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Solo testo.pdf - Fondazione Santa Lucia

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Sezione III: Linea di ricerca corrente E<br />

rano una attività specifica e maggiore emodinamica in particolari distretti<br />

cerebrali frontali rispetto a immagini e filmati che non sono ricordati (item F,<br />

da forgotten). La differenza di memoria (DM effect) è stata attribuita a lungo<br />

ad una opportuna funzione di encoding. Regioni cerebrali che invece presentano<br />

un meccanismo DM inverso sono quindi regioni legate a meccanismi di<br />

perdita del ricordo veloci. Questo può avvenire anche con una diminuzione<br />

dell’attività emodinamica durante la codifica. Diverse pubblicazioni scientifiche<br />

anche recenti hanno suggerito come l’attività emozionale (il con<strong>testo</strong><br />

emotivo del soggetto che percepisce l’immagine) può fortemente influenzare<br />

la facilità del ricordo di immagini e video.<br />

La ricerca che si vuole quindi intraprendere ha come scopo l’analisi delle<br />

regioni della corteccia cerebrale coinvolta nei processi di memorizzazione di<br />

materiale pittorico (immagini e filmati) con contenuto emozionale. Verranno<br />

studiati da 10 a 30 soggetti durante la presentazione di un filmato avente al<br />

suo interno dei brevi clip a contenuto emotivamente neutro e a contenuto<br />

emotivamente coinvolgente. Ai soggetti sperimentali verrà successivamente<br />

chiesto di ricordare esplicitamente immediatamente dopo la registrazione e<br />

10 giorni dopo la fine della registrazione il contenuto dei videoclip inframmezzati<br />

al filmato principale. Il ricordo sia esplicito che guidato, sia immediatamente<br />

che a 10 giorni dall’esposizione ai filmati verrà correlato all’attività<br />

elettrica cerebrale prelevata durante la visione di tali filmati. L’attività cerebrale<br />

verrà monitorata mediante registrazione EEG a 64 elettrodi durante la<br />

visione del filmato e le immagini di risonanza magnetica strutturale verranno<br />

impiegate per la ricostruzione delle regioni della corteccia cerebrale di ogni<br />

soggetto. In tal modo, si potrà stimare con pochi margini di errore l’attività<br />

corticale a partire dalle registrazioni EEG non invasive.<br />

Mediante l’impiego di algoritmi di stima lineare inversa verranno stimate<br />

le attività corticali nelle regioni di interesse coincidenti con le aree di<br />

Brodmann dei soggetti stessi. L’impiego di algoritmi di stima della connettività<br />

corticale nelle varie bande di frequenza consentirà di disegnare il pattern<br />

di connettività corticale correlato nelle diverse bande di frequenza alla visione<br />

di filmati a sfondo emotivo oppure a contenuto emotivamente neutro. L’ipotesi<br />

sperimentale è che i filmati a contenuto emotivo possano essere maggiormente<br />

ricordati di quelli a contenuto neutro e che due diversi pattern di<br />

connettività corticale coinvolgano regioni differenti della corteccia cerebrale<br />

nel gruppo sperimentale investigato.<br />

E.1.4 – Impiego combinato di tecniche EEG/fMRI con filtraggio on-line<br />

per lo studio dell’attività cerebrale spontanea ed evocata<br />

(Maria Grazia Marciani)<br />

Il programma del terzo anno prevede il completamento della ricerca relativa<br />

alla registrazione simultanea EEG-fMRI particolarmente in un protocollo<br />

di tipo P300 visivo. Nel corso dei precedenti due anni sono stati risolti i principali<br />

problemi legati alla mutua interazione tra il sistema di acquisizione<br />

EEG e quello fMRI con la conseguente introduzione reciproca di artefatti la<br />

cui entità rendeva necessaria l’adozione di strategie atte alla riduzione degli<br />

532 2006

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