13.01.2014 Views

Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Sezione III: Linea di ricerca corrente E<br />

del movimento delle labbra, in tutti i soggetti. Tale attivazione discreta si presentava<br />

simmetrica tra i due emisferi, come atteso in un movimento controllato<br />

da entrambe le cortecce motorie primarie. Inoltre, l’area Supplementare<br />

Motoria propria (SMAp) era sempre co-attivata con MI e questa attivazione<br />

congiunta era caratterizzata da un andamento temporale con una tipica fase<br />

pre-movimento e una fase corrispondente al movimento stesso. Questi risultati<br />

ottenuti con tecniche non invasive di imaging neuro-elettrico documentano<br />

che nei soggetti con lesioni croniche del midollo spinale, l’esecuzione di<br />

movimenti con parti intatte del corpo determina un reclutamento delle aree<br />

motorie “ più esecutive ” con un pattern spaziale e temporale preservato,<br />

durante le fasi di preparazione ed esecuzione del movimento stesso. Il materiale<br />

qui illustrato è oggetto di pubblicazione scientifica su rivista indicizzata<br />

(Mattia D., Cincotti F. et al. (2006) Hum Brain Mapp 27(6): 510-519).<br />

Nel secondo anno di progetto si procederà alla analisi della reattività<br />

corticale motoria negli stessi soggetti SCI, sottesa al tentativo di movimento<br />

di un distretto muscolare plegico con lo scopo di valutare se e come aree<br />

motorie cronicamente de-efferentate siano reclutate dalla “ volontà ” dell’atto<br />

motorio stesso.<br />

E.1.6 – Rappresentazione di mappe dell’attività corticale sottesa<br />

all’atto motorio stimate con le tecniche di hrEEG<br />

e di Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS): confronto<br />

con mapping Elettrocorticografico (EcoG) (Donatella Mattia)<br />

In questo studio, vengono esplorate le potenzialità della integrazione del<br />

segnale elettrico (ad alta risoluzione temporale) con dati anatomici generati<br />

da immagini di risonanza magnetica cerebrale (MRI) per il miglioramento<br />

della risoluzione spaziale delle tecniche neurofisiologiche. In relazione allo<br />

scopo del progetto, nei primi 2 anni, i dati acquisiti su movimenti di diversi<br />

segmenti corporei, (labbra, piede) eseguiti in modalità “ self-paced ” sono stati<br />

elaborati secondo una procedura conosciuta come DSPM (Dynamic Statistic<br />

Parametric Map, z score), il cui effetto è quello di generare mappe e le relative<br />

forme d’onda, di attività statisticamente significativa per ciascun soggetto e<br />

compito motorio. Questo ha permesso di inserire i dati relativi a ciascun soggetto<br />

in una analisi statistica classica che tenga conto della variabilità interindividuale<br />

sia del segnale elettrico che della configurazione anatomica dei<br />

giri e solchi della corteccia cerebrale di interesse.<br />

Le regioni corticali di interesse (ROI) per ogni soggetto sono state selezionate<br />

in base alle relative immagini di risonanza magnetica strutturale (MRIs);<br />

su queste aree motorie si è stimata l’attività tempo-variante elettrofisiologica.<br />

La stima della connettività funzionale è stata ottenuta mediante la Directed<br />

Transfer Function (DTF) un indice capace di determinare l’intensità e la direzione<br />

del flusso di informazione presente tra una qualunque coppia di ROI a<br />

partire da un unico modello MultiVariato AutoRegressivo (MVAR) stimato<br />

sull’intero set dei segnali EEG corticali. L’esecuzione del movimento, si associa<br />

ad una significativa attività elettrica localizzata bilateralmente nell’area<br />

SMA propria, nella parte caudale dell’area del Cingolo Motorio (CMA) e nelle<br />

534 2006

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!