamo osservare che tutti i pazienti inclusi nello studio riferivano<br />

di essere in grado di effettuare il compito di “ motor imagery ” anche quando<br />

richiesto per la mano plegica. Inoltre, in forma preliminare possiamo osservare<br />

che nel deficit motorio grave e quando le risposte motorie (MEPs) a<br />

riposo sono assenti anche dopo stimoli magnetici di intensità massimale<br />

(100% della capacità massima dello stimolatore di 2,2 Tesla), durante la task<br />

di “ motor imagery ” della mano plegica, non si riesce ad ottenere una facilitazione<br />

motoria tale da permetterci di registrare un MEP dal muscolo coinvolto<br />

nella task. Per tale studio è previsto un ampliamento della popolazione<br />

dei pazienti.<br />

E.3.2 – Valutazione neurofisiologica dei fenomeni di plasticità corticale<br />

in pazienti con esiti di stroke: strategie riabilitative<br />

messe a confronto (Paola Cicinelli)<br />

È iniziato il 3° anno del progetto in esame. Partendo dall’ipotesi che i<br />

fenomeni di plasticità corticale dopo una lesione vascolare possono essere<br />

facilitati dalla riabilitazione (Hallett M. (2001) Brain Research Reviews 36:<br />

169-174), il presente studio si propone l’obiettivo di valutare, attraverso le<br />

mappe motorie da TMS, l’efficacia delle varie strategie riabilitative (in particolare<br />

la “ Costraint Induced Therapy ” e la “ Mental Practice ”) nel favorire il<br />

recupero motorio di pazienti con esiti di stroke (Page S.J. et al. (2001) Phys<br />

Ther 81:1455–1462). Abbiamo focalizzato la nostra attenzione soprattutto sul<br />

recupero funzionale dell’arto superiore ed in particolare della mano per la sua<br />

elevata rappresentazione corticale.<br />

In questa fase possiamo riportare delle osservazione e solo alcuni risultati<br />

540 2006

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